Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
2 APPROCCI PER STUDIARE LA MENTE UMANA QUANDO È CREATIVA
1. Un primo approccio socioculturale ha come obiettivo lo studio della creatività come costrutto culturale (insieme di modelli, credenze, opinioni) che definiscono l'azione creativa all'interno di un gruppo sociale dato. Creatività come realtà collettiva.
2. L'altra modalità è l'approccio individualista: si studiano i singoli, cercando di individuare le pratiche psicologiche e cognitive ostanti negli individui noti come creativi. Questo studio fa parte delle scienze della mente (funzionamento della coscienza umana).
Gli oggetti di studio:
- Si studia il funzionamento del cervello creativo (quali sono le aree del cervello deputate all'azione creativa);
- Si studia l'ambito della risoluzione quotidiana di problemi (problem solving);
- Si studiano gli individui creativi eccellenti;
- Si studiano i prodotti della creatività.
La scelta ricade
su 3 aree 1. psicologia Freudiana e post-freudiana (i seguaci di Freud) 2. psicologia di Jung 3. ambito delle neuroscienze cognitive questo serve per analizzare i testi.FREUD E LA CREATIVITÀ
Secondo Freud la creatività deriva dall’interazione tra il pensiero conscio e il pensiero inconscio.
Il pensiero conscio è l ‘insieme dei contenuti psichici che sono presenti all’io, di cui siamo consapevoli.
Tutto il resto è inconscio. Contenuti psichici che stanno fuori dal campo della coscienza.
L’inconscio è legato alla pulsione sessuale, nell’inconscio ci sono le pulsioni, le tendenze, su cui non abbiamo controllo. Il problema dell’inconscio è che non può essere espresso direttamente, tramite il linguaggio, il logos, che invece è tipico del pensiero conscio.
L’inconscio subisce un celamento da parte del pensiero conscio. L’inconscio sedimenta e il conscio censura.
Oppure ci sono delle cose che non
riusciamo ad esprimere perché non abbiamo il linguaggio perfarlo. Il fatto che l'inconscio sia celato dal conscio non significa che non si esprima, l'inconscio si esprime sempre. L'inconscio parla attraverso i sintomi (segni dell'esistenza dell'inconscio, il quale parla per via indiretta. Un esempio di sintomi sono quelli che fanno parte dei lapsus (voragini tra le pieghe del logos). Nella letteratura a volte questo viene fuori. Altro sintomo insieme al lapsus è il sintomo nevrotico (tik) è quando l'inconscio si esprime indirettamente parlando a sé stesso, senza un destinatario. Altro sintomo dell'inconscio sono i sogni. Oppure descrive le fantasticherie (quando la mente in un momento di ozio fa delle associazioni libere tra le idee, che servono per parlare con l'inconscio). Freud dice che la creatività è la risposta positiva e sana alla psicopatologia e alla nevrosi. Cioè l'inconscio.anziché sfogarsi (in nevrosi, sogno, lapsus o fantasticherie), utilizza l’attività creativa. Trasformazione positiva e creativa nell’ambito finzionale di quello che è reale. Viene trasformatoda qualcosa di distruttivo in produttiva e socialmente utile. Queste intuizioni freudiane sono state accolte da alcuni postfreudiani (nella seconda metà del 900)che hanno fatto un discorso sullo studio del testo artistico, ed hanno trasmesso delle conoscenzefondamentali che possiamo applicare allo studio dei testi. Il primo tra questi è Francesco Orlando studioso della psicoanalisi freudiana. è un testo in cui definisce l’arte nei termini di una“Per una teoria freudiana della letteratura”formazione di compromesso, cioè un luogo di negoziazione. Nell’ambito di ogni cultura ci sono deicontenuti che non possono essere trasmessi apertamente (es. nel romanticismo il libero amoreera considerato qualcosa da condannare). La
repressione era molto forte e prendeva la forma di una tabuizzazione (non se ne poteva parlare), se ne poteva parlare solo indirettamente, tramite canali di compromesso (fiction, per esempio, che metteva in atto una serie di strategie linguistiche per parlare di qualcosa di represso in maniera non esplicita). Tutti i testi letterari risentono di questo meccanismo. Studiando i contenuti repressi possiamo capire, ci dà la misura della mentalità epocale. Quando un contenuto latente viene espresso indirettamente, Orlando lo definisce come "ritorno del represso", quindi è un contenuto inconscio, tabuizzato che comunque viene espresso. Solo che attraverso questa formazione di compromesso questo contenuto represso viene reso innocuo, può essere considerato non pericoloso da quella società epocale, si presta alla fruizione. In Frankenstein (concepito nell'anno senza estate poi ripubblicato più volte) ad esempio la celazione del nome proprio.equivale alla negazione di un'identità. Negazione del nome proprio è una formazione di compromesso che serve per celare i contenuti repressi nella mente di Victor Frankenstein (tutto l'odio che egli prova nel pensare di aver creato un mostro del genere) in cui si annidano le pulsioni di morte verso la sua creatura, le verità nascoste che nessuno ha il coraggio di rivelare. Questa trama può essere letta come una formazione di compromesso perché sia dal punto di vista dell'individualità di Victor Frankenstein, sia dal punto di vista della mentalità epocale, vi era una paura nei confronti del nuovo della scienza, della tecnica che stava permettendo all'uomo di scoprire il segreto della vita, creare dalla morte l'esistenza.
