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APPARATO RESPIRATORIO

L'apparato respiratorio è formato da organi che portano aria all'interno e all'esterno dei nostri polmoni, permettendo l'ingresso di ossigeno e l'eliminazione di anidride carbonica. Questi organi permettono l'inspirazione e l'espirazione. I polmoni si muovono in maniera passiva seguendo i movimenti della gabbia toracica che permette loro di espandersi. I polmoni sono la sede dove avviene lo scambio di ossigeno che inspiriamo e che entra nei vasi e, dove l'anidride carbonica esce dai vasi. I polmoni sono organi pieni o parenchimatosi. L'epitelio respiratorio è una tipologia particolare di epitelio: è un epitelio pseudostratificato. È formato da uno strato di cellule cilindriche disposte su un unico strato, ma con lunghezze differenti. È caratteristico del tratto respiratorio ed è chiamato anche "epitelio respiratorio", il quale parte dalle vie nasali fino alle ultime.

porzioni delle vie respiratorie. È tipicamente un epitelio pseudostratificato ciliato: nella parte apicale delle cellule sono presenti delle estroflessioni che sporgono dalla parte libera della cellula: sono delle fibre citoplasmatiche che sporgono in fuori e in grado di muoversi; sono presenti sull'apice delle cellule di rivestimento che sporgono in corrispondenza della parte dell'epitelio che sporge verso il lume.

Un'altra caratteristica è la presenza di cellule epiteliali, non di rivestimento, ma di ghiandole esocrine: si tratta di ghiandole monocellulari intervallate nelle cellule dell'epitelio respiratorio, che producono un secreto riversato sulla superficie dell'epitelio di rivestimento, sulla parte più apicale delle cellule di rivestimento. Sono le CELLULE CALICIFORMI MUCIPARE, le quali si trovano a partire dalle cavità nasali fino alle ultime diramazioni bronchiali (solo nelle vie respiratorie).

Il materiale prodotto è viscido,

filamentoso, di aspetto gelatinoso, che prende il nome di MUCO, in cui le cilia che escono dall'epitelio nuotano. Questo è un meccanismo di difesa che intrappola le particelle solide, sotto forma di pulviscolo, presenti nell'aria, (all'interno della quale possono esserci batteri, virus, sostanze solide mutagene). Questo epitelio ha funzione di depurazione dell'aria che entra nelle vie aeree. Le cilia si muovono in maniera coordinata spingendo verso l'alto il muco prodotto dalle cellule mucipare che hanno assorbito il materiale inquinante fino ad arrivare alle prime vie respiratorie eliminandolo con lo starnuto e soffiandosi il naso.

Il primo effetto negativo del fumo di sigaretta è il fatto che la nicotina e le varie sostanze contenute, causano sofferenza alle cilia, le quali rimangono immobili: con il tempo, diventano più corte e nei fumatori di lunga data, addirittura, scompaiono. Scomparendo le cilia, il materiale non viene filtrato ed entra

nei polmoni, causando, in questo modo, frequenti bronchiti e polmoniti. Gli organi cavi a tonache sovrapposte che veicolano l'aria verso i polmoni sono chiamati VIE AEREE.
  1. CAVITÀ NASALI
  2. FARINGE
  3. LARINGE
  4. TRACHEA e BRONCHI

Cavità nasale

Le CAVITÀ NASALI sono strutture che si trovano nello splancnocranio. Sono comprese fra l'etmoide, superiormente, e le due ossa mascellari, che fungono da pareti laterali e pavimento. Sono separate da un setto, chiamato SETTO NASALE. Le cavità sono rivestite da epitelio pseudostratificato con cilia e cellule mucipare.

Le due cavità nasali non sono ampie, sono delle fessure del diametro di vari millimetri. Lo spazio viene limitato da una serie di strutture ossee che restringono le cavità in due spazi molti limitati, dal diametro di 2-3 mm. Lo spazio ridotto ha una funzionalità: rende il flusso turbolento facendo direzionare il contenuto del fluido verso le pareti del setto e nelle pareti laterali, dove

le superfici sono rivestite da muco prodotto dalle cellule caliciformi che poi eliminano all'esterno. Il naso è una specie di filtro: è una struttura che fa la prima pulizia generale.

Faringe

Subito dopo le due cavità nasali si trova un altro organo, all'interno del quale entra l'aria che inspiriamo. È un organo cavo a tonache sovrapposte ed è chiamato FARINGE. Parte dalla base cranica, quindi appena inferiormente alla base del cranio e si estende inferiormente a livello di C5-C6. Attraversa gran parte del nostro collo. È un organo cavo incompleto: anteriormente presenta diverse aperture con altrettanti organi che si trovano a livello della nostra testa e collo. Anteriormente comunica con diversi organi, non solo dell'apparato respiratorio e, in base all'organo con il quale comunica anteriormente, la faringe può essere divisa in varie porzioni. Invece, lateralmente e posteriormente è chiusa: è formata da

La muscolatura liscia. La porzione superiore della faringe comunica con le cavità nasali e riceve posteriormente lo sbocco di entrambe le cavità nasali, (porzione più superiore della faringe), che prende il nome di RINOFARINGE. Scendendo verso il basso, a livello della parte intermedia della faringe, che anteriormente è in comunicazione con la cavità orale, (primo tratto dell'apparato digerente), si trova un segmento chiamato OROFARINGE. La porzione più inferiore della faringe, che è la più piccola per quanto riguarda la sua lunghezza, comunica anteriormente con un altro organo, ossia la laringe (tratto più caudale), è chiamata LARINGOFARINGE. Inferiormente la laringe comunica con un altro organo che parte più o meno da C6, chiamato ESOFAGO. L'esofago è un organo cavo a tonache sovrapposte, che fa parte dell'apparato digerente. La faringe non è un organo esclusivo dell'apparato.

