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RIASSUNTO "ANTROPOLOGIA DEI MONDI DELLA SCUOLA", Simonicca, per esame di antropologia culturale

Lo studio antropologico non ama ipotesi: non come qualcosa da confermare o meno, nel progetto in questione i vari attori (comune, famiglie...) avevano delle ipotesi ma esse sono da trattare come informazioni e non come chiavi esplicative (pag. 78)

2 obiettivi: rapporto cultura bambina (norme, valori e significati del gruppo degli alunni sostenuti ed elaborati in modo quasi del tutto autonomo rispetto a quelli trasmessi dagli adulti - definito da Goffman "vita sotterranea") - cultura scolastica e coinvolgimento dei genitori in prima persona

RISULTATO: considerare la scuola come un insieme di pratiche quotidiane, ordinarie, circolari ministeriali e principi pedagogici MA ANCHE di pratiche, di discorsi, di ruoli e di relazioni di chi vive nella scuola (alunni e insegnanti)

Tre problemi iniziali di adesione al progetto: (pag.80-85)

  1. Cattivo rapporto tra comune (promotore del progetto) e scuola
  2. Difficoltà di coinvolgere le famiglie
  3. Resistenza degli insegnanti al cambiamento

progetto) e scuole, legatasoprattutto ai corsi di aggiornamento obbligatori per insegnanti chealcune scuole volevano fare in autonomia mentre il comune spingevaper dialogo tra insegnanti di tutte le scuole

2. Responsabile dell'iniziativa era legato al luogo dove si sarebbe svolta laricerca, ci aveva insegnato per anni e aveva svolto molti corsi diaggiornamento: timore che questa persona giudicasse la propostadidattica; le video riprese erano uno dei maggiori ostacoli, insegnantinon d'accordo perchè c'è "libertà di insegnamento", ledeva la libertà diciò che il docente fa e dice in classe, c'era questa paura di fondo

3. Atteggiamento genitori: tutti diversi quindi reazioni diverse, paura per laprivacy dei figli, periodo in cui c'erano molti casi di pedofilia, quindigenitori sempre sull'attenti.

Metodo pag.87 1

  • Studio delle ricerche pregresse e della letteratura
  • documentazione informatizzata del lavoro

(necessaria anche per restituire il progetto e per fissare nel tempo le esperienze) che non deve essere soggettiva, l'antropologo deve evitare il pregiudizio e l'etnocentrismo per questo in ogni classe c'erano due ricercatori per avere punti di vista diversi; informatizzata perché essa permette di raccogliere molto più info dell'uomo e permette di rivedere sequenze su cui riflettere infatti sono state usate due telecamere di cui una fissa e una mobile che gestisce il ricercatore, per un tot. di 80 ore di riprese.

Trascrivere ciò che è successo/informazioni dando loro un SENSO

Lavoro di equipe e non unico ricercatore (la diversità delle persone è utile per cogliere varie sfumature)

Difficoltà: dare un significato complessivo ad una mole così ampia di info mentre le si ricompone

Tematiche:

In matematica il cammino è più interessante della meta pag.99

Sistema lavagna/gesso è collocabile

vicino a cattedra/classe: da tale incrocio si sviluppano le traiettorie lungo le quali la conoscenza si "distribuisce"
  • Abbattere tesi che esistono dei doni/talenti individuali per spiegare successo scolastico
  • Il mondo della vita quotidiana entra continuamente in classe in forma diversa, alcune volte è il docente stesso a farla entrare (es. in matematica problemi con i soldi, tipico della vita di tutti i giorni)

Ci vogliono i riti (pag.104)

  • Molteplicità di generi discorsivi di insegnamento, ciò dipende o da scuole di pensiero diverse o da esperienze di vita/generazione a cui il singolo docente appartiene

PUNTO INIZIALE: è il SUPERAMENTO del concetto di "insegnamento tout court", privilegiando un'accezione di molteplicità di generi discorsivi di insegnamento

Matematica:

  • Classe quarta: trasformare domande individuali in collettive, o stimolare partecipazione perché tutti devono "parlare di matematica"

Alternanza ciclica di momenti di attenzione edisattenzione/confusione

Classe seconda: docente fa prima domande a tutta la classe/collettive e poi si rivolge al singolo, in particolare a coloro che sono deboli e che vanno rafforzati, sovrapposizione voci

(inizio lezione: antagonista e oppositivo all'adulto, durante lezione: alunni cercano di diventare esperti in matematica)

OBIETTIVO COMUNE per entrambe le classi: imparare un nuovo linguaggio, quello della matematica anche se in modi diversi

Italiano:

Maestra rivolge domande collettive alla classe e poi le trasforma in piste di inserimento per le risposte ai singoli

No competizione in classe, si aspetta tutti sempre

Prevenire confusione pre-suono della campanella con gioco "chi è che parla?"

