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DALL’ANSCHLUSS ALLA SECONDA GUERRA MONDIALE

L’Anschluss

Il 1937 trascorre senza particolari eventi, ma va ricordato per via di una conferenza

segreta organizzata da Hitler, della quale si ha notizia grazie agli appunti presi dall’u ciale

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Ludovica Cascino a.a. 2024/2025

Hossbach, usati poi durante il processo di Norimberga per dimostrare la premeditazione

di Hitler della guerra.

In questo incontro del 5 novembre 1937, Hitler delinea gli obiettivi futuri della Germania,

in primis l’eliminazione di Austria e Cecoslovacchia per unire la popolazione di lingua

tedesca. Nel piano, l’annessione delle popolazioni tedesche in territori esterni doveva

avvenire l’anno successivo e Hitler non esclude la possibilità di un con itto con Gran

Bretagna e Francia per ottenere tale risultato.

Hitler vuole ottenere uno spazio vitale maggiore. Nessuna opposizione a questo progetto

viene accettata, per questo motivo viene allontanato il ministro degli esteri tedesco,

sostituito da Ribbentrop.

È quindi centrale in questo momento la questione austriaca: Hitler vuole annettere il

Paese e dare vita all’Anschluss. L’Austria è un Paese molto piccolo, ma con

un’importantissima funzione di cerniera negli equilibri europei.

Nel momento in cui Mussolini abbandona la difesa dell’indipendenza austriaca per

ottenere il favore di Hitler, il Paese si trova isolato.

Hitler fa uccidere il cancelliere austriaco Kurt von Schuschnigg, che aveva dovuto

contrastare un’opposizione sempre più forte da parte del movimento nazista austriaco e

di Hitler. Von Schuschnigg incontra Hitler a febbraio del 1938 e il Führer sottopone il

cancelliere a forti pressioni, pretendendo l’inserimento di tre lonazisti al governo

austriaco, in particolare di Arthur Seyss-Inquart agli A ari interni.

Von Schuschnigg cerca di salvare la questione invocando un referendum il 13 marzo

1938, convito della vittoria del voto popolare per l’indipendenza. In risposta, Hitler schiera

le truppe tedesche al con ne con l’Austria.

Per evitare un bagno di sangue, il cancelliere si dimette e viene sostituito dal nazista

Arthur Seyss-Inquart, il quale chiede l’apertura dei con ni austriaci alle truppe tedesche.

Le truppe naziste varcano così i con ni non trovando nessuna opposizione o resistenza,

ma al contrario un grande favore della popolazione austriaca.

L’Austria viene quindi occupata da Hitler e scompare dalla cartina europea.

Ad aprile si tiene un referendum, dal quale risulta che il 99,77% dei votanti austriaci è a

favore dell’Anschluss (il voto non è segreto e vengono e ettuate minacce).

A questo punto, Mussolini non può far altro che accettare l’Anschluss.

L’episodio rappresenta una palese violazione dei trattati di pace, ma non arriva nessuna

reazione delle potenze europee, che rimangono passive.

Politica dell’appeasement

Il motivo della passività europea si trova nell’appeasement, ossia nell’atteggiamento

adottato dalla Gran Bretagna nei confronti della Germania nazista durante degli anni

Trenta: concessioni politiche, materiali o territoriali ad una potenza aggressiva nell’intento

di evitare il con itto.

L’idea inglese è che Versailles sia stato troppo duro nei confronti della Germania, si crede

che siano stati commessi vari errori (es. la pretesa delle riparazioni di guerra) e che si

possa, con la via diplomatica, trovare un accordo con Hitler per mantenere la pace.

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ff fi fl Ludovica Cascino a.a. 2024/2025

L’appeasement in Gran Bretagna viene collocato tra il 1933 e il 1939 e uno dei primi

esempi può essere trovato nell’accordo navale siglato con la Germania, che provoca la

rottura del fronte di Stresa (altro esempio è l’Anschluss).

Questa linea politica viene promossa per vari motivi, primo tra tutti per ragioni interne: il

riarmo completo è ancora lontano, c’è quindi necessità di “guadagnare tempo”. La

popolazione vuole, inoltre, mantenere la pace.

È in ne da considerare la presenza di simpatie per Hitler in una parte del partito

conservatore e in alcuni esponenti della Corona.

Ad oggi si compie una valutazione negativa dell’appeasement, ma in quel momento

storico si ritiene sia lo strumento adatto al mantenimento della pace.

L’appeasement non consiste in realtà in un atteggiamento di totale passività, ma di

ducia e forte impegno nell’ambito diplomatico.

Uno dei principali critici di questa politica è Winston Churchill.

La Francia segue la Gran Bretagna nella seconda metà degli anni Trenta.

I Sudeti

Esempio apice dell’appeasement è la questione dei Sudeti: una volta risolto il problema

austriaco e vista la passività europea, Hitler si rivolge al suo altro obiettivo, la conquista

della regione abitata da popolazione tedesca in Cecoslovacchia.

In tale regione opera, dal 1933, il partito nazista guidato da Konrad Henlein, che chiede il

distaccamento dalla Cecoslovacchia.

Henlein viene usato da Hitler come strumento di pressione sul governo di Praga per

sostenere la lesione dei diritti della popolazione tedesca nel Paese.

Si scatena un grande attivismo diplomatico da parte di Chamberlain che, nel corso di

settembre, tiene due incontri con Hitler, che rappresentano un primo esempio della futura

shuttle diplomacy (intermediario tra due parti in con itto che non dialogano).

Ma Chamberlain, in questi incontri, è costretto a sottostare per ore alle accuse e agli

insulti di Hitler, senza ottenere niente; per questo motivo si decide di risolvere la questione

Conferenza di Monaco

dei Sudeti in maniera diplomatica, tramite la convocazione della

nel settembre 1938, alla quale partecipano Gran Bretagna, Francia, Italia e Germania.

