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IE. GERM.
Ă, Ĕ, Ĭ, Ŏ, Ŭ, Ə, Ā, Ē, Ī, Ō, Ū Ă, Ŏ e Ə sono inglobate dalla Ă,
rimangono le stesse
E, I, U
Ā, Ō inglobate dalla Ō
- Dittonghi:
• •
IE. GERM.
AI, OI AI e OI = AI
AU, OU AU e OU = AU
EI EI = Ī
EU EU = EU
Caratteristiche mutazione consonantica
La prima mutazione consonantica è:
• sistematica e ineccepibile
• predocumentaria
• pangermanica
• riguarda tutte le occlusive indoeuropee
• non accetta (cioè non esiste alcun fonema che faccia eccezione)
fenomeni di ritorno
Si divide in tre parti diverse (non cronologiche)
OCCLUSIVE SORDE INDOEUROPEE = SPIRANTE SORDA GERMANICA:
IE. GERM.
*P - T - K - K (KV) *F - þ(th) - H - H
w w
OCCLUSIVE SONORE INDOEUROPEE = OCCLUSIVE SORDE GERMANICHE
IE. GERM.
*B - D- G - G *P - T - K - K
w w
OCCLUSIVE SONORE INDOEUROPEE ALLE QUALI VIENE AGGIUNTO UN
TRATTO SPIRANTE:
1. Se si trovano a inizio parola o poste dopo una nasale (M o N) = perdono il tratto aspirato
in germanico
IE. GERM.
*BH - DH - GH - GH [inizio parola o dopo una *B - D - G - G
w w
nasale]
2. Tutte le altre posizioni in indoeuropeo = diventano spiranti sonore in germanico
IE. GERM.
*BH - DH - GH - GH [tutti gli altri casi] (lettere sbarrate) *B/ - D/ - G/ - G /
w W
Esempio:
19
fi Indoeuropeo Germanico
*Peku *Fehu = bestiame
*Wert- *Werþ- = diventare
*Kerd *Hert- = cuore
*K od *H at = cosa
w w
*Bhrātēr *Brōþer. = fratello
*Dheub *Deup = profondo
*Roudhos *Raud/os =
*Okto quando in indoeuropeo si *Ahþo -> *Ahto = otto
eccezione:
susseguono due occlusive sorde, la seconda non
subisce mutazione consonantica *Sþer -> *Ster = stella
*Ster quando abbiamo una sibilante
eccezione:
seguita da un’occlusiva, la legge di Grimm non
viene applicata
SONANTI
Le sono quei suoni che funzionano come vocali e che, pertanto, possono creare una sillaba. Esistono
sonanti
in indoeuropeo (si indicano con il pallino sotto), ma in germanico non è possibile utilizzarle. Al posto del
pallino, in germanico si mette una vocale d’appoggio
• •
IE. GERM.
Ḷ - Ṛ - Ṃ - Ṇ UL - UR - UM - UN
Esempio:
*Pḷnos *Fulnos = pieno
IE GERM
LEGGE DI VERNER
Sviluppata dal linguista danese si tratta di un’eccezione all’interno della legge di Grimm che
Karl Verner,
prevede due condizioni principali af nchè possa essere applicata:
- se un accento non viene segnalato sulla radice, si utilizza la legge di Werner.
