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Per definire questo inviluppo occorre definire il filtro di ricezione, che
dipende tuttavia dal tipo di modulazione.
Segnali AM-BLD
Per quanto riguarda i segnali AM-BLD, dato un segnale con banda il
() ,
segnale ricevuto avrà occupazione di banda attorno a e
() 2 2
.
attorno a −
Si identifica quindi una particolare tipologia di filtro di ricezione
con relativo inviluppo ()
(),
5
6.3 Valutazione delle prestazioni per modulazioni analogiche
Segnali AM-BLD-PI e AM-BLD-PR
Per quanto riguarda i segnali AM-BLD-PI e AM-BLD-PR, l’uscita del filtro in
ricezione si ottiene usando gli inviluppi complessi:
Il segnale così ottenuto sarà un segnale in banda base, di cui dobbiamo
()
valutare la parte utile.
Considerando che la maggior parte del segnale ha comportamento costante,
potremmo facilmente ottenere il segnale utile come
Questo avrà potenza
Con 2
= 2 2
+
Per quanto riguarda il rumore scriviamo invece l’espressione dello spettro
di densità di potenza
Per cui integrando tra e otteniamo un’espressione della potenza del
−
rumore 6
6.3 Valutazione delle prestazioni per modulazioni analogiche
Dove l’intervallo di integrazione è determinato dal fatto che ci troviamo a
lavorare con un segnale demodulato, ossia in banda base.
Valore di per segnali AM-BLD-PI/PR
Per le considerazioni precedenti possiamo quindi esprimere
Volendo esprimere il risultato in funzione di otteniamo
2
è la frazione di potenza utile per il segnale rispetto alla
= 2 2
+
potenza totale utilizzata nella trasmissione, e l’abbiamo già definita nella
trattazione delle modulazioni di ampiezza.
Abbiamo quindi che l’SNR peggiora rispetto al segnale di riferimento man
mano che si “spreca” potenza sulla portante.
Valore di per segnali AM-BLD-PI/PR
Possiamo considerare l’equazione prima della demodulazione
ricavare il valore di
Per poter
anche in questo caso solo la componente utile del segnale
Considerando ().
attraverso il demodulatore porta ad un guadagno di
Il passaggio in
3
di SNR, in quanto si ottiene
termini = 2
7
6.3 Valutazione delle prestazioni per modulazioni analogiche
Segnali AM-BLD-PS
In questo caso il filtro mantiene la stessa struttura dei filtri visti nel
caso PI e PR.
L’uscita del filtro è determinata da
Per cui si ottiene un segnale demodulato
e per segnali AM-BLD-PS
Il calcolo della potenza del rumore, avendo a che fare con lo stesso filtro,
è lo stesso effettuato nel caso /.
Si ottiene quindi
In questi casi si ha che la portante non viene inviata, per cui l’SNR
demodulato e di riferimento coincidono perfettamente.
infine l’
Indichiamo
Mancano ora da analizzare AM-BLU e FM.
Segnali AM-BLU
Struttura del filtro
Consideriamo che un segnale modulante von banda darà luogo ad
()
un’occupazione di banda alla destra di , e ad un’occupazione analoga
8
6.3 Valutazione delle prestazioni per modulazioni analogiche
alla sinistra di . Per la simmetria del segnale sapremo che questo è di
−
tipo
Sappiamo infatti che il segnale modulato, reale e simmetrico rispetto
all’origine, avrà banda solo sopra e sotto . Il nostro filtro sarà
−
quindi simmetrico e reale, e dato da , per cui
Tutti gli inviluppi complessi vengono definiti in funzione di
l’inviluppo complesso del filtro dovrà permettere il passaggio di elementi
da a
0 .
Otteniamo quindi un inviluppo complesso non reale.
Andiamo a scrivere l’inviluppo come la somma di due parti, nella cui somma
viene eliso un semispettro 9
6.3 Valutazione delle prestazioni per modulazioni analogiche
Demodulazione di segnali AM-BLU
è quindi pari a
L’uscita del filtro ()
Abbiamo quindi un inviluppo complesso, di cui andiamo a prendere la parte
reale.
Perdiamo in questi casi sia potenza relativa al segnale, sia relativa al
rumore.
Il segnale utile sarà dato da
Osserviamo che il primo elemento della somma rappresenta la potenza ricevuta
utile, e corrisponde a .
