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ACQUISTO DEI FATTORI PRODUTTIVI PLURIENNALI
I fattori produttivi pluriennali sono quei fattori che cedono la loro utilità per più anni, concorrono alla produzione di più anni e contribuiscono a generare ricavi per più anni. Esempio: terreni, fabbricati, automezzi...
L'acquisizione è uguale a quella dei fattori correnti dal punto di vista dei flussi fisico-tecnici, economici e finanziari. Quando si acquista l'azienda, si entra in contatto con i fornitori, con aziende che producono macchinari e altri fattori produttivi pluriennali.
FLUSSO FISICO-TECNICO: incremento delle disponibilità di un fattore
FLUSSO ECONOMICO-REDDITUALE: da luogo ad un costo diverso da quello corrente, poiché avremo un costo pluriennale. Quando pago il fornitore, avrò un'uscita di banca. Nell'analisi che possiamo sviluppare dei fattori produttivi pluriennali, è opportuno innanzitutto mettere in evidenza alcune caratteristiche distintive, uso durevole...
cioè che partecipano a più cicli. L'uscita monetaria verrà recuperata attraverso le entrate generate dalla vendita dei prodotti a cui il fattore produttivo ha concorso. Il recupero non sarà istantaneo, ma graduale nel tempo, ha un impiego a medio lungo termine, cioè che tornerà in forma liquida nel medio lungo termine. Queste immobilizzazioni determinano un certo grado di rigidità della struttura produttiva, poiché se il recupero monetario avviene in più anni significa che l'azienda con l'acquisto di un immobile si vincola all'utilizzo di quello fin quando non viene recuperato monetariamente. RIGIDITÀ DELLA STRUTTURA -> PATRIMONIALE DELL'AZIENDA. CLASSIFICAZIONE: immobilizzazioni materiali (sono dotate di una tangibilità, come ad esempio un terreno, automezzo) o immateriali, a sua volta si divide in beni immateriali (diritti giuridici spettanti all'azienda tutelati per legge, marchi) o.tagli di un fattore produttivo per ottenere un determinato risultato. Ad esempio, se ho un impianto che può produrre 100 pezzi all'ora e ho bisogno di produrre 500 pezzi, dovrò calcolare quanti cicli di produzione dovrò effettuare. Un altro aspetto da considerare è la durata del ciclo produttivo, ovvero il tempo necessario per completare un ciclo di produzione. Questo può variare a seconda del tipo di fattore produttivo e delle caratteristiche del processo produttivo. Inoltre, è importante valutare la flessibilità del fattore produttivo, ovvero la capacità di adattarsi a diverse esigenze produttive. Ad esempio, un software può essere più flessibile di un impianto fisico, in quanto può essere facilmente aggiornato o personalizzato. Infine, bisogna considerare anche i costi di acquisizione e di utilizzo del fattore produttivo. Questi possono includere il costo di acquisto o di licenza del software, i costi di manutenzione e di ammortamento nel caso di un impianto fisico. In conclusione, la scelta della modalità di acquisizione di un fattore produttivo dipende da una serie di fattori, tra cui la capacità produttiva, la durata del ciclo produttivo, la flessibilità e i costi. È importante valutare attentamente questi aspetti per fare una scelta consapevole e ottimizzare l'investimento dei fattori produttivi.Diversi fattori produttivi, quindi è necessario tener conto del legame combinatorio con gli altri fattori della produzione, se essi non fossero coordinati influirebbero sull'equilibrio economico dell'azienda.
La capacità produttiva di un impianto influenza quella di tutta l'azienda, ad esempio se produce 50 invece di 100 avrà bisogno di meno materie prime, meno spazio nel magazzino.
Specializzazione produttiva: si realizza quando un fattore può essere identificato in un'unica soluzione, un impianto specializzato dal punto di vista produttivo è dedicato alla realizzazione di un unico tipo di produzione, normalmente viene finalizzata ad ottenere l'efficienza ossia, quando compro un macchinario in un unico tipo di lavorazione è in genere più efficiente. Questo crea un trade off tra l'efficienza e la flessibilità di produzione.
