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URSS).
Infine il 1 Gennaio 1948 fu introdotta la costituzione, che reintrodusse la libertà di stampa.
ONU, 10 Dicembre 1948 : ogni cittadino è finalmente libero di esprimersi (In realtà questo
principio non sarà applicato a tutti i paesi, basta infatti pensare a Stalin e all’ URSS con lo
stalinismo)
! Come avviene ciò in Italia ? Attraverso l’ articolo 21 : “tutti possono esprimersi attraverso la
stampa liberamente, ma in casi estremi si potrà intervenire con il sequestro dei mano fatti.
La continuità e l’influenza del fascismo con la libertà :
Nonostante il fascismo sparisca vi sarà sempre una continuità del sistema intrapreso
precedentemente.
- Continuità delle organizzazioni :
L’ ALBO (registro pubblico per l’abilitazione ad una professione) si manterrà
La STEFANI (agenzia di stampa) diventa l’ ANSA (anche essa sotto il controllo statale)
- Continuità anche del personale :
di 400.000 persone appartenenti al sistema fascista solo poche furono giustiziate, mentre
molti direttori di giornali tornarono alla normalità
- Continuità nel sistema dei media :
L’ EIAR ente radiofonico fascista diventa la RAI con la radio e la televisione (che sarà però
sotto il controllo delle poste, dello stato e del governo)
! Televisione e Rai sono ancora oggi sotto il controllo statale : questo rappresenta un grande
problema, poiché questo monopolio può essere mezzo di propaganda e forte influenza sul
popolo.
Secondo Dopo Guerra mondiale e sistemi di propaganda :
La Stampa si trasforma e diviene moderata e conservatrice. Viene letta solo dai medio
borghesi, poiché vi è ancora molta analfabetizzazione.
! L’ unica eccezione del periodo è quella del “Corriere della sera” che diviene di filo
repubblicano, perché il direttore è un repubblicano.
In tutto ciò “Il Pastone” diviene l’articolo più comune e tradizionale.
Il Pastone è un articolo politico che proviene dalla capitale, che unisce le differenti situazioni
politiche in un unico testo.
Gli spazi e le parole dedicate ai singoli partiti dipendevano dal potere dello stesso (PC 30% dei
voti, allora avrà il 30% dello spazio).
In questo modo l’articolo, anche grazie alla lingua difficile e tecnica, diveniva incomprensibile
quasi per chiunque .
! Per questo Forcella scrisse l’articolo “1500 Lettore”, dove spiegò che solo 1500 persone
avrebbero davvero capito il significato ed il messaggio del testo, mentre per gli altri sarebbe
stato impossibile.
[Storia contemporanea del giornalismo, Sabato 1 Dicembre 2018]
Il conservazionismo nel giornalismo :
La stampa post dopoguerra dopo i primi momenti di entusiasmo, si caratterizza da un notevole
conservatorismo anche perché i direttori vecchi riprenderanno in mano la direzione dei
rispettivi giornali.
Ciò che permise questo fu anche il clima politico, dove con le elezioni del ’48 si rese palese la
filo occidentale filo orientale
tensione e l’estrema divisione tra due blocchi: e quello
Molti giornali tornarono nelle mani de vecchi gruppi mentre i giornali nati in questo periodo
finirono nelle mani di grandi aziende industriali, bancarie e assicurative.
Corriere Mattino
- Nel ’49 il Banco di Napoli prese possesso del di Napoli e del affidato a
Il Telegrafo
Giovanni Ansaldo, direttore de durante il fascismo
Il Roma
- Achille Lauro acquistò Il Globo, Il Sole e 24 ore
- La Confindustria acquistò il
La Nazione
- A Bologna un gruppo di imprenditori rilevò di Firenze
Gazzetta del Popolo
- A Torino, la venne rilevata dal senatore Guglielmone che la affidò a
Il Messaggero
Francesco Malgari, direttore de durante il regime
! Ricordiamo che i primi governi del dopoguerra furono egemonizzati dalla Democrazia
Cristiana, il partito di maggioranza relativa con l’aiuto dei liberali e dei repubblicani (un blocco
tendenzialmente conservatore)
La tradizionalità conservatrice nei giornali : tradizione.
Da un punto di vista tecnico i giornali del dopoguerra rimangono legati alla
In genere si presentano con una prima pagina politica, una terza pagina in voga e tutto il resto
cronaca nera
cronaca, in particolare un’esplosione per la duramente soppressa durante il
spettacolo ed eventi sportivi,
Regime. Molto interesse inoltre per lo
soprattutto favorito dal fatto che ripartì il Campionato di calcio, il dualismo Coppi-Bartali nel
ciclismo, ecc….
Generale fu il disinteresse per tematiche oggi invece più al centro come l’economa, i conflitti
del lavoro, tematiche sociali, le battaglie sindacali.
Molti giornalisti rimasero prigionieri dei vecchi modelli anche lessicali e di enfasi sugli
avvenimenti.
! I cinegiornali che descrivevano le politiche e le vittorie del regime fascista e il tono dei
commentatori televisivi e radiofonici degli anni ‘40\’50 sono molto simili: c’è una particolare
enfasi ereditata dal ventennio che ormai si era radicata.
L’unica novità : i quotidiani del pomeriggio e della sera :
pomeriggio sera:
Una novità furono i quotidiani del e della all’epoca i giornali uscivano una
volta al giorno quindi l‘ultima notizia era quella avvenuta in tarda sera del giorno prima.
