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STOMACO
Lo stomaco svolge 3 funzioni fondamentali:
- Contenitrice
- Digestiva
- Motoria
- Germicida
- Diluente
- Antianemica, grazie al fattore intrinseco
A di erenza del resto del canale alimentare, la parete gastriche presenta 3 strati di
muscolatura liscia, che dall’interno all’esterno sono rispettivamente obliqui - circolari -
longitudinali.
Le bre longitudinali sono molto abbonda di nello s ntere pilorico.
pliche gastriche,
La membrana della mucosa gastrica, è sollevate in pliche dette che
scompaiano per distensione verso la ne dell’organo.
La super cie della mucosa è divisibile in 3 zone principali, ognuna ricoperta da ghiandole
diverse:
- Cardias
- Fondo e Corpo
- Antro e Piloro
Tra Corpo e Antro abbiamo una zone intermedia.
del fondo e del corpo
L’area contiene
ghiandole ossintiche, ed è ricorperta da
epitelio a cellule colonnali.
Presenta diverse invaginazioni, da cui
sboccano 3-5 ghiandole.
All’interno delle ghiandole avremo anche
cellule D e G.
cellule ossintiche (o parietali)
Le servono
a secernere acido cloridrico ed il fattore
intrinseco, sono abbondanti nella parte
superiore della ghiandola ossintica, che
presenta canalicoli intracellulari.
All’interno della ghiandola abbiamo anche
cellule peptidiche (o principali) e mucose.
Le cellule peptidiche sono abbondanti nella
parte inferiore della ghiandola.
Secernono pepsinogeno.
L’epitelio super ciale della mucosa gastrica
viene continuamente rinnovato, a causa dei danni subiti dalle fortissime condizioni acide
all’interno dello stomaco.
Le cellule adibite alla sostituzione provengono dal fondo delle “foveole gastiche” e dal
collo delle ghiandole, e si di erenzieranno poi in ossintiche e peptidiche.
Tempo di turnover:2-6gg.
fi ff fi fi ff fi fi
succo gastrico
Il è composto da una miscela delle secrezione delle cellule mucose,
ossintiche e peptidiche.
Ha un pH di 1,9 e ne viene prodotto 2,5-3 L/giorno.
È una soluzione ipotonica rispetto al plasma, ed è i risultato di 2 tipi di secrezione:
- Secrezione acida, formata prevalentemente da acqua e HCl secreti dalle cellule
ossintiche. fattore intrinseco,
È presente anche il necessario per l’assorbimento della vitamina
B12
- Secrezione alcalina, formata dai pepsinogeni secreti dalle cellule peptidiche, da
elettroliti e da mucina, secreta dalle mucose
I costituenti del succo gastrico possono essere divisi in:
- Organici (Pepsine, Lipasi gastrica, Mucosostanze)
- Inorganici (HCl, Cloruri, Na+, Bicarbonati, ecc)
I costituenti inorganici vengono prodotti dalle cellule ossintiche, che contengono nel loro
citoplasma numerose strutture vescicolo-tubolari, tappezzate di microvilli, che
comunicano con la parte apicale della membrana.
Vista l’elevata acidità ( [H+] ) del succo gastrico, si crea un elevato gradiente di pressione
osmotica.
La fonte principale di ioni H+ per le cellule ossintiche è la ionizzazione dell’acqua
+ −
H 2O − > H + OH
Per ogni H+ secreto, abbiamo un OH- che viene trasformato in HCO3 per reazione con
Anidride carbonica.
Il bicarbonato uscirà poi dalla cellula tramite antiporto con Cl-, che poi uscirà di nuovo
per di usione nel lume gastrico.
pepsine
Tra i costituenti organici le sono sicuramente gli enzimi più importanti del succo
gastrico.
Le proteasi vengono secrete dalle cellule peptidiche come “zimogeni inattivi”, detti
Pepsinogeni.
Quest’ultimi vengono trasformati in pepsine attive grazie all’azione dell’acidità. (pH<5)
endopeptidasi:
Le pepsine sono scindono i legami peptidiche all’interno della molecola
in corrispondenza di Fenilalanina e Tirosina, dando cosi origine a grossi polipeptidi.
lipasi
Le hanno una attività lipolitica, andando ad idrolizzare trigliceridi a lunga catena,
dando origine a gliceridi parziali ed acidi grassi liberi.
Nel processo digestivo intervengono 2 lipasi: salivare, che si attiva a pH<6 e che quindi
agisce nello stomaco, e lipasi gastrica.
mucosostanze
Le sono prodotte dalle cellule Epiteliali colonnali e dalle mucose del
colletto delle ghiandole ossintiche.
Hanno la funzione di proteggere l’integrità della mucosa.
ff Il muco è composto da diverse macromolecole:
- Glicoproteine
- Mucopolisaccaridi
- Mucoproteine
ormoni gastrointestinali
Gli hanno la caratteristica di essere polipeptidi.
Vengono secreti da cellule endocrine diverse, localizzate lungo il stratto gastroenterico e
nel pancreas.
Hanno attività endocrina, i prodotti della loro secrezione vengono riversati nel sangue, che
li porta a cellule bersaglio molto lontane.
Nel caso a essere cellule bersaglio molto vicine, avranno attività paracrina: riversano i
prodotti nel liquido Intersiziale.
Tali ormoni hanno una azione tro ca sulle strutture dell’apparato, e modulano la
secrezione e la motilità delle strutture gastrointestinali
La gastrina è uno di questi ormoni: un polipeptide a 17 AA (ne esistono diverse forme a
diversi AA) che viene secreto dalle cellule G dell’antro pilorico e del duodeno prossimale.
La funzione biologica di questo ormone è data da una sequenza peptidica terminale
chiamata “pentagastrina”
La liberazione di tale ormone avviene grazie a stimoli chimici.
