Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
13. IL TOCCO E L’ABUSO
Esistono oltre 300 tipi di approcci per l'applicazione delle Medicine Complementari. In base alla classificazione del
1999 dell’ente statunitense della medicina alternativa le categorie sono: 6
• alimentazione e nutrizione.
• terapie psicocorporee (meditazione, bio-feedback, ipnosi).
• terapie tradizionali (medicina cinese, metodi di guarigione autoctoni).
• trattamento farmacologico o biologico (omeopatia).
• guarigione manuale (massaggi, chiropratica, riflessologia, reiki, shiatsu, tocco terapeutico).
• fitoterapia (erbe medicinali, aromaterapia).
Da tale classificazione le medicine complementari sono state divise in tre gruppi principali.
1) Massaggio: infant massage, massaggio ayurvedico, massaggio cinese, riflessologia plantare, shiatsu.
2) tecniche di rilassamento: musicoterapia, tecniche di respirazione, training autogeno, visualizzazione
creativa/pensiero positivo.
3) Le altre tecniche sono: auricoloterapia, l’aromaterapia e la cromoterapia, floriterapia, tocco terapeutico.
L’arte del massaggio rappresenta una delle più antiche metodologie utilizzate a fini terapeutici. Le tecniche di
massaggio sono praticate per la cura dei dolori reumatici, contusioni, spasmi muscolari. L’arte del massaggio è un
percorso molto delicato che richiede uno studio approfondito e deve essere eseguito solo da personale altamente
specializzato. Il rilassamento viene contrapposto al termine stress. Si parla, di metodi o tecniche di rilassamento
definendoli dei procedimenti che mirano a ottenere nell’individuo una diminuita tensione muscolare e psichica con
l’aiuto di esercizi appropriati.
Il corpo va considerato, non come oggetto ma come parte integrante di una persona col suo bagaglio culturale e di
esperienze. L’operatore sanitario, nella pratica clinica, deve curare la persona e il suo corpo con un certo riguardo e in
particolare attraverso il tocco, deve far attenzione ad entrare in contatto con il paziente con estrema attenzione. Il
tocco include dimensioni fisiche, emotive, sociali e spirituali.
Esistono diverse tipologie di tocco:
• Il tocco ″fisico ″ prevede un contatto con la pelle ed è denominato anche procedurale, strumentale o di lavoro
e persegue esplicite finalità assistenziali.
• Il tocco empatico persegue la specifica intenzionalità di facilitare la guarigione o il benessere influenzando
l’altro attraverso il sé dell’operatore. È una forma non verbale di comunicazione che viene descritta come
tocco affettivo, espressivo, o non procedurale, esprime vicinanza e sostegno può diventare anche terapeutico.
• Il tocco terapeutico rappresenta un metodo di cura dell’energia. Si basa sull’uso consapevole delle mani per
dirigire e modulare, una serie di energie umana non fisiche che attivano l’organismo. La tecnica si basa sulla
teoria che corpo, mente ed emozioni si combinano per formare un campo complesso di energia.
Il significato del contatto fisico è stabilire un legame interpersonale. Nell’esperienza terapeutica si traduce come
disponibilità di entrambi i soggetti dell’interazione e significa porsi in condizione decentrata da sé ed esposta all’altro
nella relazione. In condizione di malattia e sofferenza, il corpo si trasforma e il tocco viene solo tollerato e spesso
considerato come una sorta di invasione esterna rispetto al proprio corpo.
Numerosi professionisti utilizzano in contatto corporeo durante il loro lavoro, tra cui medici, infermieri, ed in generale
operatori sanitari. Questo tipo di contatto tende ad essere percepito come neutro e non sociale. Forme di diffidenza e
preoccupazione sono più manifeste per le cure complementari. Un qualsiasi contatto, sebbene non erotico,
rappresenta nell’immaginario il primo passo verso rapporti sessuali. Il Reato di Abuso di Professione Medica è
disciplinato dell'art. 348 Codice Penale che così recita: “chiunque abusivamente esercita una professione, per la quale
è richiesta una speciale abilitazione dello Stato, è punito con la reclusione fino a sei mesi o con la multa da centotre
euro a cinquecentosedici euro.” Si pensi alla figura del massaggiatore che è quella che maggiormente tocca il paziente;
è autorizzato a praticare solo massaggi di benessere.
La Corte di Cassazione nella sentenza n. 50063/2015 ha stabilito che improvvisarsi massaggiatore è reato, e va
condannato per esercizio abusivo di una professione che senza possederne titolo, pratichi massaggi con finalità
terapeutiche destinate a dare sollievo a patologie vere e proprie e non a scopo meramente distensivo. Il reato di
violenza sessuale è disciplinato dall’ art. 609 bis del Codice Penale che stabilisce che “Chiunque, con violenza o
minaccia o mediante abuso di autorità costringe taluno a compiere o subire atti sessuali è punito con la reclusione da
cinque a dieci anni. I professionisti sanitari , nello svolgere la loro attività, indirizzano la propria attenzione
esclusivamente al benessere, sia esso fisico che spirituale, del paziente, entrando in contatto con esso con la massima
gentilezza e discrezione possibile, evitando qualunque genere di contatto fisico non necessario alla terapia.
