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Estratto del documento
STORIA DELLE CODIFICAZIONI MODERNE
PROF. ABIS
2022
❖ IL DIRITTO COMUNE
❖ LA CONSOLIDAZIONE
❖ GIUSNATURALISMO E ILLUMINISMO
❖
❖
❖
❖
❖
RIFORME LEGISLATIVE DELL’ASSOLUTISMO SETTECENTESCO
IL DIRITTO INTERMEDIARIO
LA CODIFICAZIONE NAPOLEONICA
LA RESTAURAZIONE
CODIFICAZIONI
1
STORIA DELLE CODIFICAZIONI MODERNE
IL DIRITTO COMUNE
I rivoluzionari francesi introdussero il termine pluralista per de nire quel periodo di antico regime precedente alla rivoluzione.
Agli inizi del 700 la vita giuridica si fondava ancora sul sistema di diritto comune (binomio fra diritto romano giustinianeo, che
aveva costituito dal XII secolo in poi l’elemento caratterizzante la disciplina dei rapporti civili e il diritto canonico), tradizione
normativa antica che derivava dal particolarismo politico e istituzionale del basso medioevo.
Si trattava di una realtà estremamente complessa fondata su una pluralità di fonti normative fra loro apparentemente conviventi,
ma che essenzialmente erano posizionate in una gerarchia che rappresentava il pluralismo normativo.
1. Consuetudinarie
2. Municipali (comunali, di statuta)
3. Feudali
4. Corporative
5. A base locale e di applicazione locale. Si tratta degli iura propria, norme che rispondevano ad interessi
particolari, di un ceto particolare (es: regolavano il rapporto fra vassallo e feudatario)
6. Emanate dai vari stati monarchici o repubblicani
7. Del diritto romano e del diritto canonico
A ermare il carattere sussidiario del diritto comune (laddove non arrivava la legislazione dello stato) non faceva raggiungere
l’uni cazione legislativa.
LA CRISI NEL 700
Il sistema di diritto comune aveva ragion d’essere prima del 700, perché c’erano rapporti civili di erenti. Nel 700 entra in crisi.
Vi era un contrasto di fondo fra:
• La tendenza al processo di razionalizzazione, sistemazione organica di tutto questo complesso normativo per raggiungere
un’unità legislativa.
• La realtà sociale del pluralismo giuridico, la cui validità derivava dal passato.
Nel pieno dell’età moderna (1400/1500) di fronte ad una realtà storica tanto diversa da quella tardo medievale (nascita dello
stato assoluto), l’aderenza al sistema del diritto comune e alla gerarchia delle fonti cominciava ad apparire anacronistica
(fuori tempo). Ci vuole un ammodernamento. Fra i fattori che lo rendevano obsolescente (vecchio), vi era la critica dei corpi
intermedi autonomi (quelli a base municipale, feudale e corporativa).
Non devono più esistere privilegi, immunità, esenzioni, franchigie. Si contestava proprio il potere della corporazione di farsi delle
norme che tutelassero i propri intessi. Il primato delle legislazioni statali e la ria ermazione del carattere sussidiario delle altre fonti
normative non potevano far sparire del tutto queste disarmonie.
La scienza giuridica, ossia la dottrina, (i professori universitari che erano maestri di ius comune e tramandavano quel sapere
che derivava dal diritto giustinianeo, elaboran
Dettagli
SSD
Scienze giuridiche
IUS/19 Storia del diritto medievale e moderno
I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher appunti_gipa_ravenna di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia delle codificazioni moderne e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Bologna o del prof Hoxha Damigela.