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DUNQUE I MORFEMI...
Anche chiamati monemi o formativi (semantemi e morfemi)
Il morfema, come unità astratta, è realizzato da un morfo X, ed eventualmente da un allomorfo Y, Z, W che compaiono in distribuzione complementare (fenomeno da investigare in diacronia)
[-s] Dog-s; [-iz] fish-es; (ox-en; child-ren) *dog-en *fish-ren *childs *ox-s
Quando gli allomorfi hanno una forma totalmente diversa, si parla di suppletivismo (spesso si vede nei derivati o nelle forme verbali)
➪Salda-tur-a; cambia-ment-o *salda-ment-o *cambia-tur-a
➪Andare; vad-o; va-i; and-rò *vad-rò;; *and-o; *vad-i; *vad-are
Può essere:
- libero: quando si presenta in forma autonoma (does) oppure (lui)
- legato: quando si presenta attaccato, legato a qualcosa (s) oppure (lo)
Luca nuot-a ogni giorn-o
COME CLASSIFICARE I MORFEMI?
1➪SECONDO LA FUNZIONE
Morfema derivazionale: mi permette di creare nuove parole facendole derivare da altre parole, per esempio i...
diminutivi ( gelato → gelatino), da sostantivo a sostantivo ( libro →libraio )
Morfema flessionale: tutti quelli che riguardano l’attualizzazione di una parola nel contestoconcreto, è come se in mancanza del morfema flessionale la parola fosse ‘impotente’, diventauna parola vera nel momento in cui viene attualizzato, per esempio *padr (parola impotente)diventa padre o padri ( parole concrete che si differenziano per numero)
COME CLASSIFICARE I MORFEMI?
➪2 SECONDO LA POSIZIONE: GLI AFFISSI
Li affissi sono sempre morfemi grammaticali o funzionali che si legano necessariamente adaltri per creare, attualizzare la parola e si distinguono in:
- Prefissi → morfema grammaticale posto prima della base lessicale → stra -ordinario
- Suffissi → morfema grammaticale posto dopo la base lessicale → Bell-o (cumulativo +sing. + masch.)
- Infissi → morfema grammaticale posto all’interno della base lessicale
Kiswahilikupenda > ni-na-penda vs ni-na-pend- w -a(!attenzione in gelat in o in non è infisso!)• Circonfissi → morfema grammaticale posto prima e dopo la base lessicale → Tedesco( )sagen > ge -sag-t ge e t è un unico morfema diviso in due parti• Transfissi → si trovano nelle lingue semitiche e uscitiche e alcune lingue omotiche, e sonoa cadenza regolare dentro le radici trilittereArabo → k - t - b → [k i’ ta: b] = libro, [‘ ku t u b ] = libri, [‘k a:t ib ] = scrittore, [‘ ka tab a] = luiscrisse. In arabo la radice trilittera è costituita da tre suoni consonantici che rimandano adun'idea molto generale di una sorta di ambito semantico.L’esempio della radice trilittera k - t - b rimanda al dominio del sapere, solo una voltaattualizzata si indica qualcosa di concreto.I transfissi sono presenti anche nell’ebraico e nelle lingue del corno d’Africa• Gli affissi con un valore di significato,
come per esempio logia in sociologia oppure cardio in cardiologia, sono detti "a statuto speciale", chiamati anche "semi parole" perché sono parole dotte che derivano da lingue dotte morte. In queste lingue avevano un significato pieno mentre ora le utilizziamo nei nostri tecnicismi per elevare in qualche modo il vocabolario tecnico. ALTRI TIPI - Sostitutivi → con morfi non isolabili segmentalmente: foo t/f ee t; - Morfo Zero → il morfema in senso astratto esiste, ma non ha una forma visibile: sheep/sheep - Morfemi sovrasegmentali → cambio di posizione dell'accento; uso del tono grammaticale: record ['rɛkɔ:d] registrazione [rı'kɔ:d] registrare - Processi alternativi (es. reduplicazione) → Indonesiano anak/anak-anak bambino/bambini - Amalgama (nati dalla fusione di due morfemi) → Francese au = à + illezione 11 Presentazione → Morfologia MORFEMI DERIVAZIONALI E FAMIGLIE DIPAROLE I morfemi derivazionali costituiscono un gruppo chiuso, ma offrono la possibilità di creare un numero teoricamente infinito di parole partendo dalla stessa base. Tali parole fanno parte della stessa famiglia. Campo semantico ≠ famiglia In questo esempio l'iniziatore è socio perché i suoi verbi di riferimento sono costruiti con suffissi e prefissi. Ma come si fa a capire qual è l'iniziatore? In generale con il riconoscimento della radice. Ma nel caso di lavoro e lavorare? In questo caso non si può capire con l'individuazione della radice perché la radice è in entrambi lavor. Allora, in italiano, si ricorre alla documentazione scritta ci dice che è nata prima la parola lavorare, e così possiamo stabilire che lavoro è una parola derivata dal verbo lavorare con derivazione a morfo zero, ovvero semplicemente applicando la desinenza alla base. COME DEFINIRE I DERIVATI E I TIPI MORFOLOGICI DIPartendo dalla base/iniziatore possiamo definire come avviene il processo di produzione vedendo i tipi morfologici di parola che vengono creati, seguendo questi step:
- In base al processo di derivazione: cosa deriva da che cosa?
