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CLUSTER ANSIOSO
PRIMO CLUSTER – STRANO O ECCENTRICO:
§ DP SCHIZOIDE
§ DP SCHIZOTIPICO
§ DP PARANOIDE
DP SCHIZOIDE
I tratti designati a delineare questo disturbo riguardano la dimensione sociale, quindi lo schizoide ha un disturbo di personalità le cui problematiche insistono e si riferiscono e riguardano la dimensione relazionale prevalentemente: ritiro, isolamento, mancanza di coinvolgimento e di partecipazione. Evita di coinvolgersi non perché teme il coinvolgimento, attenzione questo è un aspetto differenziale molto importante con il disturbo di personalità evitante che invece è all’interno del cluster ansioso, del terzo gruppo, lo schizoide non evita di coinvolgersi perché ha paura, ma semplicemente perché non ha nessun interesse, non ha nessun desiderio, non prova piacere, si sente più a suo agio nelle condizioni di solitudine. Le relazioni sociali si mantengono sempre molto formali e minimali anche a fronte di
Un buon rendimento scolastico, sono soggetti che possono raggiungere anche dei discreti livelli, a scuola, nel lavoro. Ovviamente da ragazzi, anche se il quoziente intellettivo e la personalità non sono due fattori fortemente correlati. Studenti seri e produttivi, sono estraniati dalla vita di classe, fanno un po' vita a sé, poco partecipi, poco inseriti, poco integrati, senza patire questo isolamento. E vedete che già nel modo di descrivere questo disturbo, noi fatichiamo a trovare sintomi, troviamo tratti, isolamento, introversione, difficoltà a coinvolgersi, non sono sintomi, sono tratti. Tratti che appartengono, appunto, alla dimensione schizoide. Successivamente si indirizzano ad attività lavorative che consentono lo svolgimento delle proprie mansioni in modo isolato e solitario. Ovviamente questi soggetti non ce li immaginiamo come deejay o come addetti alle pubbliche relazioni, difficile che uno schizoide faccia il pr, lo immaginiamo in una biblioteca.
come bibliotecario, in un laboratorio, anche magari ricercatore che ha a che fare con i topolini e parla con le cavie dalla mattina alla sera, guardate che se cercate li trovate, magari anche bravi. E quindi è evidente un atteggiamento di separazione e di distacco rispetto agli altri, appaiono indifferenti. Ecco, il fatto di non essere molto interessati alla relazione, sotto un certo punto di vista dà loro una protezione dal fatto di essere giudicati bene o male, sono abbastanza insensibili. Sono anche poco dipendenti dal giudizio altrui, poco sensibili alla risonanza. Una persona che non sia schizoide se viene giudicata male, un po' ci resta male, un po' ne soffre, un po' si dispiace, anche qui poi può dispiacersi anche eccessivamente se ha qualche tratti di tipo narcisistico, eccetera, ma comunque se ha una personalità normale sa bene che avere un giudizio negativo da parte degli altri certamente non fa piacere. Questi soggetti sono abbastanza.impermeabili al giudizio, sia in positivo che in negativo. Così come sono indifferenti ai sentimenti degli altri, quindi qua, abbiamo in maniera molto netta, il collasso della funzione empatica. Quindi si caratterizzano per questa freddezza emotiva, assenza di sentimenti di tenerezza e di calore umano, estranei a relazioni umane profonde. In genere non arrivano a costruirsi una propria famiglia, ma a volte si, e quindi diventano genitori molto marginali nella dinamica relazionare della famiglia, diventano genitori periferici, assenti in qualche maniera, oppure, quando riescono ad essere presenti è come se mimassero il ruolo del genitore, come se non lo sentissero autenticamente e profondamente.
DP SCHIZOTIPICO
Stile cognitivo bizzarro ed eccentrico con una vita relazionale disinvestita e impoverita. Tendenza a una organizzazione di pensiero di tipo magico e a una strutturazione del patrimonio esperienziale interpretativa e dereistica. Tali esperienza cognitivo-percettive, per la loro
prossimità al processo primario sono difficilmente esprimibili dal soggetto attraverso le usuali coordinate temporo-spaziali o di differenziazione tra sé e mondo esterno. Per tale ragione a esse corrisponde un linguaggio nel quale si accentuano i caratteri di stranezza, astrattezza, digressività. Il rapporto della realtà è dunque precario o quanto meno organizzato su moduli che privilegiano assi “privati” e personali, significati peculiari, piuttosto che i dati oggettivi e le opinioni correnti con i quali sono scarsamente integrabili. Ne deriva un atteggiamento individualista, eccentrico con difficoltà di adattamento a normative sociali realistiche che comportano notevoli disagi relazionali. Spesso lo stile di vita è isolato da qualsiasi forma di contatto sociale e lavorativo e il livello di ansia sociale, cioè il disagio di intrattenersi con persone estranee alla ristretta cerchia familiare, può essere molto elevato.rapporto vis a vis è caratterizzato da contatti visivi fuggevoli e da un atteggiamento generale impacciato con una scarsa capacità di modulare le espressioni mimiche e gestuali durante il colloquio. A volte trovano integrazione in gruppi di emarginazione sociale formati sulla base di aggregazione di elementi di peculiarità (sette religiose, parapsicologiche, parascientifiche). In concomitanza di eventi stressanti è possibile che il precario sentimento di realtà di questi individui si incrini portando a episodi psicotici transitori.DP PARANOIDE
Per il paranoide il mondo è un ambiente ostile in cui egli vive un'atmosfera di oscura, cupa e continua preoccupazione. Sono difesi, sospettosi, incapaci di fidarsi degli altri e sempre alla ricerca di ogni minimo indizio di imbroglio o di inganno perpetrato ai loro danni. Sono quindi in uno stato di ipervigilanza e di controllo continuo della situazione in cui si trovano. Si mantengono quindi rigidi, alteri,
sempre estremamente attenti a dimostrare la veridicità dei propri giudizi e convincimenti;
raramente ascoltano gli altri, raramente ammettono i propri errori. Sentendosi continuamente minacciati sono sempre pronti a ricercare significati nascosti in ciò che viene loro detto o in quello che capita. Si indignano e si offendono per la minima critica loro rivolta e si arrabbiano e contrattaccano in modo esagerato e sproporzionato. Lo stile di vita è solitario in quanto ogni nuovo arrivato è considerato un potenziale nemico.
