INTESTINO TENUE
- Si estende dal piloro ( stomaco), alla valvola ileocecale ( prima parte
dell’intestino crasso).
A livello dell’intestino tenue avviene il processo di digestione dei
lipidi.l’intestino tenue occupa gran parte della cavità peritoneale.esso
comprende: duodeno, digiuno e ileo.
DUODENO
- È un organo retroperitoneale, ed è connesso al piloro. Esso riceve il chimo
dallo stomaco e le secrezioni digestive dal fegato e dal pancreas.
- Ha una forma a C e abbraccia il pancreas.
- A livello del duodeno si aprono una papilla maggiore e una minore. Nella
maggiore troviamo lo sbocco del dotto pancreatico maggiore e del
dotto coledoco.
- Pur essendo un organo retroperitoneale, il duodeno presenta un
legamento epato duodenale che intraperitoneale
- Il duodeno è diviso in parti:
- Superiore
- Discendente
- Orizzontale
- Ascendente.
Il duodeno presenta una flessura digiunale:
Sia così il passaggio dal duodeno al digiuno.
ANATOMIA MACROSCOPICA DEL DUODENO:
- la prima parte del duodeno è chiamata AMPOLLA, e a contatto con il
piloro. Qui la tonaca mucosa( epitelio monostratificato) è LISCIA;
mentre le altre porzioni sono con delle pieghe che formano un anello
incompleto. Qui a differenza dello stomaco, non si distendono per
aumentare la superficie di scambio e vanno a rallentare il chimo,
perché in una superficie liscia la velocità del chimo è maggiore.
1) PAPILLA DUODENALE MAGGIORE-> dove avremo lo sbocco della bile
e del succo pancreatico
2) PAPILLA DUODENALE MINORE-> avremo il dotto pancreatico.
- TONACA SOTTOMUCOSA-> qui sono presenti le ghiandole di
BRUNNER per la produzione di muco con pH9 per neutralizzare
l’acidità dello stomaco.
DIGIUNO
- Una curvatura, la FLESSURA DUODENODIGIUNALE, segna il confine tra
duodeno e digiuno.
- A questo livello, l’intestino tenue rientra nella cavità peritoneale,
diventando intra peritoneale, ed è sostenuto da una piega
mesenterica.
- Qui avviene la gran parte della digestione chimica e dell’assorbimento dei
nutrienti.
ILEO
- è un organo intraperitoneale e termina a livello della valvola ileocecale,
che controlla il flusso di materiale dall’ileo al cieco dell’intestino
crasso.
- L’arteria mesenterica superiore e la vena mesenterica superiore irrorano
l’intestino tenue.
- Il mesentere proprio sostiene i rami dell’arteria e della vena mesenterica
superiori, i linfatici e i nervi diretti a digiuno e ileo.
- La mucosa intestinale si solleva impiega orizzontali chiamate pliche
circolari, è presenta piccole proiezioni, I VILLI INTESTINALI, che
aumentano la superficie di assorbimento.
- I veri tratti dell’intestino tenue hanno specializzazioni diverse correlate alle
loro funzioni.
- 1) Il duodeno contiene ghiandole duodenali che aiutano le cripte nella
produzione di muco e riceve le secrezioni del dotto coledoco del
dotto pancreatico.
- 2) il digiuno è l’ileo contengono all’interno della lamina propria grossi
gruppi di noduli linfatici aggregati, le placche di PEYER, a protezione
e la flora batterica.
INTESTINO CRASSO
Inizia nel punto in cui l’ileo si unisce al cieco e termina a livello dell’ano.
Si trova inferiormente a stomaco e fegato e incornicia quasi completamente
l’intestino tenue.
- è più corto dell’intestino tenue ed è suddiviso in tre parti:
1) cieco, la prima porzione
2) Colon, il tratto più lungo
3) Retto, che rappresenta la porzione terminale del canale digerente. .
