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Leon Battista Alberti
- Nasce a Genova nel 1404
- È figlio di un’importante famiglia fiorentina ma il padre era stato bandito da Firenze
- Lui torna a Firenze solo dopo la lauree nel 1428
- Frequenza Venezia
- Si laurea in diritto canonico a Bologna
- Grazie a quest’ultima cosa riceve la commissione di seguire il Papa nei suoi viaggi, diventa il sedentario del patriarca e poi diventa pastore apostolico, infine riceverà iltitolo di priore e queste cariche gli daranno la possibilità di vivere e studiare architettura
- L’emblema di Alberti è l’occhio alato. Questo emblema è stato oggetti di molte discussioni, quella più plausibile sia che lui si riferisse all’onnipresenza del divino, pare l’abbia visto negli obelischi divini
- Durante la sua carriere scrive importanti trattati:
- De pictura 1435 -> è il primo trattato. Si tratta di pittura. È il primo trattato dove
Codifica il metodoprospettico. All'interno di esso lui sostiene che il pittore ha una funzione più importante dell'architetto perché deve inventare i dettagli architettonici. De re aedificatoria 1485 (anno di pubblicazione, era già stato scritto prima) -> era già scritto nel 1452 ma lo pubblica solo con l'aiuto di Lorenzo De Medici. Trattato di architettura che si rivolgeva alle persone colte che si interessavano di architettura. Successivamente verrà tradotto in più lingue, tra cui l'italiano. È un trattato senza illustrazioni. È diviso in 10 libri nei quali l'autore si occupa di tutta la grafica. Cosa c'è nel trattato:
- Lui dice che non c'è un sopra delle colonne ma solo colonne trabeate e i pilastri con sopra gli archi
- Le colonne per lui sono l'elemento fondamentale, non sono solo un elemento decorativo ma anche un elemento importante dell'edificio
- La triade
La Vitruviana relativa a un edificio è:
- Firmitas - solidità dell'edificio
- Utilitas - l'edificio deve essere funzionale
- Venustas - è la bellezza
Alberti aggiunge Concinnitas (= armonia generale che regola le varie parti dell'edificio)
Gli ordini architettonici lui descrive dorico, ionico, corinzio e il composito che però da Alberti viene chiamato italico
Alberti non ragiona in termini di moduli ma si usa il numero, quindi la matematica, il finitio (rapporto che lega larghezza, lunghezza e profondità dell'edificio) e Collocatio (la disposizione delle parti)
Di Alberti conosciamo solo 2 disegni:
- Progetto per un edificio termale
- Non è datato e non ha committente
- È relativo alla naturalità
- Planimetria:
- Ambulatio (= loggia aperta) che porta ha uno snodo che è una chiara riproposizione della scarsella della sagrestia vecchia di Brunelleschi
- Vestibolo che si può andare in 2 parti:
Tiepidarium2. Al vorticus pseculario -> forse era l’ambiente d’accesso. Da quest’ultimo siandava al quest ad penetraria dove c’era una scala che probabilmente portava aiforni che scaldavano le saune2.
Disegno dei semi frontoni triangolari con voluto del tempio malatestiano
Tempio Malatestiano, Rimini, 1447-1454
- Chiamato anche antica chiesa di San Francesco a Rimini
- Durante la Seconda Guerra Mondiale è stato distrutto a causa di unbombardamento ma poi fu ricostruito grazie a fondi americani, questaricostruzione è stata fortemente voluta dallo storico dell’arte BernardBerenson.
- La chiesa in origine era gotica
- Il committente della ricostruzione è Sigismondo Pandolfo Malatesta, era uncondottiero importante e ricco, che fa voto di ricostruire la chiesa
- La ricostruzione inizia dall’edificazione delle cappelle di San Michele e di SanSigismondo per poi costruire tutto il resto della chiesa
In questa
chiesa Alberti ricrea un'architettura all'antica, la prima nel 400. L'involucro nuovo che Alberti apporta all'edificio è in pietra. La facciata: - È anche una facciata funeraria perché all'interno delle arcate dovevano essere posti i sarcofagi di Sigismondo e della moglie Isotta -> una facciata funeraria di chiesa, Alberti, l'aveva potuta vedere a Padova, dove aveva studiato, nella Chiesa degli Eremitani. L'impostazione della parte inferiore è quella dell'arco trionfale romano, in particolare dell'arco di Augusto a Rimini, con le colonne scanalate su base attica e con un capitello misto che sostengono una trabeazione. Il capitello è composto da: poli e dardi, volute e foglie di acanto -> richiamano un antico capitello romano ritrovato nelle chiese francesi. Tra le colonne si aprono delle arcate che appunto dovevano contenere le sepolture del committente e della moglie che poi non sono.Sulla facciata del tempio compaiono anche dei tondi, chiamati clipei, sono circondati da una colonnacivica, sono in porfido e sono ricavati affettando delle colonne, al loro interno è collocato un disco diporfido rosso, che sono chiaro riferimento all'imperatore, perché la corona di quercia con le bendesacre è la massima onorificenza concessa ad un imperatore e, in particolare, questa onorificenza erastata data all'imperatore Augusto a Roma nel 27 a.C. nel momento in cui si cominciava a costruire ilPantheon• Superiormente ha 2 paraste che dovevano poi sostenere un completamento arcuato e due elementitriangolari collegano questa paraste al registro inferiore• Il cantiere non viene seguito da Alberti ma dall'architetto Matteo de' Pasti -> medaglista prima che architetto• Il fatto di non dirigere direttamente il cantiere lascia alle maestranze una certa libertà che si può notare, adesempio, inun cordone, realizzato in marmo rosa di Verona che corre tutto attorno all'edificio, che però è ancora un elemento tardo-gotico•