Nell’ambiente lavorativo si riducono a essere isolati ed emarginati, vittime delle proprie profezie che si autoavverano. Infatti i colleghi che loro pensano gelosi, maldicenti e inferiori, pronti a fare soprusi, recedono da ogni tentativo di approccio cordiale e amichevole, e si ritrovano effettivamente a parlare tra loro di quel tipo strambo e superbo. Le relazioni sentimentali, quando arrivano a formarsi, sono gravemente disturbate dalla gelosia,
dal sospetto, dal tormento del dubbio e solo superficialmente riescono a rompere la profonda solitudine di cui queste persone sono prigionieri volontari.
SECONDO CLUSTER - DRAMMATICO O ESPLOSIVO:
- DP ANTISOCIALE
- DP BORDERLINE
- DP ISTRIONICO
- DP NARCISISTICO
TERZO CLUSTER - ANSIOSO:
- DP EVITANTE
- DP DIPENDENTE
- DP OSSESSIVO-COMPULSIVO
Dietro l'anoressia e la bulimia è come se ci fossero strutture di personalità differenti, da un lato l'anoressica tende ad avere un controllo e una personalità molto controllante e rigida e lo è anche la relazione che ha con il cibo e con il proprio corpo, cosa che non si riscontra nella bulimia in cui c'è questa sensazione di perdere il controllo. La bulimia si presenta in comorbidità anche con altri disturbi, per esempio il disturbo borderline, perché è come se le abbuffate del bulimico volessero colmare questo vuoto che è.
sostanzialmente esistenziale. Cosa cambia dal DSM IV TR al DSM 5? Scompaiono i sottotipi, sia nell'anoressia che la bulimia. Compare il grado di severità (questo è importante perché è in linea con l'approccio dimensionale e la dimensione di spettro). Cambia anche il fattore temporale (anche per altri disturbi) è come se il DSM-5 allentasse un po' i criteri temporali, con il rischio di creare una maggiore esposizione alle diagnosi. BINGE EATING DISORDER (BED) - Prevalenza 1,6% donne; 0,8% uomini - Può essere comorbidità a un altro disturbo alimentare - Può associarsi a problemi medici e obesità - Può comunemente essere in comorbidità con disturbo bipolare e disturbo borderline di personalità (così come nella bulimia) Binge eating disorder (BED) - acquisisce nel DSM 5 una sua tassonomia nosografica. Anche qui sono episodi ricorrenti di abbuffate. Mangiare in un periodo di tempo.circoscritto con quantità superiori alla quantità che in quello stesso arco temporale mangerebbe la maggior parte dell'agente. C'è un vissuto psicologico di dolore che si associa a queste abbuffate, queste comportano disagio e compromissione della dimensione sociale. Cosa cambia? La frequenza media per le abbuffate è stata cambiata.
Il BED nel DSM-IV TR:
A. Episodi ricorrenti di abbuffate compulsive. Un'abbuffata compulsiva è definita dai due criteri seguenti:
- Mangiare in un periodo definito di tempo (per es. un periodo di due ore) una quantità di cibo significativamente maggiore di quella che la maggior parte degli individui mangerebbe nello stesso tempo e in circostanze simili.
- Sensazione di perdere il controllo durante l'episodio (per es. sensazione di non riuscire a smettere di mangiare o a controllare cosa o quanto si sta mangiando).
B. Gli episodi di abbuffata sono associati a tre (o più) dei seguenti aspetti:
- Mangiare molto più rapidamente del normale
- Mangiare fino ad avere una sensazione dolorosa di troppo pieno
- Mangiare grandi quantità di cibo pur non sentendo fame
- Mangiare in solitudine a causa dell'imbarazzo per la quantità di cibo ingerita
- Provare disgusto di sé, depressione o intensa colpa dopo aver mangiato troppo
Le abbuffate compulsive suscitano sofferenza e disagio.
Le abbuffate compulsive avvengono, in media, almeno due giorni a settimana per almeno sei mesi.
Non vengono usati comportamenti compensatori inappropriati e il disturbo non si riscontra soltanto nel corso di anoressia o di bulimia nervosa.
Nel DSM-5:
La frequenza media minima di abbuffate necessarie per la diagnosi è stata cambiata da almeno due volte a settimana per sei mesi a: almeno una volta alla settimana negli ultimi 3 mesi. Questa frequenza è identica al criterio di frequenza del DSM-5 per la Bulimia nervosa.
Viene indicato il grado di severità in base
alle abbuffate settimanali: Ø Lieve – 1-3Ø