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Il modello AFFM
(AFFM)• Mentre il modello alternativo al BF, origine prevalentemente psicolessicale, questo modello sifonda sulle evidenze disponibili relative ai correlati genetici e biologici della personalità• L’AFFM si caratterizza quindi per essere un modello psicobiologico di personalità:a. in linea con il modello di Eysenck 44b. in contrapposizione ai modelli di personalità fondati su un approccio psicolessicale, comeil modello dei Big Five• L’AFFM derivò da un’analisi fattoriale condotta da Zuckerman sul finire degli anni ‘80, chedell’Eysenck Personality Questionnaireincluse anche le risposte date alla versione rivista permisurare i tre superfattori di personalità• all’individuazione di 5 dimensioni di personalità.Tale analisi fattoriale portò Tali dimensionisono:1. Impulsive sensation seeking: mancanza di pianificazione, ricerca di nuove esperienze2. Neuroticism-anxiety: preoccupazione, tensione,
mancanza di autostima
3. Aggression-hostility: prontezza nel mostrare un comportamento antisociale, aggressioneverbale
4. Activity: incapacità di riposarsi, preferenza per una vita attiva e piena di sfide
5. Sociability: preferenza per attività che implicano il mettersi in relazione con altre persone
• →Strumento di misura Zuckerman–Kuhlman Personality Questionnaire proposto daZuckerman, Kuhlman e colleghi nel 1993
• dell’AFFM, a conferma delle basi biologiche di taleElevata replicabilità cross-culturalemodello di personalità
Zuckerman-Kuhlman Personality Questionnaire (ZKPQ)
• La componente biologica della personalità viene valutata come predominante in tale modello.
• L’AFFM fu proposto dagli autori come un’alternativa al modello dei Big Five, che si fonda, al contrario, su un approccio psicolessicale
Caratteristiche:
• Zuckerman e colleghi nel 1993 misero a punto il Zuckerman Kuhlman Personality(ZKPQ)
che permise di valutare l'AFFM.Questionnaire • La versione italiana dello ZKPQ fu validata da De Pascalis e Russo nel 2003 • Il questionario è composto da 99 item a risposta forzata (V=1/F=0). La persona deve indicare se l'affermazione che legge la rappresenta oppure no • Vengono valutate 5 dimensioni di personalità più una infrequency scale (10 item); alcuni item con scoring rovesciato - Impulsive sensation seeking (19 item): mancanza di pianificazione, ricerca di nuove esperienze - Neuroticism-anxiety (19 item): preoccupazione, tensione, mancanza di autostima - Aggression-hostility (17 item): prontezza nel mostrare un comportamento antisociale, aggressione verbale - Activity (17 item): incapacità di riposarsi, preferenza per una vita attiva e piena di sfide - Sociability (17 item): preferenza per attività che implicano il mettersi in relazione con altre persone • Interpretazione finale: punteggi più alti corrispondono a unamaggiore prevalenza della dimensione valutata con questo strumento Studio Circadian typology and the Alternative Five-Factor Model of personality: anche questo modello di personalità è stato studiato in relazione ai ritmi circadiani.Fase cross-sectional: somministrati questionari una sola volta, non ripetuta su stessi individui.
Risultati: i mattutini hanno punteggi più alti in activity mentre i serotini presentano punteggi più alti in impulsive sensation seeking.
Possiamo quantificare la tipologia circadiana e l'attività così come concepita da Zuckerman utilizzando l'attigrafo? Sì perché possiamo calcolare il midpoint of sleep = orario che spacca a metà l'intervallo di tempo che passiamo a letto 45.
Midpoint of sleep: se posticipato ci fa pensare ai serotini, se anticipato ai mattutini. Valori alti di midpoint of sleep = serotini. Tanto più io mi muovo di giorno, tanto più sono mattutino, tanto più.
