Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
DIRITTO COSTITUZIONALE E PUBBLICO DELL'ECONOMIA - UNITELMA
Inoltre, durante lo stesso periodo in cui il Consiglio d'Europa è stato fondato, è stata creata anche un'altra organizzazione (anni '50), la Comunità Europea di Difesa (CED), che aveva l'intento di proteggere l'Europa. Tuttavia, questa organizzazione non ebbe successo e gli Stati membri europei si unirono alla NATO, che era stata fondata nello stesso periodo. Poi, nel '57, è stata fondata la Comunità Economica Europea (CEE), nucleo originale dell'attuale UE, assieme ad altre due comunità (EURATOM e CECA). Le tre comunità fondate, quindi, erano: la Comunità Europea del Carbone e dell'Acciaio (CECA), la Comunità per lo Sviluppo dell'Energia Nucleare (EURATOM) e la Comunità Economica Europea (CEE), fondata con il Trattato di Roma nel 1957. In altri termini, più chiari, I Trattati di Roma del 1957 hannosancito la costituzione della CEE, insieme alla Comunità europea dell'energia atomica (anche nota come EURATOM). La Comunità europea del carbone e dell'acciaio (CECA) era stata invece in precedenza istituita con il Trattato di Parigi del 1951. Queste tre comunità, dunque, hanno dato il via al processo di integrazione comunitaria. Questo processo ha portato alla creazione dell'Unione Europea (con il Trattato di Lisbona del 2009), che è un trattato con una scadenza di 50 anni. Il processo di integrazione nell'ambito dell'Unione europea è incrementale e progressivo, e si estende man mano a un numero crescente di materie e di poteri. Inizialmente, la Comunità Economica Europea è stata creata per superare la reticenza degli Stati membri a cooperare in ambito politico, e quindi si è concentrata su settori economici delimitati. Tuttavia, si è pensato che i vantaggi di questa cooperazione economica avrebberoinnescato una reazione a catena, portando alla creazione di un mercato unico con le libertà di circolazione delle merci, delle persone, dei servizi e dei capitali. La creazione di un mercato unico avrebbe portato grandi benefici all'economia degli Stati membri, incentivando l'espansione della cooperazione in nuovi settori. Questo meccanismo funzionalista consiste nell'unire le materie in funzione dell'integrazione, allargando gradualmente l'ambito di competenza. Questa organizzazione si distingue dalle organizzazioni internazionali classiche perché ha istituzioni proprie e produce atti normativi che si applicano direttamente agli Stati membri senza bisogno di recepimento (vd. art.288 TFUE, contenente "atti tipici dell'UE", come Regolamenti, Direttive, Decisioni, Raccomandazioni e Pareri. Solo i Regolamenti e le Direttive, tuttavia, hanno efficacia obbligatoria – ndr). L'Unione Europea agisce sulla base del principio dellecompetenze di attribuzione, cioè gli Stati membri accettano di cedere le loro competenze in determinate materie, e l'Unione agisce solo in base a quelle competenze attribuite dal Trattato (l'UE può avere competenze esclusive, concorrenti o sussidiarie a quelle degli Stati membri). Il principio del primato del diritto dell'Unione è fondamentale in questo assetto, il che significa che, nelle materie di competenza esclusiva dell'Unione, il diritto dell'Unione prevale sul diritto degli Stati membri. Infine, un altro tratto caratteristico di questo processo di integrazione è il ruolo della giurisprudenza nella sua evoluzione e nella sua organizzazione complessiva del diritto.
Il diritto dell'Unione Europea si basa su due trattati (TUE e TFUE) e sugli atti normativi adottati dalle sue istituzioni, secondo le regole previste dal Trattato. Tuttavia, questo ordinamento si
- sviluppa ulteriormente grazie all'impulso della Corte di Giustizia dell'Unione Europea (CGUE), che elabora le tradizioni giuridiche provenienti dagli Stati membri per trovare le soluzioni più avanzate.
- La Corte di Giustizia trasfonde quindi nel diritto dell'Unione una sorta di minimo comun denominatore dalle esperienze giuridiche nazionali, elaborando le dottrine giuridiche alla base della propria giurisprudenza.
- Le tappe fondamentali del processo di integrazione europea iniziano nel 1965, quando le tre comunità (CECA, CEE e EURATOM) vengono fuse e adottano un unico quadro istituzionale, con una Commissione, un Consiglio e un Parlamento unici.
- Nel 1986, l'Atto Unico Europeo, un trattato di modifica dei Trattati fondativi, è un passaggio importante per la creazione del mercato unico.
- Infatti, si proponeva di completare il mercato interno (un'area senza confini interni e in cui vi sia libera circolazione di merci, persone, servizi e capitali) entro
Il 1° gennaio 1993. Inoltre, l'AUE ha dato vita alla Cooperazione politica europea.
Nel 1992, con il Trattato di Maastricht, la Comunità viene definita non più solo economica, ma europea, eliminando così la sua caratterizzazione precedente. Cioè, con il Trattato di Maastricht del 1992 (firmato nel '92 ed entrato in vigore nel '93), non si faceva più riferimento alla Comunità Economica Europea, ma alla Comunità Europea (CE). Ciò ha avuto un valore anche dal punto di vista politico e culturale, poiché da quel momento si faceva riferimento a un ente con ambizioni più ampie rispetto alla sola cooperazione economica.
