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Estratto del documento

ANTROPOLOGIA: VERSANTE APPLICATIVO

  • Colonialismo
  • Lotta al razzismo (dopo il '38 → Manifesto della razza)
  • Servizi sociali, educativi e giuridici
  • Traduzione/tradurre linguisticamente e tradurre modelli) e interpretazione di modelli di:
    • Corpo/salute/malattia
    • Educazione e parentela
    • Diritto familiare, pubblico e privato

Antropologia applicata → pubblica: indaga e trova i problemi e le esigenze, in più collabora in progetti con altri esperti per aiutare. Serve a:

  1. Identificare le esigenze della popolazione
  2. Progettare modifiche culturalmente appropriate
  3. Protezione della popolazione da progetti dannosi
  4. Punto di vista etico, etica del lavoro, ambiente, eccetera
  5. Ricerca-azione per trasformare i diversi contesti in base alla partecipazione
  • Violenza strutturale, human trafficking (causa di molti morti) → dietro ci sono motivazioni politiche, climate change, eccetera
  • Moderna schiavitù e lavoro minorile
  • Culture
tradizionaliRiepilogo degli assunti fondamentali:
  • Prospettiva olistica → diversi temi assieme, temi che sono interconnessi (come ad esempio economia o politica)
  • Problematica contestuale, approccio emico → si parte dall'ambiente singolo per poi ampliarlo verso la visione completa
  • Sguardo universale e anti-etnocentrico
  • Stile comparativo (unità/diversità) → mi baso sul confronto
  • Vocazione dialogica (traduzione)
  • Relativismo culturale → contro l'etnocentrismo
  • Impianto pluri-paradigmatico e risvolto applicativo → più paradigmi = flessibilità
  • Condizione riflessiva, decentramento dello sguardo (esame: una domanda sulle parole chiave, slide e foto)
Unità e diversità del genere umano Per secoli unità e diversità del genere umano è stata basata sulle razze usate in modo politico, per legami di sangue o per i genocidi. In realtà l'unica razza è quella umana. Queste idee di

Razza enfatizzano caratteristiche somatiche collegate a quelle fisiche e agli stereotipi. Si proietta sugli altri per ereditarietà biologica (per esempio: neri → ritmo, velocità, eccetera), si danno per scontati. Le differenze lasciano tracce nel DNA solo in base al luogo di provenienza (Africa, Sud America, eccetera).

Razzismo differenzialista → tutti quelli della stessa razza ma con culture troppo diverse che devono dunque stare separate. Le differenze somatiche seguono circa le varietà linguistiche. Razze/geni/lingue/culture → il corredo genetico è cambiato da 10mila anni fa ad oggi, tutti i cambiamenti sono dettati dalla cultura e dall'adattamento ad essa: la varietà fisica/linguistica è molto lenta rispetto al cambiamento culturale che invece è veloce.

Aree culturali → le caratteristiche di un prototipo vengono estese a tutta la categoria. Forme storiche di adattamento (antropologia economica): società acquisitive:

Stanno alla base di come viviamo:

  • Sussistenza di prelievo di risorse spontanee dell'ambiente → caccia, raccolta, industria, eccetera

Strategie di adattamento:

  • La relazione tra uomo e ambiente è fatta di flussi di energia e di scambi. La società contemporanea pone una distanza enorme tra uomo e cibo (prodotti, ambiente). Minore è la distanza e minore è la complessità.
  • Ecologia umana = rapporto tra uomo e ambiente basato sulla tecnologia
  • Intensificazione → è difficile cambiare, dunque economia e politica si intensificano
  • Punto di riduzione dell'attività
  • Crollo della produzione

Mutamento tecnologico:

  • Espansione (=la società sta bene) e risorse limitate
  • Clima
  • Popolazione
  • Aumento degli spazi e conseguente aumento delle difficoltà (caccia = più dispersione)

Modi di produzione riferito ad un ambiente specifico e all'interazione tra tecnologia e ambiente:

  • Caccia e raccolta

Agricoltura- Industria e post-industria

Mezzi di produzione: materia prima e sapere tecnologico e non

Manodopera: lavoro ed energia umana

Rapporti di produzione: relazione sociale tra mezzi di produzione e manodopera

Fasi dell'attività economica

  • produzione - trasformazione delle materie prime in prodotti
  • distribuzione - far pervenire i prodotti ai consumatori, alle persone (cibo, acqua, elettricità)
  • consumo - utilizzo del prodotto

Per esempio: Inuit/Vezo - sono cacciatori e raccoglitori, sono un modello mobile, mentre l'agricoltura è sedentaria. Quelle mobili sono società di flusso-bande. Sono attività di ¾ ore al giorno e a rendimento immediato (non c'è cumulo di risorse). C'è un certo livello di uguaglianza tra uomo e donna che cooperano, non c'è un capo, viene appiattito chi emerge attraverso pratiche sociali, anche i "pigri" vengono schiacciati. Questo tipo di

Il modello viene però schiacciato dall'arrivo di controlli statali.

SAMI sensibilizzano sul tema ambiente, possiedono anche un apparato politico.

Orticoltori: lavoro a rendimento differito, al 99% è alimentazione vegetale.

Generalizzato: grande biodiversità in uno spazio ridotto.

Ecosistema: Specializzato: distrugge la biodiversità (per esempio: le coltivazioni intensive).

