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La variabile della popolazione nel corso dei secoli

Un figlio in più a donna potrebbe triplicare la popolazione in pochi anni/decenni.

Nella situazione della Cina, le donne erano obbligate da una legge ad avere un solo figlio, cosa che in un vicino futuro porterà al Paese molti problemi. Inoltre, non si può emanare una legge che spinga ad avere più figli, poiché non sarebbe efficace.

Nel corso dei secoli:

Per circa 13 mila anni l'economia è stata basata sull'agricoltura, e il controllo delle nascite era praticamente inesistente. Nel 1300, la peste nera ha decimato le popolazioni a causa della malattia e di conseguenza la carestia. Lo stesso andamento si è verificato nel 1600 durante la Guerra dei Trent'anni. C'è stata una piccola ripresa nel 500.

Sino alla metà del secolo XVIII, la popolazione europea presentava una natalità molto elevata. L'età media di morte (pari alla media aritmetica degli anni vissuti dalle persone decedute) era molto bassa (30-35 anni) a causa del grande numero di morti.

primianni di vita: in termini validi solo come ordine di grandezza, si può affermare che, su 1000 nati, da 100 a 300 muoiono prima d'avere compiuto un anno ed altri 200-400 prima di arrivare ai 15 anni. Nonostante l'elevata natalità, il tasso di crescita della popolazione non risultava elevatissimo perché erano alti i rischi di morte. Su cinque o sei figli che in media nascevano, soltanto due o tre arrivavano alla stessa età dei genitori. Per questo la vita media non superava i 35 anni. Come visto l'elevata mortalità era poi inasprita da ricorrenti epidemie e da altri eventi catastrofici. Questo sistema demografico, chiamato ancien regime, può essere definito: - Disordinato, in quanto elevata la probabilità che i figli morissero prima dei genitori, sovvertendo l'ordine naturale delle generazioni, - Inefficiente, perché una generazione di genitori doveva produrre una quantità di figli pari a oltre il doppio della

propria consistenza numerica per farne arrivare in età adulta una quantità non inferiore alla propria. 700/900 -> crescita ininterrotta (comunque presenza di epidemie ma in forma più blanda, grazie alla scoperta dei vaccini e le guerre colpivano soltanto i combattenti).

Studiosi:

  • Malthus -> teorie crescita geometrica
  • Ricardo -> limitare la natalità
  • Laundry -> rovescia la conclusione di Malthus

Grazie alla transizione demografica, la popolazione ebbe l'opportunità di muoversi verso le Americhe tra l'800 e il 1914 (esodo in Paesi poco popolati).

Da inizio 900, però, si avvia la seconda fase della transizione, in cui la popolazione comincia a crescere sempre di meno, anche nelle aree rurali.

Un ruolo importantissimo è quello dell'emancipazione femminile, in cui si arriva a ottenere attraverso la medicina dispositivi di controllo delle nascite molto efficaci (pillola).

1950-70 -> boom di nascite causato dalle idee

tradizionali (fare tanti figli per avere più speranze che ne rimangano vivi almeno una parte e per la forza lavoro delle società agrarie arretrate).

Dal 1970 in poi -> crescita zero.

La transizione in alcuni Paesi è arrivata dopo (chiamati poi paesi emergenti), e in alcuni ancora non si è verificata del tutto, come ad esempio l'Africa e il Medio Oriente (Paesi a sviluppo minimo) -> termini facenti parte della-> Seconda transizione demografica: XXI secolo- calo popolazione;- invecchiamento della popolazione.-> che dipendono dal tasso di fertilità.

I primi Paesi più colpiti furono Italia e Giappone (Paesi progrediti).

Nel 2016 in Europa, le morti hanno nuovamente superato le nascite dopo un ravvicinamento delle stesse -> problemi economici.

In Germania accade già dal 1971, in Italia e in Russia dal 1991, in Spagna dal 2016.

Le grandi epidemie- Epidemia: zona ristretta (Europa) es. vaiolo;- Pandemia: coinvolge almeno 2 continenti

e passa velocemente da uomo a uomo; - Malattia endemica es. morbillo. Nel corso dei secoli: - Peste Antonina antica Roma; - Peste di Giustiniano bizantini (541-42); - Peste nera 1356 Europa, 20 ML di morti; - Tifo, Spagna 1489 ma anche 1811 e Seconda Guerra Mondiale. - Vaiolo, Europa 1700; - Il Colera 1816-1826: precedentemente confinata all'India, la malattia si diffuse dal Bengala fino alla Cina e al Mar Caspio; 1829-1851: toccò l'Europa (Londra nel 1832), Canada, e Stati Uniti (costa del Pacifico); 1852-1860: principalmente diffusa in Russia, fece più di un milione di morti; 1863-1875: diffusa principalmente in Europa e Africa; 1899-1923: ebbe poco effetto sull'Europa grazie anche ai progressi nella salute pubblica; la Russia ne fu di nuovo colpita duramente; 1960-1966: l'epidemia chiamata El Tor colpì l'Indonesia, raggiunse il Bangladesh nel 1963, l'India nel 1964, e l'Unione Sovietica nel 1966. - 1918 spagnola -> periodo di guerra, fece

più morti della peste;

- 1957 asiatica;

- 1968 influenza Hong Kong;

- 2003 SARS (antenato del Covid) in Cina, uccise 800 persone in un anno (mortalità elevata con basso contagio);

- 2009 influenza suina (poca virulenza);

- 2019 COVID-19 -> osservazione dati, trend, terapie intensive, incubazioni (circa 1 settimana).

