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La città verticale nel futurismo
L'architetto newyorkese Hugh Ferriss pubblica nel 1929 il volume "Themetropolis of tomorrow" in cui illustra un progetto di città verticale. Ferriss, tramite tavole disegnate a carboncino, immagina il grattacielo come un elemento urbano complesso. Il futurismo L'architetto Antonio Sant'Elia è stato un pioniere della città verticale. Nessuno dei suoi progetti è stato realizzato ma egli ha influenzato il movimento moderno. Il futurismo esalta la velocità del progresso tecnico contro ogni tradizione del passato. Nel 1914, Sant'Elia pubblica il manifesto dell'architettura futurista e una serie di disegni in cui rappresenta la città nuova. La "città nuova" di Sant'Elia è fatta di edifici in calcestruzzo e acciaio i cui volumi sono privi di decorazioni. Le infrastrutture per il trasporto e per la fornitura di energia elettrica sono completamente integrate agli edifici.edifici. Hilberseimer
L'architetto tedesco Hilberseimer pubblica nel 1927 un testo dedicato al progetto della città moderna. Il suo progetto si basa sulla stratificazione in diversi livelli delle funzioni urbane dentro un organismo edilizio continuo che integra gli edifici e le infrastrutture per la mobilità.
Il progetto si basa su una griglia di macroisolati di forma rettangolare lunghi 600 metri. Sono edifici multifunzionali in cui la residenza, il commercio e la produzione sono separati in verticale. La condizione sociale dei cittadini, ricchi o poveri, non è più rivelata dalla forma o dalla collocazione del loro alloggio. Anche i traffici sono separati in altezza.
Le Corbusier
L'idea di verticalità (quindi di elevata densità edilizia) di Le Corbusier è volta all'idea di ridurre la quantità di suolo edificato affinché una quantità maggiore di suolo urbano possa essere lasciata nel suo stato naturale.
Destinare a usi collettivi e ricreativi. Nel 1925 presenta una proposta urbanistica per il centro di Parigi: il Plan Voisin. Il piano prevede di demolire ampie zone del centro: al tessuto urbano esistente si sostituisce un sistema di torri con pianta a croce. Dopo la guerra Le Corbusier realizza la prima Unité d'habitation a Marsiglia. L'Unité è un grattacielo residenziale autosufficiente, proposto come modello per la ricostruzione post-bellica. L'edificio contiene 337 alloggi, un asilo e uffici di vario tipo. Tutti gli appartamenti dell'Unité sono duplex e sono accessibili tramite un corridoio cieco.
Dubai. La città verticale oggi si costruisce in oriente. Dubai, capitale di uno degli Emirati Arabi Uniti, è cresciuta in pochi anni diventando una porta dell'Asia e possiede il Burj Khalifa, la più alta costruzione al mondo (828 metri). Questi grandi investimenti finanziari accompagnano la ricchezza prodotta dal petrolio e
Puntano a sostituirla. La costruzione di edifici alti è un investimento di denaro e una rappresentazione iconica che proietta l'immagine delle città nel sistema globale della comunicazione.
Shanghai
Con le riforme economiche la città di Shanghai è cresciuta vorticosamente. Il distretto finanziario di Pudong è una zona speciale per attirare investimenti esteri e promuovere il commercio. La costruzione di grattacieli è incessante. Shanghai sceglie la verticalità per poter soddisfare la continua domanda di alloggi.
Hong Kong
Hong Kong è stata a lungo una colonia britannica in territorio cinese. Il territorio limitato dalle colline e dal mare obbliga la città a crescere in altezza. La città trae vantaggio dalla proprietà pubblica del suolo. Il governo si finanzia con la rendita del suolo, affittato a lungo termine ai privati.
La ristrutturazione
Gli esempi di interventi di densificazione visti si possono considerare
Strategie di intervento sulla città esistente che avvengono attraverso la sostituzione di edifici. La ristrutturazione è una versione più consapevole della strategia di intervento sulla città esistente. Gli interventi di ristrutturazione non riguardano soltanto l'edilizia ma vanno anche alla rete infrastrutturale.
La crescita economica degli anni '50 è accompagnata da una forte crescita della motorizzazione. Il traffico diventa un vero problema e il governo britannico nomina una commissione per il suo studio e per la proposizione di soluzioni valide. Questo conduce alla stesura del rapporto Traffic in Towns, pubblicato nel 1963. Il relatore è Colin Buchanan.
Il rapporto Buchanan non è solo uno studio sul traffico. Nel tentativo di risolvere i problemi del traffico, il rapporto propone un ridisegno complessivo della struttura urbana esistente. Secondo lui, la rete stradale tradizionale risulta intricata, mista, priva di gerarchia funzionale.