Midpoint anticipato
La correlazione fra midpoint e attività è negativa, correlazione negativa
Impulsività
- Il tratto di impulsività è stato oggetto di studio in diversi lavori perché è un criterio diagnostico per diversi disturbi e problemi di salute pubblica in aumento come il gioco d'azzardo e l'abuso di sostanze
- L'impulsività può essere definita come la mancanza di adeguata valutazione delle conseguenze dell'agire senza riflettere
- Nel 1990 Dickman propose un peculiare modello di impulsività
Le conseguenze dell'impulsività non sono sempre negative
L'autore mise a punto uno strumento, il Dickman Impulsivity Inventory, che permette di valutare e misurare due dimensioni:
- Tendenza a prendere decisioni in maniera rapida, quando è richiesto dalla situazione, al fine di ottenere un vantaggio personale
- Impulsività funzionale
(serotini-intermedi-mattutini)Dickman’s Impulsivity Inventory (FIDI)
- modello dell’impulsività di Dickman l’impulsivitàIl (1990) è originale poiché valuta non solo come disfunzionale, ma anche come potenzialmente funzionale, su entrambe le sue dimensioni
- La versione originale dello strumento, che permise di valutare tale modello di personalità, fupubblicata da Dickman nel 1990
Caratteristiche:
- Un adattamento della scala per la popolazione italiana è stato messo a punto da Tonetti e colleghi
- La scala è formata da 23 affermazioni, rispetto alle quali la persona deve indicare il grado di accordo, su una scala Likert a 5 punti, da “forte disaccordo” a “forte accordo”
- Il questionario valuta due dimensioni dell’impulsività: l’impulsività funzionale (11 affermazioni) e l’impulsività disfunzionale (12 affermazioni)
461. impulsività
funzionale è la tendenza a prendere velocemente le decisioni, quando la situazione lo richiede.
impulsività disfunzionale è caratterizzata dalla rapida presa di decisione con conseguenze negative.
- Scoring: punteggio relativo da 1 a 5 e alcuni item vanno rovesciati da 5 a 1. Item da prendere in esame sommati e considerare anche quelli rovesciati.
- Interpretazione: tanto più alto punteggio su asse y (impulsività disfunzionale) tanto maggiore sarà la prevalenza di quella dimensione. Tanto più alto punteggio, maggiore sarà forza di questa dimensione che stiamo valutando.
Differenze individuali nei ritmi circadiani
Cronobiologia
- La cronobiologia è una disciplina che indaga le fluttuazioni ritmiche dei parametri biologici negli esseri viventi, i cosiddetti ritmi biologici.
- È possibile collocare la sua data di nascita tra la fine del 1800 e l'inizio del 1900, anche se solo negli ultimi
Settant'anni è stato possibile osservare uno sviluppo notevole di tale disciplina. L'ipotesi principale, alla base del modello cronobiologico, è che tutti gli esseri viventi siano dotati di orologi biologici endogeni: una sorta di marcatempo interno autonomo, molto vantaggioso da un punto di vista adattativo, in grado di anticipare i cambiamenti ciclici dell'ambiente esterno. Anticipando i cambiamenti, gli orologi biologici permettono agli esseri viventi di mettere in atto i comportamenti più adeguati, aumentando conseguentemente le possibilità di sopravvivenza.
Esame: l'ipotesi di questo modello è che tutti gli esseri viventi sono dotati di orologi biologici endogeni (=origine interna). Per poter suffragare tale ipotesi, furono condotte diverse ricerche nel mondo vegetale prima (ad esempio lo studio sul movimento delle foglie di mimosa pudica pubblicato da De Candolle nel 1832) e animale poi.
(ad esempio la ricerca sul comportamento delle api condotta da Beling nel 1929) che confermarono come la persistenza di ritmicità endogene si mantenevano costanti, anche in condizioni di isolamento (=non esponendoci ciclicamente alla luce)
Prime osservazioni delle piante: Carlo Linnaeus (1727)
Osservò che due specie di margherite (un crepide e un leontodonte) si aprivano e si chiudevano ogni giorno alla stessa ora, con uno scarto massimo di mezz’ora. Arrivò così a concepire un orologio che avrebbe permesso di sapere l’ora anche con tempo nuvoloso floreale
Prime osservazioni delle piante: Jean-Jacques d'Ortous de Mairan (1729)
Osservazioni botaniche di De Mairan → indipendenza del ritmo del movimento delle foglie della Mimosa Pudica dal ciclo luce/buio. Durante le ore di luce, le foglie della pianto si aprono (=pianta eliotropica), mentre durante le ore di buio si chiudono. Mise la pianta in una condizione per cui era isolata dall’ambiente e
Non era esposta alla luce del giorno: questa ritmicità si manteneva anche quando la pianta non era esposta alle condizioni ambientali di luce e buio. Il ritmo persisteva, documentando un'indipendenza dalle informazioni ambientali.
Circa un secolo dopo, altre osservazioni delle piante: Augustin de Candolle (1832)
- Osservò che il movimento diurno delle foglie della mimosa pudica non solamente persisteva in condizioni di buio costante, ma che le foglie si aprivano ogni giorno una o due ore dopo, rispetto al giorno precedente, mostrando una periodicità non più di circa 24 ore, ma di circa 26.
- Prima dimostrazione del così detto free running: ritmo che ha un periodo superiore alle 24 ore che si osserva in condizioni di isolamento.
Osservazioni delle api: August Forel 1910 - osservazioni del comportamento delle api sulle Alpi Svizzere. Le api si presentavano esclusivamente all'ora della cola.