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Trattamenti per i Disturbi del Comportamento Alimentare
AN BN BED ADAADULTI CBT-E** CBT-E*** CBT-E*** CBT-E***SSCM** IPT** GSH*** IPT*IPT**ADOLESCEN FBT*** FBT** CBT-E* CBT-E*TI CBT-E* CBT-E*ADA= altri disturbi alimentazioneCBT-E= terapia cognitivo-comportamentale migliorata; SSCM = gestione clinicaspecialistica supportivaIPT= psicoterapia interpersonaleGSH= autoaiuto guidato; FBT= trattamento basato sulla famiglia***= efficacia dimostrata da numerosi studi randomizzati e controllati**= efficacia dimostrata in pochi studi randomizzati e controllati(*) = efficacia dimostrata da studi di coorteTerapia ambulatoriale intensiva o centro diurno o day hospitalPz con difficoltà nel seguire il trattamento ambulatorialePz con lunga durata che non hanno risposto a trattamenti ambulatorialiPz adolescenti che non possono avere supporto genitorialePz ammettono di non essere in grado senza supportoCONTROINDICAZIONI: Rischio fisico grave, uso improprio di sostanze, depressionemaggiore con rischio suicidario e psicosi acutaI Disturbi del
Comportamento Alimentare Sono un'allerta psichiatrica. La mortalità è sempre molto alta e l'età di esordio sta crescendo. Il disturbo alimentare è definito come tale quando intacca i rapporti sociali, la capacità di lavorare e la vita del paziente in generale. È un comportamento, quindi più che causare l'interruzione di queste attività per certi punti di vista c'è una profonda causa comune psicodinamica profonda patogena che porta sia al comportamento sia all'erosione dei comportamenti che consentivano di portare a termine serenamente le attività. Correlazione tra disturbo alimentare e deterioramento cognitivo neurologico a causa della malnutrizione. Disturbo intrinsecamente collegato alla sfera culturale. Esiste una componente genetica predisponente (correlato genetico della condotta alimentare)? È difficile pensare a un correlato genetico. La causa di esordio è daricercare all'interno del contesto culturale. Prodromi che trovano l'approvazione nella società.
Vulnerabilità piuttosto a certi tipi di stress
Cosa sono i Disturbi Alimentari? (DSM-5)
Un disturbo o disagio caratterizzato da un alterato rapporto con il cibo e con il proprio corpo
Il disturbo è tale da compromettere la qualità della vita e dei rapporti sociali
È presente un'eccessiva preoccupazione per il peso e le forme corporee
L'alimentazione assume caratteristiche:
- Caotiche
- Ritualistiche
- Rigide
- Cambia a seconda del disturbo (caotico è bulimico), ritualità e rigidità è proprio dell'anoressia.
Erotizzazione del cibo, si parla di rifiuto del desiderato che viene fatto però dal paziente.
DISTURBI DELLA NUTRIZIONE E DELL'ALIMENTAZIONE
- Anoressia nervosa
- Bulimia Nervosa
- Binge-Eating Disorders
- Disturbo Evitante / Restrittivo dell'assunzione di cibo (Ortoressia, Anoressia
ipersensibilità alla luce e ai rumori)
Digestione sempre più difficile e lenta
Mani e piedi diventano freddi
Affaticabilità e riduzione della forza fisica
Interesse sessuale nullo (adipe ricco di cellule staminali. La mancanza di cellule staminali porta poi ad una serie di effetti fisiologici a cascata)
Comprensione psicodinamica dell'Anoressia
Troviamo una bambina che è la tipica "brava bambina"
Bruch ha osservato che la preoccupazione riguardo al cibo e al peso è una manifestazione, relativamente tardiva, emblematica di un disturbo più profondo del concetto di sé.
Pazienti anoressici hanno la ferma convinzione di essere completamente impotenti e inefficaci.
Malattia che si manifesta spesso nelle "brave bambine" che hanno passato tutta la loro vita cercando di compiacere i genitori e diventano improvvisamente testarde e negativiste durante l'adolescenza.
Corpo separato dal Sé, come se appartenesse ai
genitori.Manca il senso di autonomiaPostura difensiva premorbosa che nasconde un profondo senso di inutilità.Relazione disturbata tra l'infante e la madre. Madre che si prende cura della figlia in funzione dei propri bisogni piuttosto che di quelli della bambina.Bambina che non riceve segnali di conferma e di convalida e questo non consente un sano senso di sé.Estensione della madre e non entità a sé stante.Comportamento della paziente anoressica rappresenta un tentativo frenetico di ottenere ammirazione e conferma come persona unica e speciale con qualità straordinarie.Postura difensiva pre-morbosa: bambina perfetta che nasconde senso di inutilità. Il tentativo di ottenere quindi ammirazione e conferma (Bruch, 1973). Percezione di essere un prolungamento materno. Padre fintamente interessatoFamiglia totipotente: nessuno può permettersi un'esistenza psicologica al di fuori di essa. La persona si sente importante perché lafamiglia non può esistere senza di lei, ma l'individualità è inesistente. Mancanza di confine nel contesto famigliare: bambini che esistono in funzione dei genitori e devono fare i genitori. Bambini che non vengono assecondati ma sono solo un ingranaggio nel sistema famiglia. I pazienti con anoressia li troviamo nei nuclei famigliari imprenditoriali in cui ogni membro del nucleo famigliare è necessario per mandare avanti l'attività di famiglia ed è impensabile che qualcuno voglia fare altro (piccolo traditore). I confini però verranno ricercati. Famiglia invischiata, assenza di confini generali e interpersonali (terapeuti della famiglia: Palazzoli, Minuchin). Eccessivamente coinvolti nella vita di tutti gli altri: nessuno prova un senso di identità separata al di là della matrice famigliare. Pazienti che non si sono mai separate dalla madre e non hanno mai acquisito uno stabile senso del proprio corpo. Corpo percepito come abitato.
Da un cattivo introietto materno, anoressia quindi come tentativo di bloccarne la crescita (distruggerlo). Blocco l'evoluzione della femminilità, l'annullo. Se voglio distruggere allora vuol dire che c'è la differenziazione. I bambini sono amati e voluti, ma poi si diluiscono nel sistema famiglia.
Genitori di una paziente anoressica tendono a proiettare la loro ansia nella figlia invece di contenerla. Proiezioni come "corpi estranei nemici".
Si crea, come protezione dalle esperienze non metabolizzate e dalle fantasie proiettate dai genitori, un sistema di difesa del "vietato entrare" che si concretizza nel rifiuto del cibo. Il dimagrimento crea il rinforzo: anche solo lo sguardo che si ferma su una persona su cui lo sguardo non si è mai fermato è un rinforzo.
Si crea il confine. Nucleo dell'anoressia nervosa costituito da un'intensa avidità inconscia che viene proiettata sui genitori (controdipendenza) (Boris, 2021).
- Desideri orali sono inaccettabili e quindi vanno gestiti proiettivamente
- Proiezione del sé avido ed esigente sui genitori
- In risposta al rifiuto della paziente di mangiare, i genitori diventano ossessionati dalla preoccupazione che la paziente mangi; diventano loro quelli che hanno desideri.
- Incapacità di ricevere cose buone dagli altri a causa di un illimitato desiderio di possesso
- Qualunque atto di ricevere cibo o amore mette queste pazienti direttamente a confronto col fatto che non possono possedere ciò che desiderano; la loro soluzione è di non ricevere niente da nessuno.
- Invidia e avidità sono spesso strettamente legate nell'inconscio
- La paziente invidia le cose buone