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OSSO FRONTALE

L'osso frontale forma parte del tetto delle orbite.

Guardando l’osso frontale da sopra vedo che c'è una lamina orizzontale, orientata in

senso antero posteriore, chiamata anche squadra.

Mentre se si guarda l’osso frontale in proiezione frontale, si può vedere che c'è una

sorta di sporgenza che è orientata orizzontalmente all'indietro, che viene chiamata

faccia orbitaria e costituisce la parte superiore, il tetto delle orbite.

Questa incisura che viene chiamata incisura etmoidale è l’apertura del dell'osso

frontale che viene colmata dall’osso etmoide.

Osservando la faccia endocranica, (dal dentro) si possono vedere delle cavità che

corrispondono al tetto delle orbite, e nel mezzo c'è l'osso etmoide.

I SENI PARANASALI 12

L’'osso frontale è spesso, ma non è tutto pieno, contiene delle cavità.

Anche nell'osso etmoide, sezionato, si possono vedere che ci sono delle cavità, che

sono i seni paranasali.

Sono delle cavità che, fra le loro funzioni, hanno innanzitutto:

• quella di alleggerire il cranio;

• inoltre, in queste cavità nasali ci circola aria e questo conferisce un tono

caratteristico alla voce;

• tutte queste cavità, (come anche le cavità nasali) sono rivestite da mucosa, che

serve per umidificare e per riscaldare l'aria che entra all'interno delle cavità

nasali.

OSSO ETMOIDE 13

L'osso etmoide, situato nella parte anteriore della base cranica, è un osso impari dal

nome particolare che deriva dal greco "ethmos", ovvero crivello, per via della sua

struttura piena di fori. È un osso fondamentale, che partecipa alla formazione di diverse

cavità del cranio.

L'osso etmoide contribuisce alla parete mediale dell'orbita, al setto nasale e al tetto

delle cavità nasali.

L'etmoide presenta una lamina orizzontale, una sorta di "tetto", orientata in senso

antero-posteriore e che contribuisce a formare anche parte del tetto delle orbite. Questa

lamina, a livello dell'osso frontale, si incastra in un'apertura chiamata incisura

etmoidale, e da qui si estende la crista galli, una cresta che sporge verso l'alto

all'interno del cranio. Dalla crista galli si diparte, verso il basso, una lamina

perpendicolare che forma la parte superiore del setto nasale. Ai lati della crista galli

troviamo le lamine cribrose, due lamine orizzontali piene di piccoli fori, attraverso cui

passano i nervi dell'olfatto. Infine, lateralmente alla lamina perpendicolare, si trovano le

masse laterali, importanti per la loro connessione con altre strutture.

la faccia laterale delle masse laterali, in particolare una parte chiamata lamina

papiracea, (è estremamente sottile e fragile e, in caso di traumi facciali, può rompersi

facilmente causando problemi come la protrusione del globo oculare) è parte della

parete mediale delle orbite. L'etmoide gioca un ruolo fondamentale nella formazione

delle cavità nasali, con la lamina perpendicolare che forma la porzione superiore del

setto e con i cornetti nasali, superiore, medio (dell'etmoide), e inferiore (osso a sé),

creano un percorso tortuoso per l'aria, rivestiti da mucosa respiratoria per riscaldare e

umidificare l'aria inspirata. L'etmoide contiene i seni paranasali, anche chiamati celle

etmoidali, che sono in collegamento con le cavità nasali e che aiutano a riscaldare e

umidificare l'aria, oltre ad alleggerire il peso del cranio.

Infine, i nervi olfattivi passano attraverso le lamine cribrose, collegando il naso con il

cervello.

Per quanto riguarda le articolazioni, l'osso etmoide si incastra nell'incisura etmoidale

dell'osso frontale e si articola con il vomere per completare la formazione del setto

nasale. 14

L'osso etmoide lo possiamo schematizzare come nella forma qui sopra.

Intanto, ci sono le due cavità nasali;

riconosco la crista galli, che è questa lamina perpendicolare che sporge superiormente

all'interno del neurocranio.

Ho questa sorta di continuazione perpendicolare della lamina diretta verso il basso che

rappresenta invece il setto nasale, che quindi mi determina la presenza di due cavità

nasali propriamente dette, destra e sinistra.

Quindi qui sopra io sono nel neurocranio, qui sotto sono delle cavità nasali, e sul tetto

delle cavità nasali c’è la mucosa olfattiva con le cellule recettoriali olfattive.

Queste celluline recettoriali olfattive hanno il loro filuzzo che attraversa la lamina

fibrosa, entra all'interno del neurocranio per andare poi a costituire il bulbo olfattivo, da

cui poi partirà il nervo olfattivo per andare verso la corteccia olfattiva.

L’osso etmoide, presenta poi due masse laterali che avranno, una faccia mediale, che

guarda verso il setto nasale e, una faccia laterale, che guarda esternamente;

Inoltre, nella faccia mediale sono presenti delle sporgenze ossee che si dirigono

all’interno delle cavità nasali, e vengono chiamati cornetti; sono due, un cornetto

superiore e un cornetto medio. 15

La faccia laterale, delle masse laterali dell’etmoide costituisce una parte della parete

mediale dell’orbita.

Questa parte laterale, della massa laterale dell’etmoide, è estremamente sottile, tant’è

che viene chiamate lamina papiracea (sottile come un foglio di papiro).

