AFASIA DI BROCA
L’aria colpita nell’ afasia di broca è il giro frontale anteriore sinistro e le zone
immediatamente circostanti (area 44 e 45 di brodman). La sua causa più frequente è
l'ictus; seguono tumori cerebrali, emorragie, demenze e ascessi.
I pazienti affetti da questo disturbo mostrano problemi di produzione: come difficoltà
articolatorie, alterazione della capacità di ripetizione, lentezza e scarsezza di equilibrio
e talvolta difficoltà di scrittura. Ma
anche problemi di tipo linguistico che sono: la riduzione quantitativa del lessico,
soprattutto quello grammaticale, con scomparsa di articoli, preposizioni, desinenze e
terminazioni di genere e numero, mentre il lessico nominale e verbale è
tendenzialmente conservato. Secondo il modello standard l’afasico di Broca
conserverebbe la comprensione. Inoltre Il paziente con afasia di Broca ha la
consapevolezza della sua situazione.
AFASIA DI WERNICKE
Nell’ afasia di Wernicke l’area colpita è giro angolare posteriore sinistro sino al giro
temporale medio (22, 42, 41 delle aree di Brodman).
Essa comporta problemi sia nella comprensione del linguaggio sia nella produzione.
Chi soffre di afasia di Wernicke dimostra un'evidente difficoltà a comprendere il
linguaggio parlato e scritto; presenta, inoltre, una capacità di produzione dell'eloquio
anomala, tale per cui compone frasi senza senso, usa le parole in modo improprio. I
pazienti che soffrono di afasia di wernicke a differenza di quelli che soffrono di afasia
di broca non si rendono conto del loro disturbo.
AFASIA DI CONDUZIONE
Nell’afasia di conduzione l’area colpita è il giro temporale superiore e il lobo parietale
inferiore e zone limitrofe (39, 40, 41, 42 delle aree di Brodman), a volte
sovrapponendosi con l’area di Wernicke Chi soffre di afasia di
difficoltà articolatoria, incapacità di ripetere e nominare
conduzione dimostra
illustrazioni o oggetti, produzioni parafasiche e la comprensione sembra abbastanza
intatta. La consapevolezza del disturbo nei
pazienti affetti di questa patologia varia a seconda dell’estensione del danno
cerebrale.
AFASIA GLOBALE
Un altro tipo di afasia, l’afasia globale, consegue a danni di parti estese delle aree
cerebrali del linguaggio. Chi è affetto da afasia globale ha gravi difficoltà di
comunicazione e può avere capacità di eloquio o di comprensione estremamente
limitate. I soggetti con afasia globale possono essere incapaci di dire anche poche
parole o possono ripetere incessantemente le stesse parole o frasi. Possono avere
problemi a capire anche parole o frasi molto semplici. Anche in questo caso la
consapevolezza del disturbo varia a seconda dell’estensione del danno cerebrale
LA GRACILIZZAZIONE
La gracilizzazione è la riduzione dei muscoli masticatori come la mandibola, che
riducendosi sia la mandibola che l’arcata sopraccigliare ha consentito al cranio di
ampliarsi cosi da sviluppare l’abilita del linguaggio. In poche parole questa riduzione
dei muscoli muscolari e avvenuta per favorire lo sviluppo del cranio.
L’EVOLUZIONISMO
La teoria dell'evoluzione nasce nel 1859 con Darwin e la sua opera ''l'origine della
specie per selezione naturale'', che si contrapponeva a Lamarck. Egli sosteneva che
gli organismi sono il risultato di un processo di modificazione graduale che avviene
sotto la pressione delle condizioni ambientali, e che i caratteri acquisiti si
trasmettessero, tesi secondo cui tutto viene lasciato in eredità ai discendenti.
La capacità linguistica da Darwin descritta presenta le seguenti caratteristiche: il
linguaggio è una facoltà innata, determinante, e la sua specificità è frutto di una
specialità di tipo mentale.
DIFFERENZA TRA LAMARK E DARWIN
Lamarck, sosteneva che gli organismi sono il risultato di pressioni ambientali, la teoria
dell’adattamento tramite l’uso. Es: il collo della giraffa che è sopravvissuta perché
allungando il suo collo riusciva ad arrivare al cibo fuori portata per altri. Lamarck parla
anche di trasmissione di caratteri acquisiti secondo questa tesi viene trasmesso al
discendente anche ciò che subisce modifiche nel corso della vita, ipotesi non
riscontrabile nella genetica moderna.
Darwin sostiene che la selezione naturale si basi sulla maggiore additività
dell’ambiente determinata dalla struttura genetica. Dunque la giraffa sarebbe
sopravvissuta perché dotata geneticamente del collo lungo che le permette di
sopravvivere. La nascita di nuove specie, l’affermazione e i meccanismi che
determinano la biodiversità cognitiva dipende dalla selezione naturale di variazioni
culturali distribuite nelle popolazioni in quello che chiamiamo POOL GENETICO.
IL BOOTSTRAPPING PROSODICO
Gli studi sul motherese language hanno rilevato una serie di differenze nella
performance prosodiche della madre quando passa da un interlocutore adulto al
proprio figlio neonato. Questi cambiamenti consistono soprattutto in una maggiore
altezza della frequenza, di un rallentamento del ritmo, di un'intonazione esagerata.
Questi studi hanno dimostrato una serie di caratteristiche importanti:
-La prosodia incrementa la ridondanza del messaggio;
-Le esagerazioni dei picchi ottimizzano l'attenzione del neonato;
-La pratica del motherese standardizza i processi di riconoscimento materno.
De Casper rivela che già nella fase di vita prenatale l'organismo percettivo è sensibile
alla voce della madre. La padronanza delle vocalizzazioni elementari si nota,
prima con la fase dei cooing poi con quella del babbling, una sorta di vocalizzazione
pre linguistica che si manifesta con produzioni ripetitive e ritmicamente alternate di
consonanti e vocali. Arrivare alla possibilità di articolare distintamente i suoni è
un'impresa fisiologica difficile. Quando comincia il babbling la laringe ha già iniziato la
sua discesa. Le lallazioni precedenti ai due anni di vita mostrano tutti i segni della
difficoltà fisiologica necessaria per articolare i suoni. Dal momento in cui l'attività
cognitiva si concentra sulla produzione dei movimenti articolatori che permetteranno
di raggiungere il target uditivo che proviene da fonti esterne, il passo fondamentale
della biolinguistica umana è compiuto. Lo sforzo cognitivo che si compie in questa
fase è talmente intenso che Spelke e i suoi collaboratori hanno osservato una
regressione di tutte le abilità cognitive in quel periodo.
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Classificazione delle afasie
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Afasie, aprassie e agnosie
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Cause e classificazione di afasie
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Struttura e funzionamento del sistema nervoso - il linguaggio e le afasie