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DUODENOE

Il duodeno è la 1° parte dell'intestino tenue, che è costituito da 3 parti: duodeno, digiuno, ileo. Il duodeno è la 1° parte dell'intestino tenue ed è quella parte che avrà un rivestimento peritoneale però non è completamente avvolto da peritoneo, in particolare non è avvolto dal foglietto che prende il nome di mesentere; il digiuno e l'ileo vengono anche denominati intestino tenue mesenteriale, perché sono all'interno della piega peritoneale che è il mesentere. Il duodeno fa seguito allo stomaco e si divide in 4 parti: la 1° porzione viene definita bulbo duodenale ed è la parte più slargata, la 2° porzione è la porzione discendente, la 3° porzione è la porzione orizzontale, la 4° porzione è la porzione ascendente. Si forma quindi la C duodenale, che accoglie la testa del pancreas. Anche il duodeno è attraversato dal mesocolon trasverso.

cavità addominale. Ecco come potrebbe essere formattato il testo utilizzando tag html:

cui avrà una parte sovra mesocolica (quella che contraerapporto con il fegato e con il rene) e una parte sotto mesocolica (contrae rapporto con le anseintestinali, con il colon trasverso e con il rene).

Lezione 16 Pagina 12012giovedì 21 aprile 2022 11:54

La parte orizzontale del duodeno posteriormente prende rapporto con la colonna vertebrale, con lavena cava inferiore, con l'aorta. Per la rotazione dello stomaco e quindi dell'intestino, il duodenosubisce un cambiamento di posizione per cui anche il suo atteggiamento con il peritoneo è diverso: la1° parte è intraperitoneale e infatti c'è anche il ligamento epato duodenale, la porzione discendente èretroperitoneale così come quella orizzontale e quella ascendente. Solo nel punto in cui si continuacon il digiuno (a livello della fessura duodeno digiunale) ho peritoneo che lo avvolge, perché poi ildigiuno è completamente avvolto nel peritoneo e entra nel cavità addominale.

mesentere.

Lezione 16 Pagina 12113giovedì 21 aprile 2022 12:00

Lezione 16 Pagina 1221martedì 26 aprile 2022 15:21

Il duodeno è la parte di intestino tenue che non è all'interno del mesentere ed è quella parte al difuori del mesentere; è rivestito completamente dalla peritoneo solo nella parte del bulbo.

L'intestino tenue è costituito dal duodeno, dal digiuno e dall'ileo.

Il duodeno continua con il digiuno, a livello della fessura duodeno digiunale e il digiuno a sua volta continua con l'ileo. Il digiuno e l'ileo vengono definiti intestino tenue mesenteriale perché sono rivestiti dal mesentere (foglietto peritoneale). Costituiscono la "matassa" intestinale (digiuno e ileo); l'intestino tenue è lungo circa 5 metri ed ha un diametro di 2,5 cm, è per questo diametro non particolarmente ampio che viene definito piccolo intestino a differenza dell'intestino crasso che ha un diametro maggiore.

Se guardo l'interno dell'intestino tenue (considerando anche il duodeno) vedo che la sua superficie è sollevata in pieghe, non è liscia: un tipo di pieghe sono a carico della tonaca sottomucosa che si solleva in pieghe definite pieghe circolari e poi ci sono villi intestinali, che sono un sollevamento della sola tonaca mucosa. C'è anche un'altra struttura che dà luogo a sollevamenti, è la citomembrana delle cellule di rivestimento della tonaca mucosa (gli enterociti), per cui abbiamo 3 strutture (pieghe circolari, villi, microvilli) che vanno ad aumentare la superficie assorbente dell'intestino tenue. La funzione prevalente dell'intestino è l'assorbimento: la digestione continua ad avvenire anche nell'intestino mesenteriale, ma la principale funzione di questo è quella di assorbire. Le pieghe circolari sono il sollevamento della tonaca sottomucosa, sono strutture permanenti e questo sollevamento solleva.

