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SUPER DIVERSITY
Super diversity, introduced by Stefen Vertovec, is a concept that originated from the analysis of the urban fabric of London, which has a population from 179 countries. The term "ethnicity" is used to refer to different factors (such as origin, language, gender, age, access to education, economic situation, family networks...) that should be taken into account when considering someone as different or defining human groups, but it is not its true meaning. The adjective "ethnic" is widely used in various fields, such as the world of work, to describe diverse situations.
The concept of super diversity serves teachers to better understand the context in which they work and allows them to understand that everyone is multi-identity, as they all live in a context that is neither neutral nor positive. There is also the concept of "ethnic cleansing," which has a negative connotation.
In the kitchen, super diversity has a meaning between neutral and positive, as it represents the richness and variety of different cultures and traditions.
consiste in più cornici culturali e si esprimono con un'anell'eliminazione di un gruppo etnico per pluralità di grammatiche pratiche e simboliche.APPARTENENZA L'importante non è trovare un modello buono di multiculturalismo, ma è trovare una teoria
Un altro concetto importante è quello di processuale che sposti l'attenzione dai modelli "appartenenza", che è diverso da "cultura". È astratti alle interazioni concrete, attraverso qualcosa di estremamente individuale, è ciò che l'analisi del contesto e delle sue caratteristiche.
Ognuno si porta dentro e mostra agli altri, è come La scuola spesso adotta una lente istituzionale una casa interiore che cambia nel tempo.
L'appartenenza si trasforma: cose insignificanti possono diventare molto importanti o viceversa,
(linguistico o religioso) negli ultimi anni è stato nella vita si cambiano idee e prospettive e quindi si istituzionalizzato ed è diventato una figura può avere anche un'appartenenza plurale. importante. A volte, però, non basta che abbia la Esemplare è il caso dell'utilizzo del velo islamico stessa provenienza del bambino, perché ci possono negli spazi pubblici. Ci sono diversi tipi di velo, a essere delle esigenze che dipendono da diversi seconda del credo. Importante è la questione in fattori, come il genere, la posizione politica, il Francia: nel 1989 alcune studentesse vennero background familiare, la religione. allontanate da un liceo della periferia di Parigi Il buon mediatore è colui che riesce ad aggirare gli perchè si erano rifiutate di togliersi il Hijab. Il ostacoli e a superare i confini stando tra mondi dibattito è continuato per anni, fino a quando il diversi: da un lato la capacità diComprendere il Parlamento Francese ha proibito di indossare il velo bambino, da un altro lato la capacità di stare nei simboli religiosi in luoghi pubblici, in quanto la sua contemporaneità di studente immigrato, Francia è uno Stato laico. L'indossare il velo non è dall'altro lato la capacità di comprendere solo un legame con la religione di origine, è anche esigenze dell'istituzione scolastica. Una scelta personale, una rivendicazione identitaria compiuta spesso in contrapposizione con la generazione dei genitori che si è libertà del segno di diversità con la speranza di integrazione. In Europa il ritorno del velo può essere compreso se viene messo in relazione con la condizione di esclusione sociale vissuta da chi lo indossa. Il velo può essere visto come uno stendardo per rendere visibile una particolare identità. Ogni visione a riguardo dipende dal contesto in cui viene adottata la pratica del velo.
Questo porta a non considerare il velo solo come una caratteristica religiosa che indica appartenenza o come un simbolo di subordinazione femminile. Il caso del velo sottolinea l'importanza di non cadere in etnicizzazioni e di non interpretare pratiche e simboli come l'espressione diretta di una religione, una cultura o una tradizione. Il significato dei simboli non è dato a priori, ma si costruisce all'interno di relazioni quotidiane e soprattutto scolastiche. Vivere in una cultura in un particolare luogo, con una lingua, una religione, una struttura familiare, una costruzione di genere e un habitus sociale sono condizioni che plasmano il soggetto e lo rendono pensante, desiderante e agente. Con l'antropologo americano Clifford Geertz c'è del Novecento gli studiosi iniziano a recarsi presso stata una notevole svolta negli studi. Geertz si è chiesto come poter spiegare il significato Tuttavia i testi diMalinowski sono oggettivi, dell'antropologia a chi non la pratica. Il modo più scientifici e asettici, in quanto il ricercatore ha semplice ed efficace è osservare cosa fanno gli cercato di nascondere la sua interiorità e la antropologi, che dal punto di vista di Geertz complessità del lavoro sul campo. Nasce l'immagine fanno principalmente due cose: dialogano con le dell'antropologo capace di immergersi nel mondo persone e i contesti che studiano e scrivono. degli altri e di descriverlo al meglio. Questo fino alla pubblicazione dei suoi diari dopo la sua morte, Un esempio per illustrare il significato che hanno rivelato una persona diversa da quella dell'antropologia: due ragazzi contraggono che emergeva dai libri: Malinowski ha nostalgia contemporaneamente la palpebra dell'occhio dell'Europa, è attratto dalle donne locali, ha paura destro, uno è un tic involontario, l'altro è un della guerra.
