Funzioni del Parlamento
La principale funzione del parlamento è quella normativa che viene esercitata attraverso il procedimento legislativo. Ma nell'ambito delle dinamiche relazionali con il governo, tipiche di una forma di governo parlamentare, il parlamento svolge anche funzioni di controllo sull'operato e di indirizzo dell'attività del governo.
Gli strumenti attraverso i quali esercita le funzioni di controllo sull'operato del governo sono 2:
- Interrogazione: strumento attraverso il quale i parlamentari possono chiedere al governo di confermare o meno la veridicità di una determinata cosa. Ovviamente il ministro che risponde si assume la responsabilità di ciò che afferma.
- Interpellanza: si ha quando i parlamentari, a fronte di un fatto che si dà per conosciuto, chiedono al governo quali siano gli strumenti attraverso i quali il governo intende affrontare una determinata situazione. Ad esempio, a fronte degli sbarchi concentrati in...
Un fine settimana, i parlamentari possono chiedere con un'interpellanza al governo di conoscere quali siano le strategie che intende adottare per fronteggiare tale situazione di cui si è già a conoscenza. Marispetto alla quale si chiede al governo di intervenire e con quali strumenti. Quindi attraverso le interrogazioni e le interpellanze, il parlamento può controllare l'operato del governo e grava sul governo l'obbligo di rispondere nell'ambito di un rapporto fiduciario che sussiste tra lui ed il parlamento. Vi sono altri strumenti disciplinati nei regolamenti parlamentari. L'altra funzione del parlamento è quella di indirizzo cioè, nell'ambito del rapporto con il governo, il parlamento può indirizzare l'operato del governo attraverso principalmente 2 strumenti:
- mozione= con questa il parlamento vuole aprire una discussione su una determinata attività del governo
- risoluzione= attraverso questa le camere
voglio esprimere un orientamento che indirizzi l'attività del governo
IL GOVERNO
Del governo si ha già fatto riferimento parlando delle forme di governo e nel passaggio da stato assoluto a liberale attraverso l'affermazione del principio della separazione dei poteri funzionale ad evitare che il potere si concentrasse nelle mani di un unico soggetto come accadeva nelle monarchie assolute.
Nell'evoluzione della forma di governo parlamentare, in omaggio alla tripartizione dei poteri, il governo è dapprima titolare della funzione esecutiva in senso stretto che si sostanzia nel dare esecuzione alla legge, gradualmente però il governo si emancipa dal potere regio che perde man mano le sue prerogative ed assume una responsabilità nei confronti del parlamento.
Si emancipa anche sul piano funzionale e rafforza il suo ruolo, svolgendo anche funzioni di indirizzo politico.
La funzione di indirizzo politico si sostanzia nell'individuare delle scelte
Le politiche da realizzare sono quelle che il governo attua nell'esercizio delle prerogative che gli sono attribuite, ma anche attraverso altri strumenti, a cominciare dalla funzione normativa che il governo può esercitare in alcuni casi (atti aventi forza di legge e potestà regolamentare o dando impulso all'attività legislativa attraverso la presentazione di progetti di legge al parlamento).
ORGANI NECESSARI DEL GOVERNO
La Costituzione in tema di governo si esprime poco: gli articoli di riferimento sono 92 eseguenti. L'articolo 92 afferma come è composto il governo, nel primo comma afferma quali sono gli organi necessari del governo.
Si dice infatti che il governo è un organo complesso perché composto da più organi. Gli organi necessari sono 3:
- Presidente del Consiglio dei Ministri: dirige e mantiene l'unità dell'indirizzo politico del governo.
- Ministri: organi monocratici dove ogni ministro presiede ed è responsabile di un ministero.
cui corrisponde una voce di spesa del bilancio dello stato per finanziare tale struttura amministrativa.
Va fatta una distinzione tra ministri ordinari e senza portafoglio.
Ministro senza portafoglio: è preposto a deroghe specifiche all'interno della presidenza del consiglio dei ministri senza presiedere un ministero vero e proprio.
Consiglio dei ministri: organo collegiale che determina l'indirizzo politico del governo e che spesso adotta la funzione normativa del governo. Siedono il presidente del consiglio e i ministri.
Alcune funzioni sono riservate al presidente del consiglio dei ministri, altre ai ministri e altre ancora all'organo collegiale.
Per esempio, gli atti normativi del governo sono adottati dal consiglio dei ministri.
ORGANI NON NECESSARI:
La legge 400 dell'88, che disciplina il funzionamento del governo, ha introdotto anche degli organi non necessari (perché anche se non ci fossero il governo sarebbe regolarmente costituito).
Questi possono a lorovolta essere o monocratici o collegiali
Sono organi monocratici:
- i vicepresidenti del consiglio dei ministri= sono degli organi che coadiuvano con il presidente del consiglio dei ministri e qualora vi sia un suo impedimento, possono presiedere il consiglio dei ministri
Di solito è un incarico che assume un significato politico e viene nominato tale un esponente di un partito politico del governo di coalizione che non ha espresso il presidente del consiglio dei ministri
- i sottosegretari di stato= collaborano con un ministro nei limiti delle deleghe che gli vengono conferite
Non partecipano al consiglio dei ministri ma possono rappresentare il governo in parlamento (ad esempio, nel caso di un'interrogazione parlamentare, può rispondere anche il sottosegretario di stato conformandosi alle indicazioni fornite dal ministro e quindi si può dire che vi sia quasi una subordinazione gerarchica del sottosegretario al ministro)
Hanno la presidenza del consiglio dei ministri esvolgono funzioni di segreteria rispetto all'attività del consiglio dei ministri, per esempio si occupano dell'ordine del giorno e presiedono assicurandosi che l'attività di verbalizzazione del consiglio dei ministri sia svolta regolarmente.
