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1.FARMACI CHE AGISCONO SULLA BIOSINTESI DELLA PARETE CELLULARE Hanno effetto terapeutico antibatterico. La parete batterica è un ottimo target perché si sfruttano le peculiarità dai batteri, visto che questa struttura non è presente nel regno animale. a. Antibiotici Beta-lattamici Il target, il peptidoglicano, è specifico della specie patogena; quindi, la terapia sarà mirata e specifica senza avere problemi di tossicità off-target. Andando a bloccare la sintesi dalla parete cellulare, si causa la lisi del batterio. Antibiotico: bios = vita → antibiotico vuol dire “vita contro la vita” perché gli antibiotici sono delle sostanze prodotte dai microorganismi (batteri o funghi) per combattere altri microorganismi. PENICILLINE Il batteriologo Alexander Fleming scoprì che le sue colture batteriche erano morte perché erano state contaminate da una muffa e pensò di utilizzare quest’ultima a fini terapeutici. Uno dei grandi problemi fu scoprire cosa della muffa aveva questo effetto. Non fu una scoperta razionale, ma per serendipity. Struttura e nomenclatura Nomenclatura comune: 6-APA = Acido 6-amminopenicillanico → Il gruppo carbossilico è sempre nella stessa posizione; invece, si deve indicare la posizione del gruppo amminico. Le varie penicilline differiscono per il gruppo legato all’amminogruppo. L’acido penicillamico è costituito da un sistema biciclico in cui è fuso l’anello betalattamico con una tiazolidina (ciclo a 5 saturo con zolfo e azoto), viene detto acido per la presenza di un gruppo carbossilico in C3. La numerazione viene effettuata a partire dallo zolfo in quanto è l’atomo più pesante, poi procedo prima lungo l’anello tiazolidinico. Nella posizione 2 ci sono due metili geminali. Questo è un prodotto naturale dal regno animale, ha una stereochimica ben definita, è presente come singolo enantiomero, anche se ha 8 possibili enantiomeri. Nomenclatura IUPAC: Penam = 7-oxo-4-tia-1-aza-biciclo[3.2.0]eptano Consideriamolo come se fossero bicicloalcani ovvero due cicloalcani che condividono almeno due atomi di carbonio (due atomi di carbonio condivisi vengono detti atomi testa di ponte). La nomenclatura di questi composti avviene per step: 1. Nomenclatura del bicicloalcano → Immaginiamo la molecola senza gli eteroatomi: un ciclobutano e un ciclopentano fusi con due atomi di carbonio in comune. Numeriamo andando a considerare gli atomi di carbonio totali e chiamandolo come un alcano; quindi, avendo 7 atomi principali avremo un bicicloeptano. 2. Inizio della numerazione: La numerazione viene effettuata non a partire dall’atomo più pesante ma partendo da un atomo a testa di ponte (scegliendo tra l’atomo a testa di ponte con la massa atomica maggiore). Nel caso specifico nella numerazione si segue il percorso antiorario in modo da attribuire all’atomo più pesante (ovvero lo zolfo) il numero inferiore possibile nella numerazione. Atomi che collegano i “testa di ponte”:In seguito tra le parentesi quadre
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Publisher
A.A. 2024-2025
13 pagine
SSD Scienze chimiche CHIM/08 Chimica farmaceutica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher riiiriirr di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Chimica farmaceutica e tossicologica 1 e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Bologna o del prof Bolognesi Maria Laura.