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DEFINIZIONE DI IPOTESI:

Un'ipotesi è un asserto, quindi un'affermazione sul mondo, che lega uno o più concetti per dire qualcosa in termini di causazione o associazione ("se è vero questo...allora è vero quest'altro.."). Ha minore generalità rispetto alla teoria e per questo è empiricamente controllabile.

Due tipi di ipotesi:

  1. Ipotesi causali: identificano un nesso causale fra un atto (o la sua variazione) e un altro (o la sua variazione) in termini di risultato
  2. Ipotesi teleologiche: identificano un nesso di finalità che può essere attribuito a uno o più attori intenzionali.

ELEMENTI ESSENZIALI DEL DISCORSO SCIENTIFICO

Martedì 23 novembre 2021, 11:17

Qualsiasi percorso di ricerca scientifica si suddivide in diverse fasi:

  1. Definizione delle domande specifiche, scelta del problema di ricerca e definizione delle ipotesi (le domande possono venire dalla curiosità del ricercatore, o...
processo continuo e iterativo, in cui ogni fase influenza le altre e può richiedere modifiche e adattamenti. Per quanto riguarda la formattazione del testo, ecco come potrebbe apparire utilizzando tag html:
  1. Identificazione del problema di ricerca (da una richiesta di ricerca da parte di qualcuno o dell'opinione pubblica), valutazione di ciò che è o non è rilevante alla ricerca
  2. Formulazione del disegno di ricerca (progetto di lavoro), bisogna capire prima di tutto se le operazioni che voglio fare sono effettivamente fattibili o meno, ogni tipo di scelta ha dei limiti che vanno tenuti in considerazione -> è in questa fase che si fanno le scelte di metodo e delle tecniche e si decidono le risorse impiegate (budget e costi di ricerca, mezzi ecc.)
  3. Raccolta dati, momento in cui si costruiscono i dati (differenza di metodo tra ricerca quantitativa e ricerca qualitativa)
  4. Organizzazione e analisi dei dati
  5. Interpretazione delle analisi effettuate e presentazione dei risultati, presentazione cioè delle risposte alla domanda di ricerca, spesso si risponde alle domande di ricerca costruendo altre domande (rapporto circolare teoria-ricerca) -> il modo di guardare alla ricerca è un processo continuo e iterativo, in cui ogni fase influenza le altre e può richiedere modifiche e adattamenti.
circolocontinuoLa complessità della ricerca si domina se si ha la consapevolezza degli strumenti necessari per farlo ->STRUMENTI NECESSARI (i mattoni fondamentali)
  • Concetto: un concetto è una unità di pensiero, noi interpretiamo il mondo attraverso concetti mentali, il concetto è l'unità di base necessaria per esprimere e trasmettere un significato (rigore terminologico)
  • Referente: un referente è la manifestazione di un fenomeno (un concetto identifica un referente, il referente è la manifestazione di un concetto nel mondo empirico) (possono essere concreti o astratti)
  • Asserto: un asserto è una proposizione che lega più concetti secondo un ordine semantico e predica qualcosa sul mondo
--> tutti questi elementi contribuiscono a chiarire il concetto di scala di generalità e servono per chiarire due ulteriori mattoni -> Teoria e Ipotesi Di concetti e referenti è fondamentale distinguere

estensione e intensione

  • Estensione: insieme di referenti che sono individuati da un particolare concetto
  • Intensione: insieme delle specifiche caratteristiche di qualificazione, al crescere delle caratteristiche specifiche diminuisce il numero di referenti che sono individuati da un concetto -> al crescere dell'intensione diminuisce l'estensione

Per diminuire l'estensione di un concetto si utilizza una scala di generalità: insieme dei livelli differenti di estensione e intensione di un determinato concetto

La scala di generalità utilizza schemi di classificazione: tipologie e tassonomie

  • Tipologia: costruzione simmetrica basata su criteri di classificazione sviluppati allo stesso livello di generalità
  • Tassonomia: prevede possibili sviluppi a differenti livelli di generalità, si fonda su un percorso non fondamentalmente simmetrico (si usano per descrivere quello che vediamo, per negare la teoria)

Criteri di assegnazione delle

classificazioni:
  • Esclusività: ogni referente appartiene ad una sola categoria
  • Esaustività: ogni referente deve trovare posto in una classe (sia tassonomica che tipologica)
Cos'è un dato? Un dato è un'informazione che ha subito un processo di organizzazione da parte del soggetto conoscente. Rilevare significa progettare e porre in essere tutte le operazioni tecniche necessarie alla raccolta delle informazioni -> in questo caso possono essere invocate alcune competenze tecniche che la pratica scientifica ha consolidato per via empirica, anche se questo non è sufficiente. Non esiste una ricerca che racconti una verità che prescinda dal ricercatore, c'è sempre un effetto del ricercatore. PROPRIETÀ Le proprietà sono strutture prettamente concettuali, una proprietà è un concetto di qualificazione per un referente -> un concetto riferito ad altri concetti diventa proprietà (es. blu)

è un concetto, se è riferito al concetto di maglione diventa una sua proprietà). Per poter trattare i concetti (per poterli inserire nella matrice dati) bisogna passare dai concetti e proprietà alle variabili, è cioè necessario passare dal livello concettuale al livello variabile attraverso la definizione operativa -> le variabili sono la rappresentazione delle proprietà dopo la definizione operativa -> queste possono essere inserite nella matrice dati -> possono essere trattate. La definizione operativa è l'operazione centrale che consente al ricercatore di passare da un concetto non immediatamente rilevabile a qualcosa per cui ho costruito una regola di rilevazione -> la def. operativa costituisce le regole per la traduzione empirica dei concetti in variabili passando dallo stato intermedio (concettuale) di proprietà.

