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Arterie del sistema digerente e del sistema renale

L'arteria mesenterica superiore è una voluminosa struttura che irrora il pancreas e origina sotto l'arteria celiaca. Essa si dirige verso il basso per raggiungere la fossa iliaca destra, irrorando l'intestino tenue mesenteriale e la parte destra dell'intestino crasso. L'arteria mesenterica inferiore origina sopra la biforcazione dell'aorta addominale per irrorare la restante parte dell'intestino crasso.

Arterie pari del corpo umano

Le arterie pari includono l'arteria renale, che origina sotto le arterie surrenali e si dirige verso l'ilo del rene; l'arteria surrenale media, che si stacca dall'aorta addominale sotto l'arteria mesenterica superiore e irrora le ghiandole surrenali; l'arteria genitale, che raggiunge l'apertura superiore della pelvi e si ramifica in arterie testicolari (nel maschio, dove raggiungono il testicolo) e arterie ovariche (nella femmina, dove raggiungono l'ovaio).

Regione della spalla

La spalla è il segmento prossimale dell'arto superiore, che lo collega al torace. In essa distinguiamo regione scapolare, regione deltoidea, regione sottoclavicolare e regione ascellare.

Regione scapolare

La regione scapolare è la porzione posteriore della spalla, caratterizzata da fossa sovraspinata, che accoglie diversi muscoli. Il muscolo trapezio, molto esteso, è diviso in parte discendente, trasversa e ascendente, e si estende dal collo alle vertebre toraciche, permettendo elevazione ed adduzione della scapola. Il muscolo sovraspinato origina dalla fossa sovraspinata per inserirsi sul tubercolo maggiore dell'omero, consentendo abduzione ed extrarotazione dell'omero.

La fossa sottospinata accoglie il muscolo sottospinato, che origina dalla fossa sottospinata per inserirsi sul tubercolo maggiore dell'omero, permettendo adduzione ed extrarotazione dell'omero. Il muscolo piccolo rotondo origina tra la fossa sottospinata e il margine laterale della scapola per inserirsi sul tubercolo maggiore dell'omero, consentendo adduzione ed extrarotazione dell'omero. Il muscolo grande rotondo origina dalla superficie posteriore della scapola per inserirsi sul solco intertubercolare dell'omero, consentendo adduzione, estensione ed intrarotazione dell'omero.

Il muscolo sottoscapolare origina dalla fossa sottoscapolare per inserirsi sul tubercolo minore dell'omero, permettendo adduzione ed intrarotazione dell'omero. Questi quattro muscoli costituiscono la cuffia dei rotatori, contribuendo alla stabilizzazione dell'articolazione gleno-omerale.

Regione deltoidea

La regione deltoidea prende il nome dal muscolo deltoide, che deriva la sua forma dalla lettera greca delta. Conferisce rotondità alla spalla e origina da parte clavicolare, parte acromiale e parte spinosa, per inserirsi sulla tuberosità deltoidea. Esso permette abduzione dell'omero, intraruotazione e flessione (fasci anteriori) ed extrarotazione ed estensione (fasci posteriori).

Regione ascellare

La regione ascellare è rappresentata dalla cavità ascellare, situata alla radice dell'arto superiore, e comprende formazioni tra torace e articolazione scapolo-omerale. In essa decorrono arteria e vene ascellari, oltre a numerosi linfonodi ascellari. La cavità ascellare è chiusa medialmente dalla gabbia toracica e posteriormente dalla radice dell'arto superiore. Si trova una grossa componente muscolare appartenente ai muscoli della spalla (cuffia dei rotatori) e del dorso, con anteriormente i muscoli toraco-appendicolari; questi muscoli interagiscono tra loro mediante la fascia ascellare. Il tessuto adiposo contribuisce alla struttura della cavità ascellare grazie alla sua funzione di riempimento.

Dalla cavità ascellare parte l'arto superiore, innervato dal plesso brachiale, che si dirama in nervo mediano, nervo radiale (origina dalla fossa cubitale del gomito) e nervo ulnare, diretti verso la mano. Essa è irrorata dalle arterie succlavie, che passando sotto la clavicola diventano arterie ascellari, fornendo sangue ai muscoli della regione pettorale e ascellare. Distalmente, l'arteria ascellare diviene arteria brachiale, che vascolarizza l'arto superiore e si biforca in arteria radiale, che irrora la regione anteriore dell'avambraccio, e arteria ulnare, che irrora la regione mediale dell'avambraccio. Si formano poi arcata palmare superficiale e arcata palmare profonda, che forniscono sangue al palmo della mano e alle arterie digitali. La fossa cubitale è la parte più ricca di vene, con vene molto superficiali di cui si riconoscono tre principali: vena basilica, vena cefalica e vena mediana.

Muscoli del torace

I muscoli del torace possono essere distinti in muscoli estrinseci (origine o inserzione al di fuori del torace) e muscoli intrinseci (appartenenti totalmente al torace).