Accento:
- (in Pətér la -t si trova in ovvero tra due vocali)
Posizione della consonante ambiente sonoro,
• Se un’occlusiva indoeuropea si trova in ambiente sonoro e non è immediatamente
sorda
preceduta da accento, in germanico evolve a anzichè spirante sorda, dunque B/
spirante sonora
- D/ - G/ - G / (nell’esempio sotto, *FaD/er)
W
• Se una indoeuropea si trova in ambiente sonoro e non è immediatamente preceduta da
sibilante
accento, in germanico evolve a sibilante sonora
Esempi:
IE GERM
*Pətér *Faðer (ð = D/)
*upèri *ub/er
*septṃ *seb/un
20 fi
16/10/2023
Quadro storico anglosassone
- Il periodo anglosassone inzia nel 450 ca. quando alcune si spostano sull’isola
popolazioni germaniche
e nisce nel 1066 con la battaglia di Hastings
- Prima dei popoli germanici, in Britannia (Britannia nome dato dai romani all’isola inglese) risiedevano i
da circa 400 anni. La presenza romana nell’isola inizia in due momenti: prima si parla di alcune
romani
dalla Gallia (Normandia) nel periodo di Caio Giulio Cesare che
passando la Manica e crearono clientele, ovvero contatti con le
popolazioni locali per il paci co vivere; non si tratta quindi di
una vera e propria un’occupazione, ma solo commerci e
saccheggi. La vera e propria occupazione si avrà quando i
romani iniziano a costruire città, che inizia nel 43 d.C.
castra,
sotto l’imperatore Claudio e dura no al 410; la Britannia si
aggiunge all’elevato numero di province, espandendo i con ni
dell’Impero Romano no al Vallo di Adriano.
- I romani portano con sè le loro usanze, la loro religione
(dall’editto di Tessalonica, dal 380 d.C. i romani sono cristiani)
che inizia a mescolarsi con le tradizioni pagane che c’erano
sull’isola al tempo.
- Nel 410 iniziano ad esserci dei che deve
problemi a Roma,
far fronte agli nel 406 gruppi di popolazioni
attacchi barbari:
germaniche superano il Reno e attaccano l’impero; come gli attacchi dei Visigoti, con il sacco di Roma
nel 410 ad esempio. In questa situazione, le varie truppe imperiali che sparse per l’impero, comprese
quelle stanziate in Bretannia, vengono richiamate a Roma e Quando i
la Britannia rimase sguarnita.
romani se ne andarono dall’isola, i germani la invasero.
- Lo scarto di tempo che va dal 410 al 450 è un di cui non sappiamo molto
periodo buio
- Ciò che sappiamo, è che dall’abbandono dei
romani della Britannia incontriamo una
mescolanza tra cultura latina e cultura
celtica.
- Le informazioni che abbiamo diventano più
dettagliate avvicinandoci alla metà del V
secolo: nel 450 le popolazioni germaniche
provenienti dall’attuale Danimarca iniziano a
muoversi e a stanziarsi in Gran Bretagna,
attraversano il mare del nord e si posizionano
sulle coste orientali, incontrando i celti che
vengono ricacciati sulla costa opposta.
- Le popolazioni che arrivano in inghilterra sono
gli Angli, Sassoni, Juti e Frisoni.
21
fi fi fi fi fi
Il nome “Angli”(angeli) deriva da una leggenda che vede come protagonista il papa Gregorio: “Responsum
est quod Angli vocarentur. At ille ‘Bene’, inquit, ‘nam et angelicam habent faciem, et tales angelorum in caelis decet esse
coheredes’”
Papa Gregorio I vede dei bambini schiavi appartenenti a questa popolazione e chiede chi sono; i bambini
gli rispondono che sono Angli, e Gregorio dice che hanno una viso angelico e quindi devono essere
davvero angeli in cielo.
Beda il Venerabile
- Una delle fonti di questo periodo è vive a cavallo tra il VII e VIII secolo d. C. Tra le
Beda il venerabile:
sue opere ricordiamo un ovvero un testo di
annale,
Historia ecclesiastica gentis Anglorum,
cronache che viene aggiornato in cui anno dopo anno vengono registrati gli eventi più importanti. Si parte
da Cesare e si arriva a poco prima della morte di Beda nel 721. Si interessa della storia religiosa delle genti
inglesi, le quali sono inserite anche in
un contesto storico. È un testo scritto
in latino ed è suddiviso in cinque
libri ed introduce alcune innovazioni
sotto un punto di vista letterario, ad
esempio con le note a piè di pagina.
