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I
I 1)
M(x) +
0x =
c
=
-
Cos“ facendo ho trovato le caratteristiche di sollecitazione dei tre sistemi, mi servono in quanto, a seconda di
quanto valgono taglio e momento ßettente per questo sistema, avr˜ uno spostamento in conseguenza.
Adesso devo applicare il teorema dei lavori virtuali per trovare gli spostamenti: il lavoro effettuato dalle forze
esterne deve essere uguale al lavoro effettuato dalle forze interne.
Stiamo parlando del sistema 0, voglio trovare gli spostamenti (spostamento verticale e rotazione) nel punto dove
abbiamo tolto il vincolo. Voglio quindi trovare (Spostamento) )
(Totazione) (
dove san *
M Mo e Mzo
Mo ,
QualÕ• il lavoro effettuato dalle forze esterne: il lavoro • pari a forza per spostamento, come lo trovo? Applico
tale teorema tra sistema zero e uno in quanto posso usare due sistemi in equilibrio e congruenti singolarmente e
non tra di loro.
La forza esterna del sistema •:
Prod
1 M
. =
~ =.
.
1 =
M Mdx(x
1 Mu =
[Max =I
1 =
1 M =
e Fz
Fi O
=
! ZEJ é
= il devo
che
sistema risolvere
Divido divido
EJ divido
e e la 20
la :
per e
prima per
per
,
Fe [c]
[AJIb]
= =
& E
6 ↳ visoe :
F [A+ JIc]
[b]
F => =
+ b C
A [E -T
- 5
= aura
64
- ?
l'andamento di
Tr a o Con
Came la
Momento flettente
Ta g l i o sorapposizione
a
elementi
degli . "Ad d
LE
FiTi
To FzTz
Tioi Ta g l i o
:
+
+
=
Mot -1
Mo FiMi FzMz
+ +
= d
To t 2
= +
- qx Vae" Maurento
I
↑ T .
- Feettente
a
9x e
9
MToT +
= - - g
Z 12
22
2
e ge
M
4
Lo spostamento sarˆ:
e
·
:
dave se
volte
integrando lo spostamento
Tr ov i a m o
2 intead
x ,
rotazione
la
1 volta Tr ov i a m o dove
la volta ) e
e de
integrando c e wa costant
prima xx
: +
= Trova t e
f(d > c
= =
0 0
=
v(x) =-
N(d) >C 0
0 =
=
= dove Tr ave
la
sta
Vogliamo se
spostamento
lo massimo F
capire :
,
sarˆ
Ta l e in
spostamento massimo allore Spostamento
chat
(E)
v isretati
-
= ↑ e se
materi
trax
[Trax Max I
Abbiamo che
Trovato devo
il taglio
: usate
max per
= il mio scopo
In fase di progettazione devo dire quali saranno le dimensioni geometriche massimo e minime della mia trave
per far si che non abbia un taglio massimo, momento ßettente massimo, spostamento massimo, eccessivi.
Per quanto riguarda lo spostamento massimo, se abbiamo carico e campata Þssata, dipende da EJ. Allora dallo
spostamento massimo, qualÕ• la caratteristica geometrica che posso deÞnire minima? Poniamo che:
Il fatto di avere uno spostamento inferiore a qualcosa, mi da dei limiti sul
4 J momento dÕinerzia per evitare che abbia degli spostamenti eccessivi sulla
Ejde trave. Sullo spostamento massimo mi trovo un limite sulla J minima. Dal
momento ßettente mi trovo come grandezza limite il modulo di resistenza
minimo. Queste due grandezze (momento ßettente e spostamento) sono
Wamm
Ta m m legate ma non sono la stessa cosa, a paritˆ di inerzia, la stessa inerzia la
posso trovare su due Þgure diverse ma che abbiamo inerzia uguale ma
-
N
T
I
-Fatta
a
T che, al contempo, hanno modulo di resistenza diverso. LÕinerzia mi serve
a e per non avere spostamenti eccessivi in quanto essi non vanno bene.
Dal taglio massimo, invece, ottengo come grandezza minima
↓ Tm a x bTm e x t 12 Ta m m
Tmax Ta m m
Tm a x =
· Tba
=> ↓
A
A 12
allora me
- AfÞnchŽ devo progettare una trave che resista ad un determinato carico, devo
Spost N-
> Jmin I
I progettarla in modo tale che resista al taglio, al momento ßettente e che non
Fe
Mom >
M Win
- abbia spostamenti eccessivi
Amin
Ta g l i o
T >
-
GERARCHIA STRUTTURALE:
Faremo una graduatoria delle strutture che ci sono a bordo. Graduatoria che serve per poter separare lo
studio di un elemento strutturale rispetto ad altri in modo tale da poter sempliÞcare il problema.
Partendo da un ponte: Su cosa viene basata la gerarchia? QualÕ•. Il parametro che
comanda? La rigidezza in quanto vogliamo vedere quale struttura
funge da vincolo ad unÕaltra struttura. La rigidezza ßessionale EJ
ed d
#ho p ma la maggior parte delle volte viene basata sul momento
I dÕinerzia. Come studiamo il problema? Se volessi studiare il baglio,
Il YI
& come faccio da passare da una situazione reale ad uno schema di
scienza delle costruzioni? Prima cosa che posso fare • vedere
-dddddE
SD cosa succede agli estremi del baglio; immagino, giustamente, che il
3 3
3
, Þanco abbia una rigidezza molto maggiore rispetto al baglio e
quindi posso immaginare che il baglio sia incastrato da entrambi i
lati. In pi• ci sono anche delle squadre che collegano il baglio alla
costola ed •
quindi ragionevolmente pensato che gli estremi si possano rappresentare con un incastro.
