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Estratto del documento

ATTENZIONE:

Sostanze che iniziano con “cloro…” hanno un atomo di cloro legato covalentemente alla molecola C-Cl, sono insolubili in acqua

Sostanze che finiscono con “…cloridrato” contengono un Cl-, quindi sono solubili in acqua

Visto che le sostenze con “cloro…” sono insulibili in acqua, bisogna trovare uno stratagemma per portare in soluzione Cl

Differenza procedura tra alogeno e alogenuro:

I reattivi che aggiungo per riconoscere il Cl e il Cl- sono gli stessi, perché quando si va a staccare il Cl dalla molecole, si

trasforma in Cl-, tramite aggiunta di energia

combustione-riduttiva Na metallico,

Infatti attraverso un processo di in presenza di

rompere

si riuscirà a il legame covalente e a trasformare il composto in sale di Na

libereranno ioni

Il sale di Na con l’acqua si dissoceranno e i rispettivi

Poi questi ioni li vado a riconoscere come se fossero stati ioni fin dall’inizio

Quindi: cambia la procedura per mandare in soluzione l’analita, ma non cambiano i

reattivi che si utlizzano

Il Na metallico riscaldato serve a rompere il legame covalente tra C-Cl così da

liberare Cl- è formare il sale

Questo sale poi in acqua si dissocerà formano lo ione Cl-

Riconoscimento di S e N:

La sospensione ricavata con all’interno i sali dissociati la si trasferisce in 2/3 provette

La soluzione è di natura basica perché si forma NaOH

Prima provetta: si aggiunge sodio solfato FeSO4 (Fe2+)

Essendo in una soluzione basica, il Fe2+ forma il corrispondente idrossido (Fe(OH)2)

L’idrossido ferroso precipita di colore verde

Senza alcun elemento:

Però se si ha anche l’N e S (elementi che si vogliono cercare)

Se ho l’N = con il C si formeranno gli ioni cianuro e poi il Fe reagisce con gli ioni CN- formando il ferrocianuro di sodio,

che precipita di colore giallo

Con N:

Se ho l’S = lo S con il Na forma il sodio solfuro che poi si è dissociato in S2-

Poi aggiunto il ferro solfato e si forma solfuro ferroso (FeS), che precipita nero

Però il colore nero nasconde tutti gli altri colori

Con S: S,

Quindi se eseguo il saggio di Lassaigne e ottengono un precipitato nero, l’unica deduzione corretta è che ho riconosciuto lo

non si può dire altro perché anche se si ha anche l’N non posso confermarlo perché il colore nero copre tutti gli altri colori

(essendo sempre nella stessa provetta)

Come riconoscere N se si ha precipitato nero del S:

Si continua con il saggio, infatti si prende la provetta e la si mette a bagnomaria perché bisogna ossidare il ferro da Fe2+ a Fe3+

rosso

Quando si ha il Fe3+ automaticamente genererà idrossido di ferro Fe(OH)3 che è di colore

Per ancora non possiamo dire che c’è l’N perché il colore rosso è ancora coperto dal nero dello S

Dopo aver riscaldato a bagnomaria, si aggiunge acido solforico diluito H2SO4

L’acido solforico va a sciogliere tutti i precipitati che ci sono man mano che si aggiunge

Quando si avrà raggiunto una soluzione con colorazione stabile (che corrisponde a quando si sono sciolti tutti i precipitati

precedentemente ottenuti)

Se la soluzione assume come colore definitivo: N

Da verde acqua a blu intenso = si ha la presenza anche del

Perché il colore blu è dato dalla reazione del Fe3+ con il ferrocianuro di sodio andando a formare il ferrocianuro ferrico che è

di colore blu

Si accettano colorazione diverse di azzurro perché varia in base alla concentrazioni

non

Gialla = se si ha l’N perché non si è formato il ferrocianuro ferrico

Conferma di S:

