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RNA;
r-RNA= ribosomiale
t-RNA= trasfer; nei geni di classe III; prende parte alla sintesi proteica trasportando l’aa small nuclear
RNA; servono per la maturazione dei trascritti dei geni di classe II
regolatori= hanno un ruolo sull’m-RNA, regolando l’espressione delle proteine in ultima analisi
Mirna RNA o piccoli RNA (<200nt)
Long- non coding RNA (>200 nt).
PROGETTO FANTOM5
Successivo alla pubblicazione del progetto genoma. Ha analizzato tutti gli m-RNA che si esprimono in tutti i tipi
di cellule (umane e dei topi), studiando i geni e i promotori. I ricercatori sono stati in grado di stabilire quali
geni vengono “accesi” durante l’attività cellulare nell’uomo e nel topo, tracciando anche una mappa accurata
delle regioni di DNA che rappresentano gli esatti “interruttori” – chiamati promoter ed enhancer – dell’attività
di un gene. Ciò rappresenta un importante successo scientifico internazionale, che consente di definire per la
prima volta le regioni del genoma che risultano attive in condizioni normali e in caso di malattia. Questo aiuterà
i ricercatori e i medici di tutto il mondo a identificare con più facilità i singoli geni coinvolti in alcune patologie,
con la possibilità di sviluppare nuove cure o mettere a frutto terapie mediche personalizzate.
CONCLUSIONI:
I 20 mila geni (codificanti per proteine) del primo progetto erano corretti del primo.
I geni totali sono 63 mila.
Restano pertanto 40 mila ncRNA (non codificanti per proteine)
È molto importante studiare questi 20 mila geni per capire quando ci troviamo di fronte a geni alterati.
I 20 mila geni codificanti per proteine secondo la proposta del programma IDG ma anche della Fondazione
Telethon in Italia sono stati suddivisi in 4 categorie sulla base delle quantità di conoscenze disponibili e dello
stato di avanzamento verso lo sviluppo terapeutico:
- Geni Tclin che sta per target clinici = geni che codificano per proteine che sono già state studiate e
rappresentano bersaglio di farmaci già approvati (rappresentano il 3,3%). Sono circa 700 proteine
identificate che hanno già portato a farmaci di successo come gli anticolesterolo, gli antinfiammatori
steroidei, i gastroprotettori;
- Geni Tdark = geni di cui sappiamo ancora poco o niente (1/3 del totale= 29,4%)
- Geni Tbio = geni di cui disponiamo le conoscenze biologiche (sappiamo di quali proteine fanno parte).
Include geni noti per essere associati a specifiche malattie e potenzialmente interessanti da studiare,
anche se le proteine non sono state identificate ancora come bersagli di farmaci (58,3%, i più
numerosi).
- Geni Tchem = geni per proteine che si legano a specifiche molecole e da questo gruppo si potrebbero
derivare farmaci (9%) Il cerchio interno rappresenta l’insieme delle
proteine codificate dal genoma umano diviso, in
quattro porzioni colorate che corrispondono alle
categorie di avanzamento nella ricerca di nuovi
farmaci.
Nella categoria più numerosa Tbio, arancione chiaro,
ci sono i bersagli che appaiono biologicamente
interessanti perché associati a specifiche malattie.
I Tchem si avvicinano alle applicazioni approvate
perché sono in grado di legare specifiche molecole.
In verde la categoria Tclin clinicamente utile con
farmaci.
Il cerchio esterno mostra che in ogni categoria sono presenti, in percentuali diverse, tipi di proteine che
svolgono ruoli chiave nella cellula: recettori di membrana, nucleari, canali ionici, enzimi tra cui le chinasi,
trasportatori, fattori di trascrizione, fattori epigenetici ed altro.
La comunità scientifica si sta dando da fare per traghettare i target chimici nel gruppo clinico, per trovare le
classi di proteine più promettenti come recettori, canali ionici ed enzimi. Esistono circa 10000 malattie rare e di
queste solo 500 hanno una terapia.
La ricerca dei farmaci comunque non può esaurirsi con le ricerche nelle banche dati genomiche. Per
conoscere i meccanismi alla base delle malattie sono necessari esperimenti di laboratorio, che richiedono
tempo. Preferenzialmente vengono compiuti studi sulle cellule e i geni si comportano diversamente in base ai
tipi cellulari. Pertanto la biologia in silico che usa elaborazioni al computer, ha bisogno del ‘’wet science’’, ossia
«biologia bagnata» che si fa con le colture cellulari, ma anche con le colture miniaturizzate degli organi creati in
vitro in 3D (organoidi) e con gli organismi modello come il topo.
Molto importanti sono anche le moderne piattaforme tecnologiche come il sequenziamento di nuova
generazione o l’editing genomico come CRISPR, che permette di inattivare ma anche di sovra esprimere i geni,
da soli, oppure in combinazione, per indagare la funzione.
Il dark aumenta ancora di più se si pensa al trascrittoma che non codifica per proteine Gran parte del
trascrittoma non codifica per proteine (98%) ossia non serve come stampo per l’assemblaggio di proteine ma
questo non vuol dire che sia privo di funzioni biologiche. Anzi appare sempre più evidente che anche mutazioni
di queste regioni possano avere e etti patologici e dunque anche questi RNA potrebbero diventare target clinici
Lezione 22 marzo
Cuore e cervello hanno un numero di mitocondri molto elevato perchè hanno una richiesta energetica
molto alta. In più un soggetto che si allena avrà una aumento di mitocondri,biogenesi mitogenesi
miitocondriale,cioè il numero dei mitocondri è variabile in base allo stile di vita. I mitocondri
derivano dalla teoria endosimbiontica. Membrana interna
La forma del mitocondrio può essere anche circolare. I mitocondri possono unirsi con la fusione, possono
separarsi con la fissione o possono essere eliminati con l’autofagia.
