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LA COLLABORAZIONE CON POLTRONOVA

Nel 1956 Ettore Sottsass, che stava

lavorando come ceramista per Bitossi

incontrò Sergio Camilli, fondatore

dell’azienda toscana Poltronova e ne divenne art director.

Iniziò lavorando sull’immagine dell’azienda, creandone il logo e

supervisionando la creazione del primissimo catalogo commerciale e la

loro collaborazione terminò nel 1974.

Egli realizzò decine di suoi progetti dai mobili alle ceramiche e tra i mobili

sperimentali realizzati si possono trovare:

• i Mobili Fly, che era una collezione di mobili ispirati a elementi della

cultura popolare dell’epoca di cui fanno parte i tavoli Loto e l’iconico

segretario Barbarella;

• i Superbox, che erano grandi armadi multicolori ricoperti interamente

da laminato plastico con bande luminose orizzontali, verticali o

oblique ispirati ai segnali stradali o ai distributori di benzina;

• i Mobili Grigi, presentati alla terza edizione della mostra Eurodomus

organizzata dalla rivista Domus nel 1970, ed erano una serie di

mobili in plastica e vetroresina di cui fa parte lo specchio

Ultrafragola, unico pezzo della collezione che non rimase solo un

prototipo.

Segretario Barbarella

La scrivania Barbarella venne progettata nel 1965 e fu prodotta nel 1985 è

un mobile a ribaltina costruito in legno di noce e legno di betulla facente

parte della collezione dei Mobili Fly.

Il mobile presenta tre cassetti laccati bianchi con pomelli sferici su una

superficie di scrittura a forma di sportello ovale a ribalta che nasconde due

cassetti e un vano a giorno.

Armadi Superbox 7

La collezione di armadi Superbox venne disegnata da Sottsass per

pubblicizzare i nuovi laminati plastici dell’Abet Print nel 1966 ed

esistevano solo come modellini in scala per essere fotografati e

pubblicizzati sulla rivista Domus.

Successivamente, però, ne vennero realizzati alcuni fra i più semplici della

serie poi divenuti cimeli da collezione.

La loro realizzazione consiste nel rivestire il mobile di laminato. Le ante e i

cassetti, infatti, sono bordate sullo spessore del telaio da una striscia di

laminato e si chiudono a toppa sulla carcassa con tolleranze di 4 o 5

millimetri in modo tale da facilitarne l’industrializzazione e nascondere gli

eventuali difetti di produzione.

Nel 2003 Poltronova decise di rimetterli in produzione e per questo

vennero apportate modifiche di carattere innovativo, ciò interessò

soprattutto le giunzioni che ora sono a quartabuono, ovvero a 45°.

Con i Superbox, Sottsass aveva come obiettivo quello di dare in un certo

senso un peso rituale agli oggetti favorendo il significato alla forma e

dandogli un aspetto rigoroso, geometrico e scultoreo oltre che funzionale

con colori saturi e il gusto del motivo.

Specchio Ultrafragola

Lo specchio Ultrafragola disegnato da Sottsass per la collezione Mobili

Grigi era un omaggio alla donna e alla sua conturbante vanità. Esso si

caratterizza per la sua imponente struttura composta da una cornice

termofonata in materiale plastico opalino con luce a neon rosa.

Sottsass per realizzarlo si ispirò a Lewis Carrol e al suo romanzo Alice in

Wonderland per questo motivo misura 100 cm x 195 cm in altezza e

ricorda una porta da oltrepassare.

Ultrafragola è ad oggi uno specchio ironico divenuto un grande classico

per l’atelier in produzione dal 1970. 8

Segretario Barbarella, 1985

Armadi Superbox, 2003

Specchio Ultrafragola, 1970

9

Capitolo 5

LA COLLABORAZIONE CON OLIVETTI

Nel 1958 ebbe inizio la sua lunga

collaborazione, durata ben trent’anni,

con Olivetti in qualità di consulente per

il design dei computer che fruttò a

Sottsass numerosi premi, tra cui tre

Compassi d’oro.

L’impresa Olivetti fu costituita da Camillo Olivetti nel 1908 a Ivrea. Essa

simboleggiava la prima fabbrica nazionale di macchine da scrivere e si

distingueva già agli inizi per la sua attenzione alla tecnologia e

all’innovazione. Ad oggi l’impresa è controllata dalla TIM dopo che, nel

1990 creò dapprima Omnitel, poi Infostrada e infine Telecom Italia a cui si

fuse nel 2003. di Ivrea

Durante i lunghi anni di collaborazione egli progettò per l’azienda

numerosi oggetti, tra cui:

• “supercalcolatrice”,

la calcolatrice Logos 27, definita aveva un

inedito schema meccanico a tre memorie e una capacità di calcolo di

15 cifre. Sottsass agendo sulla disposizione dei tasti, sulle

inclinazioni e sulle linee volle, attraverso un gioco di colori e forme,

rappresentare quello che l’operatore doveva vedere e sapere della

propria macchina e allo stesso tempo nascondere ciò di cui non aveva

bisogno. Il suo obiettivo era quello di creare una macchina con una

tastiera comoda per la mano e una striscia di carta comoda per gli

occhi;

• la Praxis 48 e la Valentine, le macchine per scrivere elettriche più

famose. Per la Praxis 48 Sottsass optò per una linea più squadrata per

sottolinearne il suo valore tecnologico mentre la tastiera a mensola

era il frutto delle possibilità offerte dal sistema elettrico. Mentre per

quanto riguarda la Valentine, famosa per la sua trasportabilità,

Sottsass riuscì a progettare una macchina da scrivere economica;

• il computer Mainframe Elea 9003 in cui il design estetico ruotò

intorno all’interfaccia uomo-macchina utilizzando i fattori umani e

l’ergonomia per renderlo più facile da usare e mantenere;

10

• il sistema per ufficio Synthesis 45 era composto da tutto il necessario

per avere un ufficio rinnovato e componibile in cui le regole del

razionalismo moderno si affiancavano al carattere trasgressivo della

delle forme e alla ricchezza,

pop art. Sottsass preferì, all’eleganza la

semplicità della linea e la funzionalità oltre alla modularità che

consentiva di personalizzare le composizioni di arredamento

scegliendo tra diversi colori ed elementi complementari.

