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Il pantheon riflette in qualche modo l'ordine sociale con spiriti subalterni che
obbediscono alle divinità sovrane. Giudaismo e cristianesimo rappresentano lo
stadio pi alto dell'animismo. Le credenze religiose quindi seguono
un'evoluzione da forme elementari verso forme più complesse. Tylor pensa che
la religione poggi su idee false. In origine è stata la ragione a spingere l'uomo
verso l'animismo ma è ancora la ragione a doverlo allontanare da esso
nell'epoca moderna. La falsità delle superstizioni deve dare posto alla verità
della scienza e dobbiamo liberarci della morsa dell'animismo ovvero della
religione. Tylor considera la religione falsa ma allo stesso tempo afferma che
essa scaturisce da una riflessione dell'uomo dall'uso della ragione nella
volontà di spiegare il mondo e I suoi misteri. Nel 1881 Tylor pubblicò il suo
primo manuale di antropologia, intitolata Anthropology. Lo studio comparativo
delle lingue può di conseguenza aiutarci nella storia dell'umanità. Tylor prende
in esempio due conversazioni in inglese e in olandese. Il confronto tra le due
conversazioni permette di osservare che queste due lingue derivano da
un'origine comune. In generale, le lingue sono il frutto di un'evoluzione che va
dal linguaggio animale e dalle onomatopee fino a quelle che sono le lingue
moderne. Il progresso non è soltanto una questione di tecnologia ma riveste
tutte le sfere della vita sociale. Compito dell'antropologia è costruire questo
cammino verso il progresso. L'antropologia di Tylor consiste proprio nel
ricondurre tutto al passato.
FRANZ BOAS
Nacque a Minden, in Westfalia nel 1858 si oppose con forza all'evoluzionismo e
fu un precursore dell'antropologia moderna e difensore del relativismo, il quale
segnerà profondamente l'antropologia americana.
Docente della Columbia University per oltre 40 anni, Boas fu il maestro di
un'intera generazione di antropologi come Alfred Kroeber, Edward Sapir, Ruth
Benedict, Margaret Mead ecc. Morì negli Stati Uniti nel 1942.
Boas non si può definire propriamente un “difussionista” ma è uno dei primi a
contestare le semplificazioni che l'evoluzionismo aveva prodotto, dando troppo
importanza allo sviluppo indipendente delle culture.
Condivide con Marcel Mauss il fatto di non aver mai scritto un vero e proprio
libro da una parte e dall'altra parte di non aver mai enunciato in maniera
sintetica e sistematica I grandi principi che guidavano il suo pensiero. Boas si
distingue per una buona conoscenza empirica di “prima mano”, poiché
condusse numerose ricerche tra Gli Indiani dell'America del Nord e gli Inuit. I
suoi studi sui Kwakiutl della Colombia Britannica restano tra I classici
dell'antropologia.
Nell'etnografia di Boas troviamo le descrizioni dell'istituzione del potlach, la
cerimonia durante la quale un uomo distribuisce I suoi beni, sopratutto
placche di rame e coperte di lane. Queste distribuzioni non hanno nulla a che
vedere con il dono disinteressato e altruista. Secondo Boas esse rappresentano
delle arene di combattimento nelle quali I rivali si confrontano attraverso I loro
beni. La scienza di Boas è una scienza dell'osservazione e I suoi scritti lasciano
poco spazio all'aspetto letterario. Boas respinge ogni forma di determinismo
soprattutto il determinismo biologico.
BRONISLAW MALINOWSKI
Nacque a Cracovia nel 1884,fu affascinato dall'opera il Ramo D'oro di Frazer
così abbandonò la sua carriera di matematico per lanciarsi negli studi di
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antropologia trasferendosi da Lipsia a Londra. Nel 1914 partì per la Nuova
Guinea dove rimase fino al 1918. Divenne professore di antropologia alla
London School of Economics, in seguito allo scoppio della Seconda Guerra
Mondiale si trasferì negli Stati Uniti e insegnò all'Università di Yale fino al
momento della sua morte, nel 1942. Malinowski fu un grande teorico, ma fu
anche un apprezzato professore e formò una scuola di antropologi: tra I suoi
allievi, Edward Evans-Pritchard, Raymond Firth, Audrey Richards, Meyer
Fortes, Edmund Leach ecc.
La reputazione di teorico mediocre deriva dalla sua opera Teoria scientifica
della cultura, secondo Malinowski la cultura è un apparato strumentale
destinato a soddisfare I bisogni fisiologici dell'uomo. L'uomo è prima di tutto
un essere animale che ha bisogno di mangiare di dormire di respirare di
procreare ecc.. Ogni bisogno alimentare richiede una risposta culturale.
Malinowski si recò nelle isole Trobriand in Melanesia per studiarvi la cultura
indigena. Malinowski si concentrò sul kula, si tratta di uno scambio
cerimoniale che consiste in periodiche spedizioni su canoe che ogni gruppo
organizza per andare a fare visita alle comunità delle altre isole, con cui
vengono scambiati doni. Due sono i tipi di oggetti scambiati nel kula:
I mwali: braccialetti di conchiglie bianche che circolano solo in una direzione.
– I soulava: collane di conchiglie rosse che si muovono nella direzione opposta.
– Il sistema del kula permette a un uomo di avere degli alleati degli amici quasi
dei parenti non solo nei villaggi vicini ma anche in isole diverse. Il kula mette
in evidenza anche l'importanza del principio di reciprocità nella vita
economica. Il kula è molto di più di una transazione commerciale: è uno
scambio ripetuto all'infinito che si regge per buona parte sull'onore e sulla
fiducia.
