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CONCLUSIONE

Le fonti del diritto UE seguono una gerarchia chiara, con il diritto primario al vertice, seguito dagli

accordi internazionali, dal diritto derivato e dai principi generali del diritto.

Questo sistema assicura la coerenza e la prevalenza del diritto dell'Unione sugli ordinamenti nazionali

e internazionali, garantendo al contempo la protezione dei diritti fondamentali. 15

DIRITTO DERIVATO

Il diritto derivato dell'Unione Europea si compone di vari atti normativi che sono adottati dalle

istituzioni dell'UE per esercitare le competenze attribuite dai trattati. Gli atti del diritto derivato possono

essere suddivisi in atti tipici e atti atipici.

ATTI TIPICI

Gli atti tipici sono previsti dall'Art. 288 TFUE e comprendono:

1. Regolamenti:

○ Hanno portata generale e sono obbligatori in tutti i loro elementi.

○ Sono direttamente applicabili in tutti gli Stati membri senza bisogno di leggi nazionali

di attuazione.

○ Entrano in vigore 20 giorni dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale e hanno

immediato effetto legale (es. Regolamento UE 2016/679 sulla privacy - GDPR).

2. Direttive:

○ Definiscono obiettivi che gli Stati membri devono raggiungere, ma lasciano loro la

libertà di scegliere i mezzi per raggiungerli.

○ Richiedono leggi di attuazione a livello nazionale (es. Direttiva 2013/32/UE sulle

procedure di asilo).

○ Possono generare controversie, come nel caso della direttiva che definisce il

concetto di "paese terzo sicuro".

3. Decisioni:

○ Sono obbligatorie per i destinatari specifici, che possono essere individui, aziende,

istituzioni o Stati.

○ Le decisioni non hanno portata generale, ma vincolano solo i destinatari individuati.

○ Esempi: decisioni della Commissione che impongono la restituzione di aiuti di Stato

non giustificati (es. caso Alitalia), o decisioni relative all'adozione dell'euro da parte

della Croazia.

4. Raccomandazioni e Pareri:

○ Non sono vincolanti.

○ Le raccomandazioni sono suggerimenti autonomi di comportamento, mentre i pareri

possono essere richiesti in contesti specifici, come nelle procedure legislative.

○ Non producono effetti giuridici vincolanti, servono come guida o orientamento. 16

ATTI ATIPICI

Gli atti atipici includono strumenti non vincolanti che non sono previsti esplicitamente nei trattati:

● Accordi interistituzionali: migliorano la cooperazione tra istituzioni UE, non vincolanti ma

influenti (es. accordo su bilancio UE).

● Risoluzioni del Parlamento Europeo: dichiarazioni non vincolanti su questioni generali,

riflettono l'opinione del Parlamento (es. crisi climatica).

● Orientamenti della Commissione: linee guida non vincolanti per gli Stati membri

sull'attuazione delle politiche UE (es. politica agricola comune).

Questi atti non creano obblighi giuridici, ma influenzano il funzionamento e le politiche dell'UE.

CONCLUSIONI

● Principio del primato del diritto UE: Gli atti del diritto derivato devono essere conformi al

diritto primario dell'UE, che prevale sul diritto nazionale degli Stati membri, con poche

eccezioni, come i "controlimiti" costituzionali.

● Procedura di attuazione: I regolamenti sono immediatamente efficaci, mentre le direttive

necessitano di essere attuate attraverso legislazioni nazionali. Le decisioni obbligano specifici

destinatari e hanno effetti diretti sul loro comportamento.

● Ambito di applicazione: Mentre i regolamenti e le decisioni hanno effetto diretto, le direttive

consentono agli Stati membri di adattare le norme alle proprie specificità.

In sintesi, il diritto derivato dell'UE costituisce la parte operativa del diritto dell'Unione, attraverso la

quale le sue istituzioni esercitano poteri legislativi e amministrativi per garantire il funzionamento

uniforme del mercato interno e delle politiche comuni tra gli Stati membri.

