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La complessità della malattia e le sue diverse dimensioni

Sostiene che se dovesse trovare nomi per i molteplici aspetti della malattia e considerarle realtà distinte, gli elementi della triade non basterebbero. La tripartizione rischia di non individuare le interazioni tra loro poiché sono considerati distinti.

Frankeberg e Young criticano l'approccio antropologico della illness poiché non mette in discussione i processi storici, concentrandosi solamente sulla dimensione dell'esperienza individuale del paziente. Loro rivolgono una maggiore attenzione ai processi di costruzione della desease e sickness. Le forze sociali hanno il potere di considerare come malattia i segni comportamentali o biologici ritenuti preoccupanti. Per superare il rapporto illness/desease è necessario superare il rapporto medico/paziente e inserire anche relazioni sociali.

Smith studia la silicosi, o "polmone nero". Questa viene definita come sintomo di disuguaglianza e povertà di chi non riceve le giuste attenzioni.

Presenza di polveri e assenza di ventilazione. Le relazioni sociali producono la malattia, illness e anche la desease, ma riflette i rapporti di potere e forza all'interno dei quali viene definita la diagnosi.

  • Le discussioni di Smith ruotano attorno alle modalità diagnosticheranno del danno fisico che valuta l'ammontare degli indennizzi economici destinati agli operai. Il limite è oggettivo e basato sulle aree dei polmoni danneggiate; i minatori non concordano poiché le loro sofferenze individuali non possono essere misurate in cm, la loro sofferenza ha influenzato totalmente la loro vita.
  • Altri medici pretendono che venga data loro la disabilità respiratoria. La silicosi non risulta essere solo una malattia, ma varia a seconda delle posizioni: se sei un minatore, è una malattia che non ti permette di respirare e ti impedisce di vivere, se invece sei il medico della compagnia mineraria è uno spazio bianco su una radiografia.

mentre sei il medico dei minatori, è una disabilità. In questo caso la tripartizione diventa lotta politica. • Fassin, afferma che la malattia deve essere liberata dal riduzionismo biologico (oggettivamente inscritta nel corpo) è piuttosto una realtà sociale che mette in questione i rapporti di potere che contribuisce a rendere visibili mostrando in che modo l'ordine sociale si esprima in quello corporeo. La salute è definita come la possibilità di accesso alle risorse materiali e che garantiscono la vota ad alti livelli di soddisfazioni; la malattia può essere incorporazione di ineguaglianza. 2.4 la salute e lo stato • Fassin afferma che la salute è una costruzione culturale e politica poiché è il frutto della lotta che i diversi soggetti agenti nel campo sociale mettono in atto. Lo Stato è garante della salute collettiva e la gestisce acquisendo un ruolo centrale nella definizione del concetto di

salute viene definita come uno stato di completo benessere fisico, mentale e sociale e non semplicemente come l'assenza di malattia o infermità. Questo concetto amplia la visione della salute, includendo anche fattori sociali, economici e ambientali che influenzano il benessere complessivo delle persone. • Negli ultimi decenni, sono state adottate diverse politiche e strategie per promuovere la salute a livello globale. Queste includono la promozione di stili di vita sani, la prevenzione delle malattie, l'accesso equo ai servizi sanitari e la riduzione delle disuguaglianze nella salute. • Tuttavia, nonostante gli sforzi compiuti, molte persone in tutto il mondo continuano a vivere in condizioni di salute precarie. Le disuguaglianze nella salute persistono, con gruppi svantaggiati che hanno un accesso limitato ai servizi sanitari e sono più esposti a determinanti sociali ed economici della salute. • Pertanto, è fondamentale continuare a lavorare per garantire il diritto alla salute per tutti. Ciò richiede un impegno politico, investimenti adeguati nel settore sanitario e una maggiore attenzione alle disuguaglianze nella salute. Solo attraverso un approccio olistico e inclusivo possiamo raggiungere una società in cui ogni individuo possa godere di una buona salute e di un benessere duraturo.

La povertà viene intesa come debolezza sociale ed economica, vista come mancanza di salute pur non essendo malattia. L'ONU propone una strategia globale per rendere la salute accessibile a tutta la popolazione mondiale. Con la dichiarazione di al Alma Ata si individua nell'assistenza sanitaria di base lo strumento fondamentale per raggiungere l'obiettivo di un superamento delle disuguaglianze per l'accesso alla salute in campo mondiale. Questo progetto risultò fallimentare e portò a un indebolimento della promozione alla salute.

Il dramma dell'AIDS:

