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Struttura della tibia e della fibula

I. Il margine anteriore rappresenta la cresta anteriore e inizia distalmente alla tuberosità tibiale e si estende lungo la superficie tibiale anteriore;

II. Il margine laterale della diafisi costituisce la cresta interossea sulla quale si impianta la membrana di tessuto connettivo fibroso (membrana interossea);

III. Distalmente la tibia si assottiglia e il margine mediale termina in un voluminoso processo, il malleolo mediale. L'epifisi distale presenta una superficie articolare per l'articolazione tibio-tarsica (una troclea tra tibia e astragalo);

IV. La superficie posteriore della tibia presenta un'evidente linea del muscolo soleo, o linea poplitea, che rappresenta la zona di inserzione di numerosi muscoli della gamba compresi il popliteo e il soleo.

● Fibula (o perone): la testa della fibula si articola con il margine laterale della tibia sulla superficie postero-inferiore del condilo laterale. Il margine mediale del corpo è unito alla tibia dalla membrana interossea.

dalla gamba (o membrana interossea curale): tale membrana aiuta a stabilizzare la posizione dei due segmenti scheletrici e fornisce un'ulteriore superficie per l'inserzione di muscoli. Distalmente si trova un processo definito malleolo laterale. È importante ricordare che la fibula, nonostante costituisca una sede importante di inserzioni muscolari, non partecipa all'articolazione del ginocchio e non trasmette peso alla caviglia del piede.
Figura a sinistra
FIGURA A SINISTRA: 1. Condilo femorale laterale (CFL) 2. Diafisi femorale 3. Rotula 4. Condilo femorale mediale 5. Eminenze intercondiloidee 6. Tibia 7. Perone
Figura a destra
FIGURA A DESTRA: 1. Rotula 2. Tuberosità tibiale 3. Tibia 4. Femore 5. Condilo femorale mediale (CFM) 6. Perone
Il piede è suddiviso in 7 ossa tarsali (astragalo, calcagno, cuboide, scafoide e 3 cuneiformi), 5 metatarsali e 14 falangi. I. astragalo (o talo): è il secondo osso più voluminoso del piede. L'articolazione tibiotarsica, che si instauratra talo e tibia, coinvolge la superficie liscia della troclea del talo che presenta due superfici articolari per il malleolo laterale della fibula e per il malleolo mediale della tibia. Presenta un apporto sanguigno carente. Il talo presenta: A. superficie dorsale o trocleare: si presenta come una cupola arrotondata. La cartilagine copre la superficie trocleare e i suoi lati adiacenti, fornendo superfici lisce per l'articolazione talocrurale; B. testa del talo: si proietta in avanti e leggermente verso lo scafoide; C. collo del talo; D. faccette articolari: Sulla superficie plantare (inferiore) del talo sono presenti tre faccette articolari: la faccetta anteriore e media (o centrale), leggermente ricurve e spesso contigue l'una con l'altra, e la faccetta posteriore, la più grande. Queste tre faccette si articolano con le tre faccette sulla superficie dorsale (superiore) del calcagno, formando l'articolazione sottotalare; E. tubercoli laterali e mediali: si trovano.

sullasuperficie postero-mediale del talo. Un solcoformato da questi tubercoli funge da puleggiaper il tendine del muscolo flessore dell’alluce.

II. calcagno: è il più voluminoso osso del tarso.La parte posteriore del calcagno è costituitada una voluminosa sporgenza rugosa(tuberosità calcaneare) su cui si inserisce iltendine calcaneale (tendine d’achille). Siarticola con le altre ossa tarsali sullasuperficie anteriore e dorsale. La superficieanteriore si articola con l’osso cuboidenell’articolazione calcaneo-cuboidea. Lasuperficie dorsale più ampia contiene trefaccette che si uniscono alle faccettecorrispondenti sul talo. Il substentaculum talisporge medialmente come un ripianoorizzontale sulla superficie dorsale del calcagno, giace al di sotto e sostiene la faccetta centrale del talo (letteralmente significa “scaffaleper il talo”). Con l’articolazione sottotalare, i solchi del calcagno e deltalo formano un

canale all'interno dell'articolazione subtalare, noto come seno tarsale. III. osso navicolare: posto sulla superficie mediale di caviglia, si articola con la superficie anteriore del talo. IV. osso cuboide: si articola con la superficie antero-laterale del calcagno. V. ossa cuneiformi: sono tre, hanno la forma di un cuneo e sono disposte su una fila, articolate tra di loro, anteriormente al navicolare. Sono denominate secondo la posizione: osso cuneiforme mediale, intermedio e laterale. Il cuneiforme laterale si articola con la superficie mediale del cuboide. VI. ossa metatarsali: sono indicate con i numeri romani da I a V. Sono cinque ossa lunghe che formano lo scheletro del metatarso (o porzione intermedia). Le prime tre ossa metatarsali si articolano con le tre ossa cuneiformi e le ultime due con il cuboide. Distalmente ciascun osso metatarsale si articola con una differente falange prossimale. Inoltre: A. il primo dito (alluce) ha due falangi (prossimali e distali). B. le altre quattro

Le dita presentano tre falangi ciascuna (prossimale, intermedia e distale).

VII. archi plantari: similmente agli archi architettonici, gli archi plantari hanno la funzione di trasformare le spinte verticali in spinte laterali, allo scopo di meglio distribuire il peso corporeo sulla esigua superficie del poligono d'appoggio sia in posizione ortostatica che durante la locomozione. Si distinguono nella pianta del piede tre archi plantari, ciascuno situato in un lato della superficie plantare del piede, che sono detti:

A. arco laterale: composto da calcagno, cuboide e 4° e 5° MTT;

B. arco mediale: composto da calcagno, astragalo, scafoide I trecuneiformi e da 1°, 2° e 3° MTT;

C. arco trasverso: va dal primo metatarsale al quinto metatarsale.

Dettagli
Publisher
A.A. 2022-2023
10 pagine
SSD Scienze biologiche BIO/16 Anatomia umana

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher sngrvtt di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Anatomia e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Humanitas University o del prof Castagneti Lara.