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TIROIDE
Il parenchima è formato da numerosi FOLLICOLI (diametro 20/ 500 μm)
contenenti una sostanza viscosa detta COLLOIDE. La parete dei follicoli è
costituita da cellule chiamate TIREOCITI, che hanno forma epitelioide e
secernono T3 e T4 nella cavità del follicolo (lo iodio viene legato alla
tireoglobulina, una proteina iodata precursore degli ormoni tiroidei). Gli
ormoni tiroidei regolano il metabolismo cellulare, la temperatura, il battito
cardiaco, la produzione di proteine.
Quando la tiroide “lavora troppo” e, nel sangue, la concentrazione di
ormoni circolanti è alta, si parla di ipertiroidismo. I sintomi sono:
dimagrimento, accelerazione del ritmo cardiaco, nervosismo, tremore alle mani, ansia, insonnia, debolezza
muscolare, sudorazione eccessiva. Quando la tiroide '”lavora poco”, ossia produce una quantità
insufficiente di ormoni, si parla di ipotiroidismo e si hanno i sintomi opposti (gozzo).
Nella tiroide si trovano anche altre cellule dette PARAFOLLICOLARI o CELLULE C che non raggiungono il
lume dei follicoli. Le cellule C producono CALCITONINA, un ormone implicato nella regolazione del
metabolismo del calcio e dei livelli del calcio nel sangue (calcemia). La calcitonina è un polipeptide che
interviene abbassando la concentrazione del calcio nel sangue (inibisce gli osteoclasti).
PARATIROIDI
Sono piccole ghiandole costituite da due tipi cellulari differenti: le CELLULE PRINCIPALI che sintetizzano
PARATORMONE e le CELLULE OSSIFILE. Il paratormone è un polipeptide che regola il metabolismo del calcio
in maniera opposta rispetto a quella della calcitonina, inducendo un aumento della calcemia e stimolando
gli osteoclasti. GHIANDOLE SURRENALI
Sotto il controllo dell’ACTH ipofisario.
Sono due ghiandole ciascuna formata da una ZONA CORTICALE e una
ZONA MIDOLLARE.
La zona corticale è formata da:
- ZONA GLOMERULARE si trova sotto la capsula ed è formata
da piccoli cordoni cellulari disposti a gomitolo. Secerne i
CORTICOSTEROIDI tra cui i MINERALCORTICOIDI (ALDOSTERONE) che
controllano la concentrazione degli ioni nel sangue;
- ZONA FASCICOLATA i cordoni cellulari formano lunghi fascicoli o
colonne
- ZONA RETICOLARE è lo strato più profondo ed è formato da un
sottile strato di cordoni cellulari intrecciati tra loro. Produce bassi livelli di
ANDROGENI con effetti mascolinizzanti.
La zona fascicolata e reticolare producono i GLUCOCORTICOIDI
(CORTICOSTERONE e CORTISOLO) che controllano il metabolismo delle
macromolecole, riducono le risposte infiammatorie e immunitarie.
La zona midollare è formata da CELLULE CROMAFFINI che derivano dalle
creste neurali. La midollare secerne le amine biogene:
- ADRENALINA;
- DOPAMINA;
- NORADRENALINA
con effetti sul sistema circolatorio e il metabolismo dell’organismo.
GONADI
Le gonadi (testicolo e ovaio) oltre a produrre i gameti hanno una funzione endocrina. Gli ormoni prodotti
dalle gonadi sono derivati dal colesterolo e denominati ormoni (o steroidi) sessuali.
TESTICOLO Contiene le cellule di Leyding (diametro 20 μm) in contatto con i
capillari sanguigni. Queste cellule, sotto la stimolazione
dell’ormone ipofisario LH, secernono il TESTOSTERONE (T). Il
testosterone viene captato dalle cellule del Sertoli, situate nella
parete dei tubuli seminiferi. Qui il testosterone viene convertito
in androgeni più potenti come il DIIDROTESTOSTERONE (DHT). Le
cellule del Sertoli producono anche le INIBINE.
