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Geni di classe 1 codificanti gli rRNA: portano l’informazione per rRNA 28S 5.8S e 18S
cioè non codificanti. Questi geni si trovano nei cromosomi 13,14,15,21 e 22 che sono i
cromosomi acrocentrici. La posizione del gene sul cromosoma si chiama locus. Questi
geni sono organizzati in 5 cluster cioè in 5 cromosomi diversi e sono geni presenti in
copie ripetute 150-200 volte.
13/03 CLASSE 2:
GENI DI sono i geni che portano informazioni per mRNA che portano
informazione per le proteine. Abbiamo promotori più variabili, cioè ci sono più classi di
promotori: ci sono promotori che hanno la sequenza TATA a -25 oppure geni tatales
cioè non hanno la sequenza TATA e dopo il punto d inizio della trascrizione presentano
una sequenza conservata chiamata DPE formata dalla sequenza AGAC dopo la
posizione +24.
I promotori dei geni di classe due sono più ricchi di altre sequenze oltre la TATA ci sono
altre box conservate come la CAAT box o la GC box a numeri negativi -60 e -100. Oltre
a questo c’è sempre una sequenza dove si lega l’RNA polimerasi. Questi geni che
portano informazioni si distinguono in geni che vengono trascritti ed espressi sempre,
cioè proteine o enzimi che servono per le funzioni vitali e si chiamano geni
housekeeping e geni che vengono trascritti ed espressi nel momento in cui l’ambiente
lo richiede. È l’mRNA che si esprime ma non tutti i geni che portano informazioni per
mRNA si esprimono. L’RNA polimerasi non deve trovare libero il posto per attaccarsi
quindi così non copia. Questi sono geni sottoposti a regolazione, gli housekeeping no.
Per questo c’è bisogno di questi elementi promotori. Quindi in queste sequenze box si
attaccano le proteine che servono per regolare l’espressione genica quindi favoriscono
o no l’attacco dell’RNA polimerasi. Come è fatto il gene di classe due quindi? è
monocistronico quindi un un’unica informazione per un unico prodotto. Inizia con il
numero 1 dopo la sequenza TATA del promotore e abbiamo quindi diverse regioni
trascritte:
- dal +1 alla sequenza AUG abbiamo una regione chiamata 5’UTR cioè
segmento 5’ non tradotto (però copiato) dell’mRNA quindi non comparirà
nell’informazione per la proteina ma servirà dopo all’mRNA per agganciarmi
al ribosoma e poter permettere la traduzione.
- dall’AUG a T chiamata sequenza codificante cioè la regione del genere che si
articolerà in esimi e introni. In questa regione ci sono altre regioni che
rimarranno tali e quali cioè glie sono e delle regioni chiamate introni che
verranno rimosse (processo si chiama splicing) durante la maturazione. AUG
è la tripletta con cui iniziamo qualsiasi proteina che porta informazione per la
metionina che è sempre il primo aa di ogni proteina ed è specificata dal
codone AUG. T sta per tripletta di terminazione, quando finisce la sintesi
della proteina è perché RNA polimerasi si trova di fronte a questa sequenza
che possono essere tre triplette, UGA,UAA e UAG.
- l’ultimo tratto viene chiamato 3’UTR ed è un’altra regione che non porta
informazione per la proteina è c’è una sequenza AAUAAA che una sequenza
di terminazione cioè il terminatore.
15/03
Destino dei geni duplicati: Durante la duplicazione posso mantenere le
informazioni quindi, ridondanza: molti geni
hanno le stesse informazioni per le stesse
proteine. È possibile anche che alcune
copie rimangono invariate e altre
accumulano mutazioni casuali (una base
sostituita con un’altra, delezione di una
base, una base in più quindi inserzione..),
quindi l’mRNA cambia le sue informazioni e
quindi i perdiamo l’informazione o
otteniamo una proteina diversa oppure non
succede nulla perché ci sta la rigenerazione del codice genetico. Il gene può anche
non essere più attivo a seguito di mutazioni e si dice che è divento psuedogene.
Alcune delle sequenze codificanti che quindi portavano informazioni per proteine si
sono inattivate e sono diventati pseudogeni. Si originano da eventi di duplicazione e
successiva mutazione.
Gli psudogeni (sono le copie inattive di un gene) possono essere:
- non processati: possono contenere l’intero promotore, hanno ancora la
struttura in esoni e introni e non contengono la cosa di poliA cioè un
aggiunte che viene fatta all’mRNA durante la maturazione. Sono come il
gene di classe di 2 ma lo psudogene ha una mutazione. Solitamente si
trovano nelle regioni vicino al centromero cioè quelle caratterizzate da
eterocromatina (quella che non lavora, non trascrizionalmente attiva).
- processati: detto anche retropsudogeni: abbiamo il nostro gene di classe 2
mutato che verrà trascritto in mRNA, questo dovrebbe venir tradotto in
proteina e andare nel nucleo, ma l’mRNA dopo essere sottoposto a
maturazione quindi vengono tolti gli introni o aggiunta al 3’ della coda poliA,
tutto nel nucleo, e anzi che andarsene nel citoplasma per fare la sintesi
predica rimane nel nucleo e questo poi verrà retroscaritto in DNA ad opera di
una trascrittasi inversa e verrà inserito in un’altra regione del genoma, è
come se il materiale genetico saltasse di posizione: questi geni vengono
trasferiti da un punto all’altro del genoma. Non portano con se il promotore.
Posizionandosi in una posizione diversa mi compromette l’attività.
