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sottolineare l'importanza delle relazioni di cooperazione. Il contributo più rilevante per entrambe le

categorie di soggetti interessati al funzionamento di un'organizzazione sta proprio nel segnalare loro

che in qualsiasi impresa in funzionamento si può ritrovare un vero e proprio intreccio delle forme di

governance con la conseguenza che, da un lato, non esistono forme pure e, dall'altro, l'intreccio

organizzativo richiede una competenza specifica nella gestione delle attività e nell'adattamento della

sua organizzazione.

La concezione dell'”impresa organizzazione” va ricercata nei lavori di Simon e di Cyert e nella

definizione di ciò che March e Simon chiamano le “organizzazioni formali”. Le organizzazioni sono

dei sistemi di azioni coordinate tra individui e gruppi di cui le preferenze, la disponibilità di

informazioni, gli interessi e i saperi differiscono. Le teorie dell'organizzazione descrivono la delicata

conversione del conflitto in cooperazione e attribuiscono alla mobilizzazione di risorse e al

coordinamento degli sforzi la funzione di favorire la sopravvivenza simultanea dell'organizzazione

dei suoi membri. La concezione dell'”impresa istituzione” si sviluppa in due ulteriori direzioni

complementari: l'accettazione delle dimensioni sociali e la ricerca di un inquadramento storico delle

forme organizzative attraverso le quali si è articolata nel tempo. Questo cambiamento delle forme

organizzative è spiegabile attraverso la considerazione dei contesti sociali, legali e politici che

caratterizzano l'impresa e i suoi modi di organizzazione. Questo implica successivamente

l'accettazione dei sistemi di trasformazione e le diverse forme istituzionali.

Teoria dei costi di transazione

Il percorso avviato da Coase viene ripreso e definito da Williamson con un approccio detto “New

Istituional Economics”. Egli propone un quadro all'interno del quale si collocano le diverse istituzioni

economiche del capitalismo, ossia i sistemi e le strutture di governo delle transazioni. Quando vi è

un'elevata incertezza e un'elevata frequenza delle transazioni, è conveniente passare dal mercato

all'organizzazione interna. L’organizzazione è la risposta al fallimento del mercato come struttura di

governo delle transazioni, dovuto all’incertezza, della razionalità limitata e dell’opportunismo delle

parti. Infatti, Williamson propone due chiavi di lettura nel rapporto fra teoria economica e

comportamento degli attori: il principio della razionalità limitata e l’opportunismo. La prima implica

che le organizzazioni, soffrendo di una scarsa capacità e conoscenza, non sono in grado di prevedere

i fattori che potranno influenzare le loro transazioni; dunque, l’adattabilità delle organizzazioni è il

modo con cui gestiscono un processo di decisioni ed interazione fra gli agenti e danno senso

economico all’organizzazione interna dell’impresa. Invece, la seconda implica la presenza di

comportamenti opportunistici, ovvero ricercare il proprio interesse personale ricorrendo ad inganni;

il rischio di questi comportamenti ha impatto sui costi di transazione e, a volte, sui costi di

negoziazione, favorendo l’internalizzazione delle transazioni. La progettazione organizzativa si

concretizza nella scelta della struttura più efficiente di governo delle transazioni che si producono

quando due imprese decidono contrattualmente lo scambio di prodotti o servizi; ma lo studio delle

configurazioni concrete dimostra che il mercato non è una struttura abbastanza stabile per affrontare

la complessità delle relazioni tra sistemi specializzati e la gerarchia non è una struttura abbastanza

flessibile. Per questa ragione, il ruolo del management è quello di trovare forme miste tra mercato

e gerarchie con cui organizzare il mercato e articolare le gerarchie. Così, Williamson adotta tre criteri

di scelta: il costo, il contesto e il tipo di transazione. Un esempio può essere il Boeing 787 Dreamliner,

ovvero un bimotore turboventola di linea sviluppato con l'intento di farne l'apparecchio di nuova

generazione per il trasporto aereo, in grado di operare su nuove rotte non-stop. È il primo al mondo

tra gli aerei di linea a fare un uso massiccio della fibra di carbonio, offre più comfort a bordo, ha una

migliore qualità dell'aria in cabina e ha maggiore spazio per i bagagli. Inoltre, una sua caratteristica

importante è la capacità di risparmiare fino al 20% di carburante rispetto ai veicoli convenzionali.

Boeing ha esternalizzato troppo le proprie attività, fino al punto di scoprire che alcuni dei

componenti forniti non erano all'altezza delle specifiche richieste e che i fornitori si stavano

appropriando di grande parte del valore generato da Boeing. Questo ci fa apprendere che ci sono

momenti in cui è meglio scegliere soluzioni interne anziché contare sul mercato.