14. LE MEDICINE ALTERNATIVE E IL PROBLEMA DEL CONSENSO INFORMATO
Medicina Alternativa significa medicina che non segue i concetti e le ideologie della medicina allopatica. S i intende
una serie di discipline, pratiche mediche e rimedi in cui l’elemento comune è rappresentato dalla mancanza di una
piena legittimazione da parte della medicina ufficiale e delle istituzioni pubbliche. Le medicine non convenzionali
pongono l’accento sulla libertà delle opzioni terapeutiche e la necessità del consenso della persona costituisce
affermazione costante e irrinunciabile. Il dovere di informazione è un elemento necessario per la valida e corretta
formazione del consenso. E’ giuridico ed etico l’obbligo di informare il paziente, al momento della scelta del
trattamento terapeutico, sulla alternativa rappresentata da una terapia convenzionale.
La complessa problematica sottesa al consenso informato nell’ambito delle medicine alternative è stata affrontata,
anche, dal Comitato Nazionale per la Bioetica (CNB) , nella seduta del 18 marzo 2005 , che ha approvato il documento
“Le medicine alternative e il problema del consenso informato”. Un aspetto su cui si sofferma il documento del CNB è
la controindicazione all’uso delle terapie complementari in caso di patologie di una certa gravità nelle quali siano già
disponibili terapie efficaci. E’ fatto obbligo al medico di informare il paziente sui rischi e benefici delle diverse terapie.
Nelle malattie croniche o nelle patologie meno gravi, specie di origine psicosomatica, il ricorso a pratiche mediche non
convenzionali può essere proposto ed attuato con beneficio e scarsi effetti collaterali.
Le problematiche inerenti il consenso risultano complesse nelle terapie non convenzionali in quanto mancano le
verifiche scientifiche e la validazione di tali trattamenti, e possono essere effettuate in queste materie o da personale
non medico. Per consenso informato si intende l'assenso dell'interessato, a subire un trattamento terapeutico e
rappresenta il presupposto di legittimità dell'azione del medico, espresso da individuo capace di intendere e di volere.
L'informazione deve essere veritiera, completa, compresa.
In Italia a norma dell’articolo 32 della Costituzione viene sancito che la tutela della salute è un diritto fondamentale
dell’individuo ed è interesse delle collettività; inoltre “nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento
sanitario se non per disposizione di legge. La legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della
persona umana”. La persona cosciente e capace, bisognosa di cure, non può essere sottoposta passivamente a
qualsiasi trattamento sanitario. La validità del consenso è connessa ad una preventiva e completa informazione da
parte dell'operatore sanitario che ha l'obbligo di offrire gli elementi indispensabili affinchè la persona sia edotta al tipo
di trattamento, alle alternative terapeutiche, alle finalità, alla possibilità di successo, ai rischi ed agli effetti collaterali.
Nella acquisizione del Consenso Informato sono cinque le condizioni preliminari:
1. la presentazione completa da parte del medico di tutte le informazioni rilevanti;
2. la capacità del paziente di valutare cosa significa l’informazione;
3. la comprensione dei fatti e delle problematiche del paziente;
4. la scelta volontaria del paziente;
5. l’autorizzazione autonoma del paziente alla terapia o all’ingresso nella sperimentazione clinica.
Per rischio clinico si intende la possibilità che un paziente subisca un “danno o disagio imputabile, anche se in modo
involontario, alle cure mediche che causa un prolungamento del periodo di degenza, un peggioramento delle
condizioni di salute o la morte”.
L’errore attivo è ben identificabile e spesso è riconducibile a un’azione sbagliata commessa da un operatore o a un
incidente dovuto a malfunzionamento di una strumentazione. Gli errori latenti sono insufficienze organizzativo-
gestionali del sistema che hanno creato le condizioni favorevoli al verificarsi di un errore attivo. L’errore può causare un
evento avverso che comporta un danno al paziente, non dovuto alle sue condizioni cliniche, ma correlato al processo
assistenziale. L’ evento avverso è indesiderabile, non intenzionale e dannoso per il paziente; quando derivato da errore
è definito “prevenibile” o “evitabile”. La gestione del rischio clinico è un processo che si sviluppa in più fasi:
conoscenza e analisi dell’errore, individuazione e correzione delle cause di errore, analisi di processo, monitoraggio
delle misure messe in atto per la prevenzione dell’errore, implementazione e sostegno attivo delle soluzioni proposte.
Il consenso informato:
• può essere sempre revocato
• non è valido se diretto a richiedere/assecondare l’elisione di beni indispensabili come la vita o l'integrità fisica
• incombe su tutti i medici in base alla loro specifica attività
• si può prescindere in caso di necessità (urgenza inderogabile ai fini della vita)
• anche se presunto non è mai implicito
• deve essere espresso da individuo capace di intendere e di volere
• un consenso senza un'adeguata, completa e reale informazione non è considerato valido
• personale, esplicito, specifico, consapevole, libero, preventivo, attuale.
L’informazione scritta è integrativa e mai sostitutiva del colloquio medico-paziente. Le informazioni devono e