A volte tra i sottosegretari di stato possono essere anche nominati dei viceministri che si occupano di deleghe particolarmente importanti e possono eccezionalmente essere autorizzati a partecipare al consiglio dei ministri.
I commissari straordinari possono essere istituiti per ragioni eccezionali, ad esempio per la ricostruzione post terremoto. Sono un organo creato apposta per fronteggiare tale situazione di emergenza.
Gli organi collegiali sono composti da più ministri. Il consiglio di gabinetto è un organo in cui il presidente del consiglio dei ministri può includere referenti politici del suo governo che si occupano di determinate materie. I comitati interministeriali sono composti da ministri di determinate aree.secondo le decisioni prese dal consiglio dei ministri.
Il dibattito sul rapporto tra il presidente del consiglio e i ministri è stato lungo e complesso. Al livello governativo, si è discusso a lungo sul ruolo del presidente del consiglio dei ministri rispetto agli altri ministri. La domanda principale era se esistesse o meno una gerarchia all'interno del governo.
Durante l'assemblea costituente, si confrontarono due posizioni diverse. Da un lato, c'erano coloro che volevano valorizzare il ruolo del presidente del consiglio dei ministri, riconoscendogli un ruolo più importante rispetto al consiglio e ai ministri. Ad esempio, si proponeva di concedergli la facoltà di nominare e revocare liberamente i ministri, basandosi su un rapporto fiduciario costitutivo.
Dall'altro lato, c'erano coloro che erano favorevoli a considerare il presidente del consiglio sullo stesso piano degli altri ministri, quasi fosse un "primus inter pares" (cioè semplicemente uno tra gli altri), magari con un ruolo di coordinamento secondo le decisioni prese dal consiglio dei ministri.del programma politico stabilito dal consiglio stesso.
Per quanto riguarda il ruolo del presidente del consiglio dei ministri, è importante sottolineare che egli non è un primus inter pares, ovvero non è semplicemente il primo tra pari, ma ha il compito di dirigere la politica generale del governo. Questo significa che il presidente del consiglio ha il potere di coordinare l'attività dei ministri e di mantenere l'unità di indirizzo politico ed amministrativo del governo.
Tuttavia, è altrettanto importante sottolineare che il presidente del consiglio dei ministri non ha una posizione di superiorità gerarchica rispetto agli altri ministri. Infatti, l'articolo 95 della Costituzione stabilisce che la definizione della politica generale del governo spetta al consiglio dei ministri nel suo insieme. Quindi, il presidente del consiglio ha il compito di dirigere l'attività del governo, ma la definizione dell'indirizzo politico è responsabilità collettiva del consiglio dei ministri.
In conclusione, il presidente del consiglio dei ministri svolge un ruolo di "regia" rispetto all'attività dei ministri e del consiglio, ma non ha una posizione di superiorità gerarchica. La sua funzione principale è quella di dirigere l'attività del governo e di garantire il funzionamento e la realizzazione del programma politico stabilito dal consiglio dei ministri.Costituzione) con i rappresentanti dei partiti politici al fine di individuare una maggioranza parlamentare che sostenga il governo.
Durante le consultazioni, il presidente della repubblica ascolta le proposte dei partiti e valuta la possibilità di formare un governo che abbia la fiducia del parlamento. Una volta individuata una maggioranza parlamentare, il presidente della repubblica nomina il presidente del consiglio dei ministri, che a sua volta propone i ministri da nominare.
Una volta nominato il governo, il presidente del consiglio dei ministri presenta il programma di governo al parlamento e chiede la fiducia. Se il governo ottiene la fiducia della maggioranza dei parlamentari, può iniziare ad operare.
Il procedimento di formazione del governo può essere complesso e richiedere tempo, soprattutto quando non esiste una maggioranza parlamentare chiara. In questi casi, possono essere necessarie lunghe trattative e negoziazioni tra i partiti politici al fine di formare una coalizione di governo.
In conclusione, il procedimento di formazione del governo in un sistema parlamentare è un processo complesso che coinvolge il presidente della repubblica, i partiti politici e il parlamento. La fiducia del parlamento è fondamentale per la legittimazione del governo e la sua capacità di governare.
(Costituzione) attraverso le quali il pdr riceve al Quirinale tutte le personalità in grado di offrirgli strumenti utili ad individuare un possibile capo del governo.
Chi ricevere al Quirinale lo sceglie il presidente della repubblica che ascolta i leader di partito (quindi i segretari di partito o i presidenti dei gruppi parlamentari), questo perché il governo dovrà avere la fiducia da parte delle camere e quindi è necessario sentire i leader affinché illustrino al pdr quali siano i loro intendimenti.
Il pdr ascolta poi i presidenti delle camere, gli ex presidenti della repubblica, talvolta gli ex presidenti del consiglio dei ministri ed in generale tutte le personalità che ritene possano concorrere alla maturazione della sua scelta.
All'esito delle consultazioni, il presidente della repubblica conferisce l'incarico di formare un nuovo governo alla persona che soddisfa le condizioni migliori.
Il presidente del consiglio incaricato s