PROCESSO LEGISLATIVO

Il processo legislativo dell'Unione Europea si articola in diverse procedure, con l'obiettivo di adottare

atti vincolanti come regolamenti, direttive e decisioni. La procedura legislativa ordinaria è la più

utilizzata, ma esistono anche procedure speciali e non legislative. Di seguito, un riassunto delle

principali procedure:

PROCEDURA LEGISLATIVA ORDINARIA

● Co-legislatori: Parlamento Europeo, Consiglio dell'UE.

● Proposta Legislativa: Solo la Commissione Europea ha il diritto di iniziativa legislativa (Art.

17 TUE). Il Parlamento può richiedere alla Commissione di presentare una proposta, ma non

ha potere diretto di iniziativa.

● Iter legislativo:

○ La Commissione elabora una proposta basata su valutazioni di impatto (impact

assessment) e consultazioni con stakeholders.

○ La proposta passa per una prima lettura al Parlamento e al Consiglio. Possono

essere apportati emendamenti.

○ Se le modifiche non trovano accordo dopo una seconda lettura, si istituisce un

comitato di conciliazione per raggiungere un compromesso.

○ Se il comitato non riesce a conciliare, l'atto non viene adottato.

• Triloghi: Riunioni informali tra rappresentanti del Parlamento, del Consiglio e della Commissione per

negoziare accordi prima dell'adozione formale dell'atto.

Esempio: Il regolamento sull'intelligenza artificiale, proposto nel 2021, è stato oggetto di triloghi

informali per tre anni, prima di essere adottato in prima lettura. 17

PROCEDURA NON LEGISLATIVA

● Alcuni atti vincolanti sono adottati senza ricorrere a una procedura legislativa, quando i trattati

non specificano una procedura particolare.

○ Esempi: Adozione del bilancio dell'UE, conclusione di accordi internazionali (come

l'Accordo di Parigi sul clima).

○ Processo per accordi internazionali: Il Consiglio conferisce mandato alla

Commissione per negoziare, e il Parlamento Europeo deve dare il proprio consenso

finale.

PROCEDURA LEGISLATIVA SPECIALE

● Consultazione: L'istituzione che adotta l'atto (di solito il Consiglio) deve consultare l'altra

istituzione (di solito il Parlamento), che fornisce un parere non vincolante.

○ Esempio: Il Consiglio consulta il Parlamento su questioni relative a proposte

legislative.

→ non deve tecnicamente tenerne conto (es: PESC, Concorrenza, …)

● Approvazione: Il Parlamento Europeo o il Consiglio deve dare il proprio consenso

(approvazione) per l'adozione dell'atto. In caso di parere negativo, l'atto non può essere

adottato (veto).

○ Esempio: Nomina dei componenti delle istituzioni dell'UE, clausole passerella,

adesione di nuovi Stati membri all'UE, accordi di associazione.

* Clausole passerella: per sbloccare l’impasse dell’unanimità serve proprio l’unanimità (paradosso).

CONCLUSIONI

Procedura Parole Chiave

Principale, democratica, Parlamento, Consiglio, co-legislatori,

Legislativa Ordinaria Commissione, proposte.

Casi specifici, meno paritaria, prevalenza, Consiglio, Parlamento,

Legislativa Speciale contesto.

Procedure Informali Triloghi, dialogo, prevenire impasse, istituzioni, iter legislativo.

In sintesi, il processo legislativo nell'UE mira a bilanciare gli interessi nazionali e sovranazionali, con

un complesso sistema di consultazione, approvazione e conciliazione tra le istituzioni dell'Unione. 18

ADESIONE ALL’UNIONE EUROPEA

IMPORTANZA DELL'ALLARGAMENTO

L'allargamento dell'UE ha una forte valenza strategica, sia dal punto di vista geopolitico che

economico. Più Stati aderiscono all'Unione, maggiore sarà la sua rilevanza internazionale. L'UE, con

circa 500 milioni di cittadini, rappresenta una delle più grandi economie mondiali, in grado di

competere con potenze come gli Stati Uniti e la Cina.