=
2
Ricordiamo che () ()
=
4 = 1
��
��
Per cui integrando in si ottiene
[−, ] 10
6.3 Valutazione delle prestazioni per modulazioni analogiche
In questo caso diciamo quindi che banda laterale doppia a portante soppressa
e banda laterale unica hanno stesse prestazioni, ossia non si ha alcun
impatto positivo o negativo sulle prestazioni.
Si ha una differenza fondamentale tra le due, in quanto ricordiamo che,
si
rispetto a ha un’occupazione di banda dimezzata nella
− .
Modulazioni angolari
Nella trattazione relativa alle modulazioni angolari ci concentreremo
particolarmente sulla FM.
Considereremo che in questo caso la banda del segnale dipenderà dalla banda
del segnale modulante, per cui la banda passante del filtro di ricezione
potrebbe avere un valore Assumeremo, nell’FM, che questo faccia
≫ 2.
passare almeno 2 volte la banda di Carson.
Analisi della demodulazione 11
6.3 Valutazione delle prestazioni per modulazioni analogiche
Consideriamo in ogni caso che il segnale ricevuto, costituito dalla somma
portando ad
del messaggio e del rumore, passa per un filtro (),
un’uscita
Notiamo alcune differenze fondamentali rispetto al caso dell’AM
1. La banda passante e sarà dipendente dall’indice di
()
≫ 2
modulazione
2. L’operazione di demodulazione include un’operazione non lineare,
inversa alla modulazione
La demodulazione per estrarre è, nel caso della PM
()
E nel caso FM ()
1 1 ) =
+ () ln �
ln(2
= �
2
Demodulazione del rumore
In condizioni reali, queste operazioni di demodulazione non vengono svolte
ma sulla sua somma con il rumore, ossia su
direttamente su ().
(),
Occorre tenere conto quindi anche dell’effetto della demodulazione non
lineare sul rumore, che prima della demodulazione non è mai stato modulato.
Definiamo quindi l’operazione da effettuare per estrarre ().
reale, si ha analogia con
Essendo l’inviluppo del filtro di ricezione ()
ℎ
il caso AM-BLD: Il nostro inviluppo complesso (in uscita dal filtro di
ricezione) sarà dato dalla somma dell’inviluppo del segnale ricevuto e del
rumore.
Consideriamo che in questo caso il filtro di ricezione è reale, in quanto il
segnale è simmetrico. Si ha quindi 12
6.3 Valutazione delle prestazioni per modulazioni analogiche
Nel caso della FM si ha quindi
Si tratta di un logaritmo di una somma, che non può quindi essere spezzata,
ma possiamo andare a riorganizzare il logaritmo, considerando
Otteniamo quindi la somma di e di un secondo termine, che dobbiamo
()
andare ad analizzare, in quanto questo rappresenta l’unione di un contributo
di rumore e di segnale utile.
Analisi della componente aggiunta della demodulazione (rumore in uscita)
contiene al suo interno sia il rumore sia il
Osserviamo infatti che ()
segnale utile.
Andiamo a riscrivere
Non sappiamo come si comporta, ma generalmente sapremo che questo avrà
andamento indicativo determinato da √. 13
6.3 Valutazione delle prestazioni per modulazioni analogiche
Nel caso di grandi indici di modulazione, e quindi di elevati, potremo
approssimare ln(1 + ) ≈
quindi a rimuovere la non linearità, per cui otteniamo
Andiamo
un’espressione approssimativa del rumore
Questi passaggi sono ottenuti senza introdurre altre approssimazioni, ma
solamente attraverso procedimenti algebrici.
Dobbiamo adesso considerare la banda del segnale.
Il da mediante integrazione, e sappiamo che
dipende
cos () ()
l’operazione di derivazione e integrazione di questi non varia segnali.
Se ha banda piccola rispetto a , sapremo che questo varierà molto
()
e
lentamente rispetto a () () ().
∗ ℎ ∗ ℎ
come una
Potremo quindi generalmente assumere quasi costante rispetto
()
al resto.
Spettro di densità di potenza del rumore demodulato
Andiamo quindi a trattare il seno ed il coseno come costanti 14
6.3 Valutazione delle prestazioni per modulazioni analogiche
sono spettri di densità di potenza, di cui conosciamo il
e ()
()
valore (ricavato all’inizio), per cui teniamo conto che
Lo spettro di densità di potenza del segnale demodulato (del rumore) sarà
quindi definito in ma sapremo che il nostro segnale è
[− ],
∈ ,
compreso in per cui aggiungeremo un passa-basso, che eli