respiratorio: si trova in mezzo alle vierespiratorie, ma si trova anche interposto con il tratto digerente, in quanto comunica con la cavità orale e l'esofago. All'interno della faringe ci sono momenti in cui passa l'aria e funziona come condotto dell'apparato respiratorio; poi ci sono momenti in cui passa solo il cibo proveniente dalla cavità orale che viene convogliato verso l'esofago, organo dell'apparato digerente. Questo organo, la faringe, si trova tra due apparati, appartiene ad entrambi gli apparati. A livello della faringe non si trova l'epitelio respiratorio, ma, analogamente alla cavità orale e all'esofago, c'è un epitelio pavimentoso pluristratificato non cheratinizzato.

ARIA: cavità nasali → orofaringe → laringofaringe → esofago → stomaco

CIBO: cavità nasali → rinofaringe → orofaringe → laringofaringe → laringe

È necessario un punto di snodo,

che è rappresentato dall'EPIGLOTTIDE.
La LARINGE si continua superiormente con la faringe, a livello di C4. La laringe è un organo cavo a tonache sovrapposte rivestito da epitelio respiratorio. Nello spessore della parete presenta uno strato di cartilagine ialina, che si trova nello spessore della parete, a livello della tonaca media.
Presenta una struttura forata di tessuto cartilagineo ialino, che irrigidisce la parete delle vie respiratorie: comprimendo la via respiratoria, questa fa più resistenza; il tessuto cartilagineo nello spessore della parete fa in modo di mantenere il lume pervio, le vie aeree pervie, in cui c'è sempre aria, sia nel momento in cui si respira o no. Dalla laringe in giù, le vie aeree sono sempre pervie, sia che passi o che non ci stia passando aria.
Divisione cartilagini nello spessore. Ci sono 4 tipi di cartilagine, di cui solo una è palpabile.
- CARTILAGINE TIROIDEA. Più anteriore nella laringe,

(nei soggetti maschili sporgeanteriormente creando il pomo d'Adamo). È impari e mediana, (nei maschi è generalmente formata da due lamine). Deve il nome di tiroidea dalla forma, che superiormente presenta una sorta di incisura, che ricorda lo scudo dei persiani (tyros); e la ghiandola tiroide si trova appoggiata anteriormente al tyros della ghiandola tiroide. Copre la parte anteriore laterale delle vie respiratorie.

  • CARTILAGINE CRICOIDE. Fa da snodo tra la laringe, superiormente, e la trachea inferiormente. Si aggancia inferiormente sui primi anelli tracheali. Lo spessore della cartilagine di questa porzione di laringe è a tutta circonferenza, formata da uno strato cartilagineo che ricopre l'intera circonferenza del lume. Qui vi è il minimo diametro delle vie respiratorie.
  • CARTILAGINE EPIGLOTTIDE. È a forma di fogliolina con la parte attaccata al ramo che tende verso il basso, che va ad inserirsi sulla cartilagine tiroide. Non è
cartilagine elastica. L'epiglottide è lo scambio, la struttura che consente di determinare a livello della faringe il passaggio di aria o di cibo. Respirando, l'epiglottide è sollevata: la laringe comunica con la laringofaringe e passa l'aria. Nel caso in cui si dovesse deglutire, (trasporto di cibo verso l'esofago), l'epiglottide si abbassa e chiude l'ingresso alla laringe: interrompe le vie respiratorie, per cui non c'è flusso di aria. L'epiglottide scende verso il basso e chiude l'ingresso della laringe, per cui il cibo, dalla cavità orale passa sull'orofaringe, dove scorre anteriormente e lateralmente all'epiglottide e, non riuscendo ad entrare nella laringe, scende lungo la laringofaringe ed entra nell'esofago. L'aria rimane stagnante nell'epiglottide; in seguito, si ripristina il passaggio, che circola normalmente. Nei neonati e negli

alcolisti è ridotto il funzionamento dell'epiglottide.

CARTILAGINI ARITENOIDEE. Sono pari e simmetriche. Esse si inseriscono sulla cartilagine cricoide. Sono molto piccole, di forma triangolare. Si articolano con la cartilagine cricoide: si muovono, fanno dei movimenti. Dalla punta di queste cartilagini parte un cordone, una struttura di forma allungata formata in parte da legamento e muscolo, che partono dagli apici laterali e si inseriscono sulla faccia posteriore della cartilagine tiroidea: sono due corde, chiamate CORDE VOCALI. Le corde vocali sono strutture filamentose, legamentose e muscolari, (è chiamato anche muscolo vocale), che partono dagli apici delle cartilagini aritenoidee si inseriscono sulla faccia posteriore della cartilagine tiroide. Quando vengono messe in vibrazione dall'aria che passa nella laringe, producono un suono, (labbra, denti e lingua servono a plasmare il suono). Nella laringe c'è la sede della fonazione, ossia

un'attività biologica che hanno più o meno tutti gli esseri viventi, che
Dettagli
Publisher
A.A. 2023-2024
8 pagine
SSD Scienze biologiche BIO/16 Anatomia umana

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher viola-duci di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Anatomia umana e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Milano o del prof Gibelli Daniele.