- In base alla classe lessicale di partenza
- In base alla classe lessicale di arrivo
- Parole basiche / primitive
- Parole derivate
- Parole composte
Unità plurilessematiche:
rimaneggiare → è prefissato e suffissato verbale denominale, cioè da un nome creo un verbo: maneggio → rimaneggiare
prefisso: ri
radice: man
suffisso: eggio
desinenza: are
incallito → è prefissato e suffissato aggettivale denominale, cioè parto da un nome per creare un aggettivo: callo → incallito
prefisso: in
radice: cal
suffisso: ito
desinenza: o
deggiante → è suffissato aggettivale deaggettivale, cioè da un aggettivo creo un altro aggettivo: verde → verdeggianteprefisso: nessuno
radice: verde
suffisso: eggiante
Radice: verde
Suffisso: ggiant
Desinenza: e
DERIVAZIONI: QUESTIONI APERTE
Esistono morfemi che si presentano nascosti sotto altri morfemi, per cui si crea confusione, il problema maggiore nell'italiano sono le derivazioni deverbali.
Anche nella morfologia verbale abbiamo tre allomorfi -are -ere -ire che costituiscono il set che si riferisce al morfema creazione dell'infinito.
Quando si analizzano i derivati deverbali, dobbiamo definire come indicatore dell'infinito -are -ere -ire come tre allomorfi? Oppure abbiamo in realtà -are -ere -ire che sono formati da due morfemi, una vocale tematica (-a -e -i) e poi una desinenza (-re)?
vocale tematica a
mangi a re
i(n)m-mangi a re
pieg a re
pieg-a-ment-o
vocale tematica i
ud i re
ud-i-bil-e
len i re
len-i-ment-o
vocale tematica e diventa i
legg e re
legg-i-bil-e
DERIVAZIONE: QUESTIONI SPINOSE
- Le parole a derivazione zero (conversione): lavorare lavoro / calmo calmare
hanno fatto il percorso inverso
Le semiparole (o confissi) o prefissoidi e suffissoidi: socio-log-ia; cardiolog-ia. Hanno un'origine dotta, semi-parole doppie, formate di fatto da due parole che in latino o greco avevano un significato preciso.
Le parole composte: asciugamano; capostazione, cassaforte, altopiano, bagnoschiuma, Bahnhof, Bürgermeister, Fußballmeisterschaftqualifikationsspiel. In questo caso mettiamo insieme due basi che hanno un significato semantico diverso e mettendole insieme creiamo un nuovo significato.
Nella creazione di una parola composta posso avere una parte morfologica, però la funzione della parola composta è uguale alla funzione della parola bimembra.
Unità lessicali bimembri: nave scuola, parola chiave, hanno un significato superiore rispetto alle due parole separate in due contesti diversi.
Plurilessematiche (polirematiche): tagliare la corda, essere al verde le devo attualizzare nel mio
contesto• Acronimi: TG, SMS, CGILvengono utilizzati molto spesso sostituendo completamente la sua estensione
• Parole macedonia (con accorciamento): smog, ristobar, cantautoresubiscono un accorciamento in qualche punto
smog = smoke + fogristobar = ristorante bari fatti di grafia sono secondaril’unica cosa che distingue le due categorie è che nella parola composta posso avere una partemorfologica che si intromette PARTI DEL DISCORSOo categorie lessicali
VerbiSostantiviPronomiAvverbiPreposizioniCongiunzioniInteriezioni → derivano dalle emotività del parlante(Articoli) → è tra parentesi perché non è detto che si manifestino in una lingua(Aggettivi) → è tra parentesi perché non è detto che si manifestino in una lingua
AGGETTIVI E VERBI QUALIFICATIVIIl caso kulango• In kulango, come in molte lingua africane, la qualificazione avviene principalmenteattraverso l’uso di verbi qualificativi:ɔʃ́h
ɔɔ́ gb ́ ō ũ - hʋ̃ ̀ kw ı dɛɛ k ɛ ’r ɛ gboũ( ŋɔ ) = lui ha tagliato l’albero grosso
h ɔɔ́ ś ʋ̃ ́ ʋ̃ ́ - hʋ̃ ̀nyı ́y ɔk ɔ sʋ̃ʋ̃̃
La derivazione dal verbo qualificativo per la produzione di un aggettivo qualificativo non è una derivazione ovvia.
- Gli aggettivi qualificativi “veri” si limitano ai colori saturi (vu ŋo, bianco, biiko/biiro, nero, vãy ɔ, rosso, brugo, verde) e rarissimi altri gbaŋ ã forte, violento, gburum silenzioso, hıgıra arugoso
- Sono presenti in generale tutti gli aggettivi di altra natura (dimostrativi - animato / inanimato e sing. / pl., possessivi - le 6 persone -, indefiniti - parzialmente animato / inanimato: certi an. wı m ɔ / inan. wı n ı; altri an. nãbɔ/ inan. nãnı)
FLESSIONE E CATEGORIE GRAMMATICALI
- Per flessione si intende l’attualizzazione, a mezzo di morfemi specifici, delle radici lessicali nel contesto di enunciazione
Puell am
puer0 am at ≠ Puell a puer um amatil ragazzo ama la ragazza ama ≠ la ragazza ama il ragazzo➪am accusativo femminile➩morfo zero indica il caso del soggetto nominale➩a indica il caso del soggetto nominale➪um accusativo maschileIn italiano per indicare le relazioni tra un sintagma e l’altro usiamo le preposizioni o l’assenza di proposizioni, in questo ultimo caso le parole devono avere una posizione.