STILI DI APPRENDIMENTO “MODELLO VARK”:
Definisce l’insieme delle modalità sensoriali che ognuno di noi privilegia durante la fase di
apprendimento (N. Fleming):
1) VISUAL = Immagini, pittogrammi, diagrammi, schemi, mappe concettuali, video
2) UDITIVO = Musica, audio, attività di ascolto, letture e discussioni, narrazioni,
ripetizioni ad alta voce
3) LEGGERE E SCRIVERE = Testi scritti (opuscoli), prendere appunti, diario
4) CINESTETICO (“Ascolta- tocca- agisce” esperienziale) = Attività manuali,
simulazioni, laboratori pratici, manipolazionI
LA CONDUZIONE DELL'INTERVENTO EDUCATIVO:
1) ANALIZZA IL CONTESTO:
- Inizia scoprendo di più sul paziente e sulla sua vita (conoscere il paziente a
livello personale aumenta la motivazione e consente di adattare
l’insegnamento)
- Chiedi al paziente come si svolge una sua giornata normale, quali attività
apprezza e le sue relazioni
- Usa le domande aperte
2) ANALIZZA IL BISOGNO:
- Stabilisci ciò che il paziente conosce già della sua malattia
- Quando un paziente descrive la propria malattia, ha l'opportunità di valutare
se ciò che sa è corretto
- Chiedi al paziente cosa spera di conoscere in più
3) SCEGLI LO STILE:
- Fai una valutazione degli stili di apprendimento (VARK)
- Valuta se gradisce la presenza di un care giver
4) VALUTA QUANTO IL PAZIENTE SI SENTE DISPONIBILE VERSO IL
CAMBIAMENTO:
- Il colloquio motivazionale può aiutare gli operatori a determinare il livello di
disponibilità del paziente al cambiamento
- Se è presente la volontà di apprendere, chiedere ai pazienti su cosa sono
interessati a saperne di più e su cosa hanno intenzione di lavorare ( migliora
la motivazione, i risultati, la soddisfazione)
LE DOMANDE APERTE:
Si tratta della prima delle abilità consigliate per migliorare la health literacy:
1) Domande che facilitano l’inizio del colloquio (open ended) = Da dove
cominciamo oggi? Cosa porta oggi? Su cosa vuole lavorare? Vuole parlarne?
2) Domande per chiarire (ascolto riflessivo e riformulazione) = Mi sembra che…
Quello che dice mi fa pensare… Se capisco bene quello che dice… Da quanto
sento…Quando dice… a cosa si riferisce
3) Domande di contratto che facilitano la conclusione (closing the loop) = Ci
possiamo fermare qui? Di che cosa ha bisogno per terminare l’incontro? Che cosa si
porta a casa da questa seduta? Che cosa lascia?
Le domande definiscono il tema e la relazione
➔ 12
TECNICA ASK-TELL-ASK:
1) ASK = chiedere al paziente di descrivere il suo problema per valutare il livello di
conoscenza, lo stato emotivo e il grado di istruzione
2) TELL = dire al paziente con un linguaggio semplice ciò che deve essere comunicato,
è importante essere brevi, scegliere i punti chiave, evitare il gergo medico, usare un
linguaggio semplice
3) ASK = chiedere al paziente di riaffermare con parole proprie la comprensione delle
informazioni fornite per assicurarsi che siano chiare
LA TECNICA DEL TEACH-BACK (TBM):
1) FASE UNO: ASSUMERSI LA RESPONSABILITÀ DELLA COMUNICAZIONE:
- Vediamo se sono stato chiaro, Vediamo se ho dimenticato qualcosa
- Quali segni e sintomi dovrebbe riferire al medico?
- Non usare: Ha capito? Mi
ripeta?
FASE CHE ‘SPEZZA”, in cui è
importante:
- Dare informazioni un ‘pezzo’
alla volta
- Usare un linguaggio semplice
- Dare solo l’informazione
essenziale
- Se si spiegano più concetti,
partire con i 2/3 fondamentali
2) FASE DUE: VERIFICARE:
- Mi dica cosa farà al mattino?
- Come lo spiegherà a sua
moglie?
- Quante compresse dovrà prendere ?
FASE CHE “CONTROLLA”, che si basa su:
- chiedere di spiegare di nuovo
- Se il paziente non è in grado di spiegare in modo corretto,rispiegare e
richiedere
- Usare domande aperte 13
COME GESTIRE UN COLLOQUIO SUI FARMACI USANDO IL TEACH-BACK:
SHOW ME METHOD:
- Si usa per valutare l’acquisizione di abilità pratiche
- L’infermiere educa il paziente e poi chiede una dimostrazione pratica dell’attività
- Es. Mi faccia vedere imbocca suo marito? Come prepara il cibo ?