Se l'azienda può produrre solo un tipo di prodotto, assume
- ACQUISIZIONE PRESSO TERZI: in questo caso l’aziendaacquisisce la proprietà sostenendo un costo di acquisto chegenere un fabbisogno monetario, se non ho abbastanzadisponibilità liquide chiedo un finanziamento ai proprietari chefaranno un apporto, oppure alla banca con acquisizione di unfinanziamento che con il principio di correlazione degliimpieghi, visto che si parla dell’acquisto di un fattorepluriennale, il finanziamento dovrà avere scadenzamedio/lungo termine perché se il mutuo dura 1 anno l’aziendanon riuscirebbe ad avere un ricavo per poterlo
finanziare, quindi il mutuo dovrebbe essere superiore alla vita utile del fattore produttivo pluriennale. Se avesse una scadenza inferiore avrei illiquidità già nel primo anno perché l'entità del rimborso del finanziamento è superiore rispetto al flusso di cassa in entrata. Costi accessori possono essere capitalizzati, la capitalizzazione è quell'operazione contabile per cui questi oneri concorrono al costo di acquisizione del cespite, quindi il costo di acquisizione è dato dal prezzo di acquisto sommando anche gli oneri accessori che poi vado a capitalizzare.
2) ACQUISTO IN LEASING: quando acquisto da terzi devo avere le disponibilità, sennò mi devo limitare. Minimizzo il costo iniziale di acquisto e l'uscita di denaro. Il leasing permette di frazionare nel tempo l'uscita delle risorse monetarie necessarie per poter procedere all'acquisizione del fattore. L'azienda acquisisce il fattore ma deve andare
affitto. Questo tipo di contratto è utile quando l'azienda ha bisogno temporaneo del fattore produttivo e non vuole impegnarsi nell'acquisto. 4) LEASING OPERATIVO: l'azienda acquisisce la disponibilità del bene per un periodo inferiore alla sua vita economica. In questo caso, non è previsto il riscatto del bene alla fine del contratto. L'azienda paga un canone di leasing per tutta la durata del contratto. 5) LEASING FINANZIARIO: l'azienda acquisisce il bene tramite un finanziamento. In questo caso, l'importo dei canoni di leasing è maggiore in quanto comprende anche gli interessi. La durata del contratto è uguale alla vita economica del bene e il prezzo di riscatto alla fine del contratto è generalmente molto basso. 6) ACQUISTO CON AFFITTO: se l'azienda non vuole acquistare direttamente il fattore produttivo, può optare per un contratto di leasing con opzione di acquisto. In questo caso, l'azienda ottiene la disponibilità del bene pagando un canone di affitto, ma non acquista la proprietà. Alla fine del contratto, ha l'opzione di acquistare il bene pagando un prezzo prestabilito.affittoperiodico che genera un costo di esercizio pari al canone.
4) PRODUZIONE INTERNA: detta anche costruzione in economia, lo realizzo in azienda. L'azienda ricorre alla produzione interna perché ha un esubero di fattori produttivi, ad esempio si è ridotta la produzione e non vuole mandare in cassa integrazione o licenziare i dipendenti e quindi voglio aumentare la superficie dell'immobile e per fare ciò uso la forza lavoro. Nella produzione in economia c'è anche un'operazione di capitalizzazione dei costi legati ai fattori che utilizzo per realizzare l'immobilizzazione.
PROCESSO DI UTILUZZO:
- DEPERIMENTO FISICO TECNICO ED OBSOLESCENZA: in generale le immobilizzazioni hanno una vita utile definita, vale a dire che nel tempo hanno un logorio fisico tecnico. L'unica immobilizzazione che non lo subisce è il terreno, infatti esso non si ammortizza perché ha una vita utile indefinita o infinita. La vita fisica è il