Muscoli toracoappendicolari

  • Muscolo grande pettorale: È un muscolo superficiale di spessore importante a forma di ventaglio, situato nella parete toracica anteriore. Ha tre capi di origine (clavicolare-sternale-addominale), da cui le fibre muscolari convergono per ancorarsi ad un robusto tendine sul tubercolo maggiore dell'omero. Esso è implicato in movimenti di braccio e tronco, ma anche nella respirazione forzata.
  • Muscolo piccolo pettorale: È il muscolo più superficiale del petto, con forma triangolare e spessore sottile, situato nella parete toracica anteriore. Origina dal processo coracoideo della 3ª, 4ª e 5ª costa per inserirsi con un tendine sulla scapola. È implicato nei movimenti della scapola e nella respirazione forzata; inoltre, è un muscolo di collegamento tra scheletro assiale e appendicolare.
  • Muscolo succlavio: È un piccolo muscolo che prende origine dalla 1ª costa e si inserisce sulla faccia inferiore della clavicola, fissandola per innalzarla, permettendo inspirazione.
  • Muscolo dentato anteriore: È una lamina muscolare originata dalle prime dieci coste, situata nella parte laterale della gabbia toracica, con fibre che si inseriscono sulla scapola per spostarla in avanti, elevando le coste e permettendo inspirazione.

Muscoli spinoappendicolari

  • Muscolo trapezio: È un ampio muscolo dorsale esteso da collo a vertebre toraciche, suddiviso in parte discendente, trasversa e ascendente, fondamentale per elevazione e adduzione della spalla, ma estende anche la testa ruotandola verso il lato opposto; la parte discendente partecipa, col muscolo gran dentato, all'innalzamento della scapola. Ha anche funzione statica, poiché sostiene la scapola e stabilizza l'articolazione della spalla.
  • Muscolo grande dorsale: È il muscolo più esteso del corpo umano, presente tra porzione toracica inferiore e zona lombare. Il grande dorsale ha diversi punti di origine, con inserzione unica sul solco intertubercolare dell'omero. Questo muscolo forma, assieme al muscolo grande rotondo, la parete posteriore ascellare. Esso è fortemente coinvolto in movimenti di estensione, adduzione e intrarotazione dell'omero.
  • Muscolo romboide: È formato da piccolo romboide, situato superiormente, e grande romboide, situato inferiormente; entrambi si inseriscono sulla scapola e la spostano medialmente.
  • Muscolo elevatore della scapola: Prende origine dai processi trasversi delle prime quattro vertebre cervicali, per inserirsi sull'angolo superiore della scapola, per sollevarla e spostarla medialmente.

Muscoli spinocostali

  • Muscolo dentato posteriore inferiore: Origina dai processi spinosi delle ultime due vertebre toraciche e delle prime due vertebre lombari, per inserirsi nel margine inferiore delle ultime quattro coste. Esso abbassa le coste per l'espirazione.
  • Muscolo dentato posteriore superiore: Origina dai processi spinosi di 6ª e 7ª vertebra cervicale e delle prime due vertebre toraciche, per inserirsi sul margine superiore di 2ª, 3ª, 4ª e 5ª costa. Esso eleva le coste per l'inspirazione.

Muscolo diaframma

Il muscolo diaframma è un'ampia lamina muscolare, convessa verso l'alto, che separa la cavità toracica da quella addominale. Rappresenta il principale muscolo inspiratorio ed è formato da un tendine centrale detto centro frenico, dal quale originano fasci muscolari che si inseriscono in varie zone.

Muscoli intrinseci del torace

  • Muscoli elevatori delle coste: Sono robusti fasci che originano da 7ª vertebra cervicale e vertebre toraciche, per inserirsi sulla costa sottostante; essi sollevano le coste agendo come muscoli inspiratori.
  • Muscoli sottocostali: Sono fascetti muscolari situati sulla faccia interna della parete toracica postero-inferiore. Originano dalla faccia interna delle coste e si portano alla faccia esterna della costa successiva; essi abbassano le coste agendo come muscoli espiratori.
  • Muscoli intercostali: Sono lamine muscolari che occupano gli spazi intercostali. Si dividono in muscoli intercostali esterni, che si estendono dalla colonna fino all'estremità laterale delle cartilagini costali; muscoli intercostali interni, con la stessa disposizione degli esterni ma estesi fino allo sterno; muscoli intercostali intimi, che si estendono dallo sterno fino all'angolo costale. I muscoli intercostali esterni sono inspiratori; quelli interni ed intimi sono espiratori.
  • Muscolo trasverso del torace: Si trova sulla faccia interna della parete toracica anteriore. Origina dallo sterno e si porta in alto per inserirsi sulle prime sei cartilagini costali e abbassarle, agendo come muscolo espiratorio.

Arterie e vene del torace

Delle arterie del torace fa principalmente parte l'aorta toracica, che fa seguito all'arco aortico e procede in basso applicandosi al tratto toracico della colonna vertebrale. È costituita da rami parietali, originati dalla faccia posteriore dell'aorta toracica, di cui fanno parte arterie intercostali, che decorrono negli spazi intercostali, e arterie freniche superiori, che irrorano il diaframma; rami viscerali, originati dalla faccia anteriore dell'aorta toracica, di cui fanno parte arterie bronchiali, che rappresentano i vasi nutritizi del polmone, ed arterie esofagee, che si distribuiscono all'esofago.

Le vene del torace sono rappresentate dalle vene azigos, che raccolgono il sangue dalle pareti del torace, diaframma e organi del mediastino. Vena azigos (destra) e vena emiazigos (sinistra) originano nella cavità addominale per decorrere ai lati del tratto toracico della colonna vertebrale.

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Scienze biologiche BIO/16 Anatomia umana

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher albepisu di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Anatomia umana e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Cagliari o del prof Loy Francesco.
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