La seconda provetta (terzo step) non la si considera perché serve per avere la conferma dello

zolfo S, ma è inutile perché se non ci fosse lo S non ci sarebbe neanche il precipitato nero

Infatti lo zolfo non ha bisogno di conferma

Inoltre questa reazione è molto transitoria, perché all’inizio è di colore viola ma poi il colore

tende a svanire

Riconoscimento di N in assenza di S:

Se la sostanza contiene solo azoto N ma non contiene zolfo S, si procede nello stesso modo di prima (quando sì N, sì S)

Quindi si aggiunge il solfato ferroso FeSO4 e si ha un precipitato con un colore indefinito (non più nero come prima per

presenza di S). Si ha un colore indefinito perché si ha un colore verde dovuta alla presenza di Fe(OH)2 e un colore giallo

dovuto alla presenza di Fe(CN)6

Solamente che giallo + verde = blu. Quindi esce un colore simile al blu che può essere confuso con ferrocianuro ferrico che si ha

quando si ha la presenza di N, ma non si può ancora riconoscere in questo stadio la presenza di N perché devo ancora scaldare

per formare il Fe2+

Quindi: finché non vediamo un precipitato nero = non si ha ancora riconosciuto nulla

Per confermare la presenza di N procedo nello stesso modo di prima, cioè

vado a scaldare la provetta per ossidare il Fe a Fe3+, poi aggiungo acido

solforico diluito —> colorazione azzurra = si ha azoto

La differenza è:

Ho precipitato nero = ho anche S

Non ho precipitato = forse ho N

Tutte le sostanze che contengono S = contengono anche N

Viceversa: non tutte le sostanza con N contengono anche S

In assenza N e S

C’è solo una colorazione gialla, perché = non si ha precipitato nero dato da S, non si ha colorazione azzurra data da N, si

ha solo quella del Fe(OH)2

Dopo aver verificato l’assenza di N e S, si va a verificare la presenza del alogeno organico

Riconoscimento di Alogeni in assenza di N e S:

I reattivi che aggiungo per riconoscere il Cl organico e il Cl- sono gli stessi, perché quando si va a staccare il Cl dalla molecole,

si trasforma in Cl-, tramite aggiunta di energia

In assenza di N e S si utlizza il saggio di Lassaigne, invece se contiene anche

N e S allora si utilizza il saggio di Carius

Quindi un alogeni può essere riconosciuto tramite due saggi diversi in base

se sono presenti N e S

Nella seconda provetta (che deriva dal saggio di Lassaigne per verificare la

presenza di N e S), dopo aver visto la loro assenza, si aggiunge acido nitrico

diluito HNO3 e argento nitrato AgNO3

Se il X- è Cl- = si ha una colorazione bianca per formazione di AgCl

Se il X- è Br = si ha una colorazione gialla per formazione di AgBr

Se il X- è I = si ha una colorazione gialla per formazione di AgI

Non si può fare questo riconoscimento con N e S perché quando si aggiunge argento nitrato AgNO3, e si ha la presenza

anche di S e/o N, si ha precipitati nero (per S) che va a coprire altri colori oppure precipitato bianco bianco (per N) che può

essere confuso con il AgCl

Questa interferenza può essere baipassata nel saggio di Carrius. Però potrebbe essere baipassata anche nel saggio di

Laissegne solo che non si fa perché è più sicuro il saggio di Carrius, perché non si utilizza Na metallico, e quindi si utilizza lui

Riconoscimento di Alogeni Saggio di Carrius

in presenza di N e S =

Serve per verificare la presenza di alogeni organici

Per rendere solubili l’alogeno organico bisogna trasformarlo in alogenuro,

quindi anche in questo caso devo fornire energia sotto forma di calore per

rompere il legame covalente e ottenere l’alogenuro (solubile in acqua)