Molto raramente gli psudogeni non processati possono risorgere cioè possono
riattivarsi e tornare di nuovo funzionali, questo succede quando c’è una reversione
della mutazione.
CLASSE 3:
GENI DI geni che portano informazioni per rRNA 5S, tRNA e snoRNA (piccoli
RNA nucleolari). L’rRNA 5S serve per fare i ribosomi, precisamente la subunità
maggiore insieme al 5.8S, i tRNA invece servono per trasportare l’aa in sede di sintesi
proteica. L’enzima coinvolto nella trascrizione di geni di classe tre è l’RNA polimerasi
tre. L’eccezione per questi geni è legata alla posizione del promotore perché alcuni di
questi geni: quelli che portano informazione per il 5S e tRNA, hanno promotori interni
quindi si trovano dopo il +1 del gene, cosa che non avevamo visto per le altre classi di
geni dove il promotore era sempre prima. Il promotore quindi si trova nell’informazione
del gene ed è bipartito perché ha due box. Quando ce la trascrizione quindi ci saranno
dei fattori di inizio che si localizzeranno in quella regione e prenderanno l’RNA
polimerasi e la metteranno in quelle box, il 5S è il TRNA ha un a box in comune (box
uguale sequenza conservate di riconoscimento). Per i snoRNA invece il promotore è
esterno. I promotori interni si suddividono in 2 tipi,
ciascuno con una struttura bipartita. I
promotori possono consistere in: sequenze
bipartite a valle del punto d’inizio, con
boxA separata da boxB o da boxC;
sequenze separate, a monte del punto
d’inizio (OCT, PSE, TATA).
DNA INTERGENICO: cioè DNA che non porta informazioni quindi non è codificante
(sempre slide con tutte percentuali, ma fregatene de ste percentuali).
Tra un gene ed un altro c’è un intergenico costituito da sequenze scarsamente ripetute
o altamente ripetute. Vediamo quelle altamente ripetute che può essere rappresentato
dal DNA satellite, cioè un DNA che si ripete da 5 a 200bp (coppie di basi) ripetute fino
a qualche centinaio di chilobasi. In genere quesye sequenze si trovano nelle regioni
vicine al centromero quindi anche questo DNA non è attivo trascrizionalmente per via
della presenza di eterocronatina in quelle zone. Un esempio del DNA satellite è il DNA
alfoide cioè un unita di 171 coppie di basi che si ripetono ma non sono tutte identiche
tra loro ma ci sono divergenze tra le basi.
Un altro DNA altamente ripetuto r costituito dai micro satelliti e i mini satelliti. I micro
vanno da 1 a 10 coppie di basi ripetuti n volte, queste sequenze sono dette anche SSR
(Simple Sequenz Repeats) mentre i mini vanno da 11 a 100 coppie di basi ripetute fino
a 20 chilo coppie di basi. La funzione di questi due satelliti ancora non è ben
dettagliata ma intento sappiamo che gli SSR sono importanti nello studio di malattie
genetiche in quando mostrano un elevato grado di polimorfismo perché la sequenza
dei microsatelliti varia da persona a persone. SSR si chiamano anche espansioni
nuclotidiche.
Ripetizioni intersperse: costituite da sequenze di DNA ripetute disperse in tutto il
genoma. Sono elementi genetici mobili nel nostro genoma, pezzi di DNA quindi
vengono trasferiti. Gli elementi ripetuti interspersi derivano da un elemento
trasponibile, un segmento mobile di DNA in grado di spostarsi da una posizione ad
un'altra del genoma, lasciando una propria copia. Vengono classificati in due classi:
- classe 1o retrotrasposoni: si originano per eventi di retrotrasposizione,
attraverso un intermedio di RNA. La caratteristica di tutti i retrotrasposoni è
la presenza di brevi ripetizioni dirette alle estremità 3’ e 5’, copia della
sequenza del sito d’integrazione.
elementi LTR: sono simili a dei retroRNA quindi virali (retrovirus, hanno
o come genoma l’RNA e si integra col nostro), con la differenza che il
genoma virale ha una porzione chiama env (porzione acidi nucleici
che permette l’infrazione del retrovirus nella cellula eucariotica)
invece l’elemento LTR non ce l’ha quindi si integra nel nostro genoma
ma non da infezione.
LINEs: long interspersed nuclear element: Che informazioni ha LINEs?
o porta informazioni per due proteine, ORF 1 e ORF 2 (ORF: open
reading frame è la griglia di lettura aperta che ogni proteina possiede
quindi ogni mRNA ha dei frame di lettura). L’ORF 2 porta informazioni
per una traspostasi cioè un enzima che deve permettere il
trasferimento e l’integrazione da un punto all’altro del genoma. LTR
hanno un promotore per RNA polimerasi 2.
SINEs: short interspersed nuclear element: sono grandi tra 0.1 e 0,4
o chilobasi. Hanno un promotore interno e interviene l’RNA polimerasi
tre. Sono caratterizzati da una regione ricca in alanine. La
caratteristica di queste SINEs è che non hanno la ORF, quindi non
contengono informazione per la trasposasi, si possono muovere solo
se queste vengono sintetizzate dalle LINE. Se soni attive le LINE
possono funzionare le SINE
- classe 2 o trasposoni a DNA
Di queste classi alcune sono diventate fossili cioè non più attive e non saltano più.
Quelle attive comunque non si spostano molto.
Manca mercoledì 20
22/03
GENOMA MITOCONDRIALE: Il MITOCONDRIO: Il numero dei mitocondri nelle cellule
varia in base al tessu