La liberazione della gastrina avviene, ad esempio, tramite:
- Il sangue: calcio plasmatico
- Le terminazione vagali: acetilcolina
- Il contenuto gastrico che bagna i microvilli delle cellule G: il calcio contenuto negli
alimenti ed i prodotti della digestione
Tra le azioni della gastrina, ricordiamo:
- Stimolazione dellla secrezione di acido cloridrico
- Stimolazione della mobilita dell’antro-pilorico
- Azione tro ca sulla mucosa gastrica
L’inibizione della secrezione della gastrina avviene tramite un meccanismo a feedback
negativo.
Viene inibita a pH estremamente basici.
fi fi
barriera gastrica
La è essenziale per la salutare dell’epitelio dello stomaco.
Di fatti la mucosa gastrica ha la capacità di opporsi all’aggressione da parte di ioni H+ e
della pepsina, impedendo la di usione di tali ioni nello spazio e Intersiziale, ed il
contemporaneo passaggio di Na+ in senso inverso.
Dipende da 2 componenti:
- Componente strutturale, ovvero membrana plasmatica delle cellule mucosali e le
relative giunzioni strette −
HCO3
- Componente funzionale, le cellule hanno come prodotto di secrezione anche
e mucina
Essi evitano la propagazione di tali ioni, che comunque in piccolissime quantità, superano
la barriera gastrica.
Ecco che nelle strutture post epiteliali abbiamo un fortissimo equilibrio acido-base del
tessuto, che tampona eventuali ioni H+ passati.
controllo della secrezione gastrica
Il avviene seguendo 2 meccanismi:
- Meccanismi nervosi, tramite il nervo vago che collega il SNC con l’apparato.
Tale nervo modula la secrezione e la mobilita
- Meccanismi umorali, tramite l’utilizzo di ormoni
Altro ormone importanti, oltre la già citata gastrina, è la Somatostatina.
La somatostatina è un polipeptide ciclico a 14 AA, prodotto a livello gastrico (nelle cellule
D del fondo e dell’antro), duodenale, pancreatico ed ipotalamico.
Lo stimolo alla sua produzione è la presenza nello stomaco di saccarosio, grassi e
proteine.
È facilitata dalla acidità gastrica.
Essa inibisce la secrezione di acido cloridrico e pepsina, cosi come quella del succo
pancreatico da parte del pancreas.
Blocca l’insorgenza del complesso mioelettrico migrante (un sistema di contrazioni che
ha inizio dal pacemaker dello stomaco, con lo scopo di svuotarlo da residui indigeriti, si
ripete in modo ciclico)
Ed inoltre riduce la liberazione basale di gastrina.
Il mediatore chimico principale è l’Istamina.
È uno stimolatore chimico locale, prodotto ed immagazzinato da cellule specializzate
dette “Argenta ti”.
Essa si attacca sul recettore speci co sulla membrana delle cellule ossintiche, causando
un aumento del AMP ciclico, con conseguente aumento dell’attività della pompa H/K,
determinando la liberazione di HCl.
fi ff fi
La secrezione gastrica viene divisa in: Basale e Post-Prandiale
secrezione gastrica Basale
La è spontanea ed avviene quindi senza stimolazione.
È molto modesta e piuttosto variabile.
secrezione gastrica Post-Prandiale
La ha bisogno di uno stimolo.
Viene suddivisa in 3 fasi:
- Fase Cefalica, a seguito di ri essi condizionati (i sensi) o innati (masticazione,
deglutizione, ecc)
- Fase Gastrica, inizia quando il bolo è nello stomaco e segue una produzione
abbondante di HCl e pepsina che si protrae per 3-4 ore.
È regolata meccanicamente dal nervo vago, ed umoralmente dalla gastrina.
- Fase Intestinale, inizia quando il chimo entra nel duodeno.
È regolata dal nervo vago e tramite ormoni gastrici ed intestinali prodotti dalla
digestione degli alimenti
Essa è una suddivisione ttizia in quanto le 3 fasi iniziano quasi contemporaneamente e
non nettamente distinte: si sovrappongono.
della secrezione gastrica
L’inibizione è operata da vari meccanismi che interagendo on
quelli eccitatori, contribuiscono alla regolazione della secrezione.
Viene suddivisa in 3 fasi:
- inibizione Cefalica, secrezione gastrica ed appetito sono estremamente connessi:
l’inibizione dell’ appetito riduce la secrezione.
- Inibizione Antrale, la presenza nell’antri di soluzioni acide, riduce la secrezione acida.
Il fattore inibitorio è la somatostatina.
- Inibizione Intestinale, la presenza nel duodeno di soluzioni acide e di lipidi assorbibili
provoca una inibizione della secrezione gastrica.
Tale inibizione è ad opera delgli Enterogastroni (ormoni).
Dopo un pasto la secrezione gastrica raggiunge un picco in 30-60 minuti per declinare poi
dopo 3-5 ore.
L’andamento del tempo è in funzione della natura del pasto
(Ricco in grassi vuol dire > tempo)
motilità gastrica
La è basata su 2 aree funzionali:
- Prossimale, ovvero fondo e corpo
- Distale, ovvero corpo distale e antro
parte prossimale
La ha poca attività contrattile.
Tale parte dello stomaco permetta la funzione di serbatoio, dovuta alla distinzione delle
pliche mucose ed allo slittamento delle bre muscolari lisce, le une sulle altre.
All’attimo della deglutizione, la parte prossimale dello stomaco si rilassa.
Durante lo svuotamento, la parte prossimale si contrae spingendo verso il basso.
parte distale
La ha notevole attività contrattile.
Tali contrazioni possono essere distinte in:
- Propuls