Le strade contengono ogni genere di traffico e ciò causa pericolo di incidenti e congestione. Secondo Buchanan, in una città moderna per garantire una circolazione efficiente, le infrastrutture di trasporto devono essere separate e pianificate in stretta relazione agli usi del suolo. Buchanan propone di stabilire una gerarchia stradale articolando il sistema stradale su tre principali livelli: - distributori autostradali che servono il territorio nazionale e internazionale collegando una città all'altra. - distributori di distretto da essi si staccano i distributori locali che entrano nel tessuto urbano e lo suddividono in aree ambientali. - distributori locali le aree ambientali sono percorse da strade il cui disegno impedisce che nell'area passi il traffico di attraversamento (strade curvilinee e in molti casi cieche). Alla base del modello di Buchanan c'è la fondamentale intuizione che il traffico è una funzione che dipende dalle attività umane. In precedenza siTrascuravano gli effetti che interventi fatti sull'offerta di trasporto potevano avere sulla localizzazione delle attività. I problemi attribuiti al traffico: congestione, sicurezza e qualità ambientale, possono quindi essere affrontati trattando le sole caratteristiche di trasporto. Veicoli, persone e merci si muovono in funzione delle attività che sono svolte negli edifici (i principali attrattori del traffico sono le fabbriche, gli uffici e i grandi servizi pubblici). Il traffico è un effetto delle attività che inducono spostamenti. Se dunque si modifica la localizzazione degli edifici o delle attività negli edifici, si modifica di conseguenza la domanda di trasporto. I piani urbanistici possono avere effetti importanti sul sistema della mobilità. Buchanan è consapevole della relazione tra il traffico e gli usi del suolo. L'area ambientale funziona a condizione di riprogettare la rete stradale per facilitare gli spostamenti.
con origini e destinazioni note. Su una carta topografica, si congiungono i luoghi di origine e destinazione con linee rette che rappresentano il tragitto ideale. La rete stradale dovrebbe corrispondere al tracciato delle linee rette, che Buchanan chiama "linee di desiderio". Lo spessore delle linee corrisponde all'intensità dei flussi tra origini e destinazioni. Il diagramma, che rappresenta l'insieme di queste linee rette, è detto diagramma origine-destinazione. Se alle linee di desiderio non corrispondono infrastrutture adeguate, occorre progettarne e costruirne di nuove. Il rapporto Buchanan è commissionato dal governo e aspira non soltanto ad elaborare un metodo ma a mostrare come i principi suggeriti si possano applicare nella pratica e realtà, arrivando a simulare dei veri e propri progetti su città del Regno Unito. Newbury è una cittadina inglese il cui principale problema di mobilità si deve al pendolarismo dei suoi abitanti.lavoratori che si spostano verso le cartiere e il centro di ricerca nucleare a Thatcham, situato a pochi chilometri a est. Durante l'ora di punta serale, le linee di desiderio indicano una forte richiesta di trasporto da Thatcham verso le zone residenziali settentrionali e meridionali di Newbury. Un'altra significativa domanda proviene dal sud. L'ipotesi progettuale derivata dall'analisi delle linee di desiderio e delle strade congestionate prevede la creazione di una strada principale tra Thatcham e Newbury. Buchanan propone di dividere la strada proveniente da Thatcham in due tronconi diretti verso le zone settentrionali e meridionali di Newbury, collegati da un distributore di distretto che si stacca per distribuire il traffico nell'area centrale. Il traffico di attraversamento est-ovest viene spostato sulla nuova autostrada che passa a nord di Newbury. Buchanan immagina una profonda ristrutturazione della città esistente per fare spazio a nuove strade che rispondano alla domanda insoddisfatta di trasporto.trasporto. Negli ultimi decenni il traffico è cambiato la segregazione degli usi e la gerarchia stradale si scontrano con la difficoltà di separare origine e destinazione regolare traffici e sono sempre meno prevedibili gli spostamenti.
La gentrification è un processo di trasformazione urbana che possiede però un carattere non intenzionale, privo di una volontà e una pianificazione. "Gentrification" è il termine coniato nel 1964 dalla sociologa Ruth Glass per dare un nome alla trasformazione in atto di alcuni quartieri londinesi. Glass compie ricerche pionieristiche sulle condizioni di vita della popolazione londinese nei quartieri più disagiati.
Con il decentramento industriale le famiglie borghesi s'insediano in case fatiscenti dei quartieri centrali al posto di famiglie operaie. Le abitazioni ristrutturate recuperano pregio architettonico e valore di mercato. Il quartiere cambia completamente aspetto.
famiglie sfrattate sono costrette a cercare alloggio in quartieri più lontani dal centro, laddove gli affitti siano alla portata del loro salario. Il processo di gentrification descritto da Glass integra tre dimensioni a cui corrispondono elementi urbani:- Geografica (grande metropoli, quartiere, centro città)
- Sociale (classe operaia, classe media, dislocamento)
- Edilizia (recupero di vecchie abitazioni, valorizzazione immobiliare)