C'è da aggiungere che il trattato di Maastricht ha modificato i precedenti trattati europei e ha creato un'Unione europea fondata su tre pilastri: la Comunità europea (La Comunità aveva la missione di garantire il buon funzionamento del mercato unico e, segnatamente,
Uno sviluppo armonioso, equilibrato e sostenibile delle attività economiche, un elevato livello di occupazione e di protezione sociale e la parità tra uomini e donne), la politica estera e di sicurezza comune (PESC) e la cooperazione in materia di giustizia e affari interni (GAI). In seguito al Trattato di Maastricht, si è avuto il Trattato di Amsterdam del 1997, che contiene innovazioni che vanno nella direzione di rafforzare l'unione politica, con nuove disposizioni per quel che concerne lo spazio di Libertà, sicurezza e giustizia, compresa la nascita della cooperazione di polizia e giudiziaria in materia penale, oltre all'integrazione di Schengen (incorporamento degli Accordi di Schengen nel cosiddetto "primo pilastro"). Importante il passaggio al primo pilastro di alcune materie (es. accordi Schengen, materia dell'occupazione, ecc.), infatti, il Trattato di Amsterdam del 1997 ha trasferito alcune materie dal terzo al primo pilastro,
Rendendo possibile l'adozione degli atti a maggioranza anziché richiedere la regola dell'unanimità. Da ricordare anche che il Trattato di Amsterdam ha formalizzato e regolamentato la c.d. "cooperazione rafforzata". Per ultimo, la Comunità Europea è divenuta "Unione Europea" con il Trattato di Lisbona del 2009, in cui è scomparsa la struttura a pilastri creata dal Trattato di Maastricht. Da allora l'UE è retta e funziona sulla base di due trattati: il Trattato sull'Unione Europea (TUE) e il Trattato sul Funzionamento dell'Unione Europea (TFUE). Il Trattato di Lisbona prevede la piena vincolatività della Carta dei diritti fondamentali dell'Unione Europea (Carta di Nizza del 2000) e l'abolizione della distinzione tra ambito comunitario ed europeo (spariscono infatti i pilastri e le comunità, come detto).
In questo modo, tuttorientra sotto la qualifica di diritto dell'Unione. Gli atti adottati sono deliberati anche dal Parlamento Europeo, 4oltre che naturalmente dal Consiglio (c.d. "codecisione"), su iniziativa della Commissione Europea, e soggettial controllo di legittimità della Corte di Giustizia. Negli ambiti non rientranti nel diritto dell'Unione Europea,invece, si attuano metodi di cooperazione intergovernativa, senza l'attivazione di procedure parlamentari esenza la possibilità di un sindacato giurisdizionale sugli atti normativi.Il Trattato di Lisbona è un risultato positivo, dopo che il fallimento del Trattato che istituiva una Costituzioneper l'Europa (Trattato di Roma del 2004) ha rappresentato una battuta d'arresto nel processo di integrazioneeuropea, che si stava spostando verso un'Unione politica, invece di limitarsi ad una cooperazioneprevalentemente economica. La sua entrata in vigore era infattisubordinata alla ratifica parlamentare daparte di tutti gli Stati membri, ma la bocciatura subìta nei referendum svoltisi in Francia e nei Paesi Bassil’anno successivo bloccarono il processo di approvazione. La campagna di stampa riguardante il Trattatorappresenta la radice di questo fallimento, poiché il trattato era una soluzione più avanzata da un punto divista costituzionale rispetto alle soluzioni e ai contenuti previsti in altri trattati.
Il quadro istituzionale dell'Unione Europea rappresenta una problematica, poiché con l'aumentare dellecompetenze e dei poteri dell'Unione, sorge sempre più spesso la domanda sulla legittimità di un potere cosìvasto. Questa critica ha portato alla luce il c.d. “deficit democratico” delle Istituzioni comunitarie, il che hacausato un dibattito su come le istituzioni dell'Unione debbano rispettare i paradigmi costituzionali nazionali,data l'importanza del
loro ruolo. Pertanto, si è cercato di trasformare il quadro istituzionale previsto dalTrattato per tener conto di questi paradigmi, di queste regole e di queste idee, in modo da garantire la legalitàanche in ambito europeo.
Attualmente, il quadro istituzionale è composto da tre istituzioni principali: il Parlamento europeo, che èeletto direttamente dai cittadini dell'Unione; il Consiglio, composto da ministri dei governi degli Stati membricompetenti per la materia all'ordine del giorno, che ha una composizione variabile; e la Commissione,composta da 27 membri che agiscono in modo indipendente da ogni colore politico e si spogliano della loro
3 L'art. 6 del Trattato sul l'Unione Europea (TUE) stabilisce, infatti, che l'Unione riconosce i diritti, le libertà e i principisanciti nella Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea, che ha lo stesso valore giuridico dei trattati.
4 La procedura di codecisione è stata
ata nell'Unione Europea. La procedura legislativa ordinaria prevede che il Parlamento Europeo e il Consiglio dell'Unione Europea abbiano gli stessi poteri decisionali nel processo legislativo. Questo significa che entrambe le istituzioni devono approvare una proposta legislativa affinché diventi legge. La procedura legislativa ordinaria è stata introdotta per rendere il processo decisionale dell'UE più democratico e trasparente, garantendo che i cittadini europei siano rappresentati nel processo di adozione delle leggi.