OVAIO
La componente endocrina è rappresentata dalle
CELLULE DELLA GRANULOSA dei follicoli ovarici e
dalle CELLULE DELLO STROMA, che si dispongono in
strati concentrici intorno alla granulosa formando la
TECA DEL FOLLICOLO.
Ciascun follicolo contiene un ovocito in maturazione
circondato da vari strati di cellule follicolari e avvolto
a sua volta da cellule tecali. Durante il ciclo ovarico,
l’incremento di LH stimola le cellule della granulosa a
produrre progesterone in piccole quantità. Il
progesterone con l’incremento dei livelli di LH,
determina la maturazione dell’ovocito e induce
l’ovulazione. Dopo l’ovulazione i follicoli si
trasformano in corpi lutei. Dopo la fecondazione il
corpo luteo si accresce continuando a produrre
progesterone. In assenza di fecondazione il corpo
luteo degenera.
Le cellule tecali producono TESTOSTERONE sotto lo
stimolo di LH. Il testosterone viene trasferito alle
cellule della granulosa. Le cellule della granulosa
convertono il testosterone in ESTRADIOLO, grazie
all’AROMATASI e sotto lo stimolo di FSH.
SISTEMA NEUROENDOCRINO DIFFUSO
Molti organi e apparati contengono cellule in grado di secernere sostanze segnale capaci di agire a breve
distanza dal sito di rilascio. Questa modalità di secrezione è detta PARACRINIA e le cellule dotate di questa
proprietà sono dette ELEMENTI A SECREZIONE PARACRINA. Spesso le cellule a secrezione paracrin a sono
identificate con il termine di PARANEURONI per la loro somiglianza con i neuroni. Le cellule possono
formare aggregati detti PARAGANGLI. Nei paragangli si osservano due tipi di cellule: le cellule principali e le
cellule di sostegno. L’insieme di tutti questi elementi costituisce il SISTEMA NEUROENDOCRINO DIFFUSO
(DNES). Queste cellule poggiano di norma sulla membrana basale dell’epitelio in cui sono intercalate e
possono raggiungere la superficie libera dell’epitelio tramite sottili prolungamenti: in questo caso sono
dette di tipo APERTO, mentre gli elementi apparentemente privi di un collegamento con la superficie sono
detti di tipo CHIUSO. Le cellule del sistema DNES derivano dalle creste neurali o dall ’endoderma e la loro
distribuzione può essere molto diversa nel feto e nell’adulto.
GHIANDOLE MISTE
Sono ghiandole che hanno sia una funzione esocrina sia una funzione endocrina e sono il pancreas e il
fegato. PANCREAS
E’ una grande ghiandola annessa al duodeno
costituita da una componente esocrina e da una
endocrina.
Il pancreas esocrino è una ghiandola tubuloacinosa
composta formata da adenomeri sierosi. Gli acini
sierosi riversano nell’intestino enzimi digestivi che
idrolizzano le macromolecole presenti ne cibo in
monomeri.
Oltre alla porzione esocrina, che ne rappresenta la
parte prevalente, il parenchima pancreatico
comprende gli isolotti di Langerhans, che secernono nel sangue alcuni ormoni polipeptidici molto
importanti per la regolazione del metabolismo del glucosio. Nelle isole pancreatiche si distinguono 4 tipi di
cellule endocrine che secernono ormoni diversi:
- Cellule β 70% secernono INSULINA che diminuisce la glicemia (stimola la glicogenosintesi =
conversione del glucosio in glicogeno);
- Cellule α 20% secernono GLUCAGONE che incrementa la glicemia (stimola la glicogenolisi);
- Cellule δ 5-10% secernono SOMATOSTATINA che modula il funzionamento tra le alfa e beta;
- Cellule F 1-2% secernono il POLIPETIDE PANCREATICO che regola la secrezione delle cellule
esocrine del pancreas.
La produzione di quantità insufficienti di insulina da parte delle cellule β è responsabile del diabete.
