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Treviso, assimilando ai minori i disabili e i malati.
2. Dovere di rettifica —> I cittadini hanno il diritto di vedere rettificate notizie inesatte o
ingiustamente lesive; questo diritto è inviolabile. Il giornalista deve adempiere a ciò
con tempestività e con "appropriato rilievo" anche senza una specifica richiesta da
parte del cittadino.
3. Presunzione di innocenza —> Il giornalista deve ricordare che ogni persona
accusata di un reato è innocente fino alla condanna definitiva. Il giornalista non
deve costruire notizie in modo da presentare come colpevoli le persone che non
siano state giudicate tali in un processo.
4. Incompatibilità professionali
Per il giornalista è importante:
- La separazione dei fatti dalle opinioni
- L'indicazione delle prove a sostegno delle proprie tesi: tutto ciò che influenza
l'opinione pubblica necessita di prove
- La trasparenza sulle fonti e verifica delle stesse: l'obiettivo è mettere il pubblico in
condizioni di ricostruire le tappe che hanno portato all'elaborazione della notizia
(una fake news che viene diffusa e difficile da fermare, pertanto il giornalista deve
riconoscerla). Come si scrive un articolo
Per scrivere un articolo non si deve dare nulla per scontato (deve farsi comprendere da
tutti) e bisogna preparare il terreno (aver svolto precedentemente una ricerca).
Si usa il cosiddetto schema a piramide rovesciata —> un metodo classico ed intuitivo nel
quale si parte dall'informazione principale per poi scendere nel dettaglio dei contenuti:
- titolo: deve essere accattivante, richiamare immediatamente l'attenzione sulla
notizia ed incuriosire il lettore. In genere è meglio aggiungerlo dopo aver scritto il
testo dell'articolo.
- sintesi delle tematiche: nelle prime 5-8 righe deve essere inserito il contenuto
principale, per catturare immediatamente l'attenzione del lettore
- paragrafi testuali: sviluppo dell’articolo
- dettagli e allegati
Lettore: il lettore di oggi non è più in grado di reggere più di 9 minuti di attenzione (da 30
minuti si è ridotta a 9). Chi si occupa di comunicazione, infatti, ha dovuto cambiare il
proprio modo di scrivere ed il modo di rivolgersi al pubblico: si deve inserire tutto il
contenuto nelle prime 6 righe di articolo.
Tipologie di articoli
● Articolo di cronaca
Esso di divide in:
- cronaca nera
- cronaca rosa
- cronaca bianca (amministrativa, informazioni di servizio da parte dello Stato
- cronaca giudiziaria (processi, notizie diluite nel tempo)
● Articolo culturale - specialistico
Il tema è attinente alla cultura e d alla scienza
L’articolo culturale è un articolo che, basandosi su una notizia di cronaca, è volto a dare
una cultura su un tema attinente ad una certa disciplina - sia esso collegato all’industria
culturale (ricerca, dibattito, meeting, spettacolo, convegno, ecc…) o alle tendenze attuali di
costume (moda, saluti, viaggi ecc…)
L’articolo specialistico (scientifico)è un articolo che viene spesso inserito negli inserti del
giornale, o nel giornale stesso - a seconda della sua importanza. Per scrivere tali articoli
c’è bisogno di un giornalista specializzato in materia.
● Commento
I commenti sono articoli che, pur contenendo informazioni e riferimenti all’attualità,
contengono anche l’opinione dei giornalista su una determinata questione (di costume, di
cronaca, culturale, ecc…).
Il commento è un articolo completamente diverso da quello che riporta una notizia.
La notizia si limita a riferire i fatti; il commento, invece, manifesta in
modo esplicito le opinioni del giornalista. Anzi di solito non contiene altro: non ricostruisce
nei dettagli l’avvenimento, vi fa riferimento, ma senza preoccuparsi di spiegarlo.
● Editoriale
Pubblicato nella prima colonna a sinistra della prima pagina dei quotidiani, esprime la linea
del giornale, il suo pensiero di fondo. Un tempo non veniva firmato, ora porta la firma dei
direttori o di giornalisti autorevoli. L'opinione che esprime è quella del quotidiano. È il
commento più lungo tra tutti.
● Articolo di opinione
Può essere firmato anche da una personalità esterna, esperta, non necessariamente un
giornalista. Può essere uno scrittore, un filosofo, un politico, uno scienziato, un
economista.
Il commento in questo caso non compromette il quotidiano, ma rappresenta un'opinione
che il quotidiano pubblica come contributo a un dibattito.
● Corsivo
A volte è riconoscibile proprio dal carattere di scrittura, il corsivo. A livello di contenuti
appare spesso polemico, più brioso/accattivante degli altri commenti e più breve. Spesso
viene pubblicato a lato dell'articolo che riporta la notizia dell'avvenimento, in modo da
distinguere in modo netto la notizia dall'opinione.
● Rubrica
Può contenere un commento. Costituisce un appuntamento fisso del giornale ed è affidata
ad un opinionista autorevole. Costituisce un commento personale di chi scrive e non la
posizione del giornale. Si distingue dal corsivo perché può essere svincolata da un
avvenimento per costituire una libera riflessione, che ad es. trova spunto in un episodio
personale, o come pretesto per una considerazione generale.