Matte Blanco, è uno psicoanalista postfreudiano e un linguista cileno, che negli anni 70 pubblica il libro un saggio in cui studia come si esprime il pensiero "l'inconscio come
insiemi infiniti", conscio, con quale sintassi, verbi, logica e come si esprime l'inconscio, con quale grammatica. Esistono nella nostra mente due diverse logiche: 1. la logica asimmetrica è la logica aristotelica e dice che c'è un antecedente e un conseguente (nessi temporali), c'è anche una causa e un effetto (nessi casuali). Un altro esempio è la relazione tra vicino-lontano (nessi spaziali) (ciò che è vicino non è lontano). Se A non è B, B non è A. È una logica distingue. Dal punto di vista linguistico, ha una sua grammatica che corrisponde alle strutture razionali del linguaggio umano, cioè testi di andamento logico-razionale, in cui si utilizza la sintassi ipotattica (periodi lunghi, con tante subordinate), in cui si dà importanza alla logica asimmetrica. I connettivi logici (prima, in seguito, quando...) servono per dare una struttura logica al testo e trascorre dal punto divista del logos, la logica simmetrica del pensiero conscio. Al pensiero conscio appartengono le domande, quando emergono sono il segno del pensiero conscio.2. la logica simmetrica è la logica dell'inconscio. A è uguale a B, B è uguale A, A può essere diversa da B, ma B può essere uguale ad A. Tutti i nessi della logica asimmetrica vengono ribaltati. Dal punto di vista letterario, prevale una struttura paratattica (molte coordinate, o molte virgole) e le ripetizioni. Blanco dice che questo linguaggio lo utilizziamo quando proviamo emozioni forti, perché è il linguaggio delle emozioni, che tendono ad espandersi come insiemi infiniti.
COSA È IL TESTO POETICO?
LOTMAN
Definizione di Lotman (1977) → "Struttura è un testo in cui ci spiega in che cosa del testo artistico consiste il testo poetico e artistico, cercando di definire in maniera precisa i parametri per cosa si intenda per testo artistico. (un oggetto)
Il testo artistico è una struttura composta di parti che percepiamo simultaneamente e che possono comprendere i segni di cui è fatto il testo o i livelli di significazione (è la struttura più complessa che il cervello umano può concepire. Complesso significa denso, pieno, ricco di elementi compositivi e non difficile), che fa uso altamente specializzato della forma linguistica e dei suoi segni per trasmettere un volume di informazione che non sarebbe possibile trasmettere con altri mezzi. Questa struttura complessa è costruita in modo da poter utilizzare la lingua naturale in maniera sofisticata. Il testo artistico possiede una grande densità informativa, in uno spazio circoscritto racchiude molte informazioni. Il tipo di informazioni che vengono trasmesse possono esser trasmesse solo in quel modo, solo tramite la lingua dell'arte, perché con altri mezzi queste informazioni si
Disperdono. 5 elementi fondamentali che permettono di definire il testo artistico:
- Utilizza la lingua naturale, ma è altamente specializzato, per cui utilizza questa lingua per creare livelli superiori di significazione in cui i segni interagiscono tra loro, generando significato che normalmente non potrebbero essere trasmessi con la lingua naturale.
- A differenza di un testo trasmesso nell'interazione comune, nel testo artistico tutti i segni sono interdipendenti gli uni dagli altri (la presenza di ogni segno è necessaria e non casuale; non possono essere sostituiti gli uni dagli altri). I segni sono le unità minime di comunicazione (parole, lettere, colori, note). Il segno in semiotica è l'unità minima di comunicazione (lettere, parole, grafemi, suoni). I segni linguistici sono formati dal significato e dal significante.
Nella lingua naturale possiamo avere un numero limitato di significati per unsignificante. Nella lingua dei segni artistici il numero dei significati aumenta. Nella lingua artistica i segni sono interdipendenza reciproca, ogni segno rimanda ad un altro, è una struttura di reciproci che forma la complessità del testo artistico.
Inscindibilità dei contenuti dalle forme = se ho il concetto di cane, ad esempio, nella lingua ordinaria posso dire che "cane" rimanda al concetto dell'animale, ma anche se dico "dog" o vedo una foto di un cane cambio la forma, ma il significato non cambia; quindi, c'è un'inscindibilità (alla base della traducibilità). Nel testo artistico questo non può succedere perché il contenuto specifico può essere espresso solo con una combinazione di segni con cui è stato espresso, non possono essere cambiati.
Testo 3 • Ipersegno significa segno globale, cioè un
insieme di segni che si ipertestualeiene e non può essere