Agricoltura pluviale: molto stress (aratro, animali), è la mezzadria. Può essere un tipo di agricoltura intensiva con irrigazione e a rendimento differito: 1kcal di lavoro = 50 kcal di guadagno → eccedenza → Intensificazione (tecnologie e stratificazione sociale) che porta allo sviluppo di un'identità territoriale e all'attività bellica per difendere quel territorio (uomo = forza / donna = riproduttrice di forza).

Land grabbing: terre svendute da governatori ad altri senza il consenso di chi ci abita → spostamenti.

Pastori: sono prevalentemente nomadi.

Ci sono delle relazioni simboliche tra mondo agricolo e mondo urbano e conflitti con l'organizzazione statale, Comunità peripatetiche (ad esempio i rom) che sono sempre in movimento.

Forme di circolazione dei beni, vale a dire come vengono distribuite le risorse:

  1. Reciprocità
  2. Ridistribuzione
  3. Scambio

Scambio reciproco:

Questo tipo di scambio è diverso tra le varie culture, può essere inteso come un baratto egualitario di dare e ricevere, non c'è nessuna restituzione immediata (come il regalo odierno, si lega alla sfera affettiva), non si valuta il valore dell'oggetto scambiato.

Malinowsky trova un modello di scambio reciproco in un arcipelago polinesiano, in cui c'è questa rete di scambi tra le isole, si è quasi obbligati a partecipare a questo ciclo. Lo scambio diventa cerimoniale, l'oggetto assume un gran valore di congiunzione e crea una certa intesa, è un potere simbolico impegnato per le relazioni.

Scambio redistributivo:
  • Forme egualitarie - dettate da una persona che è un motore sociale e gestisce gli scambi (ha solo una leadership, non è un capo)
  • Forma stratificata - Potlach porta l'esempio di una società redistributiva in cui ogni capo che facesse una festa di raccolta doveva aggiungere un blocco al totem, che non rappresenta una divinità, ma è un oggetto di prestigio legato alla ridistribuzione dei beni: una sotto forma di festa, si consuma l'indispensabile e le risorse eccedenti vanno ai più bisognosi. Se c'è troppa eccedenza viene bruciata: i capi non volevano rischiare un'economia di scambio.
Scambio di mercato:

Il denaro rivoluziona tutto (trasportabilità, comodità, valore, eccetera). Sheper-Hughes studia il mercato in India in cui alcuni vedono i reni per soldi, ci sono delle specie di "donatori anonimi" (anni 2000) - il denaro dà valore a tutto.

Capitalismo: ti fa

comprare un oggetto di massa

Neocapitalismo: crea un bisogno effimero di comprare

La rete internet penetra nel nostro bisogno tramite i cookies, le piattaforme creano la cultura del consumo e siamo quello che consumiamo.

Sistema di sussistenza:

  1. Caccia/raccolta → produzione finalizzata all’uso, c’è una divisione del lavoro e le risorse sono collettive
  2. Orticoltura/pastorizia/agricoltura→ produzione estensiva ed intensiva da parte di specialisti e pastori
  3. Industria e post(digitale)→ profitto, alta specializzazione, bassa sostenibilità

Le risorse materiali e simboliche acquistate ci identificano, i doni mettono in relazione gli esseri umani.

Economia politica Formalista(A.Smith)

Economia politica Sostantivista(K.Polany)

L’economico è agganciato al sociale

Potere→ versare tasse per poi essere ridistribuite, è sempre meno centralizzato:

  • Arena mediatica e attori politici
  • Il potere tende a creare rappresentazioni di sé
stesso attraverso rituali, simboli e forma. C'è complessità nella comprensione della rete e del messaggio. La rete è il panopticon per eccellenza ma è un grande strumento di potere, vi si formano aggregazioni e si creano scissioni. Problema: digital divide (alcuni non sono connessi) Sistemi politici: - Centralizzati: 1. Potentati 2. Stati: - Dinastici - Nazionali - Non centralizzati: - tribù -> legami famigliari - Bande - Big men -> crea un polo avviando la ridistribuzione Potentati (chieftanship, chefferie), c'è più controllo del territorio e sul territorio: - Comunità territoriale intermedia tra tribù e stato - Ci sono capi ridistributori con più poteri e più vantaggio - Progressivo accesso differenziale alle risorse - Cariche più stabili, l'autorità e il potere sono ereditari (prestigio e sacralità), i capi non sono intercambiabili In Africa, per esempio, si sono formate.

tribù in potentati per poter contrastare il potere di Francia e Inghilterra

Stato:

  • Altamente centralizzato
  • Possiede un apparato burocratico e amministrativo
  • Presenza di leggi che obbligano all’auto-disciplinamento, controllo ideologico e monopolio della forza e dei tributi
  • Sovranità territoriale
  • Stratificazione sociale e impersonalità dei rapporti

Società tribali (Afghanistan):

  • Gruppi di discendenza come corpi politici (linee verticali, no centro). Sono dei gruppi fissi, non se ne può uscire
  • Organizzazione politica acefala (senza un centro)
  • Prive di potere centrale e di capacità di coercizione
  • Gestione “orizzontale” del potere→ in un villaggio ci sono più gruppi di discendenza:
    • Consigli di villaggio
    • Sodalizi
Dettagli
Publisher
A.A. 2022-2023
42 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-DEA/01 Discipline demoetnoantropologiche

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher evazambon di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Antropologia culturale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Trieste o del prof Altin Roberta.