Il computer Mainframe Elea 9003

Il computer Mainframe Elea 9003 fu presentato nel 1959 alla Fiera

Campionaria di Milano e rappresentava un’opera di design industriale oltre

che uno dei primi computer completamente transistorizzati al mondo.

Il suo design, promosso da Sottsass con cui vinse il Compasso d’oro, era

complesso ma estremamente funzionale, elegante e innovativo.

sull’interfaccia, infatti,

Sottsass si concentrò l’Elea 9003 era alloggiato

“a

all’interno di armadi modulari misura d’uomo” con strisce colorate che

identificavano il contenuto di ciascun armadio. Innovato fu il passaggio tra

i diversi moduli realizzato da fasci di cavi attraverso condotti aerei.

Il computer Mainframe Elea 9003 rappresentava uno dei prodotti di design

più rilevanti del ventesimo secolo sia grazie alla vincita del Compasso

d’oro sia al fatto che entrò in numerose collezioni permanenti di importanti

musei.

Computer Elea 9003, 1959 Console di comando

La Valentine

La Valentine venne disegnata nel 1968 e messa in produzione l’anno

seguente. 11

Essa rappresentava l’interpretazione dello spirito rivoluzionario dell’epoca

ed era innovativa per quanto riguarda i materiali, il design e la pubblicità.

Per la sua creazione Sottsass decise di impiegare un’economica plastica

ABS stampata a iniezione e di far sì che la custodia e la macchina da

“valigetta”

scrivere formassero un unico corpo, in cui la maniglia della

fosse integrata nella stessa macchina da scrivere per poter essere trasportata

con facilità.

Il colore che rese celebre la Valentine in tutto il mondo fu un energico

rosso fuoco anche se Sottsass decise di produrla in altri colori per dei paesi

specifici ovvero bianca in Italia, verde in Germania e blu in Francia.

Le campagne pubblicitarie coordinate da Sottsass resero ancor di più

famosa la Valentine. Esse avevano un tono scherzoso che puntavano a un

pubblico giovane e aperto al nuovo con lo scopo di promuoverla come una

macchina da scrivere per tutti.

Valentine, 1958 Pubblicità della Valentine

12

Capitolo 6 ALCHYMIA E MEMPHIS

Il gruppo Alchymia

Il gruppo Alchymia fu fondato nel 1976 dai fratelli Alessandro e Adriana

Guerriero e rappresentava il primo esempio di gruppo di progettisti

produttori.

Il gruppo sviluppò una ricerca ambientale e psicologica degli oggetti,

infatti, secondo le parole del fondatore, Alchymia era:

“la ricerca di un principio unificante, il progetto di un

universo che contiene tutte le cose, dal greco fondere, colare

insieme” per creare “oggetti di funzione ed emozione”

Egli segnò l’evoluzione del design italiano grazie alla sua vocazione

poetica, autoriflessiva ed eclettica che puntava a mettere in crisi il concetto

di normalità puntando, inoltre, a un approccio interdisciplinare tra generi,

stili e tecniche ed elogiando il banale, l’imprevisto, l’ornamento e la

decorazione.

Il gruppo si occupò del design banale e del kitsch sottoponendovi oltre ai

mobili anche la moda e i gioielli e partecipò a varie mostre tra cui, nel

1980, la Biennale di Venezia riscuotendo grandi successi. L’apice di questi

successi fu, nel 1981, la vincita del Compasso d’oro per il suo approccio

innovativo.

Dopo la dissociazione dal gruppo di Ettore Sottsass, il gruppo continuò a

dominare il mondo del design fino al 1992 quando avvenne la sua

definitiva disgregazione anche se tutt’oggi gioca ancora un ruolo centrale

nella storia del design.

Lo studio Memphis

Lo studio Memphis fu fondato da Ettore Sottsass insieme ad alcuni

designer che aveva conosciuto all’interno del suo studio Ettore Sottsass

Associati, al gruppo Alchymia o ad eventi come la Biennale di Venezia.

Questo gruppo di amici si riunì, inizialmente, l’11 dicembre 1980 a casa di

Sottsass per una piacevole discussione e qualche mese dopo, vi si

ritrovarono di nuovo con decide di progetti di design colorati e innovativi

13

per dar vita al Gruppo Memphis a cui, negli anni, entrarono a far parte e

collaborarono numerosi altri designer.

Il suo design era, già evidente dal nome in quanto oltre ad essere una

parola della canzone di Bob Dylan che fece da sottofondo quell’ 11

dicembre 1980 era la città Natale di Aretha Franklin ed Elvis Presley e città

capitale dell’Antico Regno d’Egitto (Menfi).

In esso si mescolavano alta cultura e bassa cultura che erano l’ispirazione

artistica del gruppo, oltre al fatto che, nelle opere si potevano trovare

movimenti del passato accostati a quelli moderni, eleganza e kitsch insieme

e, inoltre, colori vivaci e figure geometrich

Dettagli
A.A. 2023-2024
19 pagine
SSD Ingegneria civile e Architettura ICAR/17 Disegno

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher eleonoraaamoscaaa di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia del design e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Perugia o del prof Iori Aldo.