Classificazione degli articoli per livello, o complessità, di scrittura
La titolazione e la struttura giornalistica
La titolazione di un articolo è composta da vari elementi:
- Titolo: è una frase in cima ad un articolo, che riassume l’argomento di cui si tratta;
serve anche ad attirare l’attenzione del lettore. Può essere d’apertura o di spalla.
- Occhiello (o sopratitolo): frase di lunghezza non superiore ad una riga e di
giustezza e corpo inferiori al titolo sul quale è collocato: contiene dati integrativi
rispetto al titolo.
- Sommarietto (o sottotitolo): breve sintesi del contenuto di un articolo. Posto sotto
il titolo può essere anche di un solo rigo.
- Catenaccio: dicitura non superiore ad una o due righe che, posta per ultima dopo il
sommario, contribuisce con nuovi particolari all’efficace presentazione del pezzo.
- Sommario: sintesi del pezzo in due o tre righe, se l’articolo per la sua complessità
e rilevanza giornalistica ha bisogno di un testo riassuntivo più dettagliato rispetto al
sommarietto o sottotitolo.
Si tratta di un testo argomentativo, quindi servono elementi principali per poterlo scrivere:
- bisogna usare i connettivi,
- ci deve essere coerenza e coesione del testo
- non si possono fare errori grammaticali
- bisogna usare il registro linguistico corretto
- la punteggiatura deve essere semplice e le frasi devono essere corte.
In un articolo è importante:
1. Attacco: bisogna iniziare subito con ciò di cui si vuole parlare.
Può essere di diversi tipi:
- Attacco enunciativo: è il più freddo ma anche quello più completo
- Attacco descrittivo: di grande impatto
- Attacco dichiarativo: si parte da una dichiarazione-citazione
- Attacco interrogativo: tecnica giornalistica che permette di proporre riflessioni
e previsioni
2. Corpo centrale: bisogna dividere l'argomentazione in paragrafi, curando gli elementi
di connessione, ma senza esagerare, in modo tale da dare coesione all’articolo.
Ogni 10 righe solitamente si mette un capoverso per non costringere il lettore a
leggere tutto in un fiato e serve anche per dare ritmo alla lettura.
3. Conclusione: può essere di vari tipi (es. finale aperto, conclusione-sintesi, finale ad
effetto, chiusura col punto interrogativo, la presa di posizione). Non bisogna mai
inserire informazioni fondamentali alla fine dell'articolo.
Cosa mettere in evidenza mentre si legge e si smonta il testo:
- struttura
- punteggiatura
- linguaggio: la scelta del registro, l’uso delle parole.
La scrittura giornalistica
Ritmo e rapidità del montaggio, come ottenerle?
- Per prima cosa facendo attenzione a non appesantire la propria prosa: è importante
curare la scelta delle singole parole, la costruzione dei periodi, le ripetizioni.
- Evitare per esempio di usare troppo spesso lo stesso giro di frase, basato
sull’accostamento di un gerundio a un passato remoto: “ Marco, passeggiando,
trovò un portafoglio …. Entrando nel bar, si guardò intorno … Pensando a quello
che gli era successo, decide che …”
- Per riflettere concretamente sulla rapidità e scorrevolezza della scrittura è utile
provare a imitare stili diversi.
Per non perdere per strada il lettore
- Contenuti capaci di stimolare l’attenzione e un ritmo mai basso.
- Le frasi brevi rallentano il ritmo della lettura e mettono in risalto il contenuto del
pezzo che arriva attraverso una sequenza di flash puntuali, comprensibili e precisi.
Le frasi lunghe hanno invece l’ambizione di portare con sé il lettore tutto d’un fiato:
va bene usarle, ma dosate e con cura.
- Parole di facile comprensione
- Uso sapiente della punteggiatura
- Un articolo va letto e riletto. Sempre. La lettura ripetuta (tornare sul testo) aiuta ad
allontanarsi da quanto abbiamo scritto e a individuare i passaggi inutili, ripetitivi, le
frasi in cui il discorso perde ritmo e forza.
I mass media
I mezzi per diffondere e divulgare messaggi di diverso valore ad un pubblico anonimo,
indifferenziato e disperso; anche le tecniche con le quali gruppi specializzati elaborano e
diffondono informazioni, messaggi segni e simboli. I mass media utilizzano modi e
tecniche di trasmissione di natura diversa (scrittura, televisione, sistemi elettronici, radio,
cinema, dischi, stampa), che hanno sempre avuto un notevole impatto.
Il giornalismo è un processo sociale che si definisce nel tempo sulla base della
negoziazione fra i vari membri della società:
- produttori d’eventi (fonti),
- mediatori (operatori della comunicazione),
- fruitori degli stessi (pubblico).
La necessità di attivare questa forma di negoziazione si è sviluppata quando le nostre
esigenze di conoscenza non hanno potuto più esaurirsi negli ambienti frequentati
fisicamente, ma hanno avuto bisogno di attingere a patrimoni cognitivi più ampi. Infatti, il
giornalismo moderno si sviluppa con l’avvento dell’industrializzazione e
dell’alfabetizzazione di massa a essa conseguente.
Modello giornalistico
Nel linguaggio scientifico, il termine viene riferito a un’ampia classe di ipotesi e costruzioni
complesse e articolate, ideali o rappresentate materialmente, di origine anche intuitiva e
creativa, proprie di una determinata scienza o specializzazione - tali da poter essere
estese ad altri campi (di validità all’inizio provvisoria ma sempre meglio adeguate
all’esperienza attraverso successive verifiche e modificazio