Inoltre, l'allargamento rafforza il ruolo dell'UE come promotrice della pace e della stabilità a livello

internazionale.

PROCEDURA DI ADESIONE

L'adesione all'UE è regolata dall'Art. 49 del Trattato sull'Unione Europea (TUE). La procedura prevede

i seguenti passaggi:

1. Domanda di adesione: Deve essere presentata dal governo dello Stato candidato. La

candidatura viene gestita dal Consiglio Affari Generali, che richiede alla Commissione un

parere sull'ammissibilità.

2. Unanimità del Consiglio: Tutti gli Stati membri devono approvare l'adesione del nuovo Stato

3. Pre-adesione: Gli Stati candidati vengono assistiti attraverso accordi di avvicinamento agli

standard dell'UE.

4. Fase negoziale: Vengono negoziati gli aspetti tecnici e politici dell'adesione.

5. Accordo di adesione: Firmato e ratificato da tutti gli Stati membri, previa approvazione del

Parlamento Europeo.

CRITERI DI COPENAGHEN

Gli Stati candidati devono rispettare i seguenti criteri per poter aderire all'UE:

1. Criterio politico: Stabilità delle istituzioni, democrazia, stato di diritto, diritti umani e rispetto

delle minoranze.

2. Criterio economico: Economia di mercato funzionante, capacità di affrontare la concorrenza

e le forze di mercato nell'UE.

3. Criterio dell'acquis comunitario: Capacità di adottare e rispettare la legislazione dell'UE,

incluse le politiche economiche e monetarie.

PAESI CANDIDATI E CANDIDATI POTENZIALI

Attualmente, diversi paesi hanno avanzato una formale richiesta di adesione, tra cui:

● Albania, Bosnia Erzegovina, Georgia, Moldavia, Montenegro, Macedonia del Nord, Serbia,

Turchia e Ucraina.

● Kosovo è un candidato potenziale, ma il processo è complicato dalla mancanza di

riconoscimento da parte di alcuni Stati membri dell'UE.

Turchia è in fase di negoziazione, ma i colloqui sono congelati a causa di problemi legati allo stato di

diritto, ai diritti umani, alla pena di morte e a questioni etniche e politiche.

Macedonia del Nord ha risolto la disputa con la Grecia grazie all'Accordo di Prespa (2018-2019)

cambiando il suo nome, ma continua a incontrare ostacoli con la Bulgaria.

UCRAINA E MOLDAVIA

Entrambi i paesi sono entrati nella fase dei negoziati di adesione. L'Ucraina ha fatto richiesta formale

nel 2022, con un processo accelerato a causa della guerra con la Russia. Tuttavia, la capacità del

paese di rispettare gli standard dell'UE è ancora oggetto di valutazione, soprattutto in relazione alla

stabilità istituzionale e alla sicurezza territoriale.

La Moldavia deve affrontare problematiche legate alla regione separatista della Transnistria, il che

complica la sua adesione. 19

GEOPOLITICA E SFIDE DELL'ALLARGAMENTO

L'allargamento ha anche implicazioni geopolitiche significative. C'è il rischio che l'adesione di paesi in

conflitto, come l'Ucraina, possa essere vista solo come uno strumento geopolitico piuttosto che un

reale avanzamento verso l'integrazione europea. Il processo di adesione deve garantire che i nuovi

membri siano effettivamente pronti a

Dettagli
A.A. 2024-2025
39 pagine
SSD Scienze giuridiche IUS/14 Diritto dell'unione europea

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher asebastianelli92 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Diritto dell'Unione Europea e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Bologna o del prof Villani Susanna.