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TRADUZIONE E COMMENTO
Gli abitanti di Valenza sono stati puniti,
non osano uscire al di fuori né unirsi a lui.
Gli distruggeva gli orti e gli arrecava grande danno,
(che erano al di fuori della città di Valenza)
in ognuno di questi anni il mio Cid gli tolse il pane (qui fa riferimento a una situazione drammatica di
Valenza, si nota anche la maturità tecnica del giullare/dell’autore del cantar de mio Cid che racconta le varie
fasi dell’assedio: erano delle tecniche di guerra che venivano sempre utilizzate nell’assedio/nella conquista
delle città. In una prima fase solitamente si conquistavano i castelli e le fortezze che erano i luoghi deputati a
difendere le città; in un secondo momento si distruggevano i raccolti, si saccheggiavano i dintorni della città e
i campi che stavano proprio immediatamente fuori la città per rendere sempre più difficile la vita della gente
che viveva in quelle città; infine, come ultima fase la città, assediata e con la popolazione ridotta alla fame, si
arrendeva alla conquista. È molto crudele ma queste sono le tecniche di guerra e, per esaltare la figura del Cid,
si mostrano anche le sue abilità guerriere).
Si lamentano quelli di Valenza che non sanno cosa fare,
Non dà aiuto il padre al figlio né il figlio al padre (rappresenta appieno la drammaticità della situazione;
sono talmente stremati, talmente messi alle strette che non riescono ad aiutarsi a vicenda)
né amico ad amico si possono consolare.
È una grave disgrazia, signori, avere una scarsità di pane (=di cibo),
figli e donne vederli morire di fame!
Delante veyén so duelo, non se pueden huviar,
por el rey de Marruecos ovieron a enbiar;
con el de los Montes Claros avie guerra tan grand,
non les dixo consejo, nin los vino huviar.
Sópolo mio Cid, de coraçón le plaz;
salió de Murviedro una noch en trasnochada,
amaneció a mio Cid en tierras de Monreal.
Por Aragón e por Navarra pregón mandó echar,
a tierras de Castilla enbió sus mensajes:
quien quiere perder cueta e venir a ritad,
viniesse a mio Cid, que ha sabor de cavalgar,
cercar quiere a Valencia por a cristianos la dar.
TRADUZIONE E COMMENTO
Davanti vedono il loro dolore/la loro sofferenza, non possono rimediare/non possono aiutare,
(una richiesta d’aiuto);
quando al re del Marocco andarono a inviare
c’era
con quelli dei Montes Claros una guerra tanto grande,
non gli diedero aiuto né poterono aiutare/alleviare le pene.
c’è era una tradizione araba dell’epoca,
[Perché un riferimento al re del Marocco? Perché secondo
quando si poneva d’assedio una città, si davano
la quale, undici giorni di tempo per vedere se
qualcuno (alleati) andasse ad aiutarli. Questo richiesta di aiuto era stata mandata al re del Marocco,
era impegnato in un’altra
ma allo stesso modo anche il re del Marocco guerra dal momento in cui non
dell’esercito ad aiutarli,
manda delle truppe, delle forze almeno in quel momento].
(è contento che non hanno aiuti così può conquistare un’altra città)
Venne a sapere il Cid, se ne compiace ;
partì da Murviedro una notte in marcia,
arrivò il mattino nella terra di Monreal.
Verso Aragona e Navarra mandò gli araldi
alle terre di Castiglia e inviò i suoi messaggi (alle terre di Castiglia= al re Alfonso):
chi vuole uscire dalla disgrazia/chi vuole uscire dalle preoccupazioni e venire alla ricchezza
(ritad=diventare ricco), come metafora dell’azione di guerra, della
venisse da mio Cid che ama cavalcare (“cavalcare” inteso
,
conquista)
vuole assediare Valenza per darla ai cristiani (per restituirla ai cristiani)
LASSA 73
-Quien quiere ir comigo cercar a Valencia,
(todos vengan de grado, ninguno non ha premia),
tres dias le separé en Canal de Celfa.-
TRADUZIONE
-Chi vuole venire con me ad assediare Valenza,
(tutti vengano di buon grado/spontaneamente, nessuno sia costretto),
–
tre giorni vi aspetterò nel Canale di Celfa.
73 BIS
Esto dixo mio Cid el que en buen ora nasco,
tornávas' a Murviedro, ca él se la ha ganado.
TRADUZIONE
Questo disse il gran Cid quel che in buon'ora è nato,
poi tornava a Murviedro, ch'egli s'è conquistato.
LASSA 74 (la caduta di Valenza, la cui conquista è fondamentale per ottenere il perdono del re. La
ricchezza del Cid va aumentando sempre di più).
Andidieron los pregones, sabet, a todas partes;
al sabor de la ganancia non lo quieren detardar,
grandes yentes se le acojen de la buena cristiandad.
Creciendo va en riqueza mio Cid el de Bivar;
cuando vio mio Cid las gentes juntadas, conpeçós' de pagar,
Mio Cid don Rodrigo non lo quiso detardar,
adeliñó pora Valencia e sobr'ellas' va echar,
bien la cerca mio Cid, que non y avía art;
viédales exir e viédales entrar.
TRADUZIONE E COMMENTO (“Sabet” > “sappiate/si sappia”, è un’ulteriore formula epica,
Andarono gli araldi, sappiate, da tutte le parti
un modo di rivolgersi per tenere desta l’attenzione);
il gusto del bottino non lo vogliono rimandare,
grandi quantità di gente accorrono, si uniscono al Cid e ai suoi fedeli,
lo raggiungono dalle regioni cristiane.
Va crescendo la ricchezza del Cid di Vivar;
Quando il Cid vide la gente riunita, cominciò a rallegrarsi.
Il Cid Don Rodrigo non volle indugiare oltre,
si diresse verso Valenza e si lancia contro la città,
l’assedia per bene il gran Cid, non c’è (=non c’è trucco)
inganno :
quando una città è messa d’assedio, l’assedio
nessuno può uscire, nessuno può entrare (questo perché, .
significa anche isolamento, nessuno può entrare e nessuno può uscire)
Sonando van sus nuevas todas a todas partes;
más le vienen a mio Cid, sabet, que nos' le van.
Metióla en plazo, si les viniessen huviar.
Nueve meses complidos, sabet, sobr'ella yaz,
cuando vino el dezeno oviérongela a dar.
Grandes son los gozos ,que van por es logar,
cuando mio Cid gañó a Valencia e entró en la cibdad.
Los que fueron de pie cavalleros se fazen;
el oro e la plata ¿quién vos lo podrié contar?
Todos eran ricos cuantos que allí ha.
TRADUZIONE E COMMENTO
Risuonano le notizie riguardanti le imprese del Cid da tutte le parti,
più gente raggiunge il Cid di quante se ne va.
Gli dà una tregua perché li possano aiutare (dà una tregua per un aiuto, da ricordare la tradizione araba)
Son passati nove mesi che sta lì, sappiate, (altro riferimento temporale)
quando venne il decimo furono costretti a consegnargliela (la città).
Furono grandi i festeggiamenti che si diffondono in questi luoghi
quando il Cid conquistò Valenza ed entro nella città,
quelli che andarono a piedi diventano cavalieri (
(=i semplici soldati), perché, quando veniva conquistata
una città, non c’erano solo delle ricchezze da spartire, ma c’era anche una organizzazione nuova da dare alla
città che veniva conquistata, erano quindi anche delle occasioni per migliorare la propria posizione sociale, ad
diventavano cavalieri perché avevano partecipato ad un’azione di conquista.
esempio, i soldati semplici Inoltre,
le persone che avevano degli incarichi all’interno della città venivano ammazzate
quando o mandate via
dall’amministrazione della città, bisognava prendere delle nuove. Quindi, oltre alle virtù guerriere del Cid,
perché bisogna riorganizzare l’assetto della città.)
vengono esaltate anche le virtù amministrativo-sociali,
l’oro e l’argento chi me li potrebbe contare? – “contare le
(“contare” inteso sia come il verbo contare
ricchezze” –, – “le
ma anche come verbo raccontare ricchezze erano talmente tante che non lo si può
raccontare” – anche qui quindi si parla di iperbole.)
Tutti erano ricchi quelli che stanno lì.
Mio Cid don Rodrigo la quinta mandó tomar,
en el aver monedado treinta mill marcos le caen,
e los otros averes ¿quién los podrié contar?
Alegre era el Campeador con todos los que ha,
cuando su seña cabal sedié en somo del alcácer.
TRADUZIONE E COMMENTO
Il Cid Don Rodrigo ), ordinò di prendere la quinta parte
, (in quanto capo di questa spedizione di conquista
(del bottino di guerra; era quello che gli spettava),
gli toccano 30 mila marchi in moneta, di metallo,
ma tutti gli altri averi chi li potrebbe contare/raccontare?
Era allegro il Campeador, con tutti i seguaci che ha,
sua grande insegna, stava sulla parte più alta dell’Alcazar
quando la sua bandiera/la (i palazzi, le
fortezze. È una parola di origine araba come tutte le parole che iniziano per Al.)
LASSA 75
Ya folgava mio Cid con todas sus conpañas;
a aquel rey de Sevilla el mandado llegava
que presa es Valencia, que no ge la enparan.
Vínolos ver con treinta mill de armas,
aprés de la huerta ovieron la batalla;
arrancólos mio Cid el de la luenga barba,
fata dentro en Xátiva duró el arrancada.
En el passar de Xúcar y veriedes barata,
moros en aruenço amidos bever agua.
Aquel rey de Sevilla con tres colpes escapa.
Tornado es mio Cid con toda esta ganancia,
buena fue la de Valencia cuando ganaron la casa,
más mucho fue provechosa, sabet, esta arrancada;
a todos los menores cayeron ciento marcos de plata.
¡Las nuevas del cavallero ya vedes dó llegavan!
TRADUZIONE E COMMENTO (dopo la conquista c’è un momento di
Già riposava il mio Cid con tutti i suoi seguaci riposo)
a quel re di Siviglia arrivava il messaggio :
(=il mandato)
che presa/conquistata Valenza senza lottare (li hanno infatti affamati e costretti a consegnare la propria
.
città)
Venne ad attaccarli con trentamila uomini armati, (notiamo che il numero degli uomini del Cid cresce
è tutta un’ascesa, un racconto dinamico non solo perché c’è il racconto della guerra ma anche
sempre di più,
perché si vede questa realtà che va cambiando sempre di più di volta in volta).
oltre i campi che sono vicini alla città ci fu la battaglia;
(la barba rappresenta l’onore, ancora oggi è segno di saggezza:
li sbaragliò il Cid dalla lunga barba, in
qualche modo la saggezza e l&