Osservando l’immagine in alto a destra, si può vedere che aggiungendo le ossa dello

splancnocranio, in particolare le ossa mascellari, completo le cavità orbitarie e le cavità

nasali, che però queste ultime terminano con il vomere (vedi immagine in alto a destra).

Inoltre, ci sono articolate, come ossa a sé stante, due sporgenze, che sono due ossicini

articolati al mascellare, che sporgono all’interno della cavità nasale e che sono i cornetti

inferiori, che servono come percorso tortuoso, che l’aria deve fare per poter dall’esterno

entrare nelle cavità nasali e andare dietro in rinofaringe e verso le vie aeree.

Questo percorso serve per far sì che l’aria impieghi del tempo, una volta respirata, ad

arrivare in profondità; questo tempo è utile per umidificare l’aria e riscaldarla.

Le ossa mascellari hanno dei processi, che compongono il palato duro, che è il tetto

della cavità orale, ma il pavimento delle cavità nasali.

RICAPITOLANDO, lo splancnocranio include anche:

L'osso lacrimale, nella parete mediale dell'orbita.

L'osso zigomatico e l'osso mascellare, che formano parte delle pareti e della base delle

orbite.

Il vomere, che completa la parte inferiore del setto nasale.

I processi dell'osso mascellare che formano il palato duro, pavimento della cavità

nasale e tetto della cavità orale.

I cornetti inferiori, ossa a sé stanti articolate all'osso mascellare. 16

Le cavità nasali sono delimitate dal setto nasale, formato dalla lamina perpendicolare

dell'etmoide e dal vomere, nonché dalla cartilagine del setto.

Osservando l’immagine in alto a destra:

Si può veder in arancione l’osso frontale; in grigio una porzione del setto nasale

cartilagineo che lo completa anteriormente. Quindi il setto nasale ha una parte

posteriore ossea, e una anteriore cartilaginea.

Poi il naso si completa ai lati con le cartilagini alari.

OSSO SFENOIDE

L'osso sfenoide, centralmente, contiene la sella turcica, dove è alloggiata l'ipofisi. Il

poligono di Willis si sviluppa intorno alla sella turcica.

L'osso sfenoide presenta una parte centrale, il corpo, che a sua volta contiene una

struttura caratteristica chiamata sella turcica, una depressione che ricorda una sella.

All'interno di questa sella è alloggiata la ghiandola ipofisi, una ghiandola fondamentale

del sistema endocrino. Attorno al corpo dello sfenoide, si trova una complessa rete di

17

vasi sanguigni, il poligono di Willis, un'importante struttura anastomotica arteriosa per

la vascolarizzazione dell'encefalo. Dal corpo dello sfenoide si estendono lateralmente

due paia di "ali": le piccole ali e le grandi ali. Inoltre, l'osso sfenoide presenta anche i

processi pterigoidei, che si proiettano verso il basso. L'osso sfenoide ha una forma

complessa, spesso paragonata a quella di un pipistrello o di una farfalla.

Le funzioni e le connessioni dell'osso sfenoide sono molteplici: tra la piccola e la grande

ala si forma la fessura orbitaria superiore, un passaggio fondamentale per nervi e vasi

diretti al globo oculare. Le grandi ali dello sfenoide contribuiscono anche alla formazione

della porzione laterale del cranio e della parete posteriore della cavità orbitaria. Il corpo

dello sfenoide contiene il seno sfenoidale, una cavità piena d'aria connessa con le

cavità nasali.

• Corpo: Contiene la sella turcica per l'ipofisi e il seno sfenoidale.

• Piccole ali: Contribuiscono alla formazione della parete posteriore dell'orbita.

• Grandi ali: Partecipano alla formazione della parete laterale del cranio e

dell'orbita.

• Processi pterigoidei: Si proiettano verso il basso.

• Fessura orbitaria superiore: Permette il passaggio di nervi e vasi per l'orbita.

• Poligono di Willis: Importante struttura vascolare per l'encefalo.

L'osso sfenoide, inoltre, si articola con diverse altre ossa del cranio, tra cui l'etmoide, il

frontale, il temporale e l'occipitale. Il corpo dello sfenoide presenta un rostro, una

sporgenza che si incastra dietro il corpo dell'etmoide.

Normalmente, alcune parti dello sfenoide sono nascoste dalla mandibola e dallo

zigomo.

Rimuovendo queste ossa, si possono visualizzare meglio diverse strutture dell'osso

sfenoide:

• In particolare, i processi pterigoidei, costituiti da due lamine, una laterale e una

mediale, che si proiettano verso il basso. 18

• La lamina laterale della grande ala dello sfenoide, che si estende lateralmente

e contribuisce alla formazione della porzione laterale del cranio.

Quindi, la rimozione della mandibola e dello zigomo permette non solo di vedere i

processi pterigoidei, ma anche di ottenere una visione più completa dell'osso sfenoide

e delle sue connessioni con le altre ossa del cranio.

LO SPLANCNOCRANIO

OSSO TEMPORALE

L'osso temporale è un osso pari, situato ai lati del cranio, che svolge un ruolo cruciale

nella protezione degli organi dell'udito e dell'equilibrio, oltre a partecipare alla

formazione della base cranica e di alcune strutture facciali. La sua importanza deriva

dalla sua complessa struttura, che include diverse parti con funzioni distinte.

Una delle caratteristiche principali dell'osso tempo

Dettagli
Publisher
A.A. 2024-2025
51 pagine
SSD Scienze biologiche BIO/16 Anatomia umana

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Pamelina82 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Anatomia speciale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Pisa o del prof Morucci Gabriele.