Alcuni editori così pensarono di fare un’edizione pomeridiana e\o serale per dare conto almeno
di una parte della giornata politica.
La Notte Paese Sera
Si affermano giornali come (’52) e (’49), caratterizzati da un certo
sensazionalismo cronaca nera.
e un particolare interesse alla
! Questo tipo di stampa venne presa di mira dalla censura sia per il loro carattere scandalistico
Paese
sia per la loro vicinanza alla sinistra. Una sera fu addirittura sequestrato un numero di
sera “rapito”
dove si diceva che un soldato americano era stato e lasciato in mutande da tre
ragazze.
Un’altra piccola novità per la stampa periodica :
La stampa periodica, a partire dagli anni ’20-’30 iniziò a ritagliarsi un grande spazio tra i lettori.
Life
I rotocalchi si proposero di imitare la rivista americana perché diffondeva un’informazione
accessibile a tutti: grandi foto e brevi trafiletti.
l’Epoca
Uno dei tanti italiani fu il settimanale : l’Italia negli anni ’50 diverrà il primo
consumatore in Europa di questo tipo di informazione.
Il tema principale : “Il pericolo comunista” :
La documentazione attribuibile ai governi dell’epoca dimostrano che preoccupazione maggiore
“pericolo comunista”:
era contenere il si evince sia dall’attività di censura che dai finanziamenti
dei giornali che sostenessero posizioni diverse dalla sinistra.
I timori erano che in Italia arrivassero i carri armati sovietici come accadde in Ungheria.
! La Democrazia Cristiana si divide :
La Democrazia Cristiana (il cui organo ufficiale è Il Popolo che dopo un eccezionale successo,
inizia a registrare qualche calo di tirature, anni ’50-’60) venne accusata di avere un’anima
doppia: da un lato i dirigenti del DC che in Italia
la rivoluzione comunista non ci sarebbe mai stata in quanto essa è più vicina al blocco
occidentale, più moderato ma dall’altro lasceranno sempre covare all’aspirazione al passaggio
rivoluzionario.
Durante la campagna elettorale del ’48 fu ben chiara la netta divisione tra i due blocchi di
pensiero. Questa battaglia epocale si riflesse inevitabilmente sui giornali.
Una delle caratteristiche tipiche che radicano questo modello di giornalismo è il pastone.
Le conseguenze : il declino della sinistra giornalistica:
Dopo le elezioni del ’48 (vinse il fronte moderato, la destra) si assistette a un declino dei
l’Unità, organo
giornali di sinistra. L’unico giornale della Sx che sopravvisse e si affermò fu
ufficiale del Partito Comunista e che diverrà nel secondo dopoguerra una sorta di simbolo per
l’elettore comunista.
! voto di bandiera:
All’epoca c’era il generalmente l’elettore comunista votava sempre il Partito
comunista.
Gli schieramenti erano molto più gessati.
Essere une lettore comunista significava avere anche una certa collocazione sociale.
Dai risultati elettorali dal ’48 in poi si evince che le oscillazioni tra un’elezione e l’atra erano in
media dello 0,3%.
Il partito era al centro di tutto, a lui ci si rivolgeva per tante esigenze.
Arriva il declino anche per i cattolici :
La stampa cattolica registrò un calo di interesse dopo i primi anni del dopoguerra.
l’Osservatore Romano, organo ufficiale della Santa Sede,
Continua l’esperienza del quotidiano De La
stampato nella Città del Vaticano e che nel dopoguerra avrà Direttori di lungo corso:
Torre Raimondo Manzini
(’20-’60) e (‘60-’78).
Piccoli cambiamenti anche per la destra :
Dopo il 18 aprile anche la stampa di destra fa registrare qualche cambiamento:
Il Roma
- alla guida de sale Signoretti, storico direttore de La Stampa durante il Fascismo
Il Secolo d’Italia l‘organo ufficiale del
- nel ’52 i neofascisti pubblicano che dal ’63 diventa
Movimento Sociale Italiano.
Gli anni 50/60 : un piccolo spiraglio per la sinistra :
In alcuni settori della società italiana verso la fine degli anni ‘50, si inizia a manifestare una
sinistra socialista
certa apertura ai partiti della per cercare di far delle riforme progressiste.
I primi governi di centro sinistra infatti si realizzeranno all’inizio degli ani ’60.
Il Giorno si rende artefice di questa apertura e inoltre difende la possibilità che la politica
intervenga sull’economia.
Il giorno (1956, Milano) : l’unico giornale innovativo di sinistra
Uno dei primi giornali che nel clima piatto del giornalismo italiano riporta qualche novità è Il
Enrico Mattei
giorno. Nasce per iniziativa del potente Presidente dell’ENI e
Cino del Duca.
dall’editore
Il Giorno Corriere della Sera.
si propone di sfidare l’egemonia milanese del Vuole cambiare i
codici tradizionali a cui il lettore è abituato. Propone quindi un rinnovamento:
a vetrina:
- prima pagina pezzi di articoli ripresi poi nelle pagine seguenti
- inserto quotidiano di 8 pagine in formato rotocalco
- la pagina culturale non è più in terza pagina
- è il primo giornale a dedicare un’intera pagina all’economia e alla finanza
- ha una pagina sportiva molto interessante perché riesce ad assicurarsi i servizi di Gianni
Brera, già un giornalista sportivo di una certo calibro e che