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ALGORITMO

Gli algoritmi sono definibili come un insieme di regole e procedure matematiche volte a trasformare un dato input in uno specifico output -> Concetto legato a Intelligenza Artificiale + machine learning e deeplearning.

  • Machine learning: macchina che impara (es. sentiment analysis)
  • Deep learning: diversi livelli di rappresentazione, corrispondenti a gerarchie di caratteristiche di fattori o concetti, dove i concetti di alto livello sono definiti sulla base di quelli di basso
  • Intelligenza Artificiale (AI): capacità di una macchina di continuare a migliorare le proprie performance senza che l'essere umano spieghi ad essa come svolgere un compito specifico

La parola algoritmo deriva da 'algorithmus/algorismus' e dalla parola greca 'arithmos' (ἀριθμός). La parola 'algorithmus/algorismus' (da cui algoritmo) deriva da Al-Khwārizmī, matematico, astronomo e geografo persiano (780-850).

Oggi il tema è al centro del dibattito pubblico, per quanto riguarda i suoi usi e i suoi limiti. La sociologia si interessa dell'algoritmo, soprattutto capire cosa succede agli individui quando si affidano alle macchine, quale impatto ha l'uso delle macchine sulla società, diversi articoli che provano a mettere a tema "è come l'esternalizzazione di scelte umane alla macchina stia trasformando società, individui e relazioni sociali". Si parla di cultura algoritmica, come gli algoritmi plasmano i consumi culturali e la cultura -> algoritmo come oggetto culturale o discorso (Foucault): insieme di rappresentazioni del mondo (e dei soggetti che lo abitano) veicolate dai contenuti della comunicazione (dalla voce, dai gesti ecc.). Tali rappresentazioni sono legate a doppio filo alle forme di potere (generalmente se faccio quel discorso è perché sono nella posizione di poterlo fare) in quanto articolano specifiche

che mettono in luce determinati aspetti della realtà, mettendone in ombra altri, amplificano certe voci, silenziandone altre. <9->discorso come mito della neutralità algoritmica: "" (Airoldi & Gambetta) -> per loro quando esternalizziamo le nostre decisioni ad una macchina avremo sempre conseguenze positive. Gli algoritmi consistono in una serie regole che definiscono, in maniera precisa, una sequenza di operazioni. Queste regole si trovano, ad esempio, in tutti i programmi dei computer, anche quelli che nonsvolgimento di calcoli numerici, gli algoritmi sono fondamentali. Gli algoritmi sono essenzialmente codici che indicano ai computer le regole secondo le quali devono operare. Utilizziamo gli algoritmi nella vita di tutti i giorni, anche senza accorgercene. Ad esempio, per fare una tazza di caffè seguiamo un algoritmo. Anche i social media e i browser funzionano utilizzando algoritmi personalizzati. Google utilizza un algoritmo molto semplice ma rivoluzionario, basato sulla rilevanza dei link. Facebook utilizza EdgeRank, che tiene conto dell'affinità, del peso e del tempo. Anche Amazon e altri siti di shopping utilizzano algoritmi. Gli algoritmi sono programmati per registrare i comportamenti degli utenti online e adattarsi costantemente ad essi. Non si limitano a plasmare i comportamenti online delle persone in maniera unidirezionale, ma interagiscono anche con i comportamenti delle persone, imparando da essi e adattandosi di conseguenza.conto che YouTube, attraverso il suo algoritmo, razionalizza i contenuti che vengono proposti agli utenti in base ai loro interessi e comportamenti passati. Questo significa che l'algoritmo di YouTube influisce sulla cultura algoritmica, determinando quali contenuti vengono visualizzati e quindi influenzando le opinioni e le idee delle persone. Inoltre, l'algoritmo di Instagram ha un impatto significativo sulla cultura algoritmica della piattaforma. Gli utenti cercano di comprendere come funziona l'algoritmo per ottenere più visibilità e interazioni. Ciò ha portato alla diffusione di blog e consigli su come "craccare" l'algoritmo, cercando di sfruttare le sue logiche per ottenere un vantaggio. La cultura algoritmica, secondo gli studiosi Hallinan e Striphas, si basa sull'uso di processi computazionali per creare e classificare persone, idee, comportamenti e punti di vista. Questo processo è sempre più esternalizzato dalle macchine, che determinano quali contenuti vengono mostrati agli utenti in base ai loro interessi e comportamenti passati. In conclusione, la cultura algoritmica è un aspetto importante della nostra società digitale, in cui gli algoritmi influenzano le nostre esperienze online e plasmano le nostre idee e opinioni. Comprendere come funzionano questi algoritmi e come influenzano la cultura algoritmica è fondamentale per navigare nel mondo digitale in modo consapevole.

conto di come, cercando per esempio contenuti di Trump, la piattaforma proponga contenuti più estremi e radicali. Ma in realtà questa radicalizzazione non esiste. -> L'idea del "Echo chambers": l'idea di una "camera dell'eco" in politica è un modo metaforico per descrivere una situazione in cui vengono condivise solo determinate idee, informazioni e convinzioni. Le persone all'interno di questa impostazione lo faranno incontreranno solo cose con cui sono già d'accordo, attraverso la personalizzazione dell'algoritmo. -> filter bubble: l'algoritmo di Facebook imprigiona l'utente in una bolla, così che l'utente interagisca sempre con contenuti che già gli sono vicini. NEUTRALITA' ALGORITMICA 10 Meccanismo di: Input -> Process -> Output. SEMINARIO (PARTE D'ESAME) INTERVENTO DI ALESSIO CARCIOFI "Il cambiamento tecnologico non è incrementale ma epistemologico.

