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Le regole internazionali e l'equilibrio del potere
Le regole internazionali non sono vincolanti senza il consenso degli Stati Sovrani;
- I trattati, da contratti personali tra monarchi sanzionati dalla religione, diventano accordi
- negoziati fra Stati con lo status di leggi;
Poiché l'ordine internazionale non è assicurato, come in politica interna, da un'autorità superiore dotata di forza coercitiva, tale ordine non può che derivare dalla lotta continua fra gli Stati per impedire tentativi egemonici e la preponderanza di Uno sugli Altri, quindi dall'equilibrio di potere che tale lotta genera. Dal XVIII secolo l'equilibrio del potere viene considerato non un evento fortuito nelle relazioni internazionali, ma un istituto fondamentale parte del diritto internazionale. Cosa che avverrà a partire dalla rivoluzione francese.
Docente: U. Morelli.
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LP Perché nonostante gli Asburgo controllassero le zone più ricche d'Europa - Italia e Fiandre
- hannofallito nel loro tentativo egemonico
1) Aumento dei costi della guerra: in seguito alla rivoluzione degli armamenti del XVI secolo fare la guerra costa sempre di più (gli eserciti diventano permanenti e vanno regolarmente pagati, l'arma da fuoco e il cannone diventano armi sempre più potenti e strategiche, è necessario ammodernare le urla cittadine a causa della potenza dell'artiglieria) e, se pur aumentano le entrate (introiti da miniere americane da 200.000 a 2 milioni di ducati annui), le uscite aumentano ancora maggiormente (10 milioni di ducati solo per l'Invencible Armada del 1588). Nel 1598 il debito è di 100 milioni di ducati e il pagamento degli interessi è pari ai 2/3 di tutte le entrate
2) Dispersione strategica: troppi obiettivi, troppi nemici, troppi fronti dove combattere. Mancanza di una chiara visione delle priorità difensive (la guerra nei Paesi Bassi costa 218 milioni di ducati contro 121 arrivati nello stesso
periodo dalle miniere americane)
3) Irrazionalità e inefficienza gestionale dei domini asburgici, dif coltà a concentrare e ottimizzare le risorse
1661-1815
Europa
In vige un modello assolutistico-centralistico del potere che trionfa in Spagna e in Francia. Inghilterra e Paesi Bassi, invece, dove i ceti emergenti sono molto forti, rompono con tale modello, affermano il regime parlamentare e attraversano un impetuoso sviluppo capitalistico. Fra parlamentarismo e capitalismo si instaura un nesso organico. La borghesia conquista un proprio ruolo nella gestione dello Stato e il potere politico rispecchia la pluralità degli interessi dei diversi ceti sociali. Vocazione marittima di entrambi i paesi. Il confronto degli interessi economici si riflette sul piano culturale e religioso; l'apertura all'innovazione economica diventa accettazione dei valori della diversità culturale, ideologica e religiosa (in Inghilterra in maniera contraddittoria). La diversità,
combattuta in Spagna, assume un valore positivo. Fra Stato e società civile si crea un equilibrio dinamico. Se in Olanda, Inghilterra, Francia i ceti borghesi, in pieno sviluppo e ascesa sociale, diventano agenti storici dello sviluppo capitalistico e sorgono elementi della modernizzazione (aumento del peso economico e sociale della borghesia, forza militare dello Stato, incremento demografico), in Spagna e Portogallo la borghesia appare rachitica e persiste una polarizzazione sociale tra nobiltà parassitaria e consumistica e clero pletorico e contadini, pastori, piccoli artigiani. Francia Grazie alla decadenza della Spagna e alla sconfitta degli Asburgo emerge come grande potenza. In questo periodo la Francia ebbe due grandi Primi Ministri: Richelieu e Mazzarino. Mazzarino, in particolare, porta avanti l'opera del predecessore Richelieu di contrasto alla fronda parlamentare e alla fronda dei principi, portando a compimento l'opera di accentramento monarchico. Nel 1559 la.Pace dei Pirenei prevede che la Francia ottenga alcuni territori nelle Fiandre e il Rossiglione, ma anche, più importante, il matrimonio tra Luigi XIV e Maria Teresa d'Asburgo combinato da Mazzarino secondo Ragion di Stato: poiché Maria Teresa sarebbe l'erededi Spagna e l'acquisizione diretta di tali possedimenti farebbe saltare l'equilibrio europeo, Mazzarino- con l'idea di far assoggettare il Regno di Spagna alla Francia in modo 'indiretto' - pone come condizione il fatto che la Regina rinunci al trono di Spagna in cambio di una dote spropositata di 500mila ducati d'oro. In Francia si assiste a: - Uno scontro tra la Corona, che vuole consolidare la sua autorità, e le forze centrifughe - nobiltà, ugonotti, parlamenti - che contrastano il progetto centralistico. Essendo detta somma impagabile, Maria Teresa non può rinunciare alla Corona di Spagna. La Francia diventa un modello di Stato accentrato e diefficienza burocratica.26 15Docente: U. Morelli.
