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RUOLO DELL’ANTROPOLOGO FORENSE

Il ruolo dell’antropologo forense dipende molto dal

Paese: non in tutti i paesi il ruolo dell’antropologo è lo

stesso o si occupa delle stesse cose, in altri tale ruolo

non è proprio riconosciuto.

Generalizzando, l’antropologo forense deve:

• Assistere nella ricerca, nella localizzazione e nel

recupero dei resti umani sia in superficie che sepolti

(quindi lavora sul campo, non solo in laboratorio –

deve avere delle skills da archeologo);

• Una volta raccolti i resti, deve definire se sono ossei o meno, se sono umani o animali (a quel punto non

sarà più interesse dell’antropologia forense o della medicina legale ma della veterinaria forense, che si

occupa per esempio delle violenze su animali). In seguito, deve capire che tipo di osso è, che tipo di resti

sono (un cranio, un bacino, quali ossa sono presenti e quali mancanti);

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• Una volta che i resti sono stati classificati come umani si portano in laboratorio e si analizzano, si descrivono

e si cercano di ottenere più informazioni possibili riguardo all’identità dell’individuo (sesso, età, statura, tutto

ciò che rientra nel profilo biologico dell’individuo);

• Definire il PMI (post mortem interval) tramite le lesioni post-mortem;

• Definire la causa di morte (naturale, traumatica, omicidio, nulla) differenziando tra lesioni pre-mortali, peri-

mortali (causa della morte, avvenute in concomitanza della morte) o post-mortali (come derivanti dalla

cazzuola di un archeologo, radici, attacchi animali, tutto ciò che rientra nell’ambito della taffonomia). È quindi

importante capire se sono avvenute prima della morte, attorno al periodo della morte, o dopo la morte.

Un altro importante ruolo dell’antropologo forense

è internazionale ed è l’identificazione delle vittime

dei disastri (disaster victim identification). La

conoscenza degli antropologi forensi viene spesso

usata infatti per l’identificazione di vittime non più

riconoscibili al fine di riportarle alle loro famiglie.

Questo ruolo esiste già da più un centinaio di anni

ma solo negli ultimi decenni ha iniziato a

svilupparsi sempre di più, sia perché il ruolo

dell’antropologo forense ha iniziato a prendere

molto piede, sia perché ci sono nuove metodologie

(risulta quindi più facile riconoscere le vittime), sia

perché è aumentato il numero di eventi disastrosi.

Cosa si intende per evento disastroso?

L’antropologo forense viene chiamato quando cadono degli aeroplani, durante le guerre per riportare a casa i

soldati e per analizzare se ci sono stati dei crimini di guerra e in caso di attacchi terroristici o di varia natura in

cui sono morte un largo numero di persone i cui resti sono ormai irriconoscibili, perché smembrati o molto

decomposti, trasfigurati eccetera.

Riguardo a tale ruolo, esistono principalmente due associazioni:

• International Red Cross and Red Crescent (Croce Rossa Internazionale): ha un settore dedicato

all’identificazione di vittime di disastri (soprattutto vittime di guerra) e anche del riconoscimento di corpi di

migranti sconosciuti, il cui numero è aumentato a dismisura. C’è un settore dedicato all’antropologia forense

che cerca sempre nuovi antropologi con formazione nel settore, svolto anche da loro. Offrono borse di

studio per imparare sul campo.

• POW/MIA: fa parte dell’agenzia di difesa degli Stati Uniti e ha sede alle Hawaii, a Pearl Harbor, e si occupa

del riconoscimento e della consegna alle famiglie dei resti di americani dispersi durante la Seconda Guerra

Mondiale, Guerra di Korea, Guerra del Vietnam, Guerra Fredda, Guerra in Iraq, eccetera. L’obiettivo è quello

di riportare in patria e alla famiglia i soldati dispersi in giro per il mondo. Proprio qualche anno fa c’è stata

una call per cercare degli antropologi forensi.

Soprattutto negli ultimi anni, il ruolo dell’antropologo

forense si sta ampliando, non solo ai resti scheletrici e

morti ma anche alle persone vive (living) dette in gergo

“viventi”. Nell’ambito del vivente l’antropologia è usata

per la pedopornografia, per l’identificazione di autori di

delitti o rapine tramite le immagini delle videocamere di

sorveglianza o da fotografie da cui si possono ricavare

dei tratti biometrici, ma anche per le migrazioni

clandestine. Questo perché negli ultimi anni c’è stato un

aumento a dismisura di migranti clandestini non solo in

Italia ed in Europa, ma anche negli Stati Uniti; quindi, l’antropologo forense si assume il ruolo di definire l’età

biologica dell’individuo, in particolare nel caso di migranti minori e soprattutto se colpevoli di delitti e in assenza

documenti. Ovviamente si parla di definire l’età biologica dell’individuo.

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Come fa l’antropologo forense a definire l’età della persona? Si usano soprattutto le radiografie, in particolar

modo quelle del polso. So osservano le fusioni e le ossificazioni dei centri di ossificazione, in particolare dei

carpi, delle epifisi distali di radio e ulna, metacarpi e falangi. Oppure si guardano le radiografie dei denti,

osservando l’eruzione dentaria. La figura qui a fianco riporta l’esempio di un

ragazzo immigrato in Brasile, arrestato in

seguito ad una rapina. Era un clandestino,

quindi era senza documenti. Aveva dichiarato

di aver 16 anni, di essere quindi un minore.