Posso anche immaginare che, dove ho dei rinforzi secondari, il baglio non ne risenta. Ho per˜ le anguille che
sono pi• grandi e quindi pi• rigide del baglio. Per considerare le anguille posso considerarle come un vincolo
cedevole; in SDC erano chiamati vincoli ideali in quanto, quando ho un incastro, si ipotizza che spostamento e
rotazione sono uguali a 0 ma, in nessun caso, essi non sono uguali a zero ma sono talmente piccoli da poterli
ipotizzare pari a zero.
CosÕ• un vincolo cedevole? CÕ• una molla con una certa rigidezza K. Nel nostro caso, che rigidezza possiamo
dare alla molla? Gli daremo EJ dellÕanguilla vista come rigidezza che impedisce al punto di spostarsi verso il
basso. Se volessi rappresentare lo spostamento della trave:
So che il momento dÕinerzia dellÕanguilla • molto maggiore
da rispetto quello del baglio, allora cambio tipo di vincoli e faccio
un appoggio semplice. Dico che, essendoci un appoggio come
- vincolo, questi punti in realtˆ non si spostano e il loro
spostamento • zero ma lascio libera la rotazione in quanto in
JT quei punti si pu˜ opporre alla rotazione il momento dÕinerzia
ott torsionale dellÕanguilla. Faccio unÕaltra considerazione, isolo solo
F una parte dellÕoggetto e cerco di capire cosa pu˜ far ruotare
quel punto. Esso pu˜ ruotare solo se agisse un momento
ßettente. Isolando mi esce fuori una trave continua su pi•
↓ appoggi e, nonostante nei punti ho delle cerniere, nei punti il
t
E momento non • zero in quanto il carico da una parte tende a
far ruotare in un senso mentre il carico dallÕaltra parte tende
a farlo ruotare nellÕaltro senso. Ci˜ mi dice che la rotazione in
-dddddE quel punto non • libera ma • vincolata da qualcosa, ovvero
* 333 lÕaltro pezzo di trave. Quando uno spostamento non • libero di
fare quello che vuole, nascono delle sollecitazioni. Le rotazioni
Feettente
momento ↑s Prot
nel punto Andranno a creare una
Pi 4s 4i
+
e =
#d & Dipendono dal carico, dalla campata e dalla
e Ej
9
=
s ,
,
rigidezza. Qui succede che: se il carico a destra • uguale a
quello sinistro, se la campata destra • uguale a quella sinistra e per il ponte il carico • costante quindi
destro uguale a sinistro, lÕintervallo tra i rinforzi • regolare quindi la lunghezza di destra • uguale a quella
di sinistra, la rigidezza destra • uguale a quella sinistra in quanto il baglio ha la stessa sezione. Se tutte
queste cose sono vere, la rotazione destra • uguale a quella sinistra e deriva che la rotazione totale • pari
(se e solo se tutte queste ipotesi sono veriÞcate, per la nave la maggior parte delle volte lo sono).
a zero
Adesso, se un punto vincolato, giˆ prima avevo stabilito che lo spostamento verticale • nullo e adesso scopro
che sotto certe ipotesi anche la rotazione • nulla, posso sostituire i vincoli con un doppio incastro in quanto
rispetta tali ipotesi. Ho scoperto che se voglio studiare il baglio, posso studiarlo a pezzetti, tutti
schematizzati come una trave doppiamente incastrata caricata con carico uniforme.
lÕelemento di SDC che useremo maggiormente • lÕelemento trave. Di tale trave dobbiamo
Riassumendo:
sapere la campata, i carichi e i vincoli. La gerarchia strutturale che • fatta per sempliÞcare il problema in
sotto problemi pi• semplici facendo delle ipotesi sulla gerarchia delle strutture, devo portarmi a
determinare queste tre grandezze: campata, carico e condizione di vincolo. Passiamo dal disegno reale ad un
disegno di SDC rappresentando il baglio come una trave che sia doppiamente incastrato, su tale trave ho dei
vincoli cedevoli Cher hanno una rigidezza pari a quella delle anguille. Il carico • na pressione che agisce
costante nel ponte. Le anguille sono talmente pi• rigide del baglio che posso schematizzare la trave con
degli appoggi che sono fatti in modo tale da non permettere la traslazione verticale ma permettere la
rotazione. Dopodich• analizzo cosa succede in un tratto di trave che abbia una certa campata e che
consideri un vincolo. La rotazione in quel punto del vincolo sarˆ caratterizzata da una rotazione in un senso
dalla parte sinistra e da una rotazione nel senso opposto a quello precedente nella parte destra.
La rotazione totale sarˆ la somma della rotazione sx e del suo partito. In condizioni particolari la rotazione
dx • uguale a quella sx e quindi la rotazione totale • pari a zero. Quali sono queste ipotesi? Carico costante,
campate dx e sx, siano uguali e che la sezione della trave sia costante. Nel nostro caso queste ipotesi sono
rispettate. Allora posso rappresentare questo tratto di trave come una trave doppiamente incastrata con
carico costante. In questo modo ho determinato carico, campata e vincoli e posso procedere con il
dimensionamento della struttura. Parte struttura largitudinale
a
Tra tutti gli elementi che sono disegnati, quelli che hanno
-
# * rigidezza minore sono in ordine crescente:
↳
I
↓ i ¥ fasciame
· ¥ Correnti
! ¥ Bagli
! ¥ Anguille
. come sarˆ fatta la trave dei correnti? Indico le campate con
le frecce. IdentiÞcare la campata in questo modo vuol dire
!
-----
.
⑭ vincolare il cor