Anche la tonaca mucosa. Queste pieghe sono rappresentate nel duodeno, nel digiuno e poi diminuiscono. I villi intestinali sono solo il sollevamento della tonaca mucosa, hanno una forma diversa nel duodeno rispetto all'intestino tenue mesenteriale. Nel duodeno hanno la forma di lamelle mentre nell'intestino tenue mesenteriale hanno una forma digitiforme.

Il duodeno differisce dall'altra parte di intestino tenue anche per la presenza nella sottomucosa, di ghiandole che trovo solo nel duodeno, sono le ghiandole duodenali, si trovano nella sottomucosa e sono tubulari composte; si aprono/sboccano nelle ghiandole intestinali, che sono tubulari semplici e che sono localizzate tra un villo e l'altro. Quindi ho i villi di forma lamellare (sollevamento della tonaca mucosa), la sottomucosa ricca di fondi ghiandolari che sboccano a livello delle ghiandole intestinali che stanno tra un villo e l'altro. Si chiamano ghiandole intestinali perché le ritrovo in tutto l'intestino.

cellule principali dell'epitelio intestinale e sono responsabili dell'assorbimento dei nutrienti. Le cellule caliciformi mucipare producono muco che protegge la mucosa intestinale. Le cellule enterocromaffini/argentaffini producono ormoni e sostanze chimiche che regolano la motilità intestinale. Le cellule basali sono cellule staminali che si differenziano in altri tipi cellulari dell'epitelio intestinale. La tonaca propria è uno strato di tessuto connettivo che contiene vasi sanguigni, vasi linfatici e cellule immunitarie. La muscolaris mucosae è uno strato di muscolo liscio che aiuta nella contrazione e nel movimento dell'intestino. Le ghiandole duodenali e il pancreas sono importanti per la digestione e l'assorbimento dei nutrienti nel duodeno. Le ghiandole duodenali producono un secreto alcalino che neutralizza l'acidità del chimo proveniente dallo stomaco. Il pancreas produce enzimi che aiutano nella digestione dei carboidrati, delle proteine ​​e dei grassi. In conclusione, il duodeno è una parte importante dell'intestino tenue dove avviene la digestione e l'assorbimento dei nutrienti. Le ghiandole duodenali e il pancreas svolgono un ruolo fondamentale nel mantenere l'equilibrio del pH e nella digestione dei cibi.cell che presentano i microvilli e sono quelle che caratterizzano l'epitelio, le cellule caliciformi mucipare sono cellule che producono muco importante per far progredire il chilo, le cellule enterocromaffini sono ghiandole unicellulari endocrine. La tonaca propria contiene un'arteriola che raggiunge l'apice del villo e capillarizza, alla base del villo abbiamo un'anastomosi artero-venosa che si apre tra un pasto e l'altro perché non voglio che il sangue raggiunga l'apice di ogni villo. Nell'asse del villo vediamo anche il vaso linfatico che origina a fondo cieco e che prende il nome di vaso chilifero; questo vaso contiene linfa molto densa perché all'interno di questo vaso passano delle molecole che prendono il nome di chilomicroni: sono trigliceridi rivestiti da involucro proteico, sono quindi grassi che vengono assorbiti dal vaso chilifero. Se si pensa che il vaso chilifero è a fondo cieco, ho la necessità che ci sia una struttura che miaiuti a far progredire la linfa che è densa, la muscolaris mucosae si dispone a lisca di pesce (come in foto) formando tanti fascetti obliqui e questa disposizione consente che il villo intestinale possa accorciarsi quando la muscolaris mucosae si contrae. Questo accorciarsi consente alla linfa densa all'interno del vaso chilifero di progredire. I trigliceridi che sono a livello del lume dell'intestino vengono assorbiti, trasformati e degradati in acidi grassi che all'interno dell'enterocita vengono ritrasformati in trigliceridi con l'involucro proteico e messi nello spazio tra un enterocita e l'altro. I zuccheri semplici vengono assorbiti dall'enterocita ma immessi nel sangue e non nel vaso chilifero. I microvilli degli enterociti sono immersi in una matrice extracellulare che prende il nome di glicocalice, in questo glicocalice a livello intestinale ho ancora la presenza di enzimi che servono per la digestione di piccole porzioni di zucchero.

oligopeptidi e ci sono enzimi che continuano a scindere il latte.