Elementi di statistica:

- media aritmetica -> è la somma di una raccolta di numeri divisa per il conteggio dei numeri nella raccolta;

- mediana (età mediana in demografia) -> si definisce la mediana come il valore/modalità assunto dalle unità statistiche che si trovano nel mezzo della distribuzione (numeri in mezzo);

- variabilità -> un indice di variabilità misura la presenza o meno di una certa stabilità dei valori assunti dalle unità rispetto alla misura di tendenza centrale;

- scarto quadratico medio -> lo scarto quadratico medio è un indice di dispersione statistico, vale a dire una stima della

variabilità di una popolazione di dati o di una variabile casuale. È uno dei modi per esprimere la dispersione dei dati intorno ad un indice di posizione, quale può essere, ad esempio, la media aritmetica o una sua stima; - coefficiente di variazione = misura di statistica descrittiva che ti aiuta a quantificare in modo oggettivo quanto sia grande il valore di una deviazione standard rispetto alla sua media; - rappresentazione di 2 caratteri congiunti -> grafico di dispersione = grafico a nuvola di punti su un piano cartesiano; - correlazione positiva e negativa -> un valore r positivo è indice di una correlazione positiva, in cui i valori delle due variabili tendono ad aumentare in parallelo. Un valore r negativo è indice di una correlazione negativa, in cui il valore di una variabile tende ad aumentare quando l'altra diminuisce; - la probabilità. Strumenti - piramide dell'età -> si muove in base all'età (popolazione)

giovane=larga base)- indice di vecchiaia -> ammontare popolazione anziana in rapporto a quella giovane- saldi -> naturale, migratorio

Il metodo più semplice per calcolare il numero di individui di una popolazione al tempo t è l'equazione di bilancio:

Nt+1 = Nt - Dt + Bt - Et + It

dove Nt+1 è il numero di individui al tempo t+1;

Nt è il numero di individui al tempo t;

Dt è il numero di individui morti tra t e t+1;

Bt è il numero di individui nati al tempo t e sopravvissuti;

Et è il numero di individui emigrati tra t e t+1;

It è il numero di individui immigrati tre t e t+1.

dati della mortalità -> variazioni anno per anno delle morti e ci permettono di capire se è accaduto qualcosa (es. covid)

Europa

Seconda transizione demografica europea:

- Calo natalità

- Calo mortalità

- Alta speranza di vita= invecchiamento Ageing society (età mediana passa da 32 anni a 42) e calo

dellapopolazionee calo del tasso di fecondità (Italia e Spagna età maggiormente avanzata al primoparto -> Nel 1995 l’età media del primo figlio in Europa si attestava in tutti i paesidentro l’intervallo di massima fertilità biologica (16-28), salvo rare eccezioni. Nel2016 solo i paesi dell’Est rimangono all’interno dell’intervallo). Ciò dipende da:maggiore libertà di scelta,il crescente ruolo sociale e lavorativo delle donne, ilprolungamento forzato della giovinezza (e della vita in generale), l’instabilitàeconomica, precarietà lavorativa e di vita, la difficoltà di conciliare maternità e lavoro,il debole sostegno dei sistemi di welfare, sono più evidenti in alcuni paesi piuttostoche in altri, ad esempio in Francia. Per questo motivo, in Italia, si rinuncia ad averepiù di un figlio.Le politiche di welfare potrebbero essere: riduzione della povertà e aiuti

al reddito; prestazioni in denaro e/o riduzioni fiscali alle famiglie con bambini e promozione dell'occupazione (congedo parentale -> le politiche di Francia, Germania, Belgio e Lussemburgo; assistenza nelle ore lavorative del genitore).

Paesi più vecchi: Italia, Portogallo e Germania (speranza di vita 78 anni)

Paesi più giovani: Islanda e Irlanda

Ciò implica che l'Europa sia il continente più vecchio del mondo, già dal XXI secolo. Seguono Nord America e Asia.

Si parla di suicidio demografico e inverno demografico per la situazione europea, in cui appunto i giovani sono in continua diminuzione (dal 1990 i decessi hanno superato le nascite).

Popolazione straniera con cittadinanza extra UE: 21,8 mln (4,9%). Nel 2018 gli immigrati nell'UE-27 sono stati 2,4 milioni, mentre sono 1,1 milioni gli emigrati verso paesi terzi, a 1,4 milioni di persone ammonta invece la migrazione interna all'UE.

Secondo le Nazioni Unite, l'Europa nei prossimi

ottant'anni potrebbe perdere fino a circa 120 milioni di cittadini. In Europa la speranza di vita è mediamente di 78,3 anni. Il Nord America è il continente con la speranza di vita più alta (+0,9 anni rispetto all'Europa), mentre subito dopo l'Europa c'è il Sud America con 75,3 anni; in fondo alla classifica l'Africa con 62,7 anni. La speranza di vita è mediamente aumentata in tutti i paesi europei negli ultimi 10 anni; i paesi con una maggiore speranza di vita sono la Svizzera (83,6), la Spagna (83,4) e l'Italia (83,3), mentre i paesi con i valori più bassi sono la Bielorussia (74,5), l'Ucraina, 71,2 anni, e la Russia a 70,9. Italia L'Italia è il terzo paese dell'Unione europea per popolazione (dopo Germania e Francia) e il 23° a
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Publisher
A.A. 2023-2024
19 pagine
SSD Scienze economiche e statistiche SECS-S/04 Demografia

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Elisaborla di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Demografia e sviluppo sostenibile e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi di Genova o del prof Enrico Ivaldi.