  • Nel 1980 nella comunità gay ci fu un'epidemia di AIDS. I fondi per la ricerca vennero incentrati nel campo biomedico, trascurando l'ambito storico, politico e culturale nonostante sia evidente l'intreccio tra vita sociale, sessualità, biologia e condizione economica.
  • Il sesso veniva considerato come sistema simbolico, i cui significati variano nei diversi contesti.
  1. Contesti storico-culturali.
  2. Venne elaborata una prevenzione ma fu elaborata senza ricerche in campo etnografico.
  3. L'AIDS può essere considerata una forma di incorporazione di disuguaglianza e ingiustizia sociale.
  4. Incorporare l'ineguaglianza.
  5. Farmer si interroga sulle forze sociali che agiscono sull'AIDS. Si tratta di una violenza strutturale che caratterizza l'assetto economico mondiale e le politiche che ne derivano. I soggetti studiati non condividono tratti simili di carattere ma occupano il punto più basso della scala sociale. Per lui la relazione tra forma della sofferenza e violenza strutturale non è facilmente evidenziabile per tre motivi:
    1. Distanziamento della sofferenza: è difficile riconoscere la sofferenza di persone che non ci sono vicine.
    2. Difficoltà nel rappresentare la sofferenza altrui: non è possibile oggettivarla.
    3. Dinamiche culturali: cioè distanza fra interpretazione della sofferenza.
individuale edi matrici socio culturali di tale sofferenza.
  • Farmer considera tre assi della sofferenza:
    1. Asse del genere: due persone dotati dello stesso status possono cadere vittima di violenze differenti
    2. Asse della razza e dell'etnia: i concetti di razza ed etnia sono usati molto concretamente per deprivare dei diritti fondamentali gruppi sociali specifici in realtà questa disuguaglianza è conseguenza della diversa distribuzione delle risorse
    3. Asse che combina la violenza strutturale e la differenza culturale: i meccanismi che creano disuguaglianze sono in grado di costringere e ingabbiare le capacità di azioni dei soggetti e le loro scelte di vita. Le malattie si insidiano nei corpi in cui la disuguaglianza sociale si rende manifesta.
  • Politiche del corpo e metafore della sofferenza:
    • Il corpo vissuto è agito dalla storia ma allo stesso tempo agente di storia. Le forme in cui i soggetti raccontano il proprio male sono un insieme della

Il corpo umano ha una dimensione individuale, sociale e storica. Per descrivere questa complessità, spesso si utilizza la metafora come figura retorica. Ad esempio, la frase "il cuore mi sta scoppiando" descrive il dolore della condizione esistenziale quotidiana. Il linguaggio dell'incorporazione si basa sia sull'espressione del proprio corpo che sui significati che provengono dal contesto storico e culturale.

Il corpo narrato è sempre un corpo che racconta, sia pensato che vissuto. Secondo Lutz e White, le emozioni non sono separate dal contesto in cui vengono provate. Rosaldo definisce le emozioni come pensieri incorporati, una crisi del modo di stare al mondo e uno smarrimento della propria capacità di agire.

La memoria del corpo e l'incorporazione aprono i confini del concetto biomedico di malattia. Ci sono punti di incontro tra l'esperienza soggettiva della malattia e la storia sociale esterna. Se il corpo è in grado di incorporare le tecniche ed esprimerle oltre...

La comunicazione linguistica è vero allora che il sapere incorporato è difficilmente rappresentabile nelle parole. Attraverso la memoria del corpo si supera il concetto di malattia e il sapere incorporato diventa difficilmente esprimibile in parole.

L'esperienza del dolore:

  • L'esperienza del dolore è una conferma della separazione mente/corpo. Nel dolore questa dicotomia rivela la sua astrazione. Essendo il dolore indicibile, invisibile e incorporato mette in crisi le categorie biomediche e sfugge ai meccanismi diagnostici. Il paziente svilupperà tecniche del corpo per riuscire a comunicarlo.
  • In biomedicina si è aggiunto il campo della medicina del dolore. In antropologia medica si sono aggiunti il bisogno di collegare il dolore alla appartenenza culturale.

Dolori e critica della cultura:

  • Il dolore è soggetto ad una elaborazione culturale ed essendo l'esperienza la sua rappresentazione si modella in riferimento
alla società, alla cultura, al contesto storico e politico. • Ad esempio in Giappone il mal di testa è metaforicamente paragonato in base all'intensità e all'umore dei passi dei vari animali. • Gli studi etnografici hanno dimostrato che l'esperienza del dolore è rappresentata in maniera analoga in tutta l'umanità. Il dolore agisce sui processi di incorporazione del mondo e spinge a una riflessione più complessa di quella culturalistica. 3.2 Il dolore in diretta • Non è possibile cogliere l'intensità del dolore per chi è estraneo ad esso, ma si può condividere attraverso la vicinanza rappresentata come una relazione intercorporea. • Marta Allué riporta ustioni di terzo grado sull'80% della superficie corporea e la sua esperienza porta alla critica delle interpretazioni universalistiche di tipo biomedico ma anche alle interpretazioni culturalistiche che classificano il dolore.come differenze culturali. Rifletti sulla difficoltà di socializzare la sofferenza ed è convinta che sia necessario continuare a sperimentare modalità collettive per lenire la sofferenza propria e quella degli altri. 3.3 Il dolore e il linguaggio - Scary sostiene che è impossibile esprimere il dolore fisico, perché nel corpo della persona che soffre ci sono dei rapporti complessi tra essa e il mondo. Gridi, lamenti e gemiti non sono un'immediata destinazione comunicativa, rappresentano la capacità del dolore di sottrarsi al linguaggio. - Il dolore produce nuove forme di immaginazione espressiva basata sulla metafora. Utilizzando la metafora per esprimere la sofferenza nasce una poetica del dolore, che è un modo di agire nella realtà. La rappresentazione del dolore viene definita come retorica del dolore che vuole provocare risposte oltre ad esprimere le sofferenze. Le metafore corporee servono a connettere le sofferenze e il suo.Il testo formattato con i tag HTML sarebbe il seguente:

intimo con una dimensione sociale.

  • Il dolore permanente ha un carattere pratico che produce una trasformazione dell'e
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A.A. 2022-2023
14 pagine
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SSD Scienze mediche M-DEA/01 Discipline demoetnoantropologiche

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher medicina25 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Antropologia e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Perugia o del prof Pizza Giovanni.