Un nuovo medium non aggiungequalcosa, cambia tutto"I cambiamenti sono inarrestabili e velocissimi, l'uomo fa fatica a stargli dietro, non dobbiamo stare dietroalla tecnologia.Se continuiamo ad andare dietro alla velocità della tecnologia c'è il rischio che è fisiologico di rimanereindietro. Deve essere una collaborazione con la tecnologia, non una competizione.Machine learning -> apprendimento della tecnologia.Ci sono delle regole del gioco.Impatto che la tecnologia ha -> non è né positiva, né neutra, né negativa. Dipende dall'uso che se ne fa.Contesti in cui l'uomo usa la tecnologia: "non ho tempo"; se è vero che abbiamo più tempo libero, perchésiamo sempre in time scarcity? Dobbiamo fare tutto con intenzione (es se apro TikTok devo farlo perchévoglio). Noi diamo la colpa alla tecnologia.La tecnologia ci fa risparmiare tempo e ci toglie tempo, lasciandociintrappolati nel "paradossodell'autonomia". La tecnologia influisce tanto sulle nostre emozioni e sulla qualità della nostra vita (in senso positivo e negativo). Serve la consapevolezza di utilizzare al meglio la tecnologia. Neuroni gps -> ci aiutano a formare l'identità, nei momenti in cui trascorriamo la maggior parte del tempo in una situazione statica i neuroni gps hanno fatto fatica ad attivarsi e anche la nostra identità ha fatto fatica ("Chi sono io? Cosa faccio?") -> es situazione covid. Con la rivoluzione digitale il tempo non ci basta più, non ci ricarichiamo più. Oggi l'attenzione è un bene scarso. La tecnologia diventa un dittatore per costruire o immaginare di costruire il mio futuro. Dobbiamo saper staccare dal digitale (es per uno sportivo il tempo del recupero, è fondamentale come l'allenamento e la gara). Stiamo creando "coriandoli del tempo". Negli ultimi anni abbiamorafforzato la cultura dell'aspettativa che ci dobbiamo essere sempre e comunque che se non ci siamo -> Perché ho sensi di colpa se non rispondo? Es perché significa che non sono importante (ghosting). Tema della distrazione -> la mente è un muscolo e noi la abbiamo e la stiamo allenando alla distrazione. Attenzione -> ce ne sono di due tipi: aperta e profonda. Se però oggi investiamo tutto in attenzione aperta questo origina la distrazione. Trigger interni -> abbiamo la propensione di stare in modo inconsapevole ed estremo con la tecnologia, porta a porre l'attenzione al tema del mental health e del benessere digitale. Il cellulare ci porta a una ridotta capacità cognitiva, ci porta a interrompere il flusso di attenzione. Abitudine digitale -> trigger esterno (notifiche, suoni, elementi luminosi ecc), arriva la notifica e come routine andiamo ad aprirla (diventa abitudine), perché noi abbiamo bisogno di vedere, desideriamo.sapere11il contenuto -> questa ricompensa è variabile, noi non conosciamo il contenuto -> fa si che quando arriva lanotifica entra in circolo un circuito dopaminico: dopamina. Completion bias Al cervello piace fare cose veloci, significa che le nostre abitudini di consumo automatico (di contenuti)sono pericolose, è importante prendere la consapevolezza di queste nostre abitudini. Assenza mentale -> essere nello stesso posto ma con direzioni cognitive diverse. Viviamo con un carico cognitivo costante sentendoci sempre stanchi. Digital welbeing -> oggi è saper gestire al meglio la tecnologia. Dobbiamo mettere al posto giusto il senso della nostra vita con un equilibrio e ariosità, con una dimensione incentrata sul benessere di noi stessi. Quando modifichiamo le nostre abitudini siamo nella situazione "dell'uovo rotto", dobbiamo mettere la stessa attenzione di quando rompiamo le uova, dobbiamo focalizzare questo momento di.

transizione perché ci stiamo mettendo del nostro. Il problema è grande. Ma le soluzioni iniziano in piccolo -> sono 7

Evitare di alzarti e controllare subito lo smartphone (qualità della vita), compra una sveglia. Regola dell'1% (14 min prima di andare a letto e 14 min quando ci svegliamo, non usare il telefono. Iniziare da 3 min, poi 5 ecc.). Ridurre le notifiche il più possibile, minimizzarle, popup alert.

Pausa (es. se sono con gli altri o quando studio) le pause sono importanti (macro pause, pause intermedie, micro pause).

Ansia di rispondere subito -> prendere in considerazione il triage comunicazioni: codice rosso, giallo, verde, bianco. Micro pause.

Digital nutrition -> prestare attenzione a ciò che consumiamo online, don't skrull

Nel weekend nascondi le app, concentrati sulle persone e su ciò che è importante per te

Tratta le chat come una sauna -> non starci troppo tempo

Ricarica pto (period time off)

→ Prendere del tempo per stare nella natura

Come fare riposo attivo?

  1. Spostati in un nuovo spazio, ambiente
  2. Non consumare nulla di digitale
  3. Usare le mani, il corpo
Dettagli
Publisher
A.A. 2022-2023
26 pagine
SSD Scienze politiche e sociali SPS/08 Sociologia dei processi culturali e comunicativi

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher elena.gian di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Laboratorio di comunicazione e studi culturali e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Pavia o del prof Caliandro Alessandro.