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ETNOCENTRISMO
Giudicare le altre culture in base alla nostra, ritenendoci superiori. Adottando un punto di vista etnocentrico è impossibile creare una relazione di rispetto dell'altro.
I giudizi di carattere etnocentrico si incontrano tranquillamente anche nella vita quotidiana, come in espressioni del tipo "da noi si fa così, quelli fanno così". Anche il detto "donna al volante, pericolo costante" rappresenta un giudizio di questo tipo: il punto di vista è quello maschile che attraverso un processo di naturalizzazione al genere, rende la donna incapace di guidare solo perché femmina. La donna, infatti, per la sua caratteristica naturale di essere più emotiva, trova più difficile controllarsi e quindi guidare bene. L'uomo, al contrario, rappresenta la razionalità e la capacità di controllo.
In passato il pensiero occidentale ha fondato su un pregiudizio etnocentrico un quadro teorico spacciato come...
scientifico (il riferimento è momento in cui nasce l'antropologia).ETNOCENTRISMO NAZIONALISMO è presente da sempre. Nasce con l'idea di nazione. Crea barriere "metaforiche". Crea confini politici.
NB! La specie umana si esprime in maniera diversa e sa adattarsi a qualsiasi ambiente proprio grazie alla cultura: la difesa della diversità culturale è quindi una necessità, perché ridurre la diversità culturale significherebbe ridurre ciò che ci distingue dalle altre specie.
Antropologia "impegnata"
"Il mio lavoro di campo comporta una strategia che unisce la ricerca al patrocinio delle cause civili attraverso i media, discorsi pubblici, perizie tecniche, il lavoro a fianco di organizzazioni no-profit, e la cooperazione con gruppi locali associativi. La ricerca e l'impegno sociale concreto costituiscono un binomio indissolubile. La scienza non esiste e non esisterà mai solo in astratto. Se il
Il nostro appoggio non è fondato sul rigore delle nostre ricerche etnografiche, rischiamo di prendere delle decisioni poco fondate riguardanti la vita di coloro sulla cui conoscenza è fondata la nostra formazione professionale" 27.09.2022
I concetti chiave: cultura, razza, etnia
Cultura
Dobbiamo pensare al nostro mondo sociale e culturale come a un sistema di segni paragonabili al linguaggio. Quelli in cui viviamo e da cui siamo circondati non sono solo oggetti fisici ed eventi; sono oggetti ed eventi dotati di significato. Se noi vogliamo comprendere il nostro mondo sociale e culturale, non dobbiamo pensare a oggetti indipendenti ma a strutture simboliche, sistemi di relazioni che, conferendo un significato a oggetti e azioni, creano un universo umano.
- Jonathan Culler
Se proviamo ad immergerci in un contesto diverso dal nostro una descrizione oggettiva della realtà non è sufficiente a capirla: per comprendere un nuovo ambiente bisogna legare l'oggetto alle pratiche.
Da significato alle azioni, trovare il significato che l'attore sociale da a quello che fa. Ogni gesto inoltre è pieno di sfumature (es. stretta di mano: fredda, frettolosa, calorosa) e per questo occorre aggiungere una descrizione soggettiva e intersoggettiva per comprendere tali azioni. Così come il linguaggio non è solo parole, ma il senso che noi diamo a tali termini e il contesto in cui li inseriamo, così la cultura non è solo un insieme di pratiche, ma la relazione tra la pratica e il senso che le diamo (capitolo due del manuale).
"La cultura o civiltà, presa nel suo ampio senso etnografico, è quel complesso insieme che include il sapere, l'arte, la morale, le leggi, i costumi e ogni altra capacità o abitudine acquisita dall'uomo in quanto membro di una società." - Edward B. Taylor, 1871
Da cosa derivano i dati dell'etnografia, dato che Taylor per primo non compie osservazioni sul
campo("antropologo da scrivania")?- racconti di altri coloni
- diari dei viaggiatori
- resoconti degli esploratori o dei funzionari alla madre patria
- lettere dei missionari (questi si spingono ben oltre i territori colonizzati e imparano infretta la lingua locale, così come gli usi e i costumi per facilitare l'evangelizzazione)
Tutto questo è conservato nelle biblioteche europee e sebbene non sia un materiale con intenzionalità scientifica riesce comunque a raccontare delle culture esotiche e lontane.
La definizione di Taylor da origine ad un modello statico, ma che deve analizzare culture molto diverse e in continuo cambiamento.
Identificare, distinguere una cultura consiste nell'accorgersi studiando usi, costumi, tradizioni che tali caratteristiche sono solo in quel luogo.
Ma oggi? È possibile definire dei confini?
