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BEI
Ha competenza nel settore nanziario, personalità giuridica per la realizzazione degli
scopi Ue.
Finalità: concessione di prestiti e garanzie, per valorizzare regioni meno sviluppate o per
ammodernare/ristrutturare le imprese. È quindi un organo molto importante.
Organi consultivi
- Comitato economico e sociale, art. 300 TFUE. Max 350 membri (ora 329),
rappresentativi di 3 gruppi: datori di lavoro, lavoratori, organizzazioni della società
civile.
- Comitato delle Regioni: art. 300 TFUE. Max 350 membri (ora 329), rappresentativi di
città e regioni, promuovono il coinvolgimento del livello regionale/locale a livello Ue.
- Comitato per l’occupazione.
- Comitato per la protezione sociale.
Agenzie europee
Le agenzie europee vengono create con atti di Consiglio e Parlamento, esse sono circa
quaranta.
I compiti sono molto speci ci e tecnico-scienti ci (es. agenzia per il cibo a Parma) con lo
scopo di aiutare le istituzioni a dare attuazione alle politiche e ad assumere decisioni.
Speci che conoscenze in diverse discipline: cibo, medicine, educazione, giustizia…
Diverse sono le Agenzie esecutive: compiti di gestione dei programmi nanziari operanti,
agiscono sotto la responsabilità della Commissione.
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Ludovica Cascino a.a. 2024-2025
LE FONTI
Il sistema delle fonti Ue è rappresentato da un quadro contenente un’ampia pluralità di
fonti molto diverse tra loro, alcune tipiche, altre non previste dai trattati ma comunque
utilizzate. È un sistema che nel tempo si è evoluto.
Importante particolarità è quindi la presenza di numerosi atti non previsti dai trattati che
però le istituzioni continuano ad utilizzare. È inoltre fondamentale il ruolo del diritto
primario all’interno dell’Ue (sentenza Van Gend en Loos): i due trattati e la carta dei dritti
quadro costituzionale dell’Ue,
fondamentali compongono il perché in essi si trovano i
valori fondamentali, i principi, le norme sui diritti umani, le norme di dettaglio sulle singole
competenze (espressione del principio di attribuzione) e molti altri pilastri.
È importante la distinzione tra dritto primario (trattati istitutivi e carta dei diritti) e diritto
secondario, quest’ultimo costituito dalle fonti di terzo grado: i trattati internazionali sono
fonti di secondo grado perché hanno il loro fondamento logico nella regola
pacta sunt servanda.
consuetudinaria Il “secondo grado” non è però riferito al rapporto
gerarchico, ma al rapporto logico (traggono origine e forza in una regola consuetudinaria).
Le fonti di terzo grado traggono invece la loro forza nei trattati (secondo grado), ne sono
un esempio le risoluzioni del Consiglio di sicurezza.
Nell’Ue, quindi, si ha il quadro costituzionale (TUE, TFUE, Carta) e il diritto secondario,
che dal quadro deriva e che deve rispettare. Una norma di diritto secondario che non
rispetti i trattati può essere dichiarata non conforme al diritto primario e quindi illegittima.
Tra fonti primarie e secondarie nell’Ue esiste quindi un rapporto gerarchico.
I due trattati istitutivi, a livello di rango, sono equivalenti. Hanno il medesimo valore
giuridico, ma al TFUE può essere riconosciuta una funzione servente rispetto al TUE.
I Trattati e la Carta non possono essere propriamente de niti la Costituzione dell’Ue.
A livello giuridico, quindi, TUE, TFUE e Carta non sono de nibili Costituzione, ma si può
correttamente parlare di un quadro costituzionale dell’ordinamento (che conferma il
carattere sui generis dell’Unione e del suo quadro normativo).
Esiste quindi un corpus normativo europeo con alcune speci cità: per la revisione è
necessario avviare un procedimento molto articolato, che deve terminare con rma e
rati ca di tutti gli Stati membri per avere successo (unanimità); metodo di interpretazione,
il cui ne è la sopravvivenza dell’Unione europea.
9/10/2024 - lezione 10
Dal quadro istituzionale al quadro normativo
Parere 1/17 (accordo Canada - Ue): autonomia e “quadro costituzionale”.
“si caratterizza per la circostanza di essere il prodotto di una fonte
Il diritto dell’Ue
autonoma, costituita dai Trattati, per il suo primato sui diritti degli Stati membri nonché per
l’e cacia diretta di tutta una serie di disposizioni applicabili ai loro cittadini e agli stessi
Stati membri” (paragrafo 109).
“Detta autonomia consiste pertanto nella circostanza che l’Unione è dotata di un quadro
costituzionale che le è proprio. Rientrano in tale quadro i valori fondatori enunciati nell’art.
2 TUE, ai sensi del quale l’Unione si fonda sui valori del rispetto della dignità umana, della
libertà, della democrazia, dell’uguaglianza, dello Stato di diritto e del rispetto dei diritti
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Ludovica Cascino a.a. 2024-2025
umani, i principi generali del diritto dell’Unione, le disposizioni della Carta, nonché le
disposizioni dei trattati Ue e FUE, che contengono le norme sull’attribuzione e la
ripartizione delle competenze, le norme sul funzionamento delle istituzioni dell’Unione e
del sistema giurisdizionale di quest’ultima, nonché le norme fondamentali nei settori
speci ci, strutturate in modo da contribuire alla realizzazione del processo di integrazione
ricordato nell’art. 1, secondo comma, TUE” (paragrafo 110).