Che cos'è un indicatore? Un indicatore è un concetto (e non una variabile)

più specifico e immediatamente utilizzabile per le operazioni di controllo empirico che si riferisce in qualche termine al concetto che vorrei analizzare -> gli indicatori sono legati al concetto generale attraverso un "rapporto di indicazione". Un indicatore è meno ampio di un concetto -> per indicare un concetto più indicatori utilizzo e meglio è -> massimizzare la parte indicante complessiva minimizzando la parte estranea. L'indicatore si usa quindi per rilevare qualcosa che non è immediatamente visibile. Non è detto che il concetto dell'indicatore sia perfettamente sovrapposto ad una parte del concetto da rilevare -> cioè c'è il rischio che l'indicatore possa portare a rilevare non solo la parte indicante ma anche quella estranea (che non c'entra e non è da rilevare). Bisogna capire come fare a rendere quel concetto una cosa che posso rilevare completamente attraverso ladefinizione operativa per passare da qualcosa che non possiamo rilevare ad un dato -> far diventare quell' indicatore una variabile. Vanno considerate due proprietà: - Validità: segnala quanto una determinata procedura di traduzione di un concetto è efficace nel rappresentarlo (rapporto di indicazione) -> si divide in: validità di contenuto, validità per criterio (esterno), validità per gruppi noti, validità predittiva, validità concomitante. - Attendibilità: segnala il grado con cui una certa procedura di traduzione di un concetto in variabile produce gli stessi risultati in prove ripetute con lo stesso strumento di rilevazione o con strumenti equivalenti. (equivalenza). Si tratta cioè di capire se un indicatore rileva correttamente la parte da rilevare o se è soggetto a errori di rilevazione (test e retest, split half, coerenza interna) Che cos'è un indice? È una formula dicalcolo matematica o logica che mette insieme le informazioni che vengono da diversi indicatori ed è scelta dal ricercatore -> l'indice è l'insieme degli indicatori, legati a una formula per la predisposizione di un simbolo sintetico dell'entità del fenomeno (esempio: il PIL è un indice). Posso costruire diverse forme di indici: per via analitica (costruzione di un indice tipologico), per via algebrica (costruzione di un indice additivo o del valore medio), per via statistica (costruzione di indici fattoriali). Esempi sulle slide. L'indice è sempre frutto di una scelta specifica del ricercatore -> per questo non vanno paragonati indici diversi di ricerche diverse. (limiti di arbitrarietà -> il ricercatore deve sempre essere trasparente). LA RICERCA QUANTITATIVA martedì 30 novembre 2021 11:30 La ricerca quantitativa è caratterizzata da un approccio più formalizzato, da una maggiore

rigidità nell'itinerario di ricerca (le fasi che compongono la ricerca sono quasi sempre strettamente deduttive), dall'uso di uno strumento di organizzazione dei dati chiamato matrice.

Esistono diversi tipi di ricerca quantitativa: ricerche che hanno connotazione strettamente sperimentale (esperimenti) e ricerche che hanno connotazione strettamente osservativa (nelle scienze sociali la ricerca è quasi sempre osservativa e non sperimentale).

Un'altra distinzione importante è quella tra: rilevazione di tipo longitudinale (indagine diluita su più momenti nel tempo, sempre sugli stessi soggetti) e rilevazione trasversale (indagine fatta in un momento specifico del tempo) (esistono anche indagini trasversali ripetute nel tempo con soggetti diversi in momenti diversi).

La matrice dati è un insieme di dati disposti in righe e colonne, per ognuna di quelle righe vi è uno dei soggetti su cui si sottopone la ricerca. -> nel programma della slide

le colonne rappresentano le variabili, le righe rappresentano gli intervistati a cui è stato mandato il questionario (sottopongo le variabili ad un'analisi di frequenza, non guardo al singolo caso, quindi alla riga, ma al numero complessivo, quindi alle colonne). Nelle righe si trovano le unità di analisi, ovvero gli individui, i soggetti della ricerca (singoli individui, gruppi, aggregati di individui, eventi sociali, prodotti culturali..). Con la matrice dati i questionari che ho costruito diventano informazioni che posso utilizzare a fini di ricerca. La matrice dati però non rappresenta mai tutta la popolazione target (ovvero i soggetti che voglio studiare), per questo motivo spesso si fanno ricerche campionate. Il campionamento, invece, serve a rappresentare in piccolo le caratteristiche della popolazione che vogliamo studiare -> non è detto che l'unità di analisi corrisponda esattamente all'unità di campionamento.l'unità di analisi sono i soggetti su cui faccio (in senso pratico) la ricerca. Esistono due tipi di campionamento: campionamento probabilistico (prevede che ogni individuo abbia la stessa probabilità di essere selezionato) e campionamento non probabilistico (la selezione degli individui non avviene in modo casuale).
Dettagli
Publisher
A.A. 2021-2022
15 pagine
SSD Scienze politiche e sociali SPS/07 Sociologia generale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher elena.giannot di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Sociologia e ricerca sociale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Pavia o del prof Ceravolo Flavio.