Malinowski ha colto per primo il principio dello scambio come fondamento del
legame sociale. Nel suo Saggio sul dono Marcel Mauss ha ripreso le
osservazioni di Malinowski. Queste transazioni non sono motivate dalla ricerca
di ricchezza materiale piuttosto riguardano valori come il prestigio sociale. I
doni non sono disinteressati: se si vuole ottenere un bene o un servizio da
qualcuno conviene dargli qualcosa. Esistono tre tipi di dono: I dono di
sollecitazione, I doni d'attesa e I doni di conclusione che mettono fine a una
transazione. Quando un capo decide di intraprendere un lavoro importante
che richiede molta manodopera comincia a distribuire del cibo. Il valore di un
bene cambia a seconda della località per esempio a Kiriwina un piccolo piatto
di legno vale otto noci di cocco, mentre ne vale quattro o sedici altrove. Alla
base dello scambio inoltre ci sono proprio le pratiche agricole: ciascun uomo
lavora per conto di un altro e riceve da una terza persona gran parte delle
provvigioni necessarie al proprio gruppo domestico. Ogni uomo trobriandese
deve lavorare sempre per la famiglia della sorella e fornirle I suoi prodotti
migliori, in compenso riceve dal fratello della moglie gli alimenti necessari al
mantenimento della propria famiglia. L'animosità tra I 2 rivali può degenerare
e allora si organizza un buritilà ulo una sfida economica in cui ciascuna delle
due parti cerca di dimostrare che è la più forte la più ricca.
Per comprendere la vita economica dei Trobriandesi bisogna guardare alla loro
organizzazione sociale e familiare: in questo sistema matrilineare, il fratello è
infatti il custode della donna. Egli lascia al marito la tutela sessuale, ma I figli
della sorella appartengono in effetti al suo gruppo familiare e ciò spiega
l'importanza dei doni di cibo. L'urigubu è la parte di raccolto che viene data a
una sorella, maggiore è il numero di fratelli che una donna ha maggiori sono le
provviste di cui disporre. Se vi è una sola sorella sarà il primogenito a dare, se
ci sono molte sorelle saranno I cadetti a contribuire. Dopo la pubertà ogni
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ragazzo va a vivere dallo zio materno e coltiva I suoi campi. Una quota della
produzione sarà offerta al padre del giovane. Malinowski divenne un difensore
dell'antropologia sociale. Malinowski comincia a difendere la razionalità del
selvaggio. Lo scopo dell'osservazione partecipante è trasformare il caos
apparente in comunità ben ordinate che rispondano a regole rigide e ben
precise. Egli nota per esempio che il lavoro nei giardini è sempre legato alla
magia e che I riti magici sono considerati indispensabili all'abbondanza del
raccolto. La magia è dissociata dal lavoro essa non sostituisce affatto le
competenze gli sforzi e neppure il concime. La funzione della magia si limita ad
un solo ambito vale a dire scongiurare la cattiva sorte e invocare la buona
fortuna. Malinowski rifiuta la teoria di Frazer seconda la quale la magia era
una forma primitiva e distorta di conoscenza scientifica, una pseudo-scienza.
Per Malinowski il ricorso al magico è funzionale a far fronte a quei rischi che
dipendono da fattori derivanti dal caso perciò imprevedibili, rispetto ai quali il
peso della scienza è irrilevante. Per Malinowski la magia non è la regione e
l'una non sostituisce l'altra. Per comprendere la distinzione tra le due
istituzioni possiamo paragonare due rituali: nel primo caso immaginiamo un
rito compiuto con l'intenzione di impedire la morte di una donna in travaglio.
Nel secondo caso consideriamo una cerimonia per celebrare la nascita di un
bambino. Il primo rituale è rivolto a un fine pratico, mira alla realizzazione di
un obiettivo. La seconda non ha un simile scopo pratico. Malinowski ha
consacrato una parte importante della sua opera allo studio della sessualità.
La vita sessuale dei selvaggi fu il primo studio approfondito sulla sessualità di
una società “primitiva”. Malinowski vi descrive costumi sessuali
completamente diversi dai nostri. Il bambino all'età di cinque o sei anni si
unisce alle bande di coetanei del villaggio nelle quali I giochi amorosi sono
frequenti. Il ragazzo va a vivere nei bukumatula, le case dei giovani, dove ogni
notte riceve la visita delle amiche. La spensieratezza lascia a poco a poco
spazio all'attaccamento, l'amore per una giovane donna si farà ben presto
strada nel cuore del giovane uomo, questo legame condurrà al matrimonio che
è caratterizzato dalla fedeltà coniugale. Il matrimonio è virilocale quindi la
giovane coppia va a vivere nel villaggio dello sposo che non è lo stesso della
sposa. I bambini della coppia non appartengono quindi al gruppo nel quale
sono cresciuti, dopo l'adolescenza I bambini devono andare a vivere con lo zio
materno. I Trobriandesi non riconoscono il ruolo del padre nel processo di
riproduzione fisiologica. L'attività sessuale non ha nulla a che vedere col
concepimento: I bambini sono trasportati nel corpo della donna dallo spirito di
un antenato. I nativi delle isole Trobriand vivono una situazione familiare
diversa dalla nostra e questo spinse Malinowski a p