Dal saggio di Lassaigne cambia solo il reattivo che si va ad utilizzare e il

metodo di fusione

Il saggio di Carrius si fa in provetta dove si va a mettere la sostanza (organica

o metalorganica) e si aggiunge del ossido di calcio solido CaO, quindi polvere

con polvere

Poi si va a scaldare su fiamma diretta per fornire l’energia per rompere il

legame covalente

Non si formeranno più sali di Na come nel Lassaigne, ma si formeranno sale di calcio (CaCl2, CaBr2, CaI2)

Dal punto di vista pratico:

Si ha la provetta asciutta dove si aggiunge la sostanza incognita e uguale parte di CaO

Poi si va a scaldare la provetta direttamente su fiamma fino a che non vedo del nero

all’interno della mia provetta, poi la si lascia raffreddare

Poi si aggiunge un po’ di acqua e si filtra la polvere in un altra provetta in modo da averla

sotto forma di liquido. Perché è nella soluzione acquosa che, se c’è, è andato il Cl-

Poi alla soluzione liquida, si aggiungono gli stessi reattivi di prima, quindi si aggiunge

acido nitrico diluito HNO3 e argento nitrato AgNO3 per vedere quale precipitato si forma

Quindi cambia solo il modo in cui si manda l’alogeno in soluzione

Però = se si ha una sostanza che contiene sia azoto che zolfo si verifica la stessa interferenza vista prima, cambia solo

che S o N sono legati al Ca invece che al Na

Per evitare questa interferenza:

Si ha che l’aggiunta dei due reattivi utilizzati (acido nitrico diluito HNO3 e argento nitrato AgNO3) avviene in due step diversi

Prima si aggiunge HNO3 e poi AgNO3

Ad esempio, se avessimo N nella sostanza, quando si aggiunge HNO3 si forma HCN

Per eliminare questo HCN formato si va a scaldare per farlo evaporare (è volatile)

Solo in un secondo momento si aggiunge AgNO3

La stessa cosa avviene con S che si va a far evaporare H2S (è volatile)

Con la cartina del pH vado a vedere che all’inizio la soluzione è acida, poi man mano che evaporano, la soluzione diventa più basica

Riconoscimento degli Alogeni inorganici

Come riconoscere il cloro in quelle sostanze che il nome finisce con “…cloridrato”

Tutte queste sostanze sono sali, quindi sono già solubili in acqua

Quindi si fa come prima, solo che si salta CaO e si aggiunge direttamente HNO3 e

AgNO3 direttamente alla soluzione acquosa dove si è disciolto il sale

Distinzione dei vari alogeni:

Per distinguere i vari alogeni si va a vedere di che colore si forma il precipitato

Se si ottiene bianco = è AgCl (quindi cloro)

Però per Br e I si ha sempre un precipitato di colore giallo, quindi per distinguerli:

Si fa una reazione di ossido-riduzione che serve per distinguere i bromuri dai ioduri

Dopo aver ottenuto il precipitato giallo, si va a fare la reazione di ossido-riduzione

in un altra provetta

In questa provetta si aggiunge del acqua di cloro (agente ossidante) e un solvente

organico immiscibile con l’acqua (solvente clorurato CH2Cl2)

Il solvente organico è più pensate del acqua e quindi starà sotto l’acqua

Quindi, si aggiunge acqua di cloro e si agita la provetta, poi si aggiunge

CH2Cl2 (dicloro metano) in quantità equivalente del acqua di cloro, poi agito

per bene

Agitando, le due fasi si miscelano, ma poi quando si mette la provetta a

decantare, le due fasi si separano (organica sotto, acquosa sopra)

Ora si va a vedere la colorazione della fase organica,

Il bromuro e ioduro, essendo una reazione di ossido-riduzione, verranno trasf

Dettagli
Publisher
A.A. 2023-2024
42 pagine
SSD Scienze chimiche CHIM/08 Chimica farmaceutica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher chi02ara di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Analisi farmaceutica 1 e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Pavia o del prof Brusotti Gloria.