Grande assente è il governo cecoslovacco, che non viene invitato a partecipare, così

come accade all’URSS. Stalin vedrà in questa conferenza un’altra minaccia capitalista.

Viene stabilito che, a partire dal 1 ottobre, i Sudeti debbano essere separati dalla

Cecoslovacchia e che una commissione internazionale si occupi di de nire i nuovi con ni.

Di fatto, le potenze europee danno a Hitler tutto ciò che chiede. Monaco rappresenta il

cedimento delle democrazie di fronte alle dittature.

Il caso della Cecoslovacchia è importante perché Hitler non si ferma ai Sudeti, tra ottobre

1938 e aprile 1939, arriverà a disintegrare il Paese: si assiste ad una spartizione dei

territori tra Polonia e Ungheria.

La Slovacchia diventa “indipendente”, ma in realtà si tratta di un governo satellite di

Berlino, guidato dal vescovo Josef Tiso. La parte ceca viene invece occupata da Hitler,

che la rende un protettorato tedesco, si parla di Repubblica Ceca. Quindi anche la

Cecoslovacchia scompare dalla cartina europea.

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Ludovica Cascino a.a. 2024/2025

Hitler continua a conseguire i suoi obiettivi senza reazioni europee.

Un altro obiettivo importante di Hitler è la Polonia. Già a ottobre del 1938, la Germania

ottiene Danzica e chiede che venga costruita un’entrata che colleghi la Pomerania alla

Prussia Orientale.

Il termine della politica di appeasement viene individuato nel discorso tenuto da

Chamberlain il 31 marzo 1939 alla Camera dei Comuni, con il quale dichiara che Gran

Bretagna e Francia daranno alla Polonia “tutto l’appoggio possibile” qualora la Germania

ne minacciasse l’indipendenza.

Arrivati a questo momento, è chiaro lo sgretolamento totale del sistema di Versailles e di

tutte le alleanze create dalla Francia come cordone sanitario intorno alla Germania.

Due avvenimenti importanti, che rappresentano vere e proprie svolte e annunciano il

con itto imminente:

Patto d’acciaio

1. tra Hitler e Mussolini a maggio del 1939. Con la rma del patto termina

ogni spazio di manovra di Mussolini, che lega de nitivamente l’Italia a Hitler.

Prima della rma, Mussolini occupa l’Albania, a testimoniare che l’Italia può sviluppare

una politica da grande potenza.

Il negoziato per la rma del patto d’acciaio viene a dato a Ciano.

“Se, malgrado i desideri e le

L’articolo 3 è particolarmente vincolante per l’Italia:

speranze delle Parti contraenti, dovesse accadere che una di esse venisse ad essere

impegnata in complicazioni belliche con un’altra o con altre Potenze, l’altra Parte

contraente si porrà immediatamente come alleata al suo anco e la sosterrà con tutte le

sue forze militari, per terra, per mare e nell’aria”.

Ciano, durante il negoziato, cerca di spiegare a Hitler l’impreparazione italiana ad un

ipotetico con itto nel breve periodo.

Subito dopo la rma del patto d’acciaio, Mussolini incarica Cavallero di portare un

memoriale a Hitler che ribadisca l’impreparazione italiana ad intervenire in guerra prima

del 1942. Non viene ottenuta nessuna risposta da parte di Hitler, che ha ormai ottenuto

il suo obiettivo: costringere l’Italia in un’alleanza estremamente vincolante.

Patto Molotov-Ribbentrop:

2. un patto di non aggressione tra URSS e Germania

nazista, del quale si da notizia il 23 agosto 1939.

Due Paesi così lontani ideologicamente arrivano a questo accordo perché:

- Hitler vuole evitare una guerra su due fronti.

- Stalin pensa che tutte le potenze capitaliste siano unite, quindi rmare un accordo con

Gran Bretagna, Francia o Germania è per lui indi erente. Avverte lo scoppio della

guerra e riconosce l’arretratezza dell’URSS, che ha bisogno di riarmarsi in seguito alle

purghe staliniane.

Stalin ha quindi bisogno di tempo, per questo prima del patto con Hitler avvia anche

una serie di negoziati con Francia e Gran Bretagna, ma gli emissari inviati a Mosca da

fl fi fl fi fi fi ffi ff fi fi fi Ludovica Cascino a.a. 2024/2025

Parigi e Londra sono di secondo rango, non personalità importanti e questo fa pensare

al leader sovietico che i Paesi non siano conviti di rmare un accordo.

Inoltre, quello tra Molotov e Ribbentrop non è il primo accordo tra i due Paesi, pone le

sue basi nel Trattato di Rapallo (1920).

Inoltre, Stalin ottiene tantissimo dal patto a livello territoriale. Vengono promessi

all’URSS territori che le potenze europee mai avrebbero potuto riconoscerle.

L’URSS avrebbe ottenuto Finlandia, Estonia, Lettonia, Lituania, metà Polonia e

Bessarabia.

Le decisioni sulle spartizioni territoriali tra i due Paesi si trovano, però, nei protocolli

segreti, rimasti tali no alla ne della guerra fredda.

Asia

In Asia, la seconda guerra mondiale inizia prima che in Europa, per via della politica

estera fortemente imperialista sviluppata dal Giappone nei confronti della Cina.

Nonostante i costanti incidenti di frontiera, lo scoppio del con itto avviene solo

Dettagli
Publisher
A.A. 2024-2025
140 pagine
SSD Scienze politiche e sociali SPS/06 Storia delle relazioni internazionali

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher LudoCasci7 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia delle relazioni internazionali e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi di Genova o del prof Guasconi Maria Eleonora.