Teoria dell’agenzia

La teoria dell'agenzia parte dai presupposti di base della teoria neoclassica formalizzando il

problema dell'interazione tra soggetti in relazione da agenzia: il proprietario dell'impresa, ossia il

principale, dà il mandato al manager, ossia l'agente, di esercitare il potere di amministrazione

aziendale, cercando di descrivere tale relazione attraverso la metafora del contratto. Alchian e

Demsetz avevano già evidenziato come nell'interazione tra individui sia necessaria la presenza di

termini contrattuali e, un ruolo importante, era quello svolto dai diritti di proprietà

nell'identificazione dei sistemi di incentivi, in grado di attenuare gli effetti dell’asimmetria

informativa e dei comportamenti opportunistici. Il “principale” incentiverà l’”agente” a reagire in

modo da conseguire i propri obiettivi e soddisfare i propri interessi, ovvero massimizzare la

remunerazione dei diritti di proprietà. Se ciò non si determinerà la conseguenza sarà la cessione

della società o la rimozione dell'agente dal suo incarico. I costi di agenzia dipendono da tre elementi:

• le spese per il controllo e per lo sviluppo di incentivi sostenuto dal principale;

• i costi di obbligazione su sostenuti dall'agente come, per esempio, quello di coprirsi

assicurativamente di fronte ai rischi di una condotta non corretta da parte dell’agente;

• la “perdita residuale “che corrisponde allo scarto tra il risultato dell'azione dell'agente per

conto del principale e il risultato che si sarebbe determinato se la gestione dell'impresa fosse

stata condotta dal principale.

Molti considerano sbagliato tracciare dei confini netti tra imprese e mercato perché le imprese sono

pur sempre da considerare come dei tipi particolari di contratto. Se ogni organizzazione può essere

definita come un insieme di contratto scritti o non scritti, secondo Jensen e Meckling le

organizzazioni costituiscono delle “finzioni legali che servono come nucleo per un insieme di

relazioni contrattuali tra individui” e l'impresa privata costituisce una “finzione legale che serve come

nucleo a dei rapporti contrattuali che si caratterizza più per l'esistenza di crediti residuali divisibili

sulle attività e sui redditi delle organizzazioni che possono essere venduti senza autorizzazioni di altri

contraenti”. La teoria dell'agenzia, però, ha dei limiti:

• la mancata considerazione dei costi di transazione;

• la mancata considerazione delle possibilità evolutive dell'impresa;

• la difficoltà di definire dei meccanismi incentivanti, che dipendono da complicati contratti

incompleti, spesso al limite dell'applicabilità.

Teoria degli stakeholder

Il volume dedicato alla teoria degli stakeholder è lo Strategic Management. Per stakeholder si

intende un gruppo o un individuo che può influenzare o può essere influenzato dal raggiungimento

degli obiettivi dell'impresa. Quindi, il termine stakeholder si riferisce a tutti coloro che sono portatori

di interesse nelle attività aziendali che vanno oltre i diritti di proprietà. Possiamo ulteriormente

specificare la definizione di stakeholders distinguendo due categorie di portatori di interesse:

• gli stakeholders primari: essi con l'impresa hanno una relazione continua, formalizzata

contrattualmente. Rientrano in questa categoria: i dipendenti, clienti, i fornitori ma anche lo

stakeholder pubblico (rappresentato dall'amministrazione pubblica e dalle istituzioni che

operano sul territorio di riferimento dell'azienda);

• gli stakeholders secondari: essi con l'impresa hanno una relazione di carattere indiretto e

rientrano in questa categoria. i mass media, la comunità locale, le università e i centri di

ricerca (ovvero tutti quei gruppi individui che possono essere indirettamente influenzati dalle

attività dell'impresa).

Quindi le due caratteristiche chiavi per la definizione di uno stakeholder dell'impresa sono la capacità

di influenzarne l'attività e l'essere portatori di un'aspettativa nei confronti dell'impresa.

Parliamo dell'Ilva di Taranto. L'Ilva è una società per azioni del gruppo Riva che si occupa

prevalentemente della produzione e trasformazione dell'acciaio e il più importante stabilimento

italiano è situato a Taranto, che è stato costruito nel 1961. Le sue emissioni sono state oggetto di

diversi processi penali per inquinamento che si sono conclusi anche con la condanna di alcuni

dirigenti. Sono considerati particolarmente inquinanti: i parchi minerari, le cokerie e il camino E312

dell'impianto di agglomerazione. Nel luglio del 2012, il GIP di Taranto dispone il sequestro senza

facoltà d'uso dell'intera area a caldo dello stabilimento siderurgico Ilva. I sigilli sono previsti per i

parchi minerari, le cokerie, l'area agglomerazione, l'area altiforni, le acciaierie e la gestione materiali

ferrosi. Oltre ciò, il GIP ha riconosciuto le accuse di disastro colposo e doloso, avvelenamento di

sostanze alimentari, omissione dolosa di cautele contro gli infortuni sul lavoro, getto e sversamento

di sostanze pericolose e inquinamento atmosferico. Pertanto, sono stati disposti degli arresti. Questo

caso ci mostra come i cittadini e la magistratura diventano stakeholders, in quanto si organizzano

per imporre controlli più severi o per imporre agli stakeholders di quell'impresa (o ad altri

stakeholders) di operare in un quadro di sicurezza o di interrompere l'attività.

La teoria degli stakeholder può condurre a considerazioni differenti a seconda delle modalità nella

quale viene adottata:

• in termini normativi: definisce in modo molto preciso la funzion

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Publisher
A.A. 2022-2023
5 pagine
SSD Scienze matematiche e informatiche MAT/05 Analisi matematica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher lucagulino3 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Analisi matematica 2 e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi di Torino o del prof Margotti Marta.