C'è stato così un grande scandalo, ammiccamento all'amico. I due movimenti sono perché si è infranto il mito dell'archeologo come identici e con un'osservazione da "macchina fotografica" non si può vedere la differenza tra i due gesti, che non è fotografabile ma è grande. Chi ammicca ha fatto due cose, contratto la palpebra e ammiccato, chi ha il tic ne ha fatta solo una, contrarre la palpebra. Dietro il gesto dell'ammiccamento c'è intenzione e parte del linguaggio non verbale. L'antropologia non può ignorare l'esistenza della cultura e fa parte della dimensione soggettiva della ricerca etnografica. Gli antropologi non possono essere né neutri né neutrali.Geertz dice che nel passaggio da una descrizione neutrale di fatti sociali a un'attenzione per i contesti e i significati condivisi c'è la specificità dell'etnografia. Nella seconda metà del Novecento l'antropologia ha ampliato il suo campo verso il mondo degli antropologi, indagando anche pratiche e contesti occidentali. La descrizione densa cerca di comunicare i significati dei gesti, ma spesso viene sacrificata nei testi e negli articoli scritti dagli antropologi. È invece fondamentale descrivere e percepire i particolari dei gesti, delle espressioni, dei comportamenti e cercare di interpretarne i significati nella loro complessità per poi lasciarne creazioni di tecniche specifiche standardizzate.che hannouna traccia scritta. Non si tratta solo di vedere reso passivo lo studente. Parlare di etnografia,ciò che si ha davanti e prendere nota in modo osservazione e di dialogo ha invece riportatomeccanico, si parla di osservazione e descrizione l'analisi ai soggetti e ai loro comportamenti inseritidensa con un'interpretazione: non è sufficiente nei contesti scolastici.solamente descrivere. Una ricercatrice ha notato il rapporto paradossaleGliL'etnografia si è imposta con l'opera " tra oralità e scrittura. A scuola si legge poco e iArgonauti del Pacifico occidentale " di testi non sono originali. La dimensione orale èMalinowski. Precedentemente, gli antropologi spesso legata a forme rigide, con poca tolleranzaeuropei si limitavano a raccogliere i resoconti e i per l'errore e per la contaminazione linguistica. Indiari di chi aveva visitato i luoghi oggetti di studio questo modo c'è unarestrizione della libertà deglistudenti verso lafastidiose, che fanno domande senza senso o prosecuzione degli studi. In particolare sibanali. L'iter burocratico è molto lungo e occupano della reazione degli insegnanti: ne escecomplesso e c'è una diffidenza di fondo da parte che in buona parte sono ostili alla riforma edegli insegnanti, perchè la presenza di un continuano a vedere la scuola media come unosservatore esterno mette in crisi gli equilibri della avanzamento sociale, non come un'opportunità perclasse. Un'altra criticità è legata ai genitori, che continuare gli studi. La scuola, così, appare rigidaspesso non vogliono che i risultati vengano e conservatrice.pubblicati al di fuori della scuola. In Italia, a partire dalla riforma del '62, la scuola èL'etnografia a scuola non si può limitare alle stata uno strumento di ascesa sociale, che haquattro mura scolastiche, perchè la scuola non è portato
omici e culturali più ampi. Le controculture giovanili sono spesso caratterizzate da una critica radicale alle norme e ai valori dominanti della società, e cercano di creare alternative e modi di vivere alternativi. Queste controculture possono essere influenzate da movimenti politici, come il movimento hippie degli anni '60, o da movimenti culturali, come il punk degli anni '70. Inoltre, le controculture giovanili possono essere influenzate da fattori economici, come la disoccupazione giovanile o la precarietà del lavoro, che possono portare a una sensazione di alienazione e ribellione. Le controculture giovanili possono anche essere influenzate da fattori culturali, come la musica, l'arte e la moda, che possono diventare simboli di identità e di appartenenza a un gruppo. In conclusione, le controculture giovanili sono un fenomeno complesso e multidimensionale, che si sviluppa all'interno di un contesto sociale, economico e culturale più ampio.