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Elettrotecnica
Lezione n°1
- Circuito concentrato o distribuito.
Def. circuito concentrato a parametri concentrati: un circuito è definito così, se la sua dimensione fisica è molto minore della lunghezza d'onda associata alla massima frequenza del lavoro del circuito.
dim.fisica << λ (fx) Runge d'onda λ = c / f = velocità luce / frequenza lavoro
1) Impianto elettrico domestico:
Appartamento 100m2 f = 50Hz c = 300 * 106 m/s λ = 300 * 106 / 50 = 6.10 * 106 = 6.000 Km
Segnale sinusoidale: λ
Il segnale corrente, tensione... nell'appartamento assume tutti i suoi valori in una dist. pari a 6000 Km
I fenomeni di propagazione saranno trascurabili rispetto alla dimensione perché a distanza di 10m la lunghezza d'onda assume un solo valore.
2) telefono cellurare
d = 0,1 m; f = 900 MHz
λ = 300 * 106 / 900 * 106 = 0,33 m
E' un circuito distribuito.
In diversi punti del telefono potriamo avere volori di grandezza elettrica diversi: il fenomeno di propagazione del campo elettrico non è trascurabile!
Data una porzione di circuito, le grandezze elettriche assumeranno uno ed un solo valore quindi non c'è propagazione.
Def. di carica e corrente
quantità di carica: se ho una regione di spazio S, la quantità di carica di tale regione è data dalla somma algebrica delle cariche presenti in essa, positive e negative che siano.
Σqi = Q [C]
- Coulomb
corrente elettrica: moto ordinato di cariche: è la variazione di carica che attraversa la generica sezione nel tempo.
i = lim ΔQ/Δt = dQ/dt [C]/[s] = [A]
Immaginando che l'azione del conduttore sia costante per tutta la sua lunghezza.
Ampere
- valori tipici:
- circuiti integrati: 1nA; 1μA
- circuiti min: 1 mA
- ideale: 100 mA
- impianti domestici: 1-20 A
Def. potenziale e differenza di potenziale (o tensione)
Prendiamo in considerazione una regione di spazio attraversata da un campo elettrico.
- Si definisce potenziale del punto A il rapporto tra l'energia che assume la carica in tale punto e il valore della carica.
- UA = WA
definito in un solo punto, il valore di tale potenziale elettrico viene definito in modo da essere costante cioè il potenziale di riferimento elettrico è assunto come punto all'infinito, siccome ogni punto dello spazio può assumere un solo valore, a meno di 1 costante tutti i valori del potenziale non cambiano.
Differenza di potenziale o tensione
VAB = ∫AB E • dl = -UA-UB
non dipende dal percorso ma solo dai valori a B, campo conservativo
UA = WA/q = [J]/[C] = [W • S]/[C] = [V]/[A][S] = [V]
- VAB valori tipici:
- antenna radio: 100 mV; 10 μV
- tensione catodo -> anodo cardioografo: 1 mV
- batteria auto: 12 V
- linee trasmissione energia: 100 kV
Voltmetro
Principio di conservazione della potenza:
Abbiamo due bipoli o circuiti che interagiscono tra loro attraverso i morsetti.
La somma algebrica delle potenze estese a tutti i bipoli di una calotta è sempre uguale a zero qualunque sia l'istante di tempo che consideriamo:
∑ pi = 0 ∀t PA + PB = 0
- ∑ Passorbita = 0 riferimento agli utilizzatori
- ∑ Perogata = 0 riferimento dei generatori
- ∑ Ppass. = ∑ Perog. entrambi i riferimenti
1o caso) PA = v · i PB = - ( - i ) · - v = v · i
Fenomeni di conduzione e legge di Ohm:
Elemento di filo
V v I I v Ohm.
v = k (cost) = R resistenza elettrica
elemento di filo al quale si applica una tensione dall’esterno, su di esso scorre una corrente di valore tale che il rapporto V/I è una costante che non dipende dalla v o dalla i applicata ma dipende da come è fatto l’elemento di filo.
- V= R · I cioè v = f( i )
- I= V/R cioè i = g( v )
- I=G · V
Effetto Joule: La potenza dissipata data da V · I può essere espressa:
Pd = V · I = I2 · R Pd = V · I = V2 / R potenza sempre dissipata o assorbita qualunque sia il valore di I o di V
Dipendenza di R:
dai parametri costitutivi del conduttore: R = ρ · s
resistività del conduttore: χ
ℚ Q LMmΩT-1 LMmΩm;
Generatore ideale di tensione:
Ha un funzionamento con una determinata polarità e con un determinato valore di tensione.
Direz. di riferimento
Simbolo
Equazione costitutiva (con i riferimenti presi):
La corrente dipende dal resto della rete e può essere qualsiasi.
Caratteristica esterna:
Valore costante.
Def.
Il generatore ideale di tensione è quel bipolo che mantiene invariata la tensione ai suoi capi e pari ad E quale che sia la corrente che lo attraversa.
Pe = E · Ie > 0 comportamento da generatore.
Pe = 0 se Ie = 0 comportamento da generatore a riposo.
Pe = -(E · Ie) se Ie < 0 comportamento da generatore assorbitore o accumulatore.
Equazione costitutiva: Vc = E.
Il funzionamento non varia.
Generatore ideale di corrente:
Equazione costitutiva: I = ic
Direz. di riferimento
Simbolo grafico
Def.
Il generatore ideale di corrente è quel bipolo che mantiene invariata e pari ad I la corrente che lo attraversa quale che sia la differenza di potenziale (o tensione) ai suoi capi.
Gli elementi fra sono sono in parallelo.
I = I1 + I2; R = R1 * R2/R1 + R2
Lezione n°8.
16.10.2001
E1 e E2 si possono connettere in parallelo solo se E1 = E2, se fossero diverse non sarebbe verificata l'applicazione del principio di Kirchoff: E1 - E2 = 0 → E1 = E2
Solo se I1 = I2 in serie.
- * Partitore di tensione:
K0 Kirchoff
- a) uE - u = 0 → uE = i1
- b) i1R2 - u = 0 → uE = i2i
Otteniamo la corrente i:E↻ ⏚ ⊂ [(Req) = R1 + R2 ] = i * uEReq. → u = E/R1 + R2
K0 Kirchoff)uE - ueq = 0 → uE = ueq = E
v1 = R1 * i1 (legge Ohm) → v1 = R1 * E/R1 + R2→
R2i (legge Ohm) → v1 = E R1/R1 + R2
La tensione su ciascun resistore è uguale alla tensione totale per la resistenza propria, fratto la somma delle resistenze dei resistori.
Condizioni necessarie per poter applicare il partitore:
- Collegati in serie;
- Tensione deve essere nota.