La pizza
La pizza vera è napoletana, alta e margherita. Eppure oggi non definiamo "vera" pizza solo quella
con queste determinate caratteristiche. La pizza oggi è un esempio di globalizzazione, ovvero una pratica che si è delocalizzata a causa dei processi migratori ed è stata reinterpretata. Il tortellino narra la leggenda che l'origine della particolare forma circolare con la pieghetta all'insù del tortellino sia dovuta ai numerosi conflitti tra Modena e Bologna; Marte e Venere, che parteggiavano negli schieramenti opposti, trovarono un momento per ristorarsi in una locanda. Dopo aver mangiato e bevuto andarono a letto. L'oste curioso, sbirciando dal buco della serratura, rimase incantato dalla bellezza dell'ombelico di Venere tanto che il mattino seguente lo volle riprodurre con la pasta. Nacque così il tortellino. La cultura non è innata, ma non sempre è facile distinguere innato da acquisito (es. mano: innata, capacità di disegnare: acquisita). Il corpo biologico è innato, ma è anche innaturale.Perché è usato in modo culturale da ogni cultura, nessuna lo tiene semplicemente come è. Corpo innaturale
La pratica del parto cambia da cultura a cultura. Le donne inuit partoriscono velocemente perché abituate al freddo glaciale, dove se non concludono in fretta il parto rischiano di morire. Antropologia spontanea
La curiosità verso l'esotizzante innata in altre culture porta a volerle conoscere e a ricavare informazioni su di loro 30.09.2022
"La cultura è un complesso insieme": è sottintesa una dilatazione dell'idea di cultura dove non sono le espressioni colte di un gruppo sono cultura, ma ogni suo prodotto ed abitudine. La cultura è dunque ovunque e tutti i gruppi umani ne sono dotati. Questo pensiero rappresenta una rivoluzione per l'epoca, perché cancella l'idea che esistano popolazione "selvagge" e inferiori.
L'antropologia in quanto scienza che ha come oggetto la
La cultura deve conoscere direttamente le altre culture per raccogliere dati sul campo: solo così l'antropologo diventa un vero e proprio scienziato. Nasce in questo modo anche il patrimonio etnografico dell'antropologia come scienza delle differenze culturali.
Linee del progetto scientifico che ha come oggetto la cultura:
- natura/cultura
- cultura materiale/immateriale (narrazioni, fiabe, miti, patrimonio orale)
- identità/alterità
- noi/altri
- culture primitive/civiltà
- culture semplici/culture complesse
Sul campo gli antropologi studiano le culture sulla base di una comparazione. Ma in riferimento a cosa avviene tale comparazione? Io non posso descrivere una cultura senza avere una cultura di riferimento, ovvero la mia. Infatti il mio punto di vista c'è sempre, più o meno implicitamente, e diventa il mio metro di giudizio nei confronti di ciò che mi circonda. Essere consapevoli di ciò diminuisce il pregiudizio.
neiconfronti di altre culture, perché fa realizzare il fatto che io avrò sempre un giudizio sulla cultura altruiproprio per il fatto che sono situato e relativo ad un contesto diverso.Integrazione: si o no?
Integrare significa ambientarsi adattandosi ad un contesto, assimilandosi ad un contesto cheviene considerato come normale, il contesto non è neutro, non è situato
Variabilità culturale
Variabilità da da cultura a cultura, ma anche variabilità tra epoche e generazioni
Sguardo antropologico
Può essere usato come una "lente" attraverso la quale leggere la realtà rendendo visibile il temadella diversità culturale.
La nozione di cultura si basa sull'esatta corrispondenza tra :
Territorio
Comunità
Cultura
Nella vita di tutti i giorni "Mogli e buoi dei paesi tuoi", "le radici culturali""i migranti portano la loro cultura da casa loro a qua"
Questo impianto epistemologico
non funziona perché cristallizziamo una persona in una sola comunità. Ognuno si sente di appartenere a più comunità, dunque definire i limiti della cultura è difficile. Tutti inoltre entriamo in contatto con persone con esperienze diverse, guardiamo film che raccontano storie diverse, ascoltiamo musica di diverse culture: la contemporaneità si esprime in contatti, mescolanze. Multiculturalità in famiglia Un primo approccio multiculturale si ha in famiglia: genitori che provengono da contesti diversi, genitori-figli con culture diverse. Il caso "Italia" Anche solo nel contesto italiano non vale il modello cultura - comunità - territorio, per la nostra eterogeneità interna. Il motivo per cui alcune tradizioni rimangono è perché vengono reinterpretate secondo la cultura contemporanea o rispondono in un qualche modo ad un sentimento/bisogno ancora presente. Il caso di Harry Potter La magia che dovrebbe essere.Superata nella nostra società scientifica riesce comunque ancora ad affascinare e il successo planetario della saga di Harry Potter ne è una prova.
Prospettive sull'interazione tra le culture:
- Scontro tra civiltà (usata in politica, ha riscontri nel modo di agire del singolo)
- Globalizzazione (ogni contesto locale reinterpretà fenomeni di natura globale)
- Occidentalizzazione/Macdonaldizzazione (fenomeni di natura economica-culturale che vengono riproposti uguali in tutto il mondo, con le stesse modalità; non c'è così corrispondenza tra cultura e territorio)
- Ibridazione
- Localizzazione
NB! Rischio di reificazione delle culture (intese come mondi autonomi); le culture NON si mescolano, le persone lo fanno!
Intervento di Francesca Crivellaro
Così lontane, così vicine famiglie migranti, ruoli familiari e nuove configurazioni di genitorialità
Maternità