- Quando usarlo:
1) Istruzioni sui farmaci
2) Istruzioni per l'assistenza domiciliare
3) Uso di un nuovo dispositivo
4) I prossimi passi nella cura (es. preparazione intervento chirurgico)
5) In qualsiasi altra occasione importante per il paziente/care giver
I BENEFICI DEL TEACH-BACK:
Il teach-back è un test per il paziente, ma serve a capire come è stato esposto un concetto
da parte dell’operatore sanitario, presenta diversi vantaggi:
Vantaggi per i pazienti/caregiver:
1) Capire cosa devono fare e applicare tali informazioni
2) Impegnarsi maggiormente nell'autogestione delle proprie cure
3) Ascoltare attivamente (riassumere - memorizzare –ricordare nel tempo)
Vantaggi per gli operatori sanitari:
1) Comprensione del livello in cui il paziente comprende e applica le informazioni
2) Feedback sulle capacità e le ipotesi di comunicazione
Vantaggi per la relazione:
1) Promuove la conversazione con il paziente
2) Aiuta a migliorare il rapporto e la fiducia
TEACH-BACK METHOD: EVIDENZE:
1) Migliora le conoscenze e le capacità di autocura nelle malattie croniche
2) Riduzione degli errori terapeutici dopo la dimissione dall'ospedale
3) Miglioramenti nell'uso dell'inalatore nella BPCO
4) Riammissioni ridotte del 39% per insufficienza cardiaca
5) Gli operatori sanitari possono identificare più facilmente quando le persone non
capiscono 14
CHUNK AND CHECK:
- Tecnica che si basa sul fornire informazioni in pezzi di dimensioni ridotte
- Spesso proviamo a insegnare troppo alla volta = necessità di semplificare la tua
istruzione insegnando 2-3 punti principali per il primo concetto e controlla la
comprensione usando il TBM, quindi passa al concetto successivo
- Fasi, esempio:
1) Nuovo concetto 1 = Spiega 2-3 messaggi chiave per il I concetto e usa il TBM
per verificare la comprensione
2) Nuovo concetto 2 = Spiega 2-3 messaggi chiave per il II concetto e usa il
TBM per verificare la comprensione
3) Nuovo concetto 3 = Spiega 2-3 messaggi chiave per il III concetto e usa il
TBM per verificare la comprensione
- Educazione efficace del paziente:
a) Usare una comunicazione semplice
b) Non usare il gergo medico/tecnico
c) Considerare lo stile di apprendimento
- Dare le informazioni prioritarie:
a) Focus sui concetti principali
b) Partire dalle informazioni più importanti
c) Essere specifici e concreti
ASK ME 3:
- Consiste nell’incoraggiare i pazienti a porre 3 domande fondamentali a cui dare
risposta nel corso delle visite mediche = limitare il numero di domande consente di
verificare che il paziente abbia capito (teach-back)
- Esempio:
1) Qual è il mio problema? = Diagnosi
2) Cosa devo/posso fare? = Trattamento
3) Perché è importante she io faccia/non faccia certe cose? = Contesto
- Vantaggi:
a) Metodo semplice che può essere insegnato ai pazienti facilmente
b) Incoraggia i pazienti a fare le domande giuste
c) Non allunga i tempi di visita
d) Riduce le telefonate e gli appuntamenti mancati
LA STRATEGIA BE PREPARED TO BE ENGAGED:
- Incoraggia i pazienti ed i care giver a prepararsi e a impegnarsi maggiormente nelle
visite mediche, l'obiettivo è aiutarli a definire l'agenda delle visite e ad essere pronti,
parlare apertamente e porre domande
- Quando i pazienti hanno scritto un ordine del giorno prima della visita di assistenza
primaria, il 74% dei medici e il 79% dei pazienti hanno concordato che la
comunicazione durante la visita è migliorata.
- Oltre l'80% dei medici coinvolti nello studio desiderava che i pazienti continuassero a
scrivere un'agenda 15
L’IMPORTANZA DELLE IMMAGINI:
INFOGRAFICA:
L’infografica è composta da testi, tabelle, diagrammi di flusso o a blocchi, istogrammi, grafici,
disegni, mappe concettuali: gli elementi sono organizzati e posizionati secondo uno schema
logico, per favorire il processo di comunicazione e di apprendimento
PITTOGRAMMI:
- Simboli grafici che trasmettono un'idea o un concetto attraverso la loro somiglianza
pittorica con oggetti fisici: essi possono trasferire velocemente le informazioni e
aiutare le persone a comprendere e a ricordare il messaggio anche se parlano altre
lingue
- Sono più efficaci quando sono incentrati su un’azione specifica
- Indicati per:
1) Prescrizione di farmaci
2) Pazienti con literacy bassa
3) Deficit cognitivo
LA PILL CARD:
Usare foto realistiche dei medicinali, mostrare la vera pillola, capsula o liquido
rende il medicinale più vero e comprensibile e migliora l’autoefficacia del paziente
MODELLI TEORICI CHE INFLUENZANO LA MOTIVAZIONE AL CAMBIAMENTO:
1) LA TEORIA DELLA DISSONANZA COGNITIVA
2) L’AUTOEFFICACIA
3) TEORIA DELLO STILE DI ATTRIBUZIONE (HEALTH LOCUS OF CONTROL)
MODELLI TEORICI:
- Variabili che influenzano la ricezione dell’informazione educativa:
1) Literacy
2) Condizioni emotive
3) Setting
4) Timing
5) Elaborazione e gradualità delle informazioni
6) Valutazione dell’apprendimento
- Variabili che influenzano la motivazione al cambiamento:
1) Dissonanza cognitiva
2) Locus of control
3) Autoefficacia
COME CAMBIANO LE PERSONE?
1) Sono interessate e preoccupate rispetto al bisogno di cambiare
2) Sono convinte che è nel loro interesse cambiare e che i benefici superano i rischi
3) Organizzano un piano d’azione che si impegnano a realizzare
4) Eseguono le azioni necessarie per realizzare e mantenere il cambiamento
INSUFFICIENZA DELL’APPROCCIO INFORMATIVO:
- La conoscenza di per sé non motiva al cambiamento 16
- La conoscenza è una precondizione necessaria ma non sufficiente quindi la
conoscenza va data, ma per essere utile o produttiva deve tenere conto di questi
processi:
1) Dissonanza cognitiva
2) Stle di attribuzionale (locus of control)
FRATTURA INTERIORE/DISSONANZA COGNITIVA (Festinfer 1957):
- Se gli individui rilevano un'incoerenza fra le proprie convinzioni ed i propri
comportamenti, soffrono di un forte senso di disagio (dissonanza) che agisce come
pulsione a cambiare per ripristinare un senso d
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