Il portale:
- Decorato da una serie di ornamenti geometrici che richiamano l'opus sectile romano che serviva per i pavimenti
- Decorato con lastre di porfido rosso e verde serpentino, marmo che è stato asportato su richiesta di Sigismondo Malatesta dalla chiesa di Sant'Apollinare in Classe a Ravenna. I colori rosso e verde sono anche i colori della divisa dei Malatesta, quindi rappresentano la loro casata
Il capitello, in questo caso, è costruito da un collarino con delle foglie di acanto, ovoli e dardi, delle volute, tra le quali compare una testa di cherubino coronato, e un abaco incurvato. Questo capitello deriva, probabilmente, da un modello romano all'antica•
Il fianco della facciata è costituito da:
- Una serie di arcate su pilastri
- Le finestre a sesto acuto della chiesa gotica
- Le arcate
Sotto alle quali dovevano essere disposti i sarcofagi di personaggi illustri di Rimini, sono chiaramente ripresi dal Colosseo e dal Mausoleo di Teodorico a Ravenna.
Anche qui sono presenti i tondi in porfido.
Tutto realizzato in pietra con cupola monolitica.
All'interno dell'antica chiesa.
Copertura a capriate lignee corrisponde alla vecchia chiesa gotica.
Arcate a sesto acuto, anche se sono mascherate da degli archivolti. Le arcate corrispondono a quelle della chiesa esistente gotica.
Decorato durante il rifacimento della chiesa, con elementi rinascimentali, quindi con capitelli e paraste, che spesso appoggiano su degli elefanti in pietra, anch'essi simbolo dei Malatesta.
Questo tipo di decorazione interna pare attribuire allo scultore Agostino di Duccio, che segue i lavori insieme a Matteo de' Pasti; però è talmente ben pensato e ben proporzionato che forse, a sovraintendere i lavori, pare sia stato lo stesso Alberti che scriveva a Matteo.
dei Pasti• In una delle cappelle compare un importante affresco di Piero della Francesca, realizzato nel 1451, che si chiama “Sigismondo Pandolfo Malatesta a San Sigismondo”, quest’opera è importante anche dal punto della tecnica impiegata, perché utilizza una tecnica con una vernice a freddo che si è rovinata, al contrario di altre parti dell’affresco in cui era stata utilizzata una tecnica diversa• Problema -> ovvero il completamento della parte superiore perché non c’erano più soldi. Infatti la configurazione finale della facciata dell’edificio ci viene data dalla medaglia commemorativa in bronzo di Matteo de’ Pasti, perché appunto era un medaglista, coniata intorno al 1850 quando Sigismondo fa voto di ricostruire la chiesa• Medaglia:o Si nota come Alberti voglia riprendere l’arco centrale inferiore con un secondo arco su pilastri arricchiti da paraste scanalate (questopuò essere stato ripreso da San Marco a Venezia, reso ancor più alto con un girale di fogliame scolpito. Il finestrone rettangolare con l'architrave sorretto da due colonne. Lateralmente la medaglia indica dei semi frontoni curvi che poi diventano triangolari perché lo decide Alberti. Nella moneta c'è una cupola con nervature, richiama quella del Pantheon ma quella di Alberti è più alta del suo raggio, a differenza dell'ultima citata. Doveva essere impostata su una struttura di base che poteva essere o un transetto piuttosto corto a croce greca oppure l'intenzione di Alberti era quella di concludere la navata con una rotonda poco sporgente sopra cui c'era la cupola a spicchio. Per la navata centrale Alberti, per ragioni statiche e formali, avrebbe voluto una volta a botte realizzata in legno così che non gravasse sulla murature preesistenti.Palazzo Rucellai, Firenze, 1453-1458
Rucellai -> è interessato all'architettura. È una persona colta che non ha interessi politici. Il cognome deriva da un colore che veniva usato per tingere qualcosa. Durante un giubilo parte e va a Roma, tiene un diario di nome Zibaldone che è fonte di suggerimento per i palazzi che commissiona a Leon Battista Alberti.
- Bernardo Rossellini è l'architetto che lo costruisce
- È il primo lavoro per Rucellai
- La prima facciata si ferma a 5 interassi, successivamente si espande di 2 interassi
- Tutta l'apparecchiatura usata in pietra è attentamente disegnata da Alberti, bugna per bugna
- Problema della sporgenza del rivestimento -> la nuova facciata la deve disegnare sporta di pochi cm per una legge che vigeva a Firenze in quel tempo
- Come modello di riferimento per questo palazzo era quello Medici, lui ne riprende la scansione in 3 live