Cristianizzazione
- Non possiamo dare un numero
preciso ai regni presenti dell’isola,
quindi il concetto di eptarchia
(Britannia divisa in sette regni:
Anglia orientale, Essex, Kent,
Mercia, Northumbria, Sussex e
Wessex) non è af dabile: i regni
erano molti di più e non c’era
stabilità nella quantità di regni
presenti in quanto cambiavano ogni
mese.
- Nel VI secolo le popolazioni
germaniche continuano ad arrivare
in Inghilterra che è ormai suddivisa in una miriade di regni indipendenti che professano la loro religione
politeistica. A partire dal 500 iniziano i primi tentativi di cristianizzazione degli inglesi portati avanti grazie
a due istanze: i primi missionari partono dall’Irlanda, in cui è sopravvissuta la presenza cristiana perchè
non era stata invasa e dunque conservava il suo
carattere celtico-cristiano. I monaci irlandesi iniziano
a cristianizzare le genti germaniche: nel 465
l’irlandese Columba (uno tra i santi irlandesi
principali insieme a San Patrizio e Santa Brigida)
fonda quello che è il I monaci
monastero di Iona.
irlandesi iniziano, quindi, a fondare dei monasteri.
Sempre a nord, il monaco Aidan che nel 600 fonda
l’abbazia sulla Holy Island. La
di Lindisfarne
22 fi
seconda istanza riguarda invece i monaci missionari provenienti dal continente, in particolare da Roma;
una gura di particolare importanza la attribuiamo a A differenza degli altri missionari, viene
Agostino.
mandato nel 597 direttamente da Roma da Papa Gregorio I, insieme ad altri 40 monaci. Questa sua
spedizione di cristianizzazione incontrò il successo: riuscí a convertire al cristianesimo un re del Kent,
(560-616), il quale era sposato con la principessa merovingia glia di Cariberto I, Berta, che
Ethelbert
era già cristiana; ciò potrebbe aver avuto un ruolo nella conversione del re. Agostino diventa il primo
vescovo di Canterbury. Ethelbert promulga le prime leggi germaniche tramandate grazie ad un
manoscritto del XII secolo.
- Il in Inghilterra è caratterizzato da grandi instabilità: l’isola è frammentata in tanti stati in
VII secolo
continua guerra tra loro e con le popolazioni celtiche ai margini dell’isola. Nonostante la cristianizzazione
si realizzi con estrema rapidità, c’è un di natura dottrinale che riguarda il
con itto teologico clero
il quale presentava caratteristiche proprie a causa del suo isolamento geogra co, e il
irlandese, clero
diffuso nel resto dell’Inghilterra, perchè era rimasto isolato dalla tradizione cristiana no a quel
romano
punto. Per esempio, nel clero irlandese c’era una prevalenza del monachesimo ed aveva diversi calendari
liturgici con feste religiose diverse. La sorge su questi piccoli cavilli; l’oggetto da
diatriba tra i due cleri
contendere era la data della Pasqua. Viene risolta con un sinodo, ovvero un concilio nalizzato alla
risoluzione di questioni religiose, nel 664 a Whitby per volere del re di Northumbria. Si decide a favore
della prassi romana, la stessa che viene utilizzata tutt’oggi per stabilire la data della Pasqua: era stato deciso
durante il primo Concilio ecumenico di Nicea (325 d.C.). La data della Pasqua si stabilisce guardando le
fasi lunari e l’equinozio di primavera, quando la notte e il giorno hanno la stessa durata; dobbiamo cercare
il primo plenilunio dopo l'equinozio e si sceglie la prima domenica successiva.
- L’VIII secolo è caratterizzato da una situazione contraria al secolo precedente. C’è una stabilità politica ed
economica corniciata anche da una oritura culturale, soprattutto nei monasteri del nord (Northumbria);
per esempio ricordiamo a York il monastero di Gerrow (dov’era Beda il venerabile); purtroppo non