1) CIECO
- si trova nella fossa iliaca di destra, è un organo intraperitoneale
- Ha la funzione di raccogliere ed accumulare il chimo proveniente dall’ileo
attraverso la papilla ileale, la cui muscolatura circonda l’apertura che
costituisce la valvola ileocecale.
- Al cieco è unita L’APPENDICE VERMIFROME, rivestita da peritoneo ed è
un piccolo organo appartenente al sistema linfatico.
2) COLON
Qui si possono osservare:
- delle tasche ( HAUSTRA)
- Tre Tenie (strisce di muscolatura liscia longitudinale, sono anteriore
postero mediale e postero inferiore)
- Appendici epiploiche ( sacche con all’interno della membrana sierosa).
Il colon viene diviso in:
1) ascendente-> a inizio nel margine superiore del cieco e scende fino alla
superficie inferiore del fegato, dove piega verso sinistra a livello
della FLESSURA COLICA DX ( o flessura epatica) , che segno la
fine del colon ascendente l’inizio e il colon trasverso.
2) Trasverso-> ha rapporti con pancreas, milza e duodeno.
3) Discendente-> qui è presente la FLESSURA SPLENICA, IN QUANTO
PRENDE RAPPORTI CON LA MILZA
4) Sigmoideo-> inizia dalla piccola pelvi, si porta indietro verso il piano
mediano; si continua nel retto. Ha rapporti con: arteria e vena
iliaca.
RETTO
- Le feci entrano qui dal colon sigmoideo e ne fuoriescono attraverso il
canale anale e l’ano.
- Presenta due sfinteri anali: interno (muscolatura liscia) ed esterno
(muscolatura striata).
- il retto presenta il MESORETTO: che circonda il retto ed è un tessuto
adiposo, si presenta anteriormente, laterialmente e posteriormente.
- Nella tonaca mucosa del retto sono presenti delle cellule:
1) colonociti-> x riassorbimento dell’acqua
2) Cellule calciformi-> vanno a produrre muco per lubrificazione del
canale.
- nell’uomo il retto ha determinati rapporti:
1) è appoggiato sull’osso sacro;
2) Ha rapporti con il peritoneo che poi si piega in una fessura arrivando alla
vescica, si chiamerà CAVO RETTO- VESCICALE, rivestendo tutto
il retto
- Nella donna avrà altri rapporti:
1) il peritoneo riveste superiormente l’utero, si chiamerà CAVO RETTO-
UTERINO o CAVO DI DOUGLAS. Mentre inferiormente, avrà
rapporti con la vagina, poi scende fino alla vescica, con il CAVO-
VESCICO- UTERINO. Avremo quindi un rapporto del retto con la
vescica con l’utero.
VASCOLARIZZAZIONE DEL RETTO
È presente l’arteria mesenterica SUP; da qui si formano delle ramificazioni:
- ileo-colica, arteria colica destra e media
- Per poi avere l’arteria mesenterica INF.
- SI VIENE A FORMARE UN’ANASTOMOSI TRA ARTERIA
MESENTERICA SUPERIORE E INFERIORE.
Organi annessi al canale digerente
Sono: il fegato, la cistifellea e il pancreas.
- il loro compito consiste nel produrre accumulare enzimi e tamponi
essenziali per le funzioni digestive.
- Inoltre, il FEGATO e il PANCREAS svolgono funzioni esocrine.
FEGATO
Funzioni:
1) regola il metabolismo
2) Regola la composizione del sangue mediante l’eliminazione degli
eritrociti danneggiati
3) Produce e secerne la bile.
Caratteristiche
- è un organo intraperitoneale. È rivestito da uno strato di peritoneo viscerale.
Presenta una faccia liscia-> Faccia anteriore o diaframmatica ( diaframma
organo liscio).
- presenta un mesentere ventrale: LEGAMENTO FALCIFORME, che
segna il confine tra IL LOBO SINISTRO E IL LOBO DESTRO DEL
FEGATO. —> IL MARGINE INFERIORE DEL LEGAMENTO
contiene IL LEGAMENTO ROTONDO.