Rete di obblighi reciproci: la maestra non può non rispondere a tutti e se essa formula una domanda tutti devono rispondere

Obiettivo: rispondere non per obbligo o voto ma perché lo si vuole e non si impara

sia nascosto agli adulti che visibile, per creare i loro giochi e le lorointerpretazioni della realtà. La scuola diventa quindi uno spazio di libertàdove possono esprimere la propria creatività e immaginazione, anche se ciòsignifica infrangere alcune regole. Il bacio nella bocca diventa un simbolodi ribellione e di trasgressione, un modo per sfuggire alle convenzioni ealle aspettative degli adulti. Tuttavia, i bambini sono consapevoli delleconseguenze che potrebbero derivare da tale comportamento e cercano dimantenere un equilibrio tra il desiderio di esprimersi liberamente e lanecessità di conformarsi alle regole sociali.

scuola compresacomportandosi da bambini e non da scolari anche se non si potrebbeMaestra questo è il mio vero banco

Analizzare il concetto di spazio offre la possibilità di capire qualimeccanismi entrano in gioco nel gruppo classe.

Sistema banco/zaino/oggetti del singolo è difesa contro insegnante econtro invadenza compagni; luogo in cui si fortifica l’identità, CONFINE

Il banco è uno spazio proprio che risponde al bisogno di esercitarsi conrituali

LETTERA:

Bambini di quarta scrivono una lettera a responsabile della ricerca per saperequale fosse il suo ruolo e quello dei due ricercatori in aula, volevano rispostevolte a comprendere perchè era avvenuto questo cambiamento nella loroquotidianità in classe.

I bambini avevano legato con i ricercatori e li vedevano come dei lorocompagni ma si chiedevano perché fossero più grand, a che scuolaappartenevano, perché il loro maestro non c’era mai a differenza

Della loro maestra che invece era sempre in classe. Il ricercatore si presenta in classe con caramelle gommose, incontro dura poco e non va molto bene, clima teso, lui viene percepito come un preside e le maestre in compresenza non sapevano della sua visita quindi tutto molto freddo. Parla un po' con i bambini e poi se ne va, sa che questo incontro ha cambiato alcune dinamiche ma è difficile capire quali e come.

Restituzione ricerca: pag.144 ogni ricerca produce processi di autoriflessione

  1. Immediata: sondare accettazione o meno della ricerca nel contesto di riferimento; mutamento complessivo del contesto con inserimento di nuovi soggetti; evidenziare le reazioni soggettive ad essa.
  2. Diretta: con materiale utile alla comprensione e presa di conoscenza del lavoro
  3. Finale: conoscenza pubblica e sistematica dei risultati

Prima etnografia: la comunicazione non verbale in classe, classe quarta, pag. 167

Finalità: difficoltà del bambino nel farsi comprendere nel linguaggio non verbale.

Dimostrare che Luigi non è né clown né bullo utilizza solo di più il linguaggio non verbale mandando molti segnali:

  • Luigi è il bambino più punito perché disturba spesso la classe e non accetta divieti, ma i bambini non lo citano mai quando parlano dei bambini che disturbano di più;
  • Piace molto alle bambine, ma lui non le guarda, pensa solo ai suoi amichetti e a giocare;
  • Da un'attenta analisi di una giornata significativa emerge che per la maggior parte del tempo le sue azioni di "disturbo" non coinvolgono gli altri (fare bricolage, dondolarsi sulla sedia ecc.) ma fungono quindi da distrattori;
  • I suoi genitori fanno colloqui mensili con i docenti per capire quando e come premiarlo/punirlo;
  • È responsabile, porta a termine correttamente i compiti che gli vengono assegnati (es: riordinare cartine geografiche);
  • Pag. 193: creativo (costruzione dell'ordine, produrre idee, impegno, o dedizione...).
capacità di discostarsi dalla norma non appartiene a pochi ma a tutti, ognuno in base ai propri bisogni, esperienze e interessi cerca di risolvere situazioni problematiche senza adattarsi; per essere creativi bisogna essere liberi di esprimersi e spesso questo non è reso possibile a scuola dove tempi e ritmi sono serrati. Comportamenti contro ordine e disciplina (definibili anche creativi) ai quali si preferisce conformismo VS bullo (trasgressione delle norme): contro chi non può difendersi, gruppo vs singolo, gli altri hanno paura di diventare sue vittime ecc. Luigi non è né bullo (figura negativa, da eliminare, che crea disordine) né clown (distrugge per ricreare un ordine migliore del precedente), è un bambino "normale" che usa più degli altri il linguaggio del corpo e cerca di drammatizzare con ironia la rigidità delle regole scolastiche. È insostituibile, determina l'identità della classe. La scuola inquestione privilegia prima storia e poi materie "di serie b" perché direttore è un artista/pittore, quindi progetti su questo fronte; c'è stato un grande periodo di cambiamento riguardo la distribuzione oraria delle materie ma ora c'è il giusto equilibrio. Teorie entrambe estremiste concettualmente (pag.191) 1. Approccio strutturalistico: agency insegnanti e alunni secondari rispetto al fine superiore della riproduzione sociale 2. Approccio drammaturgico: alternanza di momenti comunitari e anticomunitari, destinata a produrre sofferenza e ribellione, McLaren Seconda etnografia, INTERAZIONE E LINGUAGGIO MATEMATICO, pag.201, classe quarta Il bambino deve condividere con adulto la conoscenza.
Dettagli
Publisher
A.A. 2021-2022
18 pagine
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SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-DEA/01 Discipline demoetnoantropologiche

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher maila_00 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Antropologia culturale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Roma La Sapienza o del prof Iuso Anna Maria.