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fi fl LP‣ Un processo di modernizzazione economico-sociale da attribuirsi alla crescita della borghesia‣ L'affermarsi del modello della monarchia assoluta: lo Stato afferma il suo primato sulla Società Civile; la borghesia, agevolata e incoraggiata allo sviluppo, non ha potere politicoInghilterraIn , come in Francia, si assiste allo scontro tra l'assolutismo e le forze anti-assolutistiche. A differenza della Francia, dove l'antiassolutismo è rappresentato dalla grandenobiltà che nutre pretese di autonomia di matrice feudale, le forze antiassolutistiche hanno uncontenuto politico e sociale diverso: sono i ceti economicamente e socialmente emergenti, portavocedi esigenze di libertà politica moderna, che vogliono contare - tramite il parlamento - nel governo delpaese. La borghesia inglese compie nel corso del XVII secolo 2 rivoluzioni che la portano
aconquistare il potere politico nel 1688 con la Gloriosa Rivoluzione. Il modello di cui si fa portavoce l'Inghilterra è il modello della monarchia parlamentare: la Corona rispetta il sistema delle libertà politiche e civili.
Verso la metà del '600 avviene la I Rivoluzione Inglese a opera di Cromwell, che si conclude con la decapitazione del Re Carlo I Stuart. L'esercito di Cromwell è un esercito moderno (new model army) al cui interno avvengono discussioni sulla libertà nel senso moderno. Nel 1651 emana l'atto di navigazione, che scatena 3 guerre anglo-olandesi (Prima, 1652-1654, Seconda, 1664-1667, Terza, 1672-1674), al termine delle quali l'Inghilterra prenderà il posto dei Paesi Bassi come centro propulsivo dell'economia mondiale. Cromwell sopprime la monarchia; quando gli succede il figlio avviene la Restaurazione Stuart con Carlo II, cui succede Giacomo II, il quale si scontra con la borghesia inglese scatenando
La Gloriosa Rivoluzione (1685-1688) che porta alla deposizione del Re. Con la Gloriosa Rivoluzione si afferma il principio secondo cui il Re deve avere il consenso del Parlamento: la realtà politica, sociale, culturale, religiosa in contrasto con l'assolutismo degli Stuart. L'anno seguente, nel 1689, viene approvato il Bill of Rights, che tra le altre cose afferma: "The raising or keeping a standing army within the Kingdom in time of peace, unless it be with consent of Parliament, is against law".
Paesi Bassi sono una grande potenza economica e coloniale, hanno creato il loro Impero a spese del Portogallo quando ancora era assoggettato dalla Spagna. La borghesia è il ceto dominante al potere (primo caso nella Storia), i nobili - della casata d'Orange-Nassau - sono Stadtholder e comandanti dell'esercito. Vi è libertà politica, culturale e religiosa, tolleranza, etica economica calvinista, pluralismo, laicizzazione di valori e comportamenti.
Spirito scientifico, arte
Spagna
La è in piena decadenza, dimostrata anche dalle sollevazioni che scoppiano dal 1637 al 1652 nella stessa Penisola Iberica, in Portogallo (che ottiene l'Indipendenza), a Napoli e in Sicilia
Europa Orientale
Nell' il potere sociale rimane nelle mani della nobiltà; i contadini sono poveri e analfabeti, persiste il latifondo a cui si accompagna un debole sviluppo della borghesia
La monarchia in Polonia rimane debole per il suo carattere elettivo. In Russia gli Zar soggiogano la nobiltà e instaurano un potere assoluto, centralizzato e dispotico
Le nuove rotte marittime oceaniche, la potenza ottomana, l'ascesa olandese e inglese fanno perdere
Italia
all' il ruolo di ponte nel Mediterraneo fra Oriente ed Europa. L'Italia subisce un processo di decadenza e di marginalizzazione economico-sociale e culturale, la Controriforma, se da un lato sviluppa l'assistenza ai poveri, comprime l'attività intellettuale
E soffoca l'Umanesimo rinascimentale (spagnolismo). Si acuisce la divaricazione tra Nord e Sud, si consolida lo spirito.
È un provvedimento protezionistico secondo cui tutte le merci che arrivavano e partivano dall'Inghilterra dovevano viaggiare su navi Inglesi. Questo era un chiaro affronto per gli Olandesi, che avevano sostituito i Veneziani nella commercializzazione delle merci in Europa.
In questo periodo si afferma la politica economica del Mercantilismo, dottrina economica che parte dalla premessa che la ricchezza mondiale è fissa, non aumenta; ogni Stato pertanto deve cercare di appropriarsi della fetta maggiore possibile di questa quantità di ricchezza.
1602: Compagnia delle Indie Orientali olandese.
Docente: U. Morelli.
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L'Pregionalistico di fronte all'esperienza nazionale in crescente rafforzamento vissuta da Francia, Spagna, Inghilterra, Olanda.
I TENTATIVI EGEMONICI DELLA FRANCIi. LUIGI XIV (1643-1715).
Divenuto
Quando ancora era bambino, Luigi XIV governa sotto la reggenza della madre e del Cardinal Mazzarino, I Ministro. Alla morte di quest'ultimo, il Re si circonda di ministri di sua fiducia di origine borghese o provenienti da famiglie della nobiltà di toga sia perché Luigi XIV è sicuro di scegliere persone che sappiano mostrare qualità e competenze tecniche, offrendo la possibilità di tentare una significativa ascesa sociale, sia perché ha una lucidissima visione della totale centralità della funzione regia. Jean Baptiste Colbert - il grande ministro delle finanze di Luigi XIV - applica il Mercantilismo (Colbertismo) alla Francia di Luigi XIV. Fonda le manifatture nazionali (atelier nationaux) per non dipendere dalle importazioni e non pagare i dazi. Muove lotta alla concorrenza commerciale dell'Olanda, grande nemica della Francia in quanto grande monopolista del commercio internazionale da cui ci si vuole emancipare. A ne '60.