FEGATO
E’ la ghiandola più grande del corpo. A differenza delle altre ghiandole le due funzioni (esocrina e
endocrina) sono espletate dalla stessa cellula: l’EPATOCITA, responsabile sia della formazione della bile sia
dei prodotti endocrini. Gli epatociti sono coinvolti nella secrezione delle proteine del plasma sanguigno,
nella degradazione dei composti tossici liposolubili (farmaci) e nell’assunzione di glucosio e lipidi del
sangue.
TESSUTI DI ORIGINE MESENCHIMALE
I tessuti di origine mesenchimale sono caratterizzati da cellule che sintetizzano materiali extracellulari
(matrice). Questi materiali sono spesso così abbondanti che le cellule risultano tra loro ampiamente
separate, diversamente da quanto accade negli epiteli dove sono sempre a stretto contatto. Questi tessuti
vengono chiamati CONNETTIVI in quanto si interpongono tra tessuti di origine diversa e li connettono tra
loro. I connettivi hanno una comune origine embrionale, MESENCHIMA.
I tessuti connettivi si dividono in:
- PROPRIAMENTE DETTI che si dividono a loro volta in connettivo MUCOSO, connettivo FIBRILLARE,
connettivo RETICOLARE, CONNETTIVO ELASTICO, TESSUTO PIGMENTATO e TESSUTO ADIPOSO (la
matrice extracellulare è molle);
- DI SOSTEGNO che sono il tessuto CARTILAGINEO (la matrice è flessibile) e il tessuto OSSEO (la
matrice è rigida);
- A FUNZIONE TROFICA che sono il SANGUE e la LINFA (la matrice è fluida).
Nel corso della filogenesi (studio della storia evolutiva degli organismi viventi) e dell’ontogenesi (sviluppo
dell’embrione) il tessuto più primitivo è quello connettivo seguito dalla cartilagine e dall ’osso.
I tessuti connettivi sono formati da una COMPONENTE CELLULARE comprende nte varie cellule immerse in
una MATRICE EXTRACELLULARE. La matrice extracellulare è a sua volta costituita da una COMPONENTE
AMORFA (o sostanza fondamentale) e da una COMPONENTE FIBRILLARE.
MATRICE EXTRACELLULARE
COMPONENTE AMORFA è un sistema colloidale gelatinoso e trasparente formato da una FASE
DISPERDENTE ACQUOSA con sali inorganici ionizzati e da una FASE DISPERSA organica. La fase dispersa è
costituita da: proteoglicani, glicoproteine, enzimi. Una delle caratteristiche più marcate della componente
amorfa è la sua plasticità e la sua resistenza alla compressione.
PROTEOGLICANI: sono formati dall’unione di più GAG a un core proteico. I GAG sono polimeri di unità
disaccaridiche, un elemento delle quali è sempre un’esosamina e trattengono acqua. I GAG si dividono in:
- SOLFORATI: CONDROITINSOLFATO A, B e C, CHERATONSOLFATO, EPARINA, EPARONSOLFATO;
- NON SOLFORATI: ACIDO IALURONICO (è il più diffuso. La ialuronidasi è in grado di idrolizzare l ’acido
ialuronico, riducendone la viscosità e aumentando la permeabilità) e ACIDO CONDROITINICO
(differisce dall’acido ialuronico perché possiede la galattosamina al posto della glicosamina) .
I principali proteoglicani sono: DECORINA,
PERLECANO, BIGLICANO, SINDECANO.
I proteoglicani possono formare AGGREGANI: macromolecole formate dall’unione tra più GAG e l’acido
ialuronico. L’acido ialuronico rappresenta il core centrale a cui si legano con legami ionici le componenti
proteiche di numerosissimi proteoglicani, tramite l’ausilio di proteine leganti accessorie. Gli aggregani
interagiscono a loro volta con le fibre collagene formando domini idratati incomprimibili (resistenza
meccanica).
GLICOPROTEINE: (oligosaccaridi + proteine) il gruppo proteico predomina sulla componente glicosidica. La
percentuale di queste proteine aumenta con l’età d