- Il fegato inoltre è sospeso dalla superficie inferiore del diaframma
LEGAMENTO CORONARIO.
Le facce
- presenta: la faccia anteriore, la faccia posteriore.
- Le superfici (facce) superiore, anteriore e posteriore del fegato sono dette
FACCE DIAFRAMMATICHE in virtù dei rapporti anatomici che
contraggono con il diaframma. LA faccia inferiore è detta FACCIA
VISCERALE ( e postero inferiore)
- Inoltre, il fegato presenta L’ILO EPATIC-> Cioè il punto di entrata di
uscita per le innervazioni (arteria epatica).
- Sono due i vasi che convogliano il sangue al fegato: L’ARTERIA EPATICA
PROPRIA e LA VENA PORTA. Il ritorno venoso avviene tramite le
vene epatiche che si aprono nella vena cava inferiore.
- Inoltre presenta COLEDO CHE SERVE PER PORTARE LA BILE. Bile
(deve andare nel canale biliare, che poi deve andare nel duodeno) e
sangue( deve andare nel canale vascolare) devono essere sempre
separati, altrimenti avremo il fenomeno dell’ittero.
Il fegato è diviso in quattro lobi
- Destro
- Sinistro
- Caudato
- Quadrato.
Il solco su cui si trova la vena cava inferiore, permette di separare il lobo
destro da quello caudato; inferiormente a quest’ultimo si trova il lobo
quadrato, compresso tra il lobo sinistro e la cistifellea.
ANATOMIA MICROSCOPICA DEL FEGATO
LE CELLULE EPATICHE (epatociti) sono cellule epiteliali. Abbiamo le cellule
di. KUPFER, che si trovano nel rivestimento dei sinusoidi e hanno
funzione fagocitaria.
- Il lobulo epatico è l’unità funzionale del fegato. Ogni lobulo contiene sei
triadi portali o spazi portali. Uno spazio portale è costituito da un
ramo dell’arteria epatica propria, un ramo della vena porta un ramo
del dotto biliare.
SECREZIONE E TRASPORTO DELLA BILE
Gli epatociti producono la bile, che viene secreta in una rete di canalicoli
biliari, che veicolano la bile verso i duttili biliari degli spazi portali; i dotti
biliari di ciascun lobulo si uniscono a formare i dotti epatici destro e
sinistro che convergono a formare il dotto epatico comune.
CISTIFELLEA ( o colecisti)
È un organo muscolare, cavo intraperitoneale che accumula e concentra la
bile prima che essa venga riversata nell’intestino tenue.
La cistifellea viene suddivisa in tre regioni:
Fondo
Corpo
Collo
- Il dotto cistico unisce la cistifellea all’Lilo epatico, a livello del quale
si unisce al dotto epatico comune per formare il coledoco
Funzioni
- Deposito e modificazione del bile quando la bile non può fluire nel
coledoco, entra nel dotto cistico per essere accumulata
all’interno della cistifellea
- L’emissione della bile da parte della cistifellea viene stimolata
dall’ormone colecistochinina, che provoca il rilasciamento della
concentrazione della cistifellea.
PANCREAS
È una ghiandola mista, con funzioni sia esocrine che endocrine.
Il pancreas esocrino produce enzimi digestivi e tamponi che vengon riversati
nel duodeno.
- è un organo retroperitoneale secondario.
POSIZIONE
- è situato posteriormente allo stomaco e si estende dal duodeno fino alla
milza.
DIVISIONE
È diviso in:
1) testa, formata dal legamento iniziale del duodeno d’
2) Corpo, si estende a sinistra verso la milza
3) Coda.
- IL DOTTO PANCREATICO principale convoglia le secrezioni esocrine
verso l’ampolla duodenale; si estende nel mesentere in cui è
attaccato per raggiungere il duodeno, dove si unisce al coledoco
proveniente da fe