Le fonti del diritto Ue
(1) Diritto primario:
- Trattati istitutivi, trattati originari, modi cativi e trattato EURATOM.
- Protocolli.
- Carta dei diritti fondamentali.
- Trattati di adesione.
- Posizione a parte: principi generali di diritto dell’Unione Europea.
(2) Diritto secondario:
- Atti previsti dalle norme dei trattati (grande varietà, fonti di terzo grado).
- Atti tipici: direttive, regolamenti, decisioni, raccomandazioni, pareri.
- Atti atipici: accordi inter-istituzionali o regolamenti interni delle istituzioni.
(3) Altre fonti:
- Dichiarazioni: prive di valore normativo, ma fanno parte del contesto.
- Accordi internazionali: subordinati al diritto primario.
- Diritto internazionale (generale e particolare).
- Giurisprudenza della Corte Ue.
Procedure di revisione
La procedura di revisione ordinaria:
- Proponenti: Stati, PE, Commissione.
- Progetti: nalizzati ad accrescere o anche a ridurre le competenze.
- Informazione a Consiglio, Consiglio europeo e noti ca ai Parlamenti nazionali.
- Se il Consiglio europeo è favorevole:
a) Convocazione di una convenzione, cui segue una conferenza di rappresentanti.
b) In alternativa, conferenza intergovernativa e mandato.
Procedura sempli cata per politiche e azioni interne all’Ue:
- Decisione del Consiglio europeo.
- Approvazione degli Stati membri.
- Estensione competenze.
Procedura sempli cata: eventuale passaggio da unanimità a maggioranza quali cata.
Diritto primario (oltre a TUE e TFUE)
1. Trattati di modi ca (Atto Unico Europeo, Maastricht, Amsterdam, Nizza e Lisbona).
2. Protocolli allegati ai trattati istitutivi e ai trattati di modi ca: Carta, sussidiarietà, statuti
di organi come BCE…
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Ludovica Cascino a.a. 2024-2025
3. Trattati di ingresso nell’Unione europea (art. 49 TUE).
4. Trattati di recesso dall’Unione europea (art. 50 TUE).
Dichiarazioni e Carta
Le dichiarazioni sono prive di valore normativo, ma sono strumenti interpretativi delle
norme alle quali si riferiscono (art. 31.2 lett. B Convenzione di Vienna sui trattati annovera
tra gli strumenti interpretativi, fanno parte del contesto del trattato).
La Carta dei diritti fondamentali dell’Ue:
- È stata proclamata a Nizza nel 2000, atto di soft law;
- Post Lisbona: l’art 6 TUE le conferisce lo “stesso valore giuridico dei trattati”.
- Conseguenza: è soggetta, al pari dei Trattati, alla procedura formale di revisione.
Principi generali di diritto Ue
Questo sistema è, per sua natura, incompleto, ha quindi bisogno della fonte in evoluzione
dei principi generali di diritto dell’Unione europea.
È una categoria che nasce nella giurisprudenza della Corte e prevede: leale
collaborazione tra istituzioni e con gli Stati membri, rispetto dell’equilibrio istituzionale,
legittimo a damento, solidarietà, certezza del diritto, rispetto dei diritti quesiti, ma
soprattutto rispetto dei diritti fondamentali.
Fondamento normativo:
- “I diritti fondamentali, garantiti dalla CEDU e risultanti dalle tradizioni
Art. 6.3 TUE:
costituzionali comuni agli Stati membri, fanno parte del diritto dell’Ue in quanto principi
generali.”
- “I principi generali comuni ai diritti degli Stati membri nel quadro della
Art. 340 TFUE:
responsabilità extra-contrattuale.”
Principi generali, nalità
1. Più compiuta ricostruzione del quadro normativo (per natura incompleto, in quanto
fondato sul principio di attribuzione).
2. Ra orzamento dell’interpretazione del dritto UE.
3. Parametri di legittimità del comportamento di istituzioni o Stati membri.
CARTA DEI DIRITTI FONDAMENTALI DELL’UE
Ab origine nasce come strumento privo di e cacia vincolante, come atto di soft law.
Era solo uno strumento interpretativo (ricognitivo dei diritti sul modello CEDU, ma non
pienamente coincidente). “A partire dall’età minima per contrarre matrimonio, l’uomo e
Un esempio è l’art. 8 CEDU:
la donna hanno il diritto di sposarsi e di fondare una famiglia secondo le leggi nazionali
che regolano l’esercizio di tale diritto”.
“Il diritto di sposarsi e il diritto di costituire una famiglia
Nella Carta invece si trova l’art. 9:
sono garantiti secondo le leggi nazionali che ne disciplinano l’esercizio”. Per un certo
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verso la Carta è individualista, perché parla dei diritti delle singole persone, ma per un
altro essa astrae i diritti facendo sì che diventino di tutti.
Trattato di Lisbona
Attori che devono rispettare la Carta dei diritti (art. 51):
- Istituzioni, organi e organismi Ue nel rispetto del principio di sussidiarietà;
- Stati membri nell’attuazione del diritto Ue (Carta inapplicabile per normativa nazionale
che non dia applicazione al diritto Ue).
Art. 53: clausola di salvaguardia del più elevato standard di protezione eventualmente
riconosciuto da diritto Ue, convenzioni internazionali, CEDU e Costituzioni nazionali. La
Carta è lo strumento minimo di tutela dei diritti.
Limitazioni a diritti e libertà previste (i) ex lege, (ii) per nalità di interesse generale, (iii) no
intervento sproporzionato e inammissibile.
Alcuni diritti “incomp