Ovviamente a lui faceva comodo dichiarare di

essere un minore in quanto in questo modo le

pene sarebbero state attenuate. È stato

chiamato un antropologo forense per definire

l'età biologica reale del soggetto. Si sta

parlando di età biologica e non di età

cronologica (questa differenza verrà

approfondita meglio in seguito). L’antropologo

forense non verrà mai a sapere qual è la data

di nascita dell'individuo considerato attraverso

questi metodi, però può arrivare a conoscere il suo livello di maturità. È stata eseguita quindi una radiografia

della mano e del polso e si è visto che tutti i centri di ossificazione erano già ossificati e anche le epifisi distali

di radio e ulna risultavano fuse, come anche quelle dei metacarpi, delle falangi, eccetera. La radiografia dei

denti ha mostrato che il ragazzo aveva perso diversi denti. Presentava però già tutti e quattro i terzi molari, cioè

quelli che vengono chiamati i “denti del giudizio”. In conclusione, sia la radiografia del polso che la radiografia

dei denti indicano un'età superiore ai 18 anni.

Bisogna prestare molta attenzione per quanto riguarda l'eruzione dei terzi molari perché, mentre la loro presenza

è indicativa, la loro mancanza non lo è così tanto. Questo perché non sempre compaiono, spesso c'è agenesia

del terzo molare e, oltretutto, anche l'età di eruzione risulta molto varia.

Multidisciplinarietà dell’antropologia forense

L'antropologia forense è un campo estremamente multidisciplinare. L'antropologo forense ha necessità di avere

moltissime skill, informazioni e conoscenze in campi molto diversi che vanno dall'anatomia all'archeologia alla

patologia, ma anche conoscenze in campo legale, in campo giurisdizionale, eccetera. Per questo motivo spesso

si deve appoggiare a degli specialisti in

determinati campi, anche se certe conoscenze le

deve comunque possedere. Questi specialisti

possono essere ad esempio degli odontologi

forensi, che si occupano principalmente della

odontologia forense. Esistono diverse

iperspecializzazioni: ad esempio in Italia il ruolo

della l'archeologo forense non esiste, però in

Inghilterra ci sono degli archeologi che si

occupano anche di antropologia forense (forensic

archaeologists). Le specializzazioni e i ruoli

dipendono molto dal paese di origine.

Ma qual è la situazione in Europa? Abbiamo visto

che è diversa da paese a paese e in Europa, anche in questo caso, la situazione non è molto generalizzabile

perché dipende dallo Stato al quale ci stiamo riferendo. Per esempio, in Inghilterra l'antropologo forense esiste

e sono molto più specializzati e molto più riconosciuti.

In Europa c'è un’associazione, il FASE (Forensic Anthropology Society of Europe) che riunisce gli antropologi

forensi europei. Per avere la certificazione di antropologo forense del FASE occorre fare un test abbastanza

complicato. Ci sono diversi paesi, tra cui anche l'Italia (in particolare con la professoressa Cattaneo

dell'Università di Milano). Vengono svolte anche attività di formazione, abbastanza costose, e diversi convegni.

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Per esempio, qualche anno fa ne è stato fatto uno a Milano. All’interno dell’associazione vi è l'università di

Coimbra con la professoressa Cugna, l'Università di Milano che è molto attiva con la professoressa Cattaneo.

Nel 2019 il professor Obertova e colleghi, membri del FASE, hanno pubblicato un articolo in cui venivano riuniti

un po’ tutti i dati dell'antropologia forense in Europa. Hanno fatto dei questionari, li hanno somministrati ai

diversi paesi, anche non dentro al FASE, e hanno cercato di raggruppare quanti corsi di studi ci sono, quanti

antropologi, quante informazioni, quante associazioni, eccetera.

Nella tabella vengono riportati i nomi delle associazioni antropologiche nazionali per paese.

In Italia esiste l’Associazione Antropologica Italiana AAI che non si occupa solo di antropologia forense ma

anche di altre cose: antropometria del vivente, genetica di popolazione, preistoria, evoluzione, antropologia

biologica, osteoarcheologia.

Hanno fatto anche un registro degli antropologi forensi che adesso non è comunque molto aggiornato da

qualche anno.

Nel grafico, nella parte destra dell’immagine, è riportato il numero di antropologi forensi per stato. Hanno diviso

tra nessuno, ad esempio in Russia non ce n’è nessuno, poi da uno a tre, da quattro a sei e più di sette.

L’Italia ne ha più di sette, la Francia e la Spagna anche.

La grandezza dell’istogramma indica il numero di pubblicazioni.

Come si può notare, in Italia ci sono davvero molte pubblicazioni per anno; quindi, in Italia si è messi bene da

questo punto di vista, nel senso che ci sono diversi antropologi forensi e ci sono diverse pubblicazioni forensi.

La professoressa è contenta di dire che ad alcune pubblicazioni di antropologia forense ha contribuito e sta

contribuendo tuttora.

Qual è la situazione in Italia?

In Italia ci sono diversi antropologi e ci sono diverse pubblicazion

Dettagli
Publisher
A.A. 2023-2024
99 pagine
SSD Scienze biologiche BIO/08 Antropologia

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher MedGiada22 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Antropologia e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Ferrara o del prof Bramanti Barbara.