Lezione 17 Pagina 1243 martedì 26 aprile 2022 16:04

In foto vedo le cell enterocromaffini con molti granuli che verranno riversati dopo stimolazione nel sangue, a dx ho la cell caliciforme mucipara il cui citoplasma è ricca di granuli di mucinogeno. La cell mucoide la trovo a livello dello stomaco e produce muco in modo continuo e garantiscono sempre una secrezione continua di muco importante per preservare la mucosa gastrica in modo tale che non venga aggredita da acido o pepsina, le cell caliciformi mucipare ci sono momenti in cui sono prive di muco.

Le ghiandole intestinali hanno enterociti, cell caliciformi mucipare, cell staminali, cell enterocromaffini e cell di Paneth, che sono capaci di secernere all'esterno il lisozima che ha azione antibatterica. Il lisozima è una molecola che trovo anche a livello della saliva.

A livello intestinale ho anche la presenza di noduli linfatici, che trovo nella

sottomucosa: sono aggregati di tessuto linfoide pronti a dare una risposta immunitaria; nell'intestino ritrovo quindi le placche di peyer, dove la tonaca mucosa è priva di villi. La mesenterica superiore è l'arteria che costituisce un esempio di anastomosi profonda, lei stacca dei rami per il duodeno e forma una struttura curva, dalla convessità originano tanti rami fino a che non abbiamo le ultime ramificazioni che arrivano in prossimità del viscere, circondano e staccano dei piccoli ramuscoli che entrano nella sottomucosa, nella mucosa e infine entrano nell'asse del villo. Invece la vena mesenterica superiore è uno dei rami di origine della vena porta insieme all'inferiore e alla vena ienale. Dalla concavità dell'arteria mesenterica superiore si staccano 3 arterie deputate alla vascolarizzazione dell'intestino crasso: l'arteria ileo colica, l'arteria colica media e l'arteria colica destra; queste vanno a

Vascolarizzare l'intestino crasso, non tutto ma delle parti (il cieco, il colon ascendente e il colon trasverso fino ai 2/3), la restante parte è vascolarizzata dall'arteria mesenterica inferiore. Lezione 17 Pagina 1254 martedì 26 aprile 2022 16:16

INTESTINO CRASSO

È lungo 1,8 metri ed ha un diametro di 6,5 cm (molto più grande dell'intestino tenue mesenteriale); la 1° porzione di intestino crasso è il cieco con la sua appendice, poi abbiamo il colon che si divide in colon ascendente, trasverso, discendente e sigmoideo/ileo pelvico, infine abbiamo il retto.

Se guardiamo la foto notiamo che l'intestino crasso sta come una cornice intorno alla matassa intestinale.

Macroscopicamente è caratterizzato dalla presenza di rigonfiamenti che prendono il nome di gibbosità, ogni gibbosità è divisa da solchi trasversali.

Internamente alla gibbosità corrisponde una parte concava che prende il nome di tasca/haustra

formattano in modo diverso rispetto al resto del testo. Per evidenziare queste strisce, puoi utilizzare il tag per rendere il testo in grassetto. Inoltre, puoi utilizzare il tag per indicare il testo in apice, come nel caso della lettera "à" nella parola "gibbosità". Ecco come potrebbe apparire il testo formattato: La presenza delle gibbosità dipende dal fatto che nel colon ho delle strisce che percorrono l'intestino che si coliformattano in modo diverso rispetto al resto del testo.
Dettagli
Publisher
A.A. 2021-2022
192 pagine
SSD Scienze biologiche BIO/16 Anatomia umana

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher GiAdA_1_ di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Anatomia umana e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Pisa o del prof Lenzi Paola.