La sintesi proteica può avvenire nei ribosomi, nel reticolo endoplasmatico rugoso o anche nei
mitocondri. Il cromosoma del procariote ancestrale è lungo 16 mila coppie di basi. E’ più piccolo.
Le altre informazioni vengono inserite nel DNA nucleare. Ecco in che modo si è ridotto il
cromosoma procariotico.
Il DNA mitocondriale è un DNA essenziale,cioè c’è una densità genica molto elevata. La regione
bianca viene definita ansa T,è una regione non codificante, viene detta ansa di
dislocazione(diloop). E’ una regione molto importante ricordiamo gli interruttori di trascrizione
cioè i promotori. Abbiamo 37 geni, ma non 37 promotori. Ci sono 2 regioni promotori,perché i 2
filamenti che compongono il cromosoma circolare sono a doppia elica, e le eliche vengono divise
in catena pesante e catena leggera. Più basi puriniche nella catena pesante e più basi piramidiniche
nella catena leggera. Queste verranno copiate come un unico trascritto per questo abbiamo due
promotori. La trascrizione nei procarioti è policistronica quindi abbiamo un unico trascritto con più
prodotti. C’è un’ altra sequenza detta origine di replicazione per la catena pesante, in un’altra
regione c’è quella della catena leggera. Per far partire replicazione serve un origine che è presente
nella diloop. E’ l’interruttore mitocondriale. Il DNA mitocondriale potrà o essere replicato,perché
le cellule poi si divideranno e avremo bisogno di più mitocondri. Abbiamo bisogno di sintetizzare
quei 13 polipeptidi che ci permetteranno di fare ATP per la respirazione. Questa catena d-loop è
una catena regolatrice. E’ stata studiata e si sono accorti che questa sequenza varia da persona a
persona. Per questo viene sfruttata sul luogo di un crimine per riconoscere il sospettato,
solitamente si guarda il DNA microsatellite, ma se si hanno dei dubbi si vanno a studiare queste
regioni. Anche se purtroppo ancora dal punto di vista legale non ha ancora valore, solo i
microsatelliti sono legali.
DNA mitocondriale (mt DNA)
•D-loop (ansa di dislocazione): sito di controllo per la replicazione e la trascrizione. Oh,: origine di
replicazione per il filamento pesante
• HSP, LSP: promotori per i filamenti pesante e leggero
•TFAM, Mt3,4 (fattori di trascrizione che legano i promotori nel D-loop)
•TFAM è essenziale (il topo knock-out non sopravvive)
Complesso 1:geni nucleari e mitocondriali
Complesso 2: non sono coinvolti i geni mitocondriali
Ricordiamoci che per fare questi complessi sono
necessari contributi nucleari e mitocondriali.
Per il mitocondrio c’è qualche
eccezione per il codice universale. C’è
qualche eccezione per i codoni di stop
Il DNA mitocondriale si trova nel citosol del mitocondrio,matrice mitocondriale,dove viene prodotta
la maggior parte dei ROS,radicali dell’ossigeno che sono molto importanti per la segnalazione
cellulare. Questi ROS vengono prodotti,perchè talvolta le molecole di ossigeno che si trasformano in
ATP per aerobiosi non si trasformano in ATP e diventano ROS, se ne abbiamo troppi la cellula può
andare in stress ossidativo. ROS (Reactive Oxygen Species)
I più importanti ROS sono l'anione superossido O2-, il perossido d'idrogeno H2O2 e il radicale
ossidrilico •OH. L'anione superossido (O2-) è prodotto dalla riduzione incompleta di O2 durante la
fosforilazione ossidativa, da alcuni enzimi (xantina ossidasi) e dai leucociti. Il DNA mitocondriale è
più danneggiato rispetto al DNA nucleare. Il DNA viene riparato con dei sistemi che sono più presenti
nel DNA nucleare rispetto a quello mitocondriale. Questo perchè si trova vicino alle specie
radicaliche e perché ha meno sistemi di riparazione. Il DNA mitocondriale duplica continuamente,
mentre il DNA nucleare duplica nella fase S,che sta per sintesi.
Eredità materna o eredità diaginica:cioè
ereditiamo i mitocondri di origine materna
e quindi c’è l’ipotesi dell’eva nera, secondo
cui abbiamo una progenitrice africanico.
DNA nucleare è biparentale.
Se ci fossero tutti i mitocondri identici parleremo di omoplasmia,se confrontiamo due dna
mitocondriali e al posto di una C abbiamo una T, se il numero di queste variazioni è basso non
succede nulla, se è alto c’è il rischio di dare origine a una malattia. Eteroplasmia= può essere
di livelli diversi e significa che il dna mitocondriale non è uguale. L’eteroplasmia quando
supera una certa percentuale genera malattie dette encefalomiopatie mitocondriali.
Catena pesante e leggera danno origine a un unico
trascritto.
Le polimerasi sono responsabili di copiare il dna in altro dna,perchè solitamente da una molecola
di dna ne dobbiamo ottenere 2. Le polimerasi oltre ad aggiungere nucleotidi hanno anche attività
esonucleasica,cioè di togliere nucleotidi. In questo caso l’attività esonucleasica 3’-5’, m