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Estratto del documento

La nozione di funzione biiettiva (o, come si dice, di che biunivoca) è l'elemento chiave che permette di affrontare la questione della "numerosità" degli insiemi, anche infiniti elementi. Si tratta in vero di un'operazione assai complessa e profonda della quale verranno accennati solo gli elementi di base, utili ai fini del corso.

Definizione

Due insiemi (di qualsiasi natura) A e B si dicono equipotenti, o equivalentemente, sono detti avere la stessa cardinalità se esiste una funzione Φ: A→B biiettiva.

Esempio

L'insieme dei naturali e l'insieme dei naturali pari sono equipotenti. Per vederlo, è sufficiente considerare la funzione Φ: ℕ→ℙ, definita da

Φ(n) = 2n.

Essa è iniettiva, perché

Φ(n1) = Φ(n2) implica 2n1 = 2n2 allora n1 = n2.

Essa è anche suriettiva, perché

∀ p ∈ ℙ, ∃ n ∈ ℕ: p = Φ(n).

Basta porre n = p/2.

Si nota che ℙ ⊂ ℕ, ma ℙ ≠ ℕ (cioè è un sottoinsieme proprio di ℕ).

II.8

ESEMPIO

Gli insiemi Z ed N sono equipotenti. Infatti la funzione Φ: N → Z, definita da

  • Φ(n) = n/2, se n ∈ P
  • Φ(n) = (n+1)/2, se n ∈ ℕ \ P

risulta biiettiva. Infatti, se Φ(n1) = Φ(n2), allora deve essere

  1. n1/2 = n2/2 e quindi n1 = n2
  2. (n1+1)/2 = (n2+1)/2 e quindi n1 = n2

sicché Φ è iniettiva. Inoltre, data un'arbitraria z ∈ Z, se z ≥ 0, ponendo n = 2z, si ha

  • n ∈ P e Φ(n) = Φ(2z) = z

se z < 0, ponendo n = -2z - 1, si ha

  • n ∈ ℕ \ P e Φ(n) = -(2z - 1) + 1/2

sicché Φ è anche suriettiva. Si noti che N è sottoinsieme proprio di Z.

DEFINIZIONE

Ogni insieme equipotente ad N è detto NUMERABILE (o anche ha la cardinalità del numerabile). La cardinalità del numerabile si denota con il simbolo ℚ0 (si legge alef zero).

Si vuole ora mostrare che ciò non è vero, costruendo un elemento x ∈ [0,1] attraverso la sua rappresentazione decimale, che non può trovare posto nella tabella di cui sopra. Si pone

x = 0, b1 b2 bi,

dove bi ∈ {4, 5} con la regola

bi = {

  • 5 se aii ∈ {0, 1, 2, 3, 4}
  • 4 se aii ∈ {5, 6, 7, 8, 9}

È immediato osservare che

bi ≠ aii, ∀ i ∈ ℕ

Di conseguenza

x ≠ ri, ∀ i ∈ ℕ

La contraddizione a cui si perviene deriva dall’aver supposto [0,1] numerabile e quindi dimostra la non numerabilità di tale insieme.

In realtà, un qualsiasi insieme del tipo

(α, β) = {x ∈ ℝ: α < x < β}

dove α, β ∈ ℝ, con α < β, risulta equipotente ad ℝ.

e

(fog)(x)= 2 log2 y−y, ∀ y ϵ (0, +∞),

si ha che f è invertibile e f−1 = g.

Osservazione

Ripensando alla definizione stessa del concetto di funzione e alla proprietà di biettività, si deduce che una funzione f: A → B è invertibile se essa è biunivoca!

Dettagli
Publisher
A.A. 2023-2024
11 pagine
SSD Scienze matematiche e informatiche MAT/05 Analisi matematica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher igor